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Autore: SaraSweetBitter    28/06/2012    2 recensioni
OS CirssColfer che ben poco c'entra con la CrissColfer week. L'idea di scriverla mi è venuta grazie alla settimana dedicata a loro, ma non c'entra con nessuno dei prompt.
Dopo il primo Kliss Darren si ritrova a pensare che forse quel bacio di scena era stato qualcosa di più, e sicuramente aveva smosso qualcosa dentro di lui. Si ritrova ad invitare Chris a cena fuori, ma cosa farà alla fine?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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“Azione!” Il regista annunciò l’inizio della scena mentre la cinepresa cominciava a riprendere.

Chris si calò nel personaggio e iniziò lentamente ad armeggiare con la minuscola bara che gli avevano messo sotto gli occhi. Con la colla stava fingendo di attaccarci dei lustrini sopra, che cosa kitsch per una bara. Il suo sguardo era concentrato mentre faceva finta di non accorgersi dell’entrata di Darren.

“Che fai?” Chris alzò lo sguardo solo per un momento, prima di continuare a giochicchiare con la scatolina che aveva sotto gli occhi. Certo che chiunque avesse pensato di fargli abbellire una bara per un dannato uccellino doveva davvero essere a corto d’idee per la scena del bacio.

“Sto decorando la bara di Pavarotti” Darren gli si avvicinò e posò una mano sulla sedia accanto alla sua.

“Sbrigati perché ho trovato una canzone perfetta per il nostro duetto” Darren sorrise e Chris alzò lo sguardo, fingendo un vero interesse per quella domanda. Come se ancora non sapesse la risposta.

“E qual è?” Fece salire la sua voce di un’ottava, per dare la sensazione di curiosità. Era un asso nel gestire il tono della sua voce, riusciva a maneggiarla come voleva, ci era sempre riuscito.

Darren distolse un momento lo sguardo. “Candles, di Hey Monday” Riprese a guardare l’altro negli occhi, come a cercare approvazione.

“Che cambiamento” Chris accennò un sorriso. “Stai affinando il tuo gusto.” Rivolse un veloce sguardo alla bara che ancora aveva sotto il naso ma torno immediatamente a fissare gli occhi del moro, fingendo sorpresa. Infondo, non era colpa di Darren se gli facevano cantare sempre le solite canzoni commerciali.

“Beh, vedi, avevo bisogno di un pezzo un po’ più emotivo” Darren fece indugiare lo sguardo sulla sedia alla quale era appoggiato e poi si sedette accanto a Chris.

Il biondo indugiò un momento, prima di porre la domanda che avrebbe portato al loro primo bacio. “Perché hai scelto proprio me per questo duetto?” Corrugò la fronte e cercò gli occhi sfuggenti dell’altro.

Poi fu il turno di Darren di indugiare. Prese un respiro profondo, chiudendo gli occhi per prepararsi alla dichiarazione, anche se finta, più romantica che avesse mai fatto. Aveva ripetuto talmente tante volte quella battuta, per essere sicuro di dare la giusta intonazione a quel breve monologo, che ormai aveva le parole stampate in testa. “Kurt, arriva un momento – fece una breve pausa – in cui diciamo a noi stessi ‘oh, eccolo là, cercavo uno così da una vita’.” Avvicinò la sua sedia a quella di Chris e posò una mano sulla sua. “E sentirti cantare Blackbird, l’altro giorno, mi ha davvero aperto gli occhi. Ho capito una cosa.” Lo sguardo di Chris era fisso negli occhi di Darren. Ci leggeva paura, commozione e amore. Pensò che quel ragazzo riuscisse a recitare davvero bene. “T-tu mi emozioni, Kurt, e questo duetto sarebbe una scusa per passare più tempo con te.”

Finita la sua parte, prese un bel respiro e stessa cosa fece Chris, facendo allargare un sorriso sul suo volto.

