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Autore: fallen_shy    29/06/2012    3 recensioni
Seguito di "Tutto grazie ad una scommessa", parla della vita di Santana e Brittany dopo il matrimonio, tra famiglia e amici!
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- ecco fatto! - Santana aveva appena portato l'ultima scatola con tutte le loro cose e tirò un sospiro di sollievo mentre un sorriso le si dipingeva sul viso

- amore!, era l'ultima ? - Brittany le si avvicinò sorridendo e stringendole le braccia al collo le donò un tenero bacio sul naso

- si, era l'ultima! - Santana la baciò e scendendo sulle ginocchia appoggiò entrambe le mani sui fianchi della ballerina, le alzò delicatamente la maglietta e le bacio la pancia di 7 mesi che conteneva le loro creature.

È si, Brittany era incinta di due bimbe, avevano deciso di provare ad avere un bambino qualche mese dopo che si erano sposate, Brittany lo desiderava con tutto il cuore e tutti sapevano che Santana non diceva mai di no alla sua Britt, il suo adorabile broncio era la sua Kriptonite, così cercarono un donatore e fortunatamente riuscì a rimanere incinta già al primo tentativo.
Ma la sorpresa arrivò quando il dottore disse che stavano aspettando due gemelle e per le due ragazze era stata una gioia immensa.

Era per quello che si erano trasferite in quella casa nella periferia di New York, era la casa dei sogni della bionda, un bellissimo giardino, la staccionata bianca,  una casa grande ma non troppo, era tutto quello che avevano sempre desiderato.

Il lavoro di Santana andava a gonfie vele e Brittany aveva aperto una scuola di danza con l'aiuto di Mike.

La mora si guardò attorno e si ritenne soddisfatta quindi prese la mano della moglie e la condusse verso il divano dove la fece stendere per poi prendere posto vicino a lei.

- allora, come stai? -  le chiese accarezzando protettivamente la pancia della ballerina

- bene, oggi però si sono agitate come non mai, forse sarà per il trasloco, sono molto contenta e forse loro lo sentono  - le raccontò la bionda

- sicuramente sarà così piccola  -  la rassicurò Santana

Un piedino si fece notare sulla pelle della ragazza e Santana sorrise passandoci la mano sopra ormai abituata da qualche mese a vedere spuntare manine e piedini dalla pancia della moglie.

- San? -  la mora rivolse il suo sguardo al viso della moglie e le sorrise

- dimmi -

- stavo pensando, dato che le bimbe arriveranno tra poco ancora non abbiamo scelto i nomi - le disse Brittany passando le mani tra i capelli neri e morbidi di Santana

- giusto, hai qualche idea? -

- si, voglio che almeno una delle due abbia un nome spagnolo, però voglio un nome originale, che abbia un significato - le disse la bionda

- mmm….capito…. non so, ce ne sono tanti…però mi è sempre piaciuto Luz -

- e cosa significa? - le chiese interessata Brittany

- significa luce, penso che le nostre bimbe avranno molta luce, se saranno come te saranno luminose e raggiante come la loro mamma - le rispose Santana sorridendole felicemente

Brittany stava quasi piangendo dalla felicita, e gli ormoni non l'aiutavano di certo, era una cosa dolcissima quella che le aveva detto Santana, ogni giorno l'amava di più

- mi piace! e che Luz sia - le rispose Brittany dandole un bellissimo bacio appassionato.

- invece che ne dici di Charlotte per l'altra bambina? - continuò la bionda

- si, mi piace -

Santana si abbassò sul pancione della moglie e accarezzandolo disse

- quindi, che ne dite, vi piacciono i vostri nomi, Luz e Charlotte - poi appoggiò la mano e senti dei calcetti

- si, piacciano anche a loro! -


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- oh mio dio, Quinn, per favore falla tacere! -  urlò quasi disperata Santana mentre pensava a come cavolo era finita in quella situazione, una giornata di shopping con Quinn e Rachel… ah, si, ora se lo ricordava Brittany l'aveva pregata mettendo in mostra il broncio killer per cui non aveva potuto dirle di no.

Ed ecco come si ritrova ora, era più di un ora che Rachel le stava dispensando consigli sui bambini che aveva letto su qualche maledettissimo libro.

- Santana, ti consiglio di ascoltare invece, sto dicendo queste cose anche per te, non solo per Brittany - le disse leggermente scocciata Rachel

- ascoltami bene nana dei miei stivali, le mie bambine saranno gli esseri perfetti, saranno venerate, amate a più non posso, darò la mia vita per loro, e saranno educate come si deve, perciò non dirmi come dovrò crescere le mie figlie!! -  la mora era ormai esaurita dalla chiacchiere dell'altra e si lasciò andare a quello sfogo, in quel periodo era sempre sotto stress, la data della nascita era passata da qualche giorno e aveva costantemente paura che le acque di Brittany si rompessero da un momento all'altro.

Rachel la guardò un attimo attonita era rimasta allibita da quello sfogo e per la prima volta rimase in silenzio.

- Rachel, non te la prendere, è così da qualche giorno e diciamo che non ama sentirsi dire come dovrà crescere le bambine, è sempre preoccupata perché la data del parto è passata perciò è un po nervosa, ma tranquilla, non ce la con te, vero San - Brittany si era avvicinata alla moglie e le prese la mano lasciandole un bacio sulla guancia sorridendole mentre la latina si rilassava dal tocco della bionda

Dopo quel momento girarono ancora per un ora nel centro commerciale quando Brittany si fermò di scatto facendo si che si fermasse anche la latina che la teneva per mano.

- Britt, che c'è piccola? - le chiese leggermente agitata la latina

- San, calma, ok, però devo dirti una cosa…mi si sono rotte le acque  - Brittany le disse questo e poi rivolse lo sguardo al pavimento dove in mezzo alle sue scarpe estive poteva vedere la pozza che si era creata uscita dal suo vestito azzurro.

