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Autore: laNill    30/06/2012    2 recensioni
Fu alla fine di tutto, nel Gruppo C, che la sala trattenne il fiato, incredula, nel vedere il nome di Italia al di sotto di quello della Spagna.
Spagna - Italia
Due delle più forti nazioni d’Europa si scontravano al primo turno.[..]
[Spagna ~ Antonio Fernanez Carriedo x Sud Italia ~ Romano 'Lovino' Vargas; Stralci di Inghilterra ~ Arthur Kirkland x Francia ~ Francis Bonnefoy ]
Genere: Fluff, Slice of life, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Estrazioni
 

Il giorno in cui ci furono le estrazioni, ogni Nazione si trovava affianco al proprio allenatore, colui che li avrebbe portati alla Vittoria, a qualunque costo.
Ognuno di loro, dal primo all’ultimo, sapeva che quella non era un semplice torneo di calcio.
No. Lì c’era in gioco la loro supremazia in quanto forza e prestazione fisica unitamente a capacità tattiche e di movimento.
La Spagna era il precedente campione indiscusso dell’ultimo Campionato Europeo e anche dell'ultimo Mondiale, ed era colui che pareva essere il più tranquillo di tutti, in quella sala.
Un sorriso raggiante gli illuminava gli occhi verdi, dondolandosi appena sulla propria sedia affianco al proprio Allenatore; un sorriso che pareva far innervosire ancora di più tutti gli altri possibili suoi sfidanti che lo guardavano chi con astio e ira, chi con timore di poter finire nel suo stesso girone.
Ma non era l’unico ad essere temuto.
C’erano ben altre squadre che, quell’anno, erano al suo stesso pari e tra queste vi erano: Inghilterra, Italia, Croazia e Germania.
Squadre forti, potenti e per nulla facili da battere nonostante anche le altre non erano per nulla da sottovalutare benché queste fossero le più privilegiate per essere ai livelli di Spagna e di poter vincere gli Europei.
“ Iniziamo ora alle estrazioni. Gruppo A.. ”
A quelle parole ognuno di loro acuì l’udito, rimanendo impeccabilmente al proprio posto.
I bussolotti rotondi uscirono uno dopo l’altro, facendo fremere e tirare sospiri di sollievo ogni qual volta che si stava per pronunciare un nome.
Il primo estratto ovviamente Polonia, una delle due nazioni che accoglievano gli Europei di quell’anno, seduto a gambe accavallate, sguardo vispo nonostante le palpebre parzialmente chiuse ed espressione di chi la vittoria l’aveva già in tasca, solo per il fatto di essere padrone di casa.
A seguire Repubblica Ceca e la Grecia che, invece, non si accorse nemmeno di essere stato prescelto, supino con le palpebre abbassate e il viso appena inclinato di lato, dormente.
Ed infine l’uscita del bussolotto di Russia fu quello che li lasciò agghiacciati.
Un aurea gelida si sparse verso i diretti interessati del girone, proveniente dalla stessa Nazione che, sorridendo affabile, osservava i suoi prossimi avversari.
“C-Cosa importa? Sono io i-il capo di casa, vincerò io!” Sentenziò Polonia, nonostante un brivido freddo gli pervadeva la spina dorsale.
“Kolkolkolkol..”
Solo il miagolio del gattino che Grecia aveva in grembo sentenziò il completamento di quel gruppo.
 
