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Autore: Danya    12/01/2007    7 recensioni
"Pai e Lory sono in un universo parallelo al loro. Le loro vite e le loro storie sono diverse, ma finiranno con l'incontrarsi in circostanze misteriose. Come un gioco particolare, del quale non si conosce la fine..."
Questa è per me come una fanfiction sperimentale…ora vi spiego come è nata…la mia compagna di banco ha appena finito di raccogliersi un manga di qualche tempo fa, e io, da brava amica, ho iniziato a scroccarli…una storia molto bella, non c’è che dire…poi, come succede in molti manga, c’èra un volume extra, cioè che non doveva per forza avere un filo logico con la storia. Qui ce ne erano tre…ho letto la prima, poi la seconda, poi la terza. Poi, la sera (i fumetti erano a casa mia XD) ho riletto la seconda storia. Poi, nella mia testa si è accesa una piccola lampadina…pensa e ripensa, ho confrontato i personaggi, e…puff! ecco che cosa ne è uscito! Ho deciso di centrarla su due personaggi che nell’anime e nel manga di Mew Mew hanno avuto poco spazio (Pie e Lory), ma anche per il fatto che sono due personaggi dalla personalità interessante e molto diversa, e poi perché ci sono pochissime fanfiction su di loro! Il titolo non avrà proprio un filo logico con la storia, ma è il titolo della storia da cui ho preso spunta. Che posso dirvi altro, se non augurarvi una buona lettura!? Buona Lettura!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il Leone Dormiente

Il Leone Dormiente

Questa è per me come una fanfiction sperimentale…ora vi spiego come è nata…la mia compagna di banco ha appena finito di raccogliersi un manga di qualche tempo fa, e io, da brava amica, ho iniziato a scroccarli…una storia molto bella, non c’è che dire…poi, come succede in molti manga, c’èra un volume extra, cioè che non doveva per forza avere un filo logico con la storia. Qui ce ne erano tre…ho letto la prima, poi la seconda, poi la terza.

Poi, la sera (i fumetti erano a casa mia XD) ho riletto la seconda storia.

Poi, nella mia testa si è accesa una piccola lampadina…pensa e ripensa, ho confrontato i personaggi, e…puff! ecco che cosa ne è uscito! Ho deciso di centrarla su due personaggi che nell’anime e nel manga di Mew Mew hanno avuto poco spazio (Pie e Lory), ma anche per il fatto che sono due personaggi dalla personalità interessante e molto diversa, e poi perché ci sono pochissime fanfiction su di loro!

Il titolo non avrà proprio un filo logico con la storia, ma è il titolo della storia da cui ho preso spunta.

Non penso che saranno molti capitoli, e ripeto, è solo un esperimento (speriamo riesca! U.U).

Che posso dirvi altro, se non augurarvi una buona lettura!?

Buona Lettura!

**

Prologo

-Ikisatashi?- la voce del professore si levò alta nella classe –Ikisatashi, presente?-

-Professore, Pie è ancora assente…- disse un ragazzo della seconda fila.

Il professore storse la bocca –E’ già la terza volta questa settimana…ditegli che se non vuole avere un brutto voto in condotta di farsi vivo…una volta ogni tanto…- detto questo, continuò con l’appello.

Un ragazzo dai capelli biondi guardò il banco dell’amico vuoto “Un’altra assenza…” sospirò “Quello stupido sta rischiando tanto…”. Si passò una mano sugli occhi azzurri, quando venne chiamato il suo cognome, alzò la mano in modo svogliato…la testa era altrove, all’amico che per ora non era in classe con lui.

**

Due ragazzi si trovavano in un piccolo parco abbandonato.

C’erano dei tubi di cemento, messi nella classica posizione a piramide, due altalene mezza rotte. Un parco un po’ vecchio…

La giornata autunnale rinfrescava l’aria, e i rari uccelli cantavano le loro dolci melodie, per accompagnare la bella giornata…

-Ma che diavolo ti prende?-

-Senti, calmati…- disse Pie –Sono io che faccio assenze, non tu…-

-Ma stai rischiando l’anno!-

-E chi se ne fotte dell’anno, scusa!-

-Ma…-

-Ryou…fatti i fatti tuoi…-

-Pie…lo so che la scuola è una fregatura, e che sa diciassette anni sarebbe bello fare altro, ma non puoi rischiare tutto!-

-E chi sta rischiando niente?- ghignò Pie, incrociando le braccia sul petto.

