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Autore: _Fru    28/06/2012    3 recensioni
Ecco cosa succede in una normalissima scuola del centro di Roma! Professori normali con alunni normali con aule normali e comportamenti normali.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno Mondo!

Ma de che!? Buongiorno una sega. Sono le 6 e mezza del mattino, ho lo zaino pronto per andare a scuola, non ho voglia di fare colazione anche se so che poi me ne pentirò, sto per spaccare con una sedia la televisione che da le solite notizie su come siamo fottuti per la crisi e mia madre mi tempesta di “ricordati”: di andare a ripetizioni di latino, di preparare il pranzo, di lavare i piatti, di mettere a posto la camera. Riesco solo a rispondere “sì” e penso “mannaggia a Zeus, a quel troione storpio di Efesto,  ad Atena coi suoi abiti succinti che fa la spogliarellista negli antichi Night Club, a quella stronza di Afrodite che se la tira manco stesse giocando al tiro alla fune. Io oggi ho il compito di Greco e voglio assolutamente fare un corso da cecchino accelerato per uccidere quei due merli della tizia del palazzo di fronte al mio che continuano a cinguettare come due deficienti “chi è?”. Chi è? Vuoi sapere chi è? E’ sto cazzo. Ok? Grr, fammi preparare.” Ebbene sì, sono molto calma di prima mattina.
Mi preparo. Mi infilo i vestiti che voglio, e non quelli che mi servirebbero per essere considerata figa nella mia scuola di Prati, uno dei quartieri più ricchi e pieni di figli di papà di Roma.
Prendo la metro e arrivo a scuola. La bidella mi vede e mi dice “E che è sta faccia? Fatti coraggio Eleonora! Susu, vai in classe e ripassa per il compito. La Giniaso non è ancora arrivata!”
Ed è lì che mi ricordo che sono un’idiota e che i miei tre neuroni sono addormentati oggi. Eggià, io ho 3 neuroni: quando tutto va bene, due girano la corda e il terzo salta. Spero che salti bene durante il compito, ma mi sono scordata il dizionario a casa!
Cerco di corsa una bidella, tanto sono sempre il giro.
Ecco, non l’avessi mai detto. Quando le bidelle non hanno una minchia da fare e non ti servono a nulla le trovi ad ogni angolo della scuola e quando ti serve il dizionario nemmeno il Detective Conan, Rex e l’agente Gibbs te ne saprebbero trovare una.
Alla fine trovo Elisa che sta fumando una sigaretta al piano terra.
“Elisaaaaaaaa! Mi serve un dizionario di Greco, dammi le chiavi della biblioteca!”
Finalmente riesco a prendere il mio dizionario, riporto la chiave a Elisa e torno in classe, ma la mia adorata professoressa Giniaso è già arrivata e sta distribuendo i testi da tradurre per il compito di Greco.
“Freguglia, bello il tuo dizionario” dice scherzosamente.
“Così bello che te lo butterei al culo” penso, ma la ignoro e mi siedo al mio posto.
La mia compagna di banco ha il mio stesso nome, Eleonora. E’ agitatissima, ma è una secchiona pazzesca e prenderà come minimo 8 e mezzo come sempre.
Convintissima di poter iniziare prendo la penna, ma la professoressa dice “Eleonora, spostati qui.”
“Ehm.. Professoressa, quale Eleonora?” chiede timidamente la mia compagna di banco.
“Tu.. No ehm.. Tu. Tu! Hey tu! Sisi Tu, a destra. Anzi no, a sinistra.” Non riesce a decidere chi deve spostarsi e alla fine conclude con un.. “Ehm.. Dai su Freguglia muoviti!”
Prendo tutte le mie cose e, seccata, mi sposto.
Bene Eleonora, concentrati sul compito. Ma chi se ne fotte!? Tanto ho la media dell’8 in Greco!
Sono un po’ preoccupata per certi miei compagni e sono seccata dall’arroganza della mia professoressa, che mi mangia in faccia un cornetto con Nutella caldo, mentre io muoio dalla fame e dal nervosismo. Avrei proprio voglia di tirarle un cazzotto. E’ una troia. E voi direte: “Si, ma tutte le professoresse per gli alunni sono troie!” E invece no, la mia è proprio troia: è su un sito porno. Non chiedetemi come abbiano fatto a trovarla quelli della mia scuola.
E poi, ecco che iniziano le domande. Piero non trova una parola sul dizionario, come al solito.
“Che parola è?” Domanda la Giniaso.
“φυλαξ” risponde Piero.
Allora la Giniaso si alza e posa il suo cornetto e inizia a fare ciò che non mi sarei mai aspettata.
“mmh φυλαξ, dice?” gira per i banchi parlando con il tono della tizia dei Soliti Idioti.
“Ehm.. Sì” dice Piero.
La Giniaso si avvicina alla faccia di Piero, con la bocca a papera e si abbassa un po’ gli occhiali. Poi prende il suo dizionario e gli dice, sempre con lo stesso tono da imitazione “Un attimo e sono shubitodalei.”
La mia espressione volteggia tra un leggiadro “WHAT THE FUCK!?” e un soave “Are you fucking kidding me?”
La professoressa trova la parola e riporta il dizionario a Piero.
Poi conclude la sua esibizione con un “Dica..” davanti alla faccia sconvolta del suo alunno, che a mio parere progettava di buttarsi dalla finestra vicina esattamente come pensavo di fare io.
“Vabbè ragazzi ve lo vedere I Soliti Idioti, vero? Io sempre!”



-


(La parola scritta in Greco si legge “fulax”) Yeah! Ecco, volevo solo avvertirvi che questa storia è reale. E’ veramente accaduta, nella mia classe la mia professoressa di Greco si è fatta una bella dose di ero.. Ehm.. Volevo dire.. Ha deciso di essere tanto simpatica per quella giornata.
Già, beh, spero che vi sia piaciuta.
Buona vita.
-Quella spazzacamini(?) di _Fru.

  
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