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Autore: naeviadefawn    30/06/2012    2 recensioni
"Elen sila lumenn omentilmo, melamin."
Una storia d'amore tra una ragazza della Terra e un Elfo di Arda.
Sfide insidiose intercorreranno tra di loro e mai cammino fu più arduo per scoprire che alla fine l'amore è la chiave di tutto.
Come tutto iniziò.
STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA A CAUSA DELLA SCARSA ISPIRAZIONE, edhorednin
Genere: Avventura, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boromir, Legolas
Note: Lemon, Lime, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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27 giugno ’12. Ormai la scuola è giunta al termine, direi la mia intera carriera scolastica è finita quel giorno. E con lui, tutti i miei ricordi da adolescente si affievoliscono fino a sparire del tutto dalle mie memorie ma si sa che qualche spiffero di luce ritorna sempre.
 
Era una giornata particolarmente calda quella e mai come un bel tuffo in piscina può rimediare al caldo  torrido che si sta abbattendo nella mia città.
Mia cugina e il suo nuovo ragazzo mi fecero visita donandomi gioia e molta felicità. Non ricordo di essere stata così bene con mia cugina nonostante fossimo cresciute insieme, quella giornata fu piacevole.
Giunse la