Si erano dati appuntamento al parco dietro la scuola, era dal secondo anno che lo frequentavano, quello era il loro territorio, e gli sconosciuti non erano ben accetti…

-Sei proprio un idiota…- sospirò Ryou, scuotendo la testa, ma sulle sua labbra affiorò un sorrisetto.

-Parlando di cose serie…- iniziò Pie (“perché prima raccontavamo barzellette, no?” disse sarcastico Ryou) -…ti va di venire con me al Guru?-

-Che? E perché?-

-No, e che devo risolvere degli…affari…- disse, con indifferenza studiata.

-Casini?- domandò rassegnato Ryou

-Secondo te perché sono mancato oggi?- soggiunse Pie, inarcando un sopracciglio.

-Ah…che è successo?-

-Niente…l’altra sera sono andato al Guru per giocare…e un due tizi hanno fatto gli sbruffoni…-

-In quanti sono finiti all’ospedale?-

-Nessuno! Guarda che non sono tanto violento!-

-Come no, l’algido e freddo Pie Ikisatashi…-

-Hai detto la stessa cosa in modo diverso…-

-Era tanto per rinforzare il significato…- si giustificò l’amico.

-Comunque…due tizi hanno fatto gli sbruffoni, abbiamo giocato a biliardo, ho vinto (era logico) e non mi hanno pagato…avevamo scommesso…allora mi hanno detto di ripassare questa mattina, ma i soldi lo li avevano ancora…-

-E tu li vuoi subito, vero?-

-Esattamente…-

-Sei proprio cattivo…- sogghignò Ryou

- E’ per questo che stai con me, no?- gli tirò una pacca su una spalla, in modo confidenziale.

-Già…così i brutti ceffi girano alla larga…e le ragazze abbondano…-

-Come quella del primo…aspetta…Momo che?

-Mo_Mo_Mi_Ya! Ma te lo devo sillabare!-

-Non ti scaldare tanto…- rimbeccò Pie.

**

Erano le sette, e Pie era davanti al locale.

Una grande insegna lampeggiava di blu, e l’ingresso pullulava di ragazzi.

Alcuni stavano fermi, e si fumavano la loro sigaretta.

Altri, sui loro motorini, filtravano con le proprie ragazze, raccontando cose che le facevano ridacchiare e arrossire. Qualcuno pretendeva un bacio, e allora la ragazza giocava un po’, come una piccola gattina, avvicinandosi e allontanandosi, per poi tuffarsi tra le labbra del compagno, che tutto contento, pensava come rendere quella storia più eccitante agli amici.

Altri, stavano aspettando qualcuno, come Pie.

Ryou era in ritardo, e allora, paziente, lo aspettava. I suoi occhi passavano indifferenti su tutte quelle persone.

Li guardava con indifferenza e stizza.

Stare lì a gongolarsi, senza fare niente, tanto per farsi vedere in giro, raccontando cazzate solo per farsi grandi e coraggiosi, come un Leone.

Ma forse, si era dimenticato che anche lui, solo un anno prima, si comportava come quei ragazzi, che on gli amici passavano delle serate indimenticabili.

“-Non lo fare! È una sciocchezza! Non ne vale la pena!- -Posso Farcela! Pie! Finalmente avrò il mio momento!- -Se lo farai, non considerarmi più tuo amico…Kisshu…-”

Scosse la testa forte, perché queste cose gli venivano in mente proprio ora?

Passò lo guardo sulla strada.

Una esile figura attirò la sua attenzione.

Era una ragazza sui sedici anni.

Due grandi occhiali che nascondevano due occhi di un blu notte. I capelli erano sciolti, e portava un vestitino bianco, con un fiocco verde al petto.

I loro occhi si incontrarono per un attimo.

Lei sorrise.

-Ehy Pie! Scusa il ritardo!-.

Pie si girò di botto, Ryou era finalmente arrivato –Finalmente, era ora!-.

Involontariamente, lo sguardo tornò a cercare la ragazza con il vestito bianco. Non c’era più…

-Ci sei?!?- Ryou gli passò una mano sulla faccia.

-uh!? AH! Scusa…allora, andiamo?-

-Dopo di te…- Ryou fece un paso, indietro, chinando il busto in avanti, da perfetto gentiluomo che faceva un inchino alla sua dama (*).

