Il Leone
Dormiente
Questa
è per me come una fanfiction sperimentale…ora vi
spiego come è nata…la mia compagna di banco ha appena
finito di raccogliersi un manga di qualche tempo fa, e io, da brava amica, ho
iniziato a scroccarli…una storia molto bella, non c’è che dire…poi, come
succede in molti manga, c’èra un volume extra, cioè che non doveva per forza
avere un filo logico con la storia. Qui ce ne erano
tre…ho letto la prima, poi la seconda, poi la terza.
Poi,
la sera (i fumetti erano a casa mia XD) ho riletto la seconda storia.
Poi,
nella mia testa si è accesa una piccola lampadina…pensa e ripensa, ho
confrontato i personaggi, e…puff! ecco
che cosa ne è uscito! Ho deciso di centrarla su due personaggi che nell’anime e nel manga di Mew Mew hanno avuto poco spazio (Pie
e Lory), ma anche per il fatto che sono due personaggi dalla personalità
interessante e molto diversa, e poi perché ci sono pochissime fanfiction su di loro!
Il
titolo non avrà proprio un filo logico con la storia, ma è
il titolo della storia da cui ho preso spunta.
Non
penso che saranno molti capitoli, e ripeto, è solo un esperimento (speriamo
riesca! U.U).
Che
posso dirvi altro, se non augurarvi una buona lettura!?
Buona
Lettura!
**
Prologo
-Ikisatashi?- la voce del professore si levò alta nella
classe –Ikisatashi, presente?-
-Professore, Pie è ancora assente…- disse un ragazzo della
seconda fila.
Il
professore storse la bocca –E’ già la terza volta
questa settimana…ditegli che se non vuole avere un brutto voto in condotta di
farsi vivo…una volta ogni tanto…- detto questo, continuò con l’appello.
Un
ragazzo dai capelli biondi guardò il banco dell’amico vuoto
“Un’altra assenza…” sospirò “Quello stupido sta rischiando tanto…”. Si
passò una mano sugli occhi azzurri, quando venne
chiamato il suo cognome, alzò la mano in modo svogliato…la testa era altrove,
all’amico che per ora non era in classe con lui.
**
Due
ragazzi si trovavano in un piccolo parco abbandonato.
C’erano
dei tubi di cemento, messi nella classica posizione a piramide, due altalene mezza rotte. Un parco un po’ vecchio…
La
giornata autunnale rinfrescava l’aria, e i rari uccelli cantavano le loro dolci
melodie, per accompagnare la bella giornata…
-Ma che diavolo ti prende?-
-Senti,
calmati…- disse Pie –Sono io che faccio assenze, non tu…-
-Ma stai rischiando l’anno!-
-E
chi se ne fotte dell’anno,
scusa!-
-Ma…-
-Ryou…fatti
i fatti tuoi…-
-Pie…lo
so che la scuola è una fregatura, e che sa diciassette anni sarebbe bello fare
altro, ma non puoi rischiare tutto!-
-E
chi sta rischiando niente?- ghignò Pie, incrociando le
braccia sul petto.
Si
erano dati appuntamento al parco dietro la scuola, era dal secondo anno che lo
frequentavano, quello era il loro territorio, e gli
sconosciuti non erano ben accetti…
-Sei
proprio un idiota…- sospirò Ryou, scuotendo la testa, ma sulle
sua labbra affiorò un sorrisetto.
-Parlando
di cose serie…- iniziò Pie (“perché prima raccontavamo barzellette, no?” disse
sarcastico Ryou) -…ti va di venire con me al Guru?-
-Che? E perché?-
-No,
e che devo risolvere degli…affari…- disse, con
indifferenza studiata.
-Casini?-
domandò rassegnato Ryou
-Secondo
te perché sono mancato oggi?- soggiunse Pie, inarcando
un sopracciglio.
-Ah…che è successo?-
-Niente…l’altra
sera sono andato al Guru per giocare…e un due tizi
hanno fatto gli sbruffoni…-
-In quanti sono finiti all’ospedale?-
-Nessuno!