Santana guardò prima la pozza, poi la moglie e poi le altre due ragazze che erano con loro.

- cazzo, dobbiamo andare in ospedale, Quinn, rimani con lei, vado a prendere la macchina.- disse dando un bacio alla moglie per poi correre letteralmente la maratona verso il parcheggio.

- penso di non averla mai vista correre così forte in vita mia e nelle cheerios abbiamo corso abbastanza! - disse Quinn cercando di sdrammatizzare la questione.

. oh, dovevi vederla a casa, ogni volta che avevo un piccolo dolore, impazziva e voleva subito andare in ospedale, figurati, ha preparato la mia borsa con le cose da portare due mesi fa e la tiene in macchina da quel giorno - disse Brittany mentre Rachel e Quinn l'aiutavano ad arrivare verso l'uscita del centro commerciale trovando Santana già li davanti con la macchina che corse subito dalla bionda aiutando a salire in macchina, era la più nervosa delle due, era agitatissima, stava andando nel pallone, ma doveva rimanere lucida per sua moglie, così la fece sedere nel sedile posteriore e disse alle altre due di raggiungerle in ospedale.

Forse avrà infranto qualche limite di velocità, ma chi non lo farebbe con la propria moglie che deve partorire!

Arrivate in ospedale fece scendere la bionda che era rimasta calma per tutto il tempo, sentiva dei dolori certo, ma se l'avesse detto a Santana sapeva che sarebbe stata la fine, la ragazza sarebbe andata fuori di testa così mantenne il controllo e si lasciò accompagnare dalla ragazza alla reception del pronto soccorso dove stava una signora piuttosto anziana ma con un viso gentile al parere della bionda

- ecco, si, salve, vede mia moglie deve partorire, perciò serve un dottore!-  le disse agitata Santana mentre la signora rivolgeva un sorriso a Brittany

- certo, dimmi cara, hai dolori? - le chiese poi sempre gentilmente

- mi scusi, ma non mi sembra il momento delle domande qui, potete per favore metterla in qualche stanza e farla partorire! -  ormai Santana era isterica

- San, calma tesoro, sto bene, adesso fai un bel respiro e ti calmi, ok - Brittany cercava di far calmare Santana dandole un bacio sulla guancia e accarezzando la mano che stringeva

- Britt, come faccio a calmarmi, devi partorire! - era leggermente più calma, ma non poteva rilassarsi in quel momento

- senta, sa quanti partner ho visto andare fuori di testa quando le loro compagne dovevano partorire, le assicura che sua moglie starà bene, ho già chiamato un infermiere che ora verrò a prendervi e vi porterà in camera e poi chiamerò l'ostetrica per vedere come sono le condizioni di sua moglie - le disse con calma la donna

Brittany le sorrise grata.

-  bene, grazie! - rispose solo un po brusca Santana mentre Brittany veniva messa su una sedia a rotelle e portata in una camera.


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Le contrazioni di Brittany ormai si facevano più frequenti e dopo due ore di travaglio era giunto il momento.

- ok, ci siamo Brittany, sei dilatata abbastanza, adesso voglio che ad ogni contrazione che senti spingi più forte che puoi va bene? - Brittany annui soltanto all'ostetrica che si posizionò meglio tra le sue gambe e la bionda strinse forte la mano di Santana mentre questa le lasciava un bacio di rassicurazione.

- va bene Brittany, forza, ora! -

La bionda spinse con tutte le sue forze mentre urla di dolore lasciavano la sua bocca, Santana stava malissimo a sentirla urlare così ma sapeva che appena avrebbe visto le sue bimbe, per Brittany il dolore sarebbe valso sicuramente.

Brittany spinse ancora fino a quando la dottoressa tirò fuori una delle bimbe e li fu come una gioia immensa per tutte e due, Santana non poteva credere ai suoi occhi, quella era sua figlia, quel pianto acuto era una gioia per lei.

Si risveglio da quell'attimo quando un'infermiera le chiese se voleva tagliare il cordone ombelicale e lei con le mani leggermente tremanti lo fece e osservò come la sua bimba venne ripulita e asciugata mentre il calvario di Brittany ripartiva per fare uscire anche l'latra.

Dopo ancora urla e spinte si senti un'altro pianto e Santana sospirò di sollievo per poi cingersi a tagliare anche il secondo cordone mentre anche lei venne ripulita.

Si avvicinò ad una Brittany stremata ma felice, si abbassò e le bacio la fronte sudata mentre questa le sorrideva stancamente.

- ce l'hai fatta, Britt, hai visto, sono bellissime, proprio come te, ti amo amore mio, grazie, grazie - ormai aveva le lacrime agli occhi mentre lasciava baci sul viso della moglie mentre questa le stringeva la mano con le ultime forze rimaste.

Intanto due infermiere le portarono le bambine avvolte in una copertina rosa e le misero in braccio a Brittany che le osservo sorridendo e piangendo di felicità, erano bellissime, bionde con tanti capelli e quando piano piano aprirono gli occhi videro che erano di un azzurro intenso proprio come Brittany.

Santana se ne innamorò il primo istante che le vide così, strette alla loro mamma, bellissime, era amore a prima vista, vedere quelle creature che somigliavano così tanto a Brittany era stupendo, sapeva già che le avrebbero avute tutte vinte, se ereditavano il suo broncio killer per Santana era già una sfida persa.

- Allora San, le dobbiamo dare i nomi - le ricordò Brittany mentre non staccava gli occhi dalle due come del resto faceva Santana

- si, Luz e Charlotte, benvenute nella famiglia Lopez-Pierce -






  
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