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Autore: fldsmdfr    30/06/2012    0 recensioni
Ogni volta che la morte rispediva loro nell'immenso dei cieli cosparso di stelle, le due anime si abbracciavano nelle ore e negli istanti che precedevano l'alba, sussurrandosi dolci parole tra le lacrime del dolore...
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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La storia che sto per raccontarvi risale ad un tempo che per noi è quasi inimmaginabile, ma al tempo stesso è parte della serie di vicende che ha portato alla nostra esistenza.

Questo racconto attraversa le linee del tempo fino ai giorni nostri, e continuerà a percorrerle finché le nostre protagoniste non verranno annientate dalla crudeltà del fato.

Ebbene, per risalire all'origine di tutto, dobbiamo contrastare l'impetuosa corrente del tempo, fino a raggiungere il periodo in cui, nella nostra galassia, non c'erano altro che buio e altro buio.

Ma se guardassimo con attenzione potremmo notare che, all'interno di questa oscurità, vivevano molte, moltissime, creature incorporee. Esse volteggiavano abbracciate a due a due, come se partecipassero alla continua ed interminabile danza degli attimi della storia.

Certo, essendo esseri incorporei, non si affaticavano. Così, tra una giravolta e l'altra, rideva e vivevano immersi nella felicità.

Ovviamente, nessuno riesce a fuggire dal proseguire del tempo e dai cambiamenti che porta l'evoluzione. Quindi, dopo un lasso di tempo lunghissimo, ritroviamo questi nostri amici incorporei sempre più uniti e sempre più consistenti. Ebbene sì, avete capito bene, diventavano sempre più grandi e cominciavano a prendere una forma definita, ma che a noi è ancora sconosciuta. Nonostante ciò, se li guardassimo con attenzione, noteremo che ognuno di essi è formato da due creature incorporee. Questo perché, tra un volteggio e l'altro, le nostre precedenti coppie di “ballerini” si sono unite in un solo essere.

Loro non sembravano curarsi del cambiamento poiché mantenevano comunque due coscienze, o anime, distinte ed erano ancora felici perché erano insieme.

Ora, concentrandoci su una sola coppia di coscienze e uno solo abbinamento di esseri incorporei, poiché seguire il corso degli eventi di tutti è alquanto lungo, estenuante e ai limiti della possibilità, possiamo notare cosa queste coscienze si sussurravano.

-Mia compagna...- Diceva una.

-Mia diletta..-Rispondeva l'altra, in mezzo a tante altre dolci parole.

Dopo qualche momento, che per noi è un lasso di tempo pari a dei secondi o a parecchi millenni, tutto intorno a loro cominciò a tremare.

Le due coscienze, impaurite, si rannicchiarono una nell'altra, come fecero tutte. Cominciarono a comparire lampi di luce che accecarono le anime, impedendo loro di riconoscere le proprie compagne. Poi, un altro avvenimento, la cosa più orribile e tremenda di tutte, si abbatté su di loro. I lampi di luce divennero più consistenti e cominciarono a recidere le coppie di coscienze, separandole, dando loro una forma completamente diversa da quella che avevano. Ma nessuna dei componenti delle coppie voleva lasciare l'altra, quindi cercarono disperatamente di aggrapparsi con le nuove estremità formate dalla scissione, nonostante bruciasse tanto da far male.

-No, ti prego!- Si urlavano.

E nella nostra coppia in particolare:

-Non lasciarmi andare!- Diceva una.

-Non farlo nemmeno tu!- Rispondeva l'altra.

Ma quando capirono che facendo così si sarebbero disintegrate entrambe, si cercarono per l'ultima volta. Si abbracciarono per l'ultimo saluto e, nonostante era loro impossibile vedersi, si impressero a fuoco, nel luogo più intimo della loro essenza, la forma e la voce dell'altra. Quindi cominciarono a sussurrarsi.

-Ti prometto che ci ritroveremo, ogni volta, per sempre. Ma ora dobbiamo lasciarci, per non sparire e ritrovarci separate dall'immensità dell'universo e di tutto ciò che c'è oltre ad esso. Poiché sarà quasi impossibile capire come e quando ci rincontreremo, ogni volta che succederà pronunceremo questa frase per aprire la nostra essenza, e riconoscere la nostra appartenenza: io ti amo.- Disse una coscienza.

-Per sempre.- Rispose l'altra.

Così si abbandonarono alla disperazione e, con riluttanza e dolore immenso, si separarono.

  
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