Guarda che non sono tanto violento!-
-Come
no, l’algido e freddo Pie Ikisatashi…-
-Hai
detto la stessa cosa in modo diverso…-
-Era tanto per rinforzare il significato…-
si giustificò l’amico.
-Comunque…due
tizi hanno fatto gli sbruffoni, abbiamo giocato a biliardo, ho vinto (era
logico) e non mi hanno pagato…avevamo scommesso…allora mi hanno detto di
ripassare questa mattina, ma i soldi lo li avevano ancora…-
-E tu li vuoi subito, vero?-
-Esattamente…-
-Sei proprio cattivo…- sogghignò Ryou
-
E’ per questo che stai con me, no?- gli tirò una pacca
su una spalla, in modo confidenziale.
-Già…così
i brutti ceffi girano alla larga…e le ragazze abbondano…-
-Come
quella del primo…aspetta…Momo
che?
-Mo_Mo_Mi_Ya!
Ma te lo devo sillabare!-
-Non
ti scaldare tanto…- rimbeccò Pie.
**
Erano
le sette, e Pie era davanti al locale.
Una
grande insegna lampeggiava di blu, e l’ingresso pullulava di ragazzi.
Alcuni
stavano fermi, e si fumavano la loro sigaretta.
Altri,
sui loro motorini, filtravano con le proprie ragazze, raccontando cose che le
facevano ridacchiare e arrossire. Qualcuno pretendeva un bacio, e allora la
ragazza giocava un po’, come una piccola gattina, avvicinandosi e
allontanandosi, per poi tuffarsi tra le labbra del compagno, che tutto
contento, pensava come rendere quella storia più eccitante
agli amici.
Altri,
stavano aspettando qualcuno, come Pie.
Ryou
era in ritardo, e allora, paziente, lo aspettava. I
suoi occhi passavano indifferenti su tutte quelle persone.
Li
guardava con indifferenza e stizza.
Stare lì a gongolarsi, senza fare niente,
tanto per farsi vedere in giro, raccontando cazzate
solo per farsi grandi e coraggiosi, come un Leone.
Ma forse, si era dimenticato che anche lui, solo un anno prima,
si comportava come quei ragazzi, che on gli amici passavano delle serate
indimenticabili.
“-Non
lo fare! È una sciocchezza! Non ne vale la pena!- -Posso
Farcela! Pie! Finalmente avrò il mio momento!- -Se lo farai, non considerarmi
più tuo amico…Kisshu…-”
Scosse
la testa forte, perché queste cose gli venivano in mente proprio ora?
Passò lo guardo sulla strada.
Una esile figura attirò la sua attenzione.
Era
una ragazza sui sedici anni.
Due
grandi occhiali che nascondevano due occhi di un blu notte.
I capelli erano sciolti, e portava un vestitino bianco, con un fiocco verde al
petto.
I
loro occhi si incontrarono per un attimo.
Lei
sorrise.
-Ehy Pie! Scusa il ritardo!-.
Pie si girò di botto, Ryou era finalmente
arrivato –Finalmente, era ora!-.
Involontariamente,
lo sguardo tornò a cercare la ragazza con il vestito bianco. Non c’era più…
-Ci
sei?!?- Ryou gli passò una mano sulla faccia.
-uh!?
AH! Scusa…allora, andiamo?-
-Dopo
di te…- Ryou fece un paso, indietro, chinando il busto in avanti, da perfetto
gentiluomo che faceva un inchino alla sua dama (*).
-Sei
un idiota…- disse Pie, e quando gli passò acanto, lo spinse con il braccio, e
per poco il ragazzo non cadde addosso ad un ragazzo, anzi, un armadio ragazzo,
che stavo palpando il sedere della sua ragazza.
-Moccioso…-
ringhiò –Sparisci, o ti faccio a polpette…non vedi che sono
impegnato?-
-S…scusi…emh…tolgo il disturbo…-
-Ecco
fai bene…- ringhiò nuovamente, poi rivolto alla sua ragazza –Dove eravamo
rimasti?-
**
-Pie!
