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Autore: Dreamless Music    28/06/2012    2 recensioni
Capitolo II: Tony/Steve {Vale la pena morire per lui.}
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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The love that lasts the longest is the love that is never returned
Note dell'autrice: Questa serie di one shots è ispirata a varie coppie del film "The Avengers" e può essere letta sia in chiave platonica che slash, a seconda che i vostri sensori siano o meno accesi, ma dei piccoli imput saranno sempre un pò presenti qua e là, perchè anche se sono una slasher per natura, preferisco lasciare all'interpretazione personale e non dire proprio tutto...eh, eh.
Comunque, l'ispirazione per questa raccolta mi è venuta ascoltando questa
 http://www.youtube.com/watch?v=441T9nfQbxA 
Disclaimer: Il titolo dell'opera è preso da una citazione di W. S. Maugham, quello del capitolo dalla lyrics di "A beautiful lie" dei 30 Seconds to Mars. Ovviamente non possiedo i personaggi qui citati, bla bla bla, burocrazia.

Dedico la primissima fic a MusicAddicted per tre motivi: 1) questa coppia le è diventata molto cara, al limite dell'ossessione 2) ama Loki oltre ogni dire e non è un caso che il POV sia il suo 3) boh, volevo solo provare a strapparle un sorriso <3


The love that lasts the longest is the love that is never returned


Capitolo I: It's a beautiful lie, it's the perfect denial


Mentire è un'arte, ti permette di distorcere a tuo piacimento la verità, fino a quando la bugia non diventa realtà e nessuno è più in grado di dire che corrisponda al falso.
Chi, dopo essersi totalmente immerso nella menzogna, è ancora capace di smentirla?
Semplicemente, a lungo andare, quella bugia diventa troppo bella, troppo perfetta, per abbandonarla in favore della verità, così crudele e immutabile.
Ed è anche un rifugio.
Per Loki, tutta la sua esistenza si riduceva a ingannare, mentire, imbrogliare, l'unica cosa che gli permetteva di non soccombere a un mondo che non lo voleva, che lo denigrava e lo scherniva.
Quando mentiva, poteva indossare una maschera, che era il suo più grande conforto, che nascondeva chi era davvero agli occhi degli altri.
Senza di essa, tutti avrebbero visto -e avrebbero deriso- ciò che era in lui, nel profondo del suo cuore, quei desideri incoffessabili e quei sentimenti così segreti da essere stati sconosciuti al suo stesso possessore per lungo tempo.
Non volevi che qualcosa di così meraviglioso fosse deturpato da coloro che non capivano, che mai lo avrebbero compreso e accettato.
Alla fine, mentire non era diventata che un'abitudine, perchè una volta catturato nella sua spirale uscirne è diventato molto difficile, se non impossibile -o forse eri tu a volerne restare intrappolato.
Crea assuefazione e dipendenza e ti sembra così giusto, a un certo punto, da non potervi rinuciare.
Hai mentito alla tua gente, hai mentito ai tuoi genitori, hai mentito a tuo fratello...e più andavi avanti, più un macigno si riversava nel tuo spirito.
Ma sopportavi, perchè era preferibile quella sofferenza al dolore del rifiuto, dell'abbandono.
Eppure, inconsciamente sapevi che non sarebbe durato.
Lo vedevi nei suoi sorrisi, nelle risate, tutto troppo cristallino e sincero perchè le tue menzogne potessero contaminarlo, ma che altra scelta avevi, se non continuare per la strada che ti eri tracciato? 
E dopo era accaduto tutto così in fretta.
L'incoronazione, l'esilio, le tue origini, il tradimento che hai provato nei confronti di tutti, lo scontro, il vuoto...e quel grido, il tuo nome, mentre ti arrendevi e cadevi, sopraffatto da ciò che eri diventato: un uomo spezzato.
Cosa successe in seguito si riduce al fatto che non ti era rimasto nient'altro se non i tuo inganni e la vendetta e il riscatto.
Non provavi neppure rimpianto, perchè come avresti potuto agire diversamente, come dire che ogni azione, ogni frase non era che una conseguenza di un'infinita catena di bugie che ti aveva fatto prigioniero, a che scopo tentare di spiegare?
Una volta smascherata la menzogna, si perde tutto.
Fiducia, comprensione, amore...ogni cosa viene spazzata via dal risentimento, dalla diffidenza, dall'odio, e finalmente arriva il momento di scontrarsi con la verità: che non sei mai stato all'altezza di niente, che tutto ciò che hai dato, che hai perso, non è servito a niente.
Non ha importanza che tu avessi ragione o torto, che gli altri alla fine ti abbiano mentito quanto tu hai mentito a loro, che tu volessi solo dimostrare quanto valevi a costo di rinunciare alle cose che, per quanto tu lo nascondessi, amavi di più.
La verità è che, prima o poi, tutto ti si ritorce contro e l'unica cosa che rimane da fare è sperare in un perdono che nemmeno ti meriti, neanche per quell'unica verità che mai avevi detto prima di quella volta.
"A volte sono invidioso, ma non dubitare mai del bene che ti voglio."
Il fatto è che non è abbastanza, non è mai stato abbastanza.
Non è mai bastato per lui, che ti ha respinto e non ha capito, che alla fine si è dimostrato uguale a tutti gli alri e non ha voluto vedere cosa c'era davvero dentro di te.
E non è mai bastato per te, così deluso e terribilmente solo, così falso eppure così vero.
Perchè, nonostante sapessi che togliere la maschera, fosse solo per pochi minuti, ti avrebbe reso vulnerabile, sapevi anche che non l'avresti mai fatto se non con lui. 
Per lui.
E, adesso, è troppo tardi per entrambi.
Ancora ti domandi se siano stati i tuoi adorati inganni a condurti a questo punto o piuttosto quella verità che per troppo tempo hai serbato.
Ma era chiaro fin dall'inizio che, una volta mentito, non si può tornare indietro e che nulla di quello che dirai, fosse anche la pura e totale, struggente e dolorosa verità, potrà cambiare le cose.
Nel momento in cui lo realizzi perdi la speranza che, per pochi, interminabili attimi, dopo averlo reincontrato e aver visto quella luce nei suoi occhi al saperti vivo, ti aveva stretto quel cuore bugiardo che ti batte nel petto.
Ti chiedi, nel vederlo ora, davanti a te, mentre ti implora di fermare tutto quello che sta succedendo, quanto di vero ci sia nelle sue parole o se sia solamente l'ennesima menzogna della tua vita.
"Possiamo farlo...insieme."
E, anche se una bugia, daresti qualunque cosa per crederci.


  
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