Ed era il momento. Darren non esitò, si sporse dalla sedia e avvicinò il suo viso a quello di Chris. La mano che fino a un istante prima era posata su quella del biondo andò a mettersi invece sulla sua morbida guancia, mentre inclinava la testa di lato e poggiava le sue labbra su quelle dell’altro.

Inizialmente Chris rimase un po’ impassibile al bacio, lasciando che il moro facesse tutto, ma poi prese il via. La mano che fino a poco prima era stretta da quella di Darren si allargò, mentre l’altra prese posto sulla gota del moro, mentre iniziava a ricambiare il bacio con passione.

Si staccarono poco dopo con uno schioccò di labbra e Darren girò il vaso dall’altra parte, perdendosi lo sguardo di adulazione di Chris. Il moro sbuffò e si voltò di nuovo, prima di ricordare la sua battuta. Si passò una mano sul viso prima di chiuderla a pugno sotto il mento. “Dovremmo…. Dovremmo provare”

Chris non perse un secondo a rispondere, doveva sembrare impaziente di approfondire quel bacio. “Non era già una prova?” Fece esplodere un sorriso sul suo volto prima che si buttassero di nuovo l’uno sulla bocca dell’altro con un sospiro.

“STOP! Buona la prima ragazzi!” Il regista alzò i pollici in segno di assenso e gli guardò con occhi sognanti. “Siete davvero stati fantastici, sembravate davvero innamorati. Beh, in fondo è per questo che vi paghiamo, no?” I tre scoppiarono in una leggera risata mentre la troupe già iniziava a trafficare con la scenografia preparandola per la scena successiva.

Chris e Darren non fecero in tempo a dirsi niente riguardo alla scena che subito furono trascinati via da truccatori e costumisti.



 
Passarono la giornata senza rivolgersi quasi la parola, tranne quelle che dovevano scambiarsi per girare ma entrambi si sentivano strani riguardo a quel bacio.

Chris era già un gay dichiarato, e non poteva negare che Darren fosse assolutamente un bel ragazzo, né che avesse fantasticato su loro due insieme, ma il moro era etero. E se c’era qualcosa che aveva imparato da Glee, era che non bisognava mai prendersi una fissa per un etero, perché finiva sempre male, così non ci aveva dato peso a quei pensieri.

Darren invece era etero, lo sapeva. Ma allora come mai aveva sentito ogni parola che aveva detto in quella scena? Come mai quel bacio gli era sembrato qualcosa di molto più grande di un semplice recitare? Come mai si era convinto, dopo quel bacio, di provare qualcosa per Chris?

Ovviamente tutta quella vicinanza non aiutava. Il girare scene insieme, il fingere di essere fidanzati e tutto il resto alla fine portava sempre a provare dell’affetto, ma sta volta era diverso. Darren era decisamente spaventato. Magari era bisex. Magari poteva piacergli Chris. Magari quel bacio si sarebbe potuto ripetere fuori dal set.


 
Quando finalmente le riprese furono finite, Darren si decise ad avvicinare Chris. “Ehi, senti, mi chiedevo… Ti andrebbe di andare a cena da qualche parte?”

Chris non si stupì della richiesta, non era la prima volta che dopo le riprese andavano tutti insieme a mangiarsi un boccone. “Certo! Fammi avvertire anche gli altri e poi andiamo”

Darren abbassò lo sguardo. Improvvisamente il pavimento aveva assunto un aspetto stranamente interessante. “No, io… Cioè… Pensavo potessimo andare solo tu ed io.”

“Uhm… Certo, perché no? Andiamo con la tua auto?” Chris non poteva negare di essere sorpreso dalla richiesta, non erano mai usciti loro due da soli, ma ovviamente era anche eccitato all’idea.

“Sì, certo, vieni” Si avviarono all’auto in silenzio, un silenzio decisamente imbarazzante per entrambi.

