Alexis,lunghi capelli neri, occhi penetranti blu, snella, alta e maledettamente bella, carattere misterioso. Usciva dalla sua classe per dirigersi verso il grande cortile dell’istituto di Denver. Camminava seguita dal suo mistero, sotto gli occhi di tutti. Nonostante fosse arrivata  già da un anno, nessuno si era ancora abituato a quell’innata bellezza. Il vento giocherellava con i suoi boccoli. All’ improvviso si scontrò contro qualcosa e i suoi libri caddero insieme a lei. Alzò lo sguardo. Di fronte a lei un ragazzo bruno, con un viso a dir poco affascinante. Stava raccogliendo i libri di Alexis, sparsi a terra e li riordinava uno sull’ altro. Si alzò in piedi e porse una mano alla bella ragazza dai capelli nero corvino che lo guardava divertita.
<< Scusa, non volevo. >>
 Disse il ragazzo intimidito. Alexis accettò la mano e si alzò.
<< Non preoccuparti, capita. Io sono Alexis…Alexis Salvatore. >>
 Disse porgendogli nuovamente la mano. Il ragazzo la guardò il modo strano. Le prese la mano e la strinse.
<< Salvatore? Ho due amici a Mystic Falls, io sono Jeremy Gilbert >>
Disse pensieroso. Gli occhi di Alexis si illuminarono. Da tanto tempo stava cercando qualcosa che non sapeva dove cercare e adesso lo aveva trovato.
<< Ti va di pranzare insieme Jeremy? >>
Gli propose sorridente.
<< Certo, perché no >>
 Rispose il brunetto sorridente. Andarono a sedersi nei tavolini infondo al cortile e tra un boccone e l’altro Alexis cercava di arrivare all’ argomento chiave.
<< Prima mi hai accennato di due Salvatore, potresti parlarmene? >>
 Disse pulendosi elegantemente le labbra con il fazzoletino.
<< Hem…certo. >>
 Disse Jeremy dubbioso. Alexis fece un sorrisino malisioso e si morse le labbra aspettando con impazienza che il ragazzino parlasse.
<< Sono fratelli, si chiamano Stefan e Damon, vivono a Mystic Falls >>
 Disse non sapendo cosa dire.
<< Mi basta, grazie Jeremy, ci si vede >>
 Disse alzandosi. Due ore dopo aveva impacchettato la sua roba e stava volando dritta dritta a Mystic Falls, aveva soggiogato un paio di vecchietti della biglietteria per avere i biglietti gratis. Arrivò       all’ aeroporto e si fece accompagnare da un Taxi nella piccola città. Si fermò a un grill. Camminò verso il bancone dove erano seduti due uomini ubriachi. Si tolse il giubbottino grigio e lasciò scoprire il suo vestitino pieno di paillettes luccicanti beige. Si sedette sullo sgabello rosso, poco comodo e ordinò un drink.
<< Ciao… >>
Disse l’ uomo con i capelli neri affianco a lei, era molto sexy.  Alexis non rispose e continuò a sorseggiare il drink.
<< Andiamo Damon, te ne sei fatto ventitrè in un solo mese! >>
Disse l’uomo vicino. Damon, quel nome fece sobbalzare Alexis che si girò verso di lui e gli sorrise.
<< Ventitrè? Un bel numero. >>
Disse ridendo.
<< Cazzo Rick, perché non vai a giocare con i nonnetti a scacchi? >>
Disse Damon arrabbiato.
Rick era troppo ubriaco per rispondere e si limitò a fare una smorfia.
<< Parlami un po’ di te >>
 Disse Alexis sensualmente accarezzando la coscia di Damon.
<< Perché non ne parliamo da qualche altra parte? >>
Disse Damon prendendo la mano di Alexis e trascinandola verso l’uscita. La portò a casa sua e iniziò a baciarla e spogliarla, buttandola sul letto. Si  mise su di lei.
<< Se la ventiquattresima fosse una vampira e fosse tua…diciamo sorella, ti fermeresti? >>
 Disse Alexis ridendo sotto ai baffi. Damon si fermò all’ istante e si gettò contro il muro, in boxer con un respiro affannato.
<< Io non ho una sorella, ho solo un fratello che scrive un diario e mangia conigli >>
 Disse Damon ironizzando. Alexis si alzò e rovistò nella sua borsetta. Tirò fuori una foto e la mostrò a Damon. Tre bambini, seduti sull’ erba giocavano con una pallina.
<< 1816-17, i due marmocchi ai lati siete tu e Stefan, quella in mezzo sono io. La trovai quando scappai con Katherine, quando voi uccideste nostro padre. >>
Disse cambiando il tono di foce, che si fece cauto e pieno di ira.
