Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: Life_glee    29/06/2012    1 recensioni
E se il misterioso ragazzo che Blaine quattordicenne portò al suo primo e ultimo ballo scolastico, fosse stato Kurt? E se dopo la dura e sanguinosa pestata dai senior, in quel parcheggio del retro della scuola, entrambi avessero avuto una commozione celebrale, che ha causato la perdita di memoria, facendo dimenticare totalmente che Kurt e Blaine si innamorarono la prima volta, in primo superiore? Cosa sarebbe successo?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                        Prologo.




Quella stanza d’ospedale era tremendamente silenziosa. Anche se quelle mura cristalline, color del cielo, con quei bordi delle finestre e delle porte bianco latte, così come quel sottile battiscopa, non rendevano affatto più sereno, l’ambiente lì dentro. I genitori di Blaine osservavano silenti il proprio figlio da dietro la grande finestra, che dava alla stanza, dove c’erano i due letti che davano le spalle al muro. Blaine era steso lì, inerme, nel letto più vicino alla porta.
Da i loro sguardi si poteva perfettamente capire il dolore che provavano, il rancore, la paura. Vedere il proprio figlio in quello stato d’infermità non era affatto una cosa da tutti i giorni. Il povero ragazzo se la cavò abbastanza bene. Un paio di costole rotte, e delle gravi ferite in svariate parti del corpo.

Ma di Kurt.. di Kurt ancora non si sapeva nulla.

Mentre la famiglia Anderson era tranquillamente nel reparto ortopedia, la famiglia Hummel era in trepidazione, nel reparto di rianimazione, e per precisare, c’era solo Burt, il padre. Burt ha perso la moglie quattro anni prima, ma insieme al figlio riuscirono pian piano a superare quell'orribile perdita, e di continuare la propria vita, normalmente. Anche se è stato difficile.
Ma ora Burt non riusciva a pensare altro che a suo figlio, alla sua unica ragione. Al perché era stato mandato d’urgenza nel reparto rianimazione, e già qualcosa di orribile gli era passato per la mente. Non riusciva ad aspettare, era in ansia, era più nervoso che mai. Aveva gli occhi rossi dal gonfiore e dalle lacrime. Riusciva a pensare a tutto, e il pensiero che Kurt non ce l’avrebbe fatta fu il primo a sorvolargli per la mente.
Il dottore ancora non usciva da quella stupida sala, in cui stava scrivendo i risultati decisivi, di quello che era capitato a Kurt, insieme ad altri dottori.
Passò come minimo un ora, e Burt stava ancora camminando avanti e indietro per la sala d’aspetto. Il cuore gli batteva a mille, stava per sentirsi male, voleva assolutamente sapere qualcosa su suo figlio. Miracolosamente quella porta si aprì, e il dottore uscì con i risultati definitivi. Burt gli andò in contro correndo.

“Dottore come sta mio figlio?”

Il suo sguardo era tremendamente preoccupato e fremeva dalla voglia di sapere notizie su Kurt.
Dal viso del dottore, Burt capì subito che era qualcosa di grave, molto grave. Si tolse gli occhiali da vista, e parlò.

“Suo figlio è in coma traumatico, signore. Ha una grave commozione celebrale. Ora non possiamo fare nulla, dobbiamo aspettare qualche ora, sperando che cerchi di svegliarsi o altro.”

E’ inutile descrivere quello che Burt sentiva in quel momento. Voleva piangere, voleva versare tutte quelle lacrime che non aveva versato prima. “Voglio vederlo. Mi dica dov’è.”

Papà Hummel raggiunse la stanza nel reparto rianimazioni, la numero 34, in cui si trovava Kurt.  Era praticamente con una decina di tubicini infilzati per i polsi, insieme a quelli per le narici, e quelli per l’avambraccio, con quella mascherina che rinchiudeva il naso per farlo respirare sempre attraverso quei tubicini. Non tralasciando i fili che collegavano il capo di Kurt a quel macchinario elettrico. Burt Si sedette di fianco al letto, guardò il volto perso di suo figlio, gli prese la mano e pianse. Pianse come non aveva mai fatto, nemmeno quando morì la madre di Kurt. Quello sì che fu un brutto colpo, ma non voleva perdere un'altra persona molto importante nella sua vita, e poi, aveva solo quattordici anni, diamine.

Blaine era sveglio, e di fianco a lui c’era sua madre, suo padre, e persino suo fratello maggiore Cooper.
Aveva una benda all’occhio, che ricopriva un gonfiore enorme, abominevole. Diversi lividi, segni di spranga sulle braccia e sul collo, e tre punti sulla fronte. Oltre al fatto di essere consapevole di aver ben due costole rotte, era quasi immobile sotto quelle coperte. Erano tutti preoccupatissimi per lui, ma la mamma non faceva altro che piangere.
Al ragazzo faceva male vederla in questo stato, e anche se non riuscendo a muovere l’intero bacino, alzò un braccio, e le avvolse il collo.
La rassicurava che sarebbe andato tutto bene, ma non faceva altro che parlare con quelle lacrime che gli rigavano il viso. Nonostante fosse solo un ragazzino era molto coraggioso, e non si arrendeva al peggio. D’un tratto la mamma ruppe quel silenzio in stanza.

“Dovresti vedere come sta Kurt, figliolo…”

L’espressione interrogativa di Blaine fece sussultare di poco la madre, da prima seduta sulla sedia di fianco al letto.

“Mamma, chi è Kurt?”
________________________________________________________________________________________________________________

Note dell’autrice.

Okay, buon salve a tutti.
Questa è la mia prima Fan Fiction che scrivo, quindi non vi spaventate dall’orrore che ne uscirà fuori. (?)
Tutto è cominciato da..

No okay, sembro una nonna che sta per raccontare una storiella al nipotino. LOL
Eeeeh niente, mi è venuta quest’idea leggendo un’altra ff stupenda, mentre Blaine raccontava i suoi problemi di scuola a Kurt prima che si trasferisse alla Dalton. Ma non metto altri dettagli, questa è una storia totalmente diversa.
Mi sono chiesta: E se quel ragazzino che Blaine ha portato al suo primo ed ultimo ballo scolastico, non fosse stato Kurt?
Beh, potete leggervi l’introduzione della storia, ho scritto le stesse cose. Ahahaha.
Bene, anche se è un po’ cortino come prologo, mi auguro di arrivare a scrivere meglio, e anche allungando i concetti. Spero che questa storia vi piaccia, è nata come moltissime altre, per puro caso.
Vi lascio con un po' di suspance (?). Al prossimo capitolo.
Un bacione. :3
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: Life_glee