Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Segui la storia  |       
Autore: Lovely Midnight    30/06/2012    2 recensioni
Premetto dicendo che non ho la più pallida idea riguardo alla direzione che prenderanno gli eventi della ff però la storia di base riguarda una ragazza nuova che si è appena trasferita dalla zia e che si ritrova in situazioni più o meno gradevoli.
La storia non dovrebbe contenere spoiler ma, nel caso prendessi troppo spunto dal gioco, lo metto lo stesso.
Il rating giallo invece è per le eventuali parolacce di personaggi particolarmente scorbutici..
Buona lettura a tutte.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hinata 1 Salve a tuttie popolo di EFP :D
Sono nuova del sito e appena ho visto che avevano aperto una categoria per Dolce Flirt ho deciso di dare il mio piccolo contributo.
Approfitto di questa breve introduzione per chiarire che i personaggi non mi appartengono, in realtà non so a chi appartengano, e che la storia narrata è pura fantasia, ovviamente. Ne approfitto anche per appellarmi alla vostra benevolenza e chiedervi di commentare per farmi sapere cosa ne pensate e per dei suggerimenti.
Dopo questo sproloquio non mi resta altro che augurarvi buona lettura :)

3..2..1.. era ora.
*TOCTOC*
-Avanti-
Con un sospiro di incoraggiamento misto a rassegnazione entrò nell'ufficio della preside.
-S-salve. Sono..-
- Ti stavamo aspettando-
Solo in quel momento la ragazza si accorse che nella stanza non c'erano solo lei e la donnina dai capelli bianchi ma, in un angolino, si trovava un ragazzo dai capelli biondi che la stava osservando con espressione seria.
-Allora cara, io sono la direttrice Emeline mentre questo ragazzo è il segretario delegato Nathaniel-
Nell'indicarlo, si era voltata a guardarlo con gli occhi luccicanti, alquanto inquietante.
"Nathaniel". Dove aveva già sentito quel nome?
Ma certo! Lui era..
-Claire? Claire mi stai ascoltando?-
La direttrice la stava richiamando con aria leggermente preoccupata e infastidita.
-Come? ah sì, certo-
-Bene, allora buona fortuna con la scuola-
Senza che le fosse data la possibilità materiale di rispondere si era ritrovata in mezzo al corridoio con un foglio in mano. E ora, cosa acciderboli doveva farci con quel pezzo di carta?
Per un paio di minuti era rimasta immobile cercando di decifrare la scrittura della direttrice ma, quando si era accorta che era un'impresa pressocchè impossibile, ci aveva rinunciato e si era messa a fissare un orrendo quadro appeso sulla parete di fronte a lei.
Dopo un'altra manciata di minuti si era sentita particolarmente stupida, perciò si era incamminata per i freddi corridoi di quella scuola. Ma chi glielo aveva fatto fare di iscriversi in quella scuola? Ah, già. Domanda stupida.
Erano passati dieci minuti ma ancora non aveva trovato la sua classe, anche perché non sapeva quale fosse. In compenso aveva trovato i servizi igenici e delle macchinette, comprese quelle che vendevano prodotti biologici. Buono a sapersi, se avesse voluto mettersi a dieta avrebbe saputo dove sarebbe potuta andare.
Passarono un paio di minuti quando una voce dura distrusse il silenzio che si era creata intorno a lei.
- Si può sapere come mai stai abbracciando la macchinetta?-
La ragazza voltò lo sguardo annoiato verso la voce e notò che proveniva da un ragazzo strano, probabilmente un po' più grande di lei. Dopo averlo guardato con sguardo spento tornò a fissare la merendina che la stava apertamente sfidando. Lei non l'avrebbe mangiata.
Il ragazzo sempre più perplesso si avvicinò alla ragazza e si mise a fissare ad intervalli regolari la merendina e quella buffa ragazza.
Ma che diamine stava combinando?
Non notando nessuna ulteriore reazione da parte della ragazza infilò i soldi nella macchinetta e selezionò il numero della tanto agognata merendina.