-Sei un idiota…- disse Pie, e quando gli passò acanto, lo spinse con il braccio, e per poco il ragazzo non cadde addosso ad un ragazzo, anzi, un armadio ragazzo, che stavo palpando il sedere della sua ragazza.

-Moccioso…- ringhiò –Sparisci, o ti faccio a polpette…non vedi che sono impegnato?-

-S…scusi…emh…tolgo il disturbo…-

-Ecco fai bene…- ringhiò nuovamente, poi rivolto alla sua ragazza –Dove eravamo rimasti?-

**

-Pie! Ma sei scemo o cosa? Quello mi avrebbe fatto a pezzetti!!-

-Grande perdita per il mondo…- disse insensibile.

-Che sei cattivo…- rimbeccò.

Il locale era piccolo, e c’era uno strano odore di chiuso, mischiato ad altro.

Anche se era relativamente presto, c’era un mucchio di gente.

Pie indicò con la testa due tizi in un angolo –Sono quelli…-

Ryou guardò nel punto indicatogli.

Erano i due, come gli era stato detto.

Erano più tosto robusti.

Uno aveva dei capelli neri (sembravano unti), le orecchie tempestate di orecchini di scarsa qualità,e un pircing al naso, che probabilmente aveva fatto infezione, a giudicare dall’alone rossastro creatosi attorno.

L’altro era più basso, con una faccia tarchiata. I capelli avevano un classico taglio House, tenuto male.(**)

-Quelli? Non sembrano granché…perché hai voluto che venissi io?- indagò Ryou.

Pie non rispose e a grandi passi, raggiunse i due tipi.

Ryou guardò l’amico,e sorrise piano “Voleva solo rompermi le scatole…”

**

Corsero fuori dal locale con tutta la loro velocità.

-C’era bisogno di prenderli a calci?- urlò Pie.

-SI! Mi stavano sulle scatole! Erano urtanti e puzzavano!-

-Ma sei un idiota!-.

corsero ancora per un centinaio di metri,e si misere in un vicolo.

-Comunque…- disse Ryou, annaspando –li hai i soldi?-

-Si…eccoli…- mostrò un mazzetto di soldi arrotolati e tenuti fermi con un elastico di gomma.

-Me ne devi la metà…- Ryou allungò la mano.

-Te lo scordi…- Pie se li mise in tasca.

-Sei cattivo e perfido…senza cuore…- disse Ryou –Non solo mi hai rotto le scatole, ma mi hai coinvolto in una rissa (-Ma se hai iniziato tu!- disse Pie), Potevo uscire con Ichigo…-

-Chi?-

-Momomiya…-

-Ah…quella del primo…allora state insieme…-

-no…e non cambiare discorso…- insistette Ryou.

-Senti…va a casa…tra poco quelli arriveranno con i rinforzi…ne discutiamo domani in classe…- disse sbrigativo Pie.

-Sempre se vieni…- Ryou si guardò intorno, fece un cenno all’amico, e se ne andò, imprecando contro di lui.

**

Pie lanciò i soldi in aria, riafferrandoli subito.

Erano le nove passate, ma non aveva voglia di tornare a casa.

Si sedette su una panchina del parco, deserto, sotto un albero.

Lanciò ancora una volta i soldi in aria, ma questa volta, non tornarono giù.

Guardò in alto.

Seduta sull’albero, c’era la ragazza di qualche ora fa.

-Ehilà!- lo salutò lei, sorridendo.

-Che ne dici di ridarmi i soldi?-

La ragazza continuò a sorridere, e scese dall’albero.

Glieli porse.

-Ciao…- gli porse una mano dalla pelle chiara, e lui si guardò dallo stringerla.

La ragazza la ritirò, arrossendo.

Note

(*) Questa cosa mi è venuta in mente leggendo “Dawn & Sunset”, fanfiction di Pfepfer.

(**)il riferimento a cose e/o persone è del tutto causale…U.U

Kyah!

Finito!

Che ne dite? Vi lascia un po’ in sospeso?

(Si dice SuspanseU.U…)

Ah! Dettagli!

Comunque…recensite in tanti, perché penso che ne valga la pena! Lo so che può sembrare strana, che forse i personaggi sembrano l’opposto dell’anime, ma dai! Su!

Commentate un pochino!

Come ho detto all’inizio, non so di quanti capitoli sarà…ma non credo molti…

Un grosso kiss tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Bye Bye, alla prossima…(speriamo il più tardi possibile ndpie)

   
 
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