Salve mi chiamo Beatrice,ma chiamami Bibi sono sicura che ti rimarrà piu semplice da ricordare.Questa è la mia storia o meglio,l’avventura che mi cambiò la vita.

25 giugno 2012.

Era una mattina come tante quella,come tutte le estati si moriva di caldo,tanto da dovermi alzare di corsa per il tale tasso di calore che emetteva il mio letto.Mi fiondai in salone sul divano e mi lasciai coccolare dal venticello del ventilatore che mi passava tra i capelli.Accesi l’i-pod e mi misi ad ascoltare tutta la playlist  sui beatles,mi rilassavano così tanto le loro canzoni,mi emozionavano,cavolo avrei tanto voluto vivere in quell’epoca per avere almeno una minima speranza di incontrarli,tutti assieme.Mi ripetevo spesso di essere nata in un epoca sbagliata e,senza rendermene conto andavo a rinfacciarlo a mia madre pur consapevole che lei non ne aveva colpa.Solo dopo 20 minuti mi venne in mente che sarei potuta andare in piscina per rinfrescarmi un po’,con tutto il ventilatore sudavo ancora!
Non feci nemmeno colazione,mi tolsi l’intimo e mi infilai il costume.
Corsi alla finestra per vedere se la piscina era aperta,e,per mia grande gioia era completamente scoperta e al sole.
Scesi le scale velocemente presi la rincorsa e mi fiondai in acqua,fracicando mia madre che stava lì vicino ad annaffiare.
‘’buongiorno eh’’
‘’buongiorno’’ dissi sorridendo da ebete.
‘’già sveglia?’’mi chiese curiosa.
‘’stavo MORENDO di caldo’’
‘’capisco,senti Bì,io esco un attimo ok?devo comprare un nuovo vaso per quell’Ibiscus’’
Se ve lo state chiedendo,si,mia madre è fissata con la Botamica.
‘’va bene,io sto qui 10 minuti e salgo ad asciugarmi’’
‘’va bene a dopo ciao,controlla se Tuo fratello si sveglia dopo,non vorrei che pensasse che non c’è nessuno’’
‘’siiii tranquilla’’
Posò il tubo e salì in auto,tempo 5 minuti e già non c’era più.Quando si trattava di fiori sarebbe uscita anche in mutande.
All’improvviso il vicino sparò a palla una di quelle canzoni House insopportabili.
Sbuffai.
Mi affacciai dalla piscina osservando la mia adorata maglia dei ‘’beatles’’ appesa allo stendino.
‘’che epoca del cavolo in cui vivo…’’
Mi buttai a corpo morto all’indietro e lasciai l’acqua sovrastarmi.
Il silenzio si impossessò di me,chiusi gli occhi e rimasi immobile,mentre canticchiavo dentro di me ‘’Yesterday’’.
Mi lasciai cullare dai dolci movimenti dell’acqua quando qualcuno mi tampono,aprii gli occhi di scattoe guardai davanti a me,un costume rosa a pois?ma che cav..?nessuno in famiglia mia aveva quel costume e dubito che fosse mia madre,visto che era uscita da poco.
Tirai fuori la testa dall’acqua che improvvisamente mi sembrava salata,convinta che fosse cloro e dando poca importanza a questa cosa ,cercai di squadrare quel costume,la signora davanti a me si girò.
‘’oh,scusami figliuola’’
‘’lei cosa ci fa qui?’’
‘’come scusa?’’
‘’ha capito bene’’
‘’ehm..sono venuta a farmi un bagno…immagino?...’’
‘’questa è la mia piscina’’
‘’piscina? Ahhah tesoro mio ma siamo al mare!’’
‘’mar..?’’
Mi girai di scatto,ero davvero al mare!
Ma come era possibile?
Davanti a me c’era molta gente e vestita tutta con abiti assurdi,costumi ridicoli!
‘’uno scherzo,si questo deve essere uno scherzo’’
‘’dai molto divertente basta dai,dovè la telecamera?ci sono cascata avete visto? Ahahah troppo divertenti però Davvero.’’
La gente mi guardava sconcertata.
Corsi verso la riva imbarazzatissima,questo non era uno scherzo ma..ma cosa stava accadendo,come ero arrivata li?
Corsi verso un signore che era sdraiato a prendere il sole.
‘’mi scusi posso usare il suo cellulare se è wind che devo fare una chiamata?’’
Si alzò lentamente,si levò gli occhiali e mi guardò sconcertato.
‘’un cellu..che?’’
‘’un cellulare….’’dissi preoccupata…
‘’ma cosa è?’’
A questo punto sull’orlo dello svenimento giocai un ultima carta per capire ch stava accadendo..
‘’ma….in che anno siamo?’’
‘’mi prendi in giro?siamo nel 1965’’
Sbiancai.
1965?com…cos…ma…
Come diavolo è successo?
Come potevo ritornare alla mia epoca?