Darren si stava chiedendo se avesse fatto bene a invitare l’altro a cena da soli, infondo non sapeva bene neanche lui cosa stesse facendo. Aveva solo seguito l’istinto e si era buttato.

Chris si stava chiedendo il perché di quell’uscita. Certo, erano amici, ma non erano mai stati da soli per tanto tempo escludendo le scene da girare per il telefilm.

La tensione era palpabile fra i due, ed entrambi ne erano consapevoli, così in auto cercarono di smorzare un po’ la tensione accendendo la radio. Con la musica era più facile. Si misero a cantare le canzoni che conoscevano a memoria e improvvisarono quelle che non conoscevano, prendendone un po’ in giro i testi e criticando le intonazioni dei cantanti.


 
Da lì in poi la serata andò bene. Il nervoso se n’era andato lasciando spazio a chiacchiere amichevoli, come quelle che avevano sempre fatto. Chris cercò più di una volta di convincere Darren a prendere qualcosa di più sano di una pizza peperoni e salsiccia e alla fine pure un dolce da cui colava cioccolato da ogni parte, ma non ci riuscì. Il biondo invece prese una bella insalata e si concesse alla fine un piccolo muffin ai mirtilli.

Chris non poté fare a meno di notare che per più di una volta la mano di Darren aveva sfiorato leggermente la sua, o che ogni tanto l’altro si perdeva nei suoi occhi azzurri e se ne staccava solo quando il biondo glielo faceva notare.

Quei gesti potevano significare poco o nulla, ma a nessuno dei due sembrò così. Il moro si stava chiedendo se stesse davvero iniziando a provare qualcosa per l’altro, ma non riusciva a capirlo, non era mai stato attratto da un ragazzo prima d’ora, ma doveva ammettere che non era indifferente a Chris. Il biondo invece cercava di capirne il motivo senza andare subito a conclusioni affrettate. Magari gli sfiorava la mano senza nemmeno accorgersene, o si perdeva nei suoi occhi perché erano di un colore davvero stupefacente.

A cena ormai finita, la loro cameriera si avvicinò al loro tavolo portandogli il conto. Appena si fu allontanata entrambi allungarono una mano verso il proprio portafoglio ma Darren fermò immediatamente Chris stringendogli una mano intorno al polso.

“Non ci pensare nemmeno, pago io.” Darren sorrise e Chris arrossì.

“Sei sicuro? Dai, dividiamo!” Il biondo insistette, ma l’altro strinse la presa sul suo braccio.

“Chris, no. Io ti ho invitato, io pago. E’ così che funziona agli appuntamenti!” Darren si rese conto troppo tardi di quello che aveva detto. Aveva appena chiamato la loro cena appuntamento.

Alzò il suo sguardo per incrociare quello interrogativo dell’altro. “Appun… Questo è un appuntamento?” Chris accennò un sorriso imbarazzato.

“Io… Cioè… Possiamo parlarne dopo? Adesso fammi pagare.” Darren si alzò dal tavolo prendendo il conto e il portafogli, mentre Chris accennò un “Certo” sottovoce.

Quindi non si era immaginato tutto! Darren lo aveva invitato a cena fuori, lo aveva fissato svariate volte negli occhi perdendo il filo del discorso, l’aveva quasi preso per mano per più di una volta, aveva insistito per pagare e aveva definito il tutto un appuntamento, un vero appuntamento!

Mentre questa considerazione si faceva lentamente largo nella sua mente, un sorriso a trentadue denti spuntava sul suo volto, arrivando a far sorridere pure i suoi occhi.

Quando Darren tornò al tavolo, pronto per andare via, trovò Chris in una specie di trance. Gli schioccò le dita davanti agli occhi un paio di volte per farlo riprendere. “Ehi, Chris, andiamo. Ti riporto alla macchina.” Gli offrì una mano per aiutarlo ad alzarsi, ma appena in piedi la lasciò.


 
Il viaggio di ritorno, fin dove Chris aveva lasciato l’auto fu silenzioso. Molto più del viaggio di andata. Non accesero nemmeno la radio. Rimasero semplicemente immobili l’uno accanto all’altro. Darren con lo sguardo fisso sulla strada e Chris voltato, guardava fuori dal finestrino.

Sapevano che alla fine avrebbero dovuto parlare di quello che aveva detto Darren alla fine della cena, ma nessuno dei due sembrava molto interessato alla cosa, o almeno non lo davano a vedere. Entrambi fremevano nell’attesa, aspettando che l’altro iniziasse il discorso.

Darren parcheggiò e spense l’auto accanto a quella di Chris e prese un respiro profondo. “Ok, Chris senti, riguardo quello che ho detto prima…”

Ma venne subito interrotto. “No, Darren, tranquillo, lo avrai detto sovrappensiero, non preoccuparti.” Chris sfoderò uno dei suoi sorrisi più finti e aprì la portiera dell’auto per scendere, ma una mano lo bloccò e richiuse la portiera, sbattendola.

Il moro posò una mano sul viso dell’altro e lo costrinse a guardarlo. “Puoi ascoltarmi per un momento?” Pronunciò quella domanda con un tono talmente dolce che Chris non poté far altro che annuire impercettibilmente, perdendosi nei suoi occhi ambrati.

“E’ vero, non volevo dire che il nostro fosse un appuntamento, quella frase mi è uscita di getto… Ma in realtà volevo che lo fosse” Darren colse ancora un po’ di perplessità negli occhi azzurri di Chris, così continuò a parlare. “Oggi, quel bacio di scena, per me è stato qualcosa di più di un semplice recitare. Quando ti ho baciato, ho capito che volevo farlo da una vita, da quando ci siamo conosciuti. Quel bacio mi ha fatto mettere in discussione me stesso e chi ho sempre creduto di essere. E adesso vorrei capire se si trattasse solo del momento o se davvero io… potrei… non so…”

Chris non gli diede tempo di finire la frase, vedendo la sua titubanza e intuendo ciò che stava cercando di dire, e si fiondò sulle sue labbra.

Il bacio non fu come quello di scena. In quello c’era a malapena uno sfioramento di labbra e un leggero movimento, ma quello che gli diede Chris era tutta un’altra storia. Posò le labbra sulle sue e cercò subito di approfondire il contatto, passando la lingua sul labbro inferiore dell’altro, che immediatamente aprì la bocca per far scontrare le loro lingue.

Darren portò le mani sui fianchi di Chris mentre si lasciava trasportare dalle emozioni e l’altro gliele portò dietro la nuca, giocando con i capelli alla base del collo.

Non stettero molto tempo a baciarsi, Chris si staccò poco dopo, lasciando però i loro visi a poca distanza l’uno dall’altro. “Allora?” Gli sussurrò dolcemente sulle labbra.

“Allora… era un appuntamento. E ne vorrei altri.” Darren sorrise e chiuse gli occhi, ascoltando il respiro dell’altro.

“Di appuntamenti o di baci?” Entrambi risero.

“Di entrambi. Ma ora come ora vorrei più baci.” Darren si rifiondò sulla bocca dell’altro e non seppero neanche loro quanto tempo stesse passando, ma sapevano che non avrebbero voluto staccarsi più l’uno dell’altro.




Angolo dell'autrice:
Ok, questa è la mia prima OS CrissColfer quindi non lapidatemi! E' che mi sono semplicemente chiesta cosa sarebbe successo se durante quel bacio Darren avesse provato qualcosa per Chris e ho buttato giù questa roba. Spero vi piaccia, se recensite mi fate un piacere enorme, anche solo per dirmi che vi ha fatto schifo e che scrivo malissimo, ma avere dei pareri estermi mi fa sempre piacere!
- Sa'
   
 
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