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Autore: sorita    29/06/2012    1 recensioni
Forse è troppo tardi.
O forse no.
Devo correre.
Ti ho sognata un’altra volta stanotte.
Ancora una volta.
E’ da quando l’ho saputo che ti sogno di continuo.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Akiyama | Coppie: Ruki Makino/Rika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forse è troppo tardi.
 
O forse no.
 
Devo correre.
 
Ti ho sognata un’altra volta stanotte.
 
Ancora una volta.
 
E’ da quando l’ho saputo che ti sogno di continuo.
 
Anche ad occhi aperti.
 
Perché?
 
Devo correre.
 
Non dovevo reagire così, ho sbagliato.
 
Dovevo approfittare del poco tempo rimasto.
 
E , soprattutto, dovevo dirtelo da prima.
 
Ora devo solamente correre e sperare di vederti.
 
Forse l’ho presa troppo male, ma cerca di capirmi.
 
Ti prego, comprendimi ma ,soprattutto, aspettami.
 
Non puoi andartene così.
 
Devo correre, mi è rimasto poco.
 
Solo ora mi rendo conto che ho perso troppo tempo anche io prima di capire di essere completamente innamorato di te.
 
Prima di capire realmente perché ti cercassi tanto e perché cercavo in ogni momento le tue attenzioni facendoti arrabbiare.
 
Ho perso troppo tempo.
 
Facevo tutto questo solo per incrociare i tuoi occhi e passare il tempo con te.
 
Mi sento così stupido, ma non ci ho visto più.
 
Quando mi hai detto che dovevi partire con tua madre era come se mi avessi dato una pugnalata.
 
Ma la cosa che mi ha fatto più male è stato sapere che non sai nemmeno tu quando tornerai e se tornerai.
 
Devo muovermi, sono quasi arrivato.
 
Mi ha fatto ancora più male il fatto che tutto ciò lo dicevi evitando di guardarmi negli occhi.
 
Come volevi che reagissi?
 
Sorridendo?Facendoti battutine stupide?
 
Era ovvio che reagissi male, Ruki.
 
Forse neanche io mi sarei aspettato di gettare, in preda ai nervi, la sedia per terra e di risponderti male.
 
Ma quei gesti neanche riescono a descrivere ciò che ha sentito minimamente il mio cuore.
 
Solo poco fa mi sono reso conto che non posso lasciarti andare via così.
 
Non posso farlo.
 
Questo aeroporto è così grande, devo correre ancora più veloce.
 
Non mi importa di apparire maleducato, spingerò ogni persona che ostacolerà il mio cammino.
 
Perché, io devo dirtelo.
 
Non voglio assolutamente sentire un minimo di fatica, neanche questa mi fermerà.
 
Devo vederti, dimmi che sono ancora in tempo.
 
-Ryou!!
 
Ma questa è la voce di Takato.
 
Ah, si, eccolo, è laggiù!
 
Mi indica le scale mobili, no, sta già andando?
 
Devo correre.
 
Ancora di più!
 
E’ quasi arrivata in cima,no, devo fermarla.
 
Devo farlo, se no quando la rivedrò?
 
Non mi importa se passerò da matto, non mi importa se ti causerò vergogna, scusa Ruki, ma ho bisogno di gridare il tuo nome.
 
E involontariamente l’ho fatto, neanche me ne sono reso conto, l’ho gridato due volte.
 
Sento i polmoni esplodere, ma ,ancora di più, il mio cuore frantumarsi.
 
Ho urlato così tanto che si sono voltati tutti.
 
Devi aver sentito anche tu.
 
Ti prego, girati.
 
Si è voltata anche tua madre, e ti sta chiamando.
 
Ti sta dicendo che ci sono io.
 
Ma non ti volti ancora.
 
Ti prego, non lasciarmi così.
 
Ho urlato ancora il tuo nome, ma niente.
 
Le persone stanno pensando che sia un pazzo, qualcuno forse starà chiamando anche la vigilanza.
 
E tu ancora mi dai le spalle.
 
La metti così?
 
Forse hai anche ragione, ma non te ne andrai con il ricordo delle mie brutte parole.
 
Possono anche scoppiarmi i polmoni, ma ora te lo urlerò.
 
-TI AMO!
 
L’ho detto, non ci credo, gliel’ho detto.
 
Non ho più il fiato, ma devo resistere.
 
Non so se guardare o meno.
 
E se se ne andrà senza guardarmi?
 
Mi sentirò morire, ne sono sicuro.
 
 
Dammi una risposta.
 
Anzi.
 
Non me la dare, ma guardami.
 
Ti prego, fammi capire che ti sei accorta della mia presenza.
 
Tua madre ti sta ripetendo che ci sono io.
 
Ma tu hai appena chinato la testa in avanti.
 
Ma cosa ti succede, stai tremando? Perché porti le mani in viso?
 
Ruki, ti prego, voltati verso di me.
 
Fammi vedere il tuo viso.
 
Tua madre ti sta incoraggiando, ti stai voltando finalmente.
 
Cos’è questo abisso nel cuore che sto provando?
 
Il tuo viso, il tuo viso è solcato da delle lacrime.
 
I tuoi bellissimi occhi sono lucidi.
 
Stai piangendo, Ruki?
 
Perché?
 
Perché mi guardi e piangi sempre più?
 
No, non voglio che te ne vada via piangendo.
 
Devo farmi strada, no, devo venire da te.
 
Toglietevi, fatemi passare.
 
Non mi importa se vi sto facendo male, io devo raggiungerla.
 
Ecco, sono a pochi passi da te.
 
La gente mi sta insultando, penso, ma non mi importa.
 
Tu sei a pochi passi e mi guardi ancora piangendo.
 
Cosa posso fare per farti smettere?
 
Non so se avvicinarmi o meno.
 
Ma mi sembra che lo stai facendo tu.
 
Stai venendo verso di me, ma non mi guardi più in viso.
 
Stai accelerando, stai venendo proprio da me.
 
In pochi secondi sei arrivata e mi sei di fronte.
 
Il mio cuore sta esplodendo, vorrei fartelo sentire.
 
Quello che ti ho detto è vero.
 
Cosa fai, mi stai abbracciando?
 
Dimmi che non è un sogno e che lo stai facendo davvero.
 
Ruki, la tua testa è appoggiata al mio petto e posso sentire le tue lacrime e i tuoi singhiozzi.
 
Che vorresti dirmi?
 
E’ un addio?
 
Alzi finalmente il viso per guardarmi.
 
I tuoi occhi sono pieni di lacrime, non ti ho mai vista così.
 
Sento che mi stai stringendo la maglietta.
 
-Tornerò.
 
E’ una promessa? Dimmi che è una promessa.
 
-Aspettami, e se non mi vedrai, puoi venirmi a cercare.
 
Io verrò a cercarti, verrò sicuramente Ruki.
 
Perché non posso stare senza te.
 
Mi hai rubato il cuore e l’anima, Ruki.
 
E senza cuore non si può stare.
 
Senza rendermene conto, ti ho detto tutte queste cose ad alta voce, causandoti ancora più lacrime.
 
Ma anche un sorriso.
 
Ti amo, Ruki, e ti amerò per sempre.
 
 
  
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