Poi toccò al gruppo D.
Uno ad uno i bussolotti vennero estratti, il primo tra tutti quello di Ucraina che, preoccupata e tesa come non mai, si girava da una parte all’altra in cerca di un qualche sostegno facendo ballare il suo enorme seno; toccò poi alla Francia che, paziente, con espressione fiera e perfettamente composto sulla sua sedia attendeva chi doveva essere battuto dalla sua enorme potenza mentre, di tanto in tanto, lanciava baci vaganti alle signorine assistenti delle altre Nazioni.
Ma il nome che uscì alla fine, lo spiazzò. 
Francia - Inghilterra
Nella sala si sperse un leggero risolino di chi pareva divertire quella situazione in cui, due nazione odiate da secoli, finivano per scontrarsi in quello stesso europeo, persino da un punto di vista calcistico, mentre c’era chi osservava leggermente spaurito lo sguardo agghiacciante che Inghilterra e Francia si stavano lanciando l’uno contro l’altro.
Lo sguardo della nazione inglese pareva fiammeggiare di odio e sgomento nel vedere quel suo stesso nome affianco a quello di quel pervertito, rifilandogli una delle sue occhiate più fulminanti.
Entrambi con i nervi a fior di pelle per essere finiti contro il più acerrimo nemico, entrambi con il timore nascosto di perdere.
“Ti ammazzo, vinofilo bastardo.” Digrignò Inghilterra, tentando di mantenere un contegno affianco al proprio nuovo allenatore, stringendo per contro più che poteva il tessuto della giacca a braccia conserte.
“Non metterti in mezzo, perfettino de mierde, la vittoria è mia!” Rispondeva l’altro con lo sguardo furente, stringendo tra i denti un fazzoletto bianco uscito a buffo dall’interno della manica.
Tra i due litiganti, dietro al francese, il maggiore dei fratelli tedeschi rise di gusto.
“Chesese, l’Europeo si dimostrerà più interessante del previsto!”
 
Fu alla fine di tutto, nel Gruppo C, che la sala trattenne il fiato, incredula, nel vedere il nome di Italia al di sotto di quello della Spagna.
Spagna - Italia
Due delle più forti nazioni d’Europa si scontravano al primo turno.
Il sorriso sul viso di Antonio andò a scemarsi, sostituito ben presto da un’espressione sgomenta e incredula mentre rizzava la schiena con la mano sul tavolo, protendendosi lievemente in avanti per tentare di osservare meglio se per caso avesse sbagliato a leggere quel nome.
“Povero Antonio, come lo compatisco.” Sussurrò Belgio poco dietro di lui, rammaricata, verso il fratello Olanda dietro di lei.
Diversamente da lui, Romano, dal lato opposto a quello dello spagnolo, percepì un sobbalzo al cuore vedendo il proprio nome su quel foglio mentre la sua espressione rimaneva totalmente neutrale se non più dura di prima, a braccia incrociate, mentre il fratello fu palesemente e drammaticamente dispiaciuto se non tremendamente colpevole di ciò.
Avrebbe dovuto battersi con Antonio, proprio nella partita iniziale del Campionato.
Si voltò parzialmente verso di lui, così come anche l’altro cercò disperatamente il suo sguardo come a scusarsi di quello che era appena accaduto, come se fosse stata colpa sua.
“Lovinit-”
L’altro lo fulminò con lo sguardo, duro, alzando una mano e, con il solo pollice, facendo un taglio orizzontale alla propria gola. Un gesto di morte, ovviamente non sua, ma dello spagnolo, assieme ad un labiale palesemente capibile.
Sei morto.
Antonio quasi sbiancò, già sapendo a quali pene sarebbe dovuto andare incontro mentre vedeva, alla fine della riunione, il gruppo italiano alzarsi e dirigersi verso l’uscita, scorgendo a malapena il volto marmoreo del piccolo romano scomparire in quella folla.
Entrambi, un unico pensiero.
“E’ la fine..”
 
To be continued.. 
 
Note dell'Autrice:
Sialve a tutti :3
L'avrete già capito dalla piccola descrizione ma ripeterlo non costa nulla; So che ci sono molte storielle su questi Euro 2012 -E devo dire che mi son divertita molto a leggerle, son troppo carine *-*-
Ma visto che le connessione tra l'Italia e la Spagna son stati davvero tanti ho pensato di riassumerli in questa storiella di pochi capitoli >w<
Non so come possa venire, la sto scrivendo di getto [e al sole °^°]; spero solo che questa storiella, su una coppia che è anche la mia otp che prediligo in assoluto, sia.. dai, carina :3 Penso di alzare il rating più in là, probabilmente fino al rosso [ovviamente non posso non fargli fare sconciate a questi due *///*]
A presto con il prossimo capitolino ^*^
Jaa nee
  
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