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Autore: TenthLover    28/06/2012    3 recensioni
Un cross-over tra Junjou Romantica e Sekai-Ichi Hatsukoi ^^
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akihiko Usami, Misaki Takahashi
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La prima meta ‘dell’appuntamento’ è… Un parco di divertimenti? Gli sembra che ho 5 anni?!

“Uhm… Akihiko, cosa ci facciamo qui?”

Sorride notando che ho usato il suo primo nome – ormai ci ho rinunciato – e parcheggiò la macchina.

“E’ la prima meta del nostro appuntamento, no?”

“Un… Parco di divertimenti?”
“Sì, qualcosa non va? Non ci sono mai stato e voglio vederlo!”

E’ vero. Akihiko è praticamente ricco sfondato e non è così strano pensare che non ci sia mai stato in precedenza. Credo che sia meglio assecondarlo sperando che non faccia niente di imbarazzante. Sospiro e scendo dalla macchina e lo stesso fa lui.

Dopo avermi raggiunto, mi afferra la mano come se niente fosse ed entriamo al parco.

“E-Ehi, lasciami! E’ imbarazzante!”

“Perché? Si fa così ad un appuntamento.”
“M-Ma ci vedono tutti! Lasciami!”

Ignorando le mie proteste, vedo Akihiko dirigersi verso la macchinetta per produrre zucchero filato.

“A te piace?”

“Eh? Bè, sì. Mi piace molto.”

Devo imparare a stare zitto. Akihiko ne ha ordinati 5!

“Ehi, sono troppi!”

“Hai detto che ti piacciono.”

Li mette tutti nelle mie mani per poi continuare il giro.
“Ma almeno prenditene un paio tu!”

“No, a me non piace lo zucchero filato. Troppo dolce.”

Sospiro capendo che non potevo farci niente ed inizio a mangiare il primo sperando di non fare indigestione.

“Masamune?”

Alzo lo sguardo e vedo Saga-senpai e Ritsu che camminano mano nella mano.

Saga-san si volta verso di noi seguito dal compagno ovviamente rosso in viso.

“Akihiko? Cosa ci fai qui?”

Dopo aver formulato la domanda, guarda le nostre mani e sorride.

“Oh, ho capito. Ti sei deciso finalmente.”

Inevitabilmente, arrossisco.

“Misaki, stai con Usami-san adesso?”

Ritsu, sempre rosso in viso, mi sorride.

“Eh? N-Non direi proprio… C-Che sto con lui. N-Noi… Insomma…”

“Ma… E’ un appuntamento, no?”

Il ragazzo indica le nostre mani ed a quel punto non posso far altro che rimanere in silenzio a mangiare il mio zucchero filato.

“Bè Masamune, su che giostra siete stati?”

“Siamo appena usciti dalla casa degli orrori. Ritsu si è spaventato a morte ed ho dovuto stringerlo per tutto il tempo.”

Saga-san rise leggermente mentre Ritsu inizia ad arrossire.

Akihiko mi stringe la mano e sorride.
“Misaki, andiamo anche noi.”

Senza salutare gli amici né aspettare un mio consenso, mi trascina verso la casa degli orrori dove io, di mia spontanea volontà, non sarei MAI entrato.

“E-Ehi, fermo! Non voglio entrarci!”

“Che c’è, anche tu hai paura?”

“I-Io…”

Non volendolo ammettere, metto il broncio .

Dopo aver sfoggiato uno dei suoi soliti sorrisi, ci dirigiamo verso l’entrata dove, per fortuna, mi costringono a mettere via i miei 3 rimanenti bastoncini con lo zucchero filato che dovevo ancora mangiare. Ovviamente, la stanza è tutta buia.

Stringo più forte la mano ad Akihiko e lui, lasciandomi la mano, mi mette un braccio intorno al collo avvicinandomi a lui anche troppo.

“Non avere paura. E’ tutta finzione e poi ci sono io accanto a te.”

Non riesco a vedere il suo viso ma sono sicuro che in questo momento mi stia sorridendo. Per fortuna, non riuscirà a vedere il rossore sul mio viso.

“N-Non ho paura!”

“Certo, certo.”

Per qualche minuto continuiamo a camminare nel buio senza che succeda niente ma, quando sento qualcosa toccarmi la gamba, lancio un urlo abbracciando forte la persona che mi stava accanto che rise.

“Sei proprio un fifone.”

“Non sono u-un fifone! Qualcosa mi ha afferrato la gamba!”

“E’ una casa degli orrori, cosa ti aspettavi?”

Dopo avermi stretto a sé, andiamo avanti.

Tutto procede in modo tranquillo tranne per qualche colpo al cuore che creature comparse all’improvviso mi hanno fatto prendere.

Andando avanti, però, una delle ‘creature’ appare davanti a noi ed io, per lo spavento, indietreggio cadendo proprio sopra Akihiko.

“O-Oh, scusami! Non l’ho fatto apposta! M-Mi sono spaventato, e quindi…”

Prendendomi il viso, il ragazzo mi zittisce dandomi un bacio sulle labbra.

Arrossisco non aspettandomi una cosa del genere là dentro ma, prima di darmi modo di respingerlo, Akihiko mi fa coricare sul pavimento mettendosi sopra al mio corpo e continuando a baciarmi le labbra.

Con incertezza, ricambio il bacio mettendogli le mani sulle spalle e stringendo la camicia che aveva indossato. Non accenna a volermi lasciare ed, anzi, continua con più intensità ogni secondo che passa fino ad infilarmi la lingua in bocca.
Col rischio che arrivi qualcuno, cerco di allontanarlo ma lui è molto più forte di me e quindi sono costretto a rimanere steso su quel pavimento polveroso a baciare un ragazzo. Sono teso e spero davvero che nessuno arrivi o che per lo meno nessuno riesca a vederci essendo al buio.

