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Autore: AlekHiwatari14    28/06/2012    0 recensioni
Questa è la storia di una bambina che, guidata dagli eventi del destino e dai contattempi, incontrerà l'amore a soli 5 anni. In quel monastero tanto orribile, oscuro e pauroso nel quali, nei dintorni, girava il bambino il quale, al solo incontro le farà battere il cuore.
Il nome di quel bambino era Kai Hiwatari, nipote del direttore del monastero, Hito Hiwatari. L'odio per il nonno lo induceva non solo ad essere indifferente, ma anche ad odiare tutte quelle del sesso opposto al suo. Ma il loro cuore sarà più forte di questo odio e di queste barriere? Qte ualcosa tra i due nascerà? Scopritelo!
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: AU, Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2 - Il beyblade.

Yuri:COSA? E' SOTTO LA PROTEZIONE DI HITO???
Tutti si allontanarono da me lasciandomi da sola. Incominciai a piangere. Mi sentivo inutile. Già avevo dei nemici senza aver fatto niente.
Kai:Lo dicevo che le femmine sono tutte piagnucolone!
Lo mio sguardo andò a finire su di Kai, che era rimasto lì e non me ne ero neanche resa conto. Mi asciugai le lacrime con le mani e mi alzai.
Alek:Non sono piagnucolona!
Kai:Eppure stavi piangendo.
Abbassai lo sguardo verso terra.
Kai:Lo vuoi o no un bey?
Chiese abbassando la testa per guardarmi in faccia. Arrossii e feci un cenno con la testa. Mi portò fuori. Davanti al monastero c'era un negozio di beyblade e ricambi.
Kai:Vai a comprartelo!
Alek:E come? Non ho soldi!
Kai:Allora.. rubalo!
A quelle parole mi impallidii. Non era giusto rubare. Incominciai ad essere irrecuglieta. Dopotutto, se dovevo stare lì dovevo avere un bey.
Kai:Cos'hai? Non hai mai rubato? Tsk...lo sapevo che le femmine sono tutte delle scansafatiche.
Decisa andai verso il negozio. Entrai.
Negoziante:Buongiorno, piccolina. Cosa posso fare per te?
Alek:Mamma.
Negoziante:Che?
Alek:Volevo vedere un beyblade, ma..mamma..
Abbassai la testa e incominciai a piangere.
Negoziante:No..no piccolina! Vedi pure. Può darsi che tua madre verrà.
Alek:Dici sul serio?
Negoziante:Ma certo!
Mi sorrise. La mia recita era andata alla perfezione, anche se in parte era vero. Ero lì senza mia madre. Non sapevo dov'era, ne tanto meno se l'avessi incontrata. Incominciai a vedere tutti i tipi di beyblade, ma uno mi colpì in particolare. Era rosa con la base e i ritocchi blu e gialli. Me ne innamorai solo a vederlo.
Alek:Che bello!
Negoziante:Vuoi questo?
Alek:Beh..ecco..
Negoziante:Non preoccuparti. Quando verrà tua madre lo pagherà lei.
In quel momento non mi sentivo di derubare ad una persona così di buon cuore così posai il bey sul tavolo e incominciai a piangere.
Negoziante:Cos'hai? Non ti piace il beyblade?
Alek:Mamma non verrà mai! Lei..lei...è...è in paradiso.
La porta si aprì e quelle pesti di Yuri e company incominciarono a prendermi in giro.
Yuri:LADRA!
Boris:Vergognati! Sei una ladra!
Yuri:Guarda qui che abbiamo!
Disse cacciando un orsacchiotto di peluche. Era il mio Teddy. Che ci faceva nelle sue mani? Pensai.
Alek:LASCIALO!
I due farabutti corsero via col mio peluche. In quel momento tutto pensai al di fuori del beyblade. Li inseguii. Non dovevano fargli del male. Si fermarono nelle segrete del monastero dove riuscii a prendere il mio teddy dalle mani. Lui lo teneva stretto per la testa.
Alek:LASCIALO! Così lo rompi!
Yuri:E' quello che voglio!
La testa si stacco dal corpo. Il mio peluche ormai era a pezzi.
Alek:TEDDY!
Le lacrime uscivano senza che io volessi. Yuri gettò la testa dell'orsacchiotto nel bidone e se ne andò lasciandomi lì. Presi la testa del mio Teddy. Ormai era, non solo sporca di immondizia ma, anche irrecuperabile nel cucirlo. Il mio pianto attirò qualcuno. Da lontano si avvicinava sempre di più a me. Era Hito.