Ma sei scemo o cosa? Quello mi avrebbe fatto a
pezzetti!!-
-Grande
perdita per il mondo…- disse insensibile.
-Che
sei cattivo…- rimbeccò.
Il
locale era piccolo, e c’era uno strano odore di chiuso, mischiato ad altro.
Anche se era relativamente presto, c’era un mucchio di gente.
Pie
indicò con la testa due tizi in un angolo –Sono quelli…-
Ryou
guardò nel punto indicatogli.
Erano
i due, come gli era stato detto.
Erano
più tosto robusti.
Uno
aveva dei capelli neri (sembravano unti), le orecchie tempestate di orecchini di scarsa qualità,e un pircing
al naso, che probabilmente aveva fatto infezione, a giudicare dall’alone
rossastro creatosi attorno.
L’altro
era più basso, con una faccia tarchiata. I capelli avevano un classico taglio
House, tenuto male.(**)
-Quelli?
Non sembrano granché…perché hai voluto che venissi io?- indagò
Ryou.
Pie
non rispose e a grandi passi, raggiunse i due tipi.
Ryou
guardò l’amico,e sorrise piano “Voleva solo rompermi
le scatole…”
**
Corsero
fuori dal locale con tutta la loro velocità.
-C’era bisogno di prenderli
a calci?- urlò Pie.
-SI!
Mi stavano sulle scatole! Erano urtanti e puzzavano!-
-Ma sei un idiota!-.
corsero ancora per un centinaio di metri,e si
misere in un vicolo.
-Comunque…-
disse Ryou, annaspando –li hai i soldi?-
-Si…eccoli…-
mostrò un mazzetto di soldi arrotolati e tenuti fermi con un elastico di gomma.
-Me
ne devi la metà…- Ryou allungò la mano.
-Te
lo scordi…- Pie se li mise in tasca.
-Sei
cattivo e perfido…senza cuore…- disse Ryou –Non solo mi hai rotto le scatole,
ma mi hai coinvolto in una rissa (-Ma se hai iniziato tu!- disse Pie), Potevo
uscire con Ichigo…-
-Chi?-
-Momomiya…-
-Ah…quella
del primo…allora state insieme…-
-no…e
non cambiare discorso…- insistette Ryou.
-Senti…va
a casa…tra poco quelli arriveranno con i rinforzi…ne discutiamo domani in
classe…- disse sbrigativo Pie.
-Sempre
se vieni…- Ryou si guardò intorno, fece un cenno all’amico, e se ne andò, imprecando contro di lui.
**
Pie
lanciò i soldi in aria, riafferrandoli subito.
Erano
le nove passate, ma non aveva voglia di tornare a casa.
Si
sedette su una panchina del parco, deserto, sotto un albero.
Lanciò ancora una volta i soldi in aria, ma
questa volta, non tornarono
giù.
Guardò
in alto.
Seduta
sull’albero, c’era la ragazza di qualche ora fa.
-Ehilà!-
lo salutò lei, sorridendo.
-Che ne dici di ridarmi i soldi?-
La
ragazza continuò a sorridere, e scese dall’albero.
Glieli
porse.
-Ciao…-
gli porse una mano dalla pelle chiara, e lui si guardò dallo stringerla.
La
ragazza la ritirò, arrossendo.
Note
(*) Questa cosa mi è venuta in mente leggendo
“Dawn & Sunset”, fanfiction di Pfepfer.
(**)il riferimento a cose e/o persone è del tutto causale…U.U
Kyah!
Finito!
Che ne dite? Vi lascia un po’ in sospeso?
(Si
dice Suspanse…U.U…)
Ah!
Dettagli!
Comunque…recensite in tanti, perché penso che ne
valga la pena! Lo so che può sembrare strana, che forse i personaggi sembrano
l’opposto dell’anime, ma dai! Su!
Commentate
un pochino!
Come
ho detto all’inizio, non so di quanti capitoli sarà…ma
non credo molti…
Un
grosso kiss tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bye Bye,
alla prossima…(speriamo il più tardi possibile ndpie…)