Non potendo fare altro, ricambio il bacio intenso dell’altro ed un calore confortevole inizia ad invadere tutto il mio corpo fino ad impedirmi di pensare lucidamente a qualcosa che non abbia a che fare col desiderio bramoso che in questo momento mi sta facendo stringere e baciare con foga il ragazzo sopra di me.

Akihiko si accorge probabilmente del mio coinvolgimento in quella situazione tanto che inizia a sbottonarmi i pantaloni facendomi tornare – almeno in parte – alla realtà.

Cerco di respingerlo o per lo meno di riuscire a parlare.

“A-Akihiko… Non qui, ti prego. Fermo!”

Ignorando le mie proteste, mette una mano dentro le mie mutande iniziando a toccare delicatamente il mio membro che, ormai schiavo di quella sensazione così piacevole, non tarda ad alzarsi provocandomi un rossore intenso sul viso. Il ragazzo sorride sentendolo ingrossarsi nella sua mano e continua a toccarlo con sempre più foga iniziando a baciarmi il collo mentre, la ‘casa’ momentaneamente buia e silenziosa, si riempiva dei suoni imbarazzanti provenienti dalla mia bocca.

Alzo il viso ed inarco la schiena quando sto per venire e stringo la camicia del mio compagno che, capendo ciò che sta per succedere, aumenta il ritmo facendomi venire nella sua mano per non sporcarmi i vestiti.

Ricomincia a baciarmi le labbra ma con più delicatezza succhiandole e mordendole.

“Misaki, stai tranquillo. Rispetterò le tue ‘regole’. Non ho intenzione di farlo qui dentro.”

Detto questo, si pulisce la mano e si alza aiutando anche me.

Sono molto imbarazzato dalla situazione e non so cosa dire. Abbottono i pantaloni in silenzio.

Usciti dalla casa degli orrori, Akihiko mi porta sopra delle giostre che non fanno per niente bene ai due bastoncini di zucchero filato che ho precedentemente mangiato.

Ho avuto la nausea per tutto il tempo ma, per fortuna, non ho rimesso.

Si è fatta sera e, devo ammetterlo, è stata una giornata molto divertente. Sorrido tra me e me mentre Akihiko, che mi ha tenuto la mano per tutto il giorno, mi porta alla macchina aprendo la portiera del passeggero dove mie ero precedentemente seduto e facendomi accomodare.

Anche lui fa lo stesso e mette in moto.

“Ti sei divertito?”

“Devo ammettere di sì. Ero un po’ scettico ma… E’ stata una giornata molto divertente.”

Sorrido e lui, guardandomi, sorride a sua volta.

“Ne sono felice. Spero che ti piaccia anche il posto dove ti sto per portare.”

“Dove stiamo andando?”

“E’ un segreto.”

Sorride e, capendo che non ha intenzione di dirmelo, aspetto in silenzio di arrivare a destinazione.

Dalla strada che sta percorrendo, sembra che mi stia portando nel luogo che mi aveva mostrato quand’eravamo a scuola.

“Ehi, mi stai portando in quel posto in mezzo al bosco?”

“E dai, non puoi rovinare le sorprese così.”

Sorrido. Sono felice che mi stia portando lì. Avevo paura che mi portasse in qualche posto strambo.

Arrivati, Akihiko parcheggia la macchina e mi apre la portiera per farmi scendere dalla macchina.

“Qui le stelle si vedono magnificamente.”
Guidato dal ragazzo, cammino in mezzo all’erba fino a raggiungere il luogo dove il cielo è perfettamente visibile.

Quello che si presenta davanti ai miei occhi, è uno spettacolo magnifico. Credo di non aver mai visto tante stelle in vita mia.

Senza staccare gli occhi dal cielo, mi siedo sull’erba appoggiando la schiena all’albero. Akihiko prende posto accanto a me.

“Ti piace?”, chiede speranzoso.

“Se… Se mi piace? E’… Davvero fantastico.”

Il ragazzo sorride e mi prende la mano.

Per qualche minuto siamo rimasti in silenzio a guardare il cielo quando, tutt’un tratto, rompe il silenzio.

“Sono… Riuscito a conquistare il tuo cuore almeno un pochino?”

Arrossisco a quella domanda ma, senza guardarlo, annuisco debolmente.

Felice di quella risposta, Akihiko mi gira il viso costringendomi a guardarlo ed appoggia le sue labbra alle mie dandomi un bacio dolce e delicato che ricambio subito. Sono totalmente immerso in quel bacio e ne sto assaporando ogni secondo. Ne vorrei di più ma, dopo pochi minuti, il ragazzo allontana leggermente il viso dal mio.

“Non vedo l’ora di poter fare l’amore con te.”

Arrossisco.
“S-Sei un vero pervertito.”

Sembra sorpreso dalla mia frase.
“Perché dovrei essere pervertito? Non è normale desiderare di fare l’amore con la persona che si ama?”

Arrossisco notevolmente per quella frase. ‘Con la persona che si ama’?

“C… Cosa?”

“Ti amo, Misaki. Ti amo davvero.”

Socchiudo gli occhi avvertendo la sincerità di quelle parole mentre Akihiko inizia ad accarezzarmi il viso guardandomi negli occhi e costringendomi a guardarlo a mia volta.

“… Ti… Ti amo anch’io.”

Dopo quella frase che, sicuramente, non si aspettava, il ragazzo mi corica sull’erba ed inizia a baciarmi con foga mentre, sopra di noi, il cielo si fa sempre più brillante.

  
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