Hito:Ehi! Che ci fai qui?
Chiese inginocchiandosi a me.
Hito:Perchè piangi?
Alek:Teddy..non c'è più. Era l'unico ricordo di mamma.
Hito:Ormai non ti serve più questo. E' rovinato. Ne compriamo un altro.
L'uomo prese il mio peluche e lo buttò nella spazzatura vedendo com'era ridotto. Furiosa incominciai a dargli calci e pugni.
Alek:Ridammi Teddy! Voglio il mio Teddy!!!
L'uomo mi prese in braccio severamente ed io continuavo a dargli pugni e calci.
Alek:LASCIAMI!! VOGLIO TEDDY!!!
Cercavo di ribellarmi per correre in aiuto del mio orsacchiotto, ma fu tutto inutile. Mi portò in camera mia dove mi lasciò piangendo sdraiata sul letto. Una mano mi accarezzò i capelli.
Kai:Lo sai..non sei tanto femmina dopotutto.
Alek:Non toccarmi!
Ordinai togliendogli la mano dai miei capelli. Il bambino si sedette al mio fianco.
Kai:Scusa. Non volevo.
Alek:Cosa vuoi da me? Sbaglio o mi sono fatta prendere in giro da te e da quei tempistelli che sono tuoi amici per causa tua?
Dissi puntandogli il dito contro.
Kai:Mi spiace, ma...
Alek:Ma cosa? Sai che ti dico? Domani lascio il monastero. Dopotutto non ho un bey ne i soldi per comprarli. Ora lasciami da sola!
Piangendo mi misi la coperta in testa per non farmi vedere. Il piccolo se ne andò lasciandomi da sola.
Il giorno seguente mi svegliai e trovai sul mio comodino una lettera con una scritta strana, ma leggibile che diceva: "Scusami". Accanto al foglio c'era un beyblade. Era quello del negozio che mi piaceva tanto.
Kai:Ti piace?
Alek:L'hai preso tu?
Kai:Si...
Alek:Perchè?
Kai:E' per farmi perdonare e per...chiederti se volevi essere mia amica.
Alek:E perchè dovrei? Ti ricordo che mi hai trattata male.
Kai:Beh...lo so...ma...nessuno si è mai comportato così con mio nonno. Tu sei stata l'unica a trattarlo così male.
In quel momento vidi la felicità nei suoi occhi e anche un pò d'imbarazzo. Poi mi guardò con quei occhioni da cucciolo e mi disse deciso.
Kai:Accetti?
Alek:Ok...dopotutto..tutti possono sbagliare.
Kai:Bene!
Alek:Beh..visto che volevi una sfida, ti accontento ora!
Gli dissi puntandogli il mio bey. Mi bloccò.
Kai:No..aspetta!
Alek:Che c'è? Non vuoi batterti più con me?
Kai:Certo che voglio. Solo che vorrei farlo in una parte più sicura. Vediamoci al bosco dove ci siamo incontrati la prima volta. Li ci batteremo.
Alek:Ok.
Accettai e sorrisi. Dopo fatto colazione mi diressi all'appuntamento. Lì stava Kai che mi aspettava già da un pò. Incominciammo a batterci e andammo in pareggio.
Kai:Oh..no! Dranzer!
Beh..fu ovvio che andammo in pareggio. Il beybladestadium era completamente ghiacciato. C'era neve ovunque.
Kai:Etchu!
Incominciò a starnutire. Mi voltai verso di lui e mi accorsi che era uscito senza cappotto ne sciarpa. Aveva una maglia a giro maniche nera e dei guanti rossi con un pantalone blu. Era ovvio che starnutiva. Stava anche incominciando a nevicare.
Alek:Ma sei impazzito? Perchè sei uscito così?
Kai:Beh..ero preso dall'entusiasmo e quindi...
Mi tolsi la mia sciarpa bianca e gliela misi al collo.
Kai:Ma che fai?
Alek:Ti terrà caldo. Se vuoi puoi tenerla.Così senti meno freddo.
I nostri occhi si incrociarono. Lui mi sorrise e mi disse con molta felicità e gioia:
Kai:Grazie. Prometto che la porterò sempre con me.
La nostra amicizia andava a rafforzarsi giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento finchè un giorno...
Kai:Ma quello è... Black Dranzer!
   
 
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