Gli occhi della ragazza brillarono mentre vedeva quella merendina cadere nel cesto poi, come se avesse avuto una rivelazione, trasalì e si voltò di scatto irritata verso il ragazzo.
-Ma sei un beota o sei solo sadico?-
-Eh? ti ho solo preso la merendina per cui stavi sbavando-
-La mia era una lotta per resisterle.. e poi io non sbavo! Stupida bertuccia!-
-Va bene, vorra dire che me la mangerò io. Gnomo da giardino!-
La bertuccia non fece in tempo ad addentare la merendina che la gnoma gliel'aveva rubata dalle mani e la stava divorando.
Incredibile, tanto piccola quanto vorace. Stava sogghignnando malevolo pronto all'insulto successivo quando senti sussurrare un debole "grazie".
-Tzè, come ti chiami?-
-Claire.. Claire Leroy, tu?-
-Castiel-
-e poi?-
-e poi non sono affari tuoi-
Detto questo il ragazzo se ne andò facendole un veloce gesto con la mano in segno di saluto.
E poi avevano il coraggio di dire che quella strana era lei. Uomini, bah.
Era di nuova sola. e ora cosa avrebbe dovuto fare?
Annoiata si sedette di fianco alla macchinetta per fissarsi meglio le scarpe. Ma le sue scarpe erano sempre state così sporche? Forse avrebbe dovuto lavarle. Appena arrivata a casa avrebbe chiesto alla zia di fare una lavatrice. Al solo pensiero della zia un brivido le attraversò la schiena e la fece rabbrividire tanto che rinunciò alle sue buone intenzioni.
-Ehi, ma tu non dovevi essere in classe?-
E questo da dove sbucava?
-Uhm-
-.. non dirmi che ti sei persa..-
-No, semplicemente mi piace stare seduta accanto alle macchinette. Avrai anche tu i tuoi hobby, no?-
-Ok, dai alzati. Se non ricordo male la tua classe è la stessa di mia sorella. Ti accompagno-
-Yeeeh..-
-Ti chiami Claire, giusto?-
-Hai percepito che il tono di prima era puramente sarcastico, vero?-
-Sei uscita dall'ufficio della preside un'ora fa, perché non sei ancora in classe?-
-Questa sera la zia mi prepara le lasagne..-
-Insomma, potevi chiedere aiuto a qualche studente, in questa scuola sono sempre tutti in giro..-
-Le lasagne sono il mio piatto preferito ma le sue sono sempre disgustose, sai, le brucia sempre-
-.. o all limite potevi tornare nell'ufficio della preside e chiedere maggiori indicazioni-
-Io però non glielo dico mai, ho paura che dopo le venga una crisi di nervi; è un po' sclerata-
-Se non mi ricordo male quest'ora dovreste avere inglese..-
-L'ultima volta che l'ho vista aveva i capelli verdi mentre adesso ce li ha rosa. Ti sembra una cosa normale per una donna della sua età?-
-Sei fortunata, la professoressa non è troppo severa quindi non dovrebbe farti storie per il ritardo-
-Da piccola sono caduta dal carrello della spesa -
-Eccoci, siamo arrivati-
-Oh, wow. Senti ma, tu, chi sei?-
-Nathaniel... ci siamo conosciuti un'ora fa.. nell'ufficio della preside.. -
-Nathaniel.. ho già sentito il tuo nome...-
-eh..eh eh.. ehehehehhehe-
Una risata isterica colpì il ragazzo. Perché? Perché tutte a lui capitavano?
La direttrice lo guardava in modo inquietante, sua sorella ci provava col suo acerrimo nemico, sua mamma insisteva per cucinargli i broccoli, l'unico cibo che lui odiava, e ora questa ragazza lo prendeva per i fondelli? Cosa c'era di sbagliato in lui? COSA?
Claire guardò scettica il ragazzo andarsene con le mani tra i capelli per poi bussare alla porta della classe?
Ma era possibile che fossero tutti pazzi in quella scuola?

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Lovely Midnight