Girando di scatto la testa al mio risveglio, sbatto contro il muro e quando riesco ad aprire gli occhi, realizzo di essere incastrato tra quello e il suo corpo. Ci siamo addormentati abbracciati, ma sarebbe più giusto dire che Sebastian è avvinghiato a me, con il palese intento di impedirmi la fuga. La sua gamba sinistra è arpionata al mio fianco e la sua mano è appoggiata alla mia spalla; intravedo per puro caso  i segni lasciati dai suoi polpastrelli, deve aver stretto la presa durante la notte. Occupa in modo disordinato più della metà del letto e la cosa mi fa sorridere. Durante il giorno è sempre attento, gesti misurati e cortesi, la sua eleganza mi mette in imbarazzo, poi di notte diventa goffo e ingombrante.
  Lo guardo dormire, ed è così bello che non posso resistere all’idea di sfiorarlo; per farlo sono costretto a cambiare posizione e,con mia infinita sorpresa, riesco a liberare un braccio. E’ una carezza soffice che parte dai capelli folti e scompigliati per poi passare al viso, mi soffermo un po’ sul naso e sull’orecchio scoperto. Vorrei baciargli quel punto sul collo che lo fa impazzire, ma non voglio svegliarlo.  La barba incolta gli dona, lo rende ancora più sexy, ma sono sicuro che i miei sguardi languidi gli abbiano già rivelato questa piccola verità. Si muove nel sonno e mi stringe più forte, continuo con l’indice a disegnare confusamente sul suo collo, la carezza è delicata, quasi impercettibile.
  All’improvviso sento un tocco umido sul torace, Sebastian si è svegliato e ha baciato la prima porzione di pelle che ha trovato.
 
  Avverto che mi sta accarezzando, le sue coccole  mi destano dal sonno, ma rimango con gli occhi chiusi per godermele ancora un po’. Sta percorrendoi lineamenti del mio viso, mi sfiora come se fossi la cosa più preziosa al mondo,e non mi sento mai in grado di ricambiarlo come meriterebbe. Si sofferma sull’orecchio, forse mi sussurrerà qualcosa, non vedo l’ora di sentirlo parlare. La sua voce mi  fa decisamente impazzire, soprattutto al mattino, quando è bassa, roca e dannatamente eccitante. Mi stringo un po’ di più a lui perché non mi sembra mai abbastanza vicino. Poi non resisto e gli poso un bacio leggero sul torace.
 
  L’incavo del suo collo sembra modellato per le mie labbra, adoro baciarlo in quel punto, il mio naso è talmente vicino alla sua pelle che il suo odore mi invade; resterei in quella posizione per ore. Svegliarmi la mattina con il suo profumo ancora addosso mi tranquillizza, lo sento vicino, lo sento mio. Lo fisso con un sorriso e gli sussurro “Buongiorno amore.”
 
  Mi chiama amore e sento il bisogno di lasciare un altro bacio su quella pelle calda, ma questa volta sporgo un po’di più il viso riuscendo a sfiorargli il mento. Mi fissa con quegli occhi ambrati e mi sento bene come mai prima d’ora. All’inizio ero spaventato da questo contatto: lo scoprivo che mi guardava di nascosto, cercando inutilmente di nascondersi dietro a un libro, e quando ricambiavo quello sguardo le guance gli si tingevano di rosso. Adesso i ruoli si sono invertiti, non distoglie più gli occhi dal mio viso, anzi, cerca sempre di avvicinarsi per scrutarmi più da vicino e sono io a non reggere quel contatto, avendo paura di non essere in grado di ricambiare l’intensità di quelle iridi.
  Sono malamente disteso su di lui, così cerco di ricompormi, ma nel tentativo di fargli più spazio, mi accorgo di essermi allontanato troppo dal suo corpo caldo e allora lo cerco e lo stringo a me, intrecciando le mie gambe con le sue. Nasconde la testa nell’incavo della mia spalla e inizia a lasciarmi piccoli baci sul collo mentre gli accarezzo la schiena. Devo avergli insegnato bene, perché quella scia umida mi eccita da morire: tocca solo i punti sensibili, come ad esempio quello dietro l’orecchio. Lo lascio fare per un po’, le coccole mattutine sono le mie preferite,ma sono pur sempre Sebastian Smythe e non posso resistere a quella tortura. Pochi movimenti fluidi e sono sopra di lui, che sembra non essersi accorto del cambiamento e continua a baciarmi. Lo prendo per il mento, e finalmente è arrivato il mio turno. Inizio dal naso, poi le fossette vicino alle labbra, poi il collo e il pomo d’Adamo. Mi tiro su e vado ad incontrare quegli occhi che mi mancano già, bacio quelle labbra rosse per una frazione di secondo.
   “Sarà una giornata faticosa!”  esclamo con evidente entusiasmo.
La risposta non tarda ad arrivare.
  “Ho una passione spudorata per gli sport al chiuso” mi risponde Blaine con enfasi.
Quella giornata è stata una delle migliori della mia vita.




*Angolino*
Devo assolutamente ringraziare IrishMarti per avermi fatto da Beta, grassieeeee!  (per chi ancora non la conoscesse  http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=125458) 
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