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Autore: Scarlet_92    28/06/2012    4 recensioni
Due cacciatori sparano a Dean e Sam in un albergo e loro finiscono entrambi morti, ma ognuno nel proprio paradiso personale. Presto però capiranno di avere bisogno l'uno dell'altro anche dopo la morte, ma non è così facile ritrovarsi. Tratta dalla puntata 5x16 'Il lato oscuro della luna'. (WINCEST)
Genere: Avventura, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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And be a simple kind of man. 
Oh be something you love and understand. 
Baby be a simple kind of man. 
Oh, won't you do this for me son, 
If you can? 

Dean si sveglia di soprassalto, spalancando gli occhi. Respira affannosamente, come si fa  quando ci si sveglia da un incubo. 
Non ricorda cosa può aver mai sognato di così terrificante, ed è meglio così. 
Davanti ai suoi occhi non c'è altro che una parete bianca, illuminata dalla luce del mattino. 
Dean strizza gli occhi cercando di capire dove si trova ma improvvisamente qualcosa lo distrae. 
Alla sua destra sente un mormorio, una voce di donna.
«Lisa?»
La donna allunga le braccia, per poi appoggiare una mano sul petto di Dean e l'altra sulla sua spalla. 
«Buongiorno.» dice lei chiaramente appena svegliatasi, con un sorriso.
«Buongiorno...» risponde Dean in un mormorio, ancora stupito. 
La prima cosa a stupirlo era che... beh, quella non era la camera di un albergo e Dean non ricordava l'ultima volta che aveva dormito in una 
vera camera da letto. 
La seconda cosa era che accanto a lui non c'era Sam ma Lisa. L'ultima volta che l'aveva vista... era stato un sogno anche quello. 
«Sto sognando?» chiede quindi Dean con la fronte aggrottata, ma Lisa non gli risponde. Continua a sorridere e si mette seduta sul letto. 
«Vieni a fare colazione?» ribatte invece, come se lui non abbia detto niente.
Dean esita, ma poi annuisce. Forse basta stare al gioco, prima o poi capirà cosa sta succedendo. 
«Certo, arrivo subito.» le risponde allora.
«Vado a svegliare Ben.» Lisa si alza dal letto, con addosso solo una camicia da notte bianca e smanicata, ed esce dalla stanza. 
Ad un tratto Dean si ricorda di Ben, il figlio di Lisa, quel ragazzino che aveva creduto essere anche suo figlio per qualche giorno. E sorride. 
Non sa neanche per quale motivo ma sorride. Come sogno è strano di sicuro, ma Dean spera di non svegliarsi tanto presto.
La colazione sembra una buona idea, pensa fra sé e sé per poi imitare l'esempio di Lisa ed alzarsi dal letto. Si infila ai piedi delle pantofole
sorprendentemente confortevoli che stranamente trova proprio ai piedi del letto e si alza in piedi.
Si guarda lentamente attorno, studiando quella camera dall'aria perfettamente americana e si scopre a sorridere ancora. Un sorriso più largo. 
Non male, pensa. 
Dal piano di sotto sente la radio venire accesa e suonare uno dei suoi pezzi preferiti.
«Bob Seger. Ottima scelta Ben.» dice a se stesso, per poi uscire dalla stanza e cercare il bagno. Perché sì, ha deciso di andare in bagno. 
E poi di andare a fare colazione. E poi di andare a lavoro se ne ha uno, e di non chiedersi il perché. Almeno per un po'. 
Ed è esattamente quello che fa, sempre con un grande sorriso.
Spettina i capelli di Ben prima di mandarlo a scuola e ricambia il saluto quando lui si gira verso Dean alla fermata dell'autobus. 
Bacia Lisa con quel tipo di bacio veloce che si da tutti i giorni, come se fosse un'abitudine. 
E poi prende la sua auto -la sua nuova auto- e va in fabbrica, perché a quanto pare è lì che lavora. L'impala è in garage, se ne è accertato, 
ma non è l'auto giusta per un padre di famiglia. Ora ha un furgoncino piuttosto anonimo, ma va bene così. 
Farà fare un giro alla Piccola durante il week-end. Magari porterà anche Lisa.
Dean non ha mai lavorato in una fabbrica ma quel giorno, quel particolare giorno, sembra che sappia già tutto ciò che deve fare. 
Non si può proprio dire che le ore volino fra rumori, odori strani e scintille ma la giornata di Dean passa senza complicazioni e prima che se ne 
accorga è pronto per tornare ancora a casa. Alla sua di casa, quella in cui vive con la sua ragazza e suo figlio. 
Non male, pensa ancora.
  
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