Damon non sapeva cosa credere. Oramai la sbronza era passata e adesso si trovava a fare i conti con la verità.
<< Impossibile, quella in mezzo era un orfanella che viveva con noi, avevamo entrambi una cotta per     lei. >>
 Disse Damon abbassando lo sguardo. La storia si ripeteva da anni. Prima con Alexis, dopo con Katherine e poi con Elena.
<< Perché aveva tradito tua madre con una donna che morì dopo avermi data alla luce. Lui mi amava più di ogni altra cosa al mondo. Così mi portò a casa Salvatore e inventò questa storia dell’ orfanella >>
 Disse con amarezza. Damon scosse la testa e poi la guardò, il suo fisico perfetto, i suoi occhi penetranti.
<< E che centra Katherine in tutto questo?>>
Disse Damon stiracchiando le braccia. Alexis sorrise e ripensò al sorriso furbo della sua Kate che le insegnava a cacciare, a quando la portò fuori da quella casa per paura che le potessero fare del male, alla sua faccia contorta mentre la vedeva soffrire per la trasformazione, momenti sfuggevoli, che nessuno avrebbe mai ricordato, ma lei si.
<< Katherine mi ha salvato da voi, aveva paura che mi avreste fatto la stessa cosa che avevate fatto a mio padre sotto ai miei occhi. >>
 
Disse tutto d’un fiato.
<< Non ti avremo fatto mai del male e tu lo sai >>
Disse Damon nervoso. Da una parte era vero, entrambi la amavano ed entrambi la volevano tutta per loro.
<< Cosa dovevo aspettarmi da due vampiri che hanno ucciso il loro stesso padre? >>
 Disse Alexis passandosi una mano tra i capelli. Damon non rispose. La osservò mentre scendeva le scale furtivamente.
<< Alexis?>>
 Urlò Damon in cima alle scale. La ragazza si girò e lo fissò immobile, con la camicia sbottonata e la sua posizione sexy e intrigante.
<< Cosa vuoi qui? >>
 Disse infine. Alexis sorrise.
<< Lo scoprirete presto >>
Disse chiudendosi la porta alle spalle. Alzò lo sguardo e fece un sorriso a trentadue denti.
<< Katherine? >>
 Domandò alla ragazza dai capelli lisci che la guardava con un punto interrogativo stampato in fronte. Alexis era al settimo cielo, stava per saltarle addosso.
<< Mi dispiace non sono Katherine, mi chiamo Elena, tu chi sei? >>
 Disse scrutandola nel buio.
<< Smettila Katherine, non è il momento di scherzare. >>
Disse mettendole le mani sulle spalle. Damon uscì dalla porta e guardò la scena.
<< Qualche problema? >>
 Disse un ragazzo biondo salendo sul portico. Alexis lo fissò per un paio di minuti. Damon sorrise.
<< Stefan? >>
chiese Alexis riconoscendo il suo sguardo penetrante.
<< Stef… ti presento Alexis, nostra sorella? >> Disse Damon facendo rimanere a bocca aperta Elena e anche stefan.
<< Nostra chi? >>
Disse Stefan incredulo.
<< Alexis, ti presento Elena, la Doubleganger petrova, ossia la sosia di Katherine. >>
Adesso erano tutti a bocca aperta, tranne Damon, che si divertiva. Entrarono tutti e si sedettero sul divano.
<< Soda? >>
 Disse Damon davanti al tavolino dei drink.
<< Vodka grazie >>
Disse Alexis fissando Elena.
<< Questa si che è mia sorella >>
 Disse Damon ridendo.
<< Quindi l’ orfanella che giocava a nascondino con noi era nostra sorella? Cazzo, io ti ho baciata! >>
Disse Stefan fissando Alexis, che si girò a guardarlo sorridente.
<< Eri molto sexy all’ epoca invece adesso scrivi diari e mangi scoiattoli. >>
Disse Alexis. Stefan si girò per fare un occhiataccia a Damon, che guardava Alexis con orgoglio.
<< Sono orgoglioso di te >>
 Disse fingendo un pianto di commozione.
<< Vado a disfare le valigie >>
 Disse alzandosi.
<< Vai a disfare cosa? >>
 Dissero all’unisono i due fratelli.
<< Spetta anche a me una parte dell’ eredità   no? >>
 Disse salendo le scale.
<< Ma che stronza >>
 Sussurrò Damon.
<< Da chi avrà preso? >>
 Disse Stefan guardando suo fratello.
<< Da me no sicuramente. >>
Concluse Damon salendo le scale.
NUOVA FANFIC!!! COME VI SEMBRA???? SPERO VI PIACCIA!! LEGGETE E COMMENTATE…BACI
-A