“Eddard Stark is dead too”.
“And how do you fell about that?”
Già, come si sentiva suo figlio riguardo alla morte dell’uomo che l’aveva cresciuto per metà della sua vita? Guardò la sua espressione, e cercò di ricordare com’era il suo figlio minore da bambino: lo ricordava, appena nato, così piccolo eppure con una voce così forte da far impazzire chiunque. E lo ricordò quando Dagmer gli aveva regalato il suo primo arco, e lui era così eccitato che rischiò di rompersi il collo saltando su e giù per il cortile.
Ma il ricordo più forte, quello che aveva più impresso, era il momento in cui glielo avevano portato via: Theon era in piedi, sulla prua di quella nave straniera, e piangeva.
Balon è uno dei personaggi che fatico di più a comprendere, nonostante ci provi con tutta me stessa. Questa è una delle prime frasi che Balon pronuncia al figlio Theon quando egli ritorna nelle Iron Island: ho provato ad immaginare cosa può aver pensato nel vedere un ragazzo di quasi vent'anni, quando lui ricordava un bambino di dieci anni, spaventato e piangente (non riesco ad immaginare Theon piangere, ma in quel momento deve averlo fatto).
Un grazie a chi leggerà questa nuova raccolta, e a chi vorrà lasciare la propria opinione: grazie di cuore.
P.S.: ho cercato di trovare un'immagine migliore, ma non ce n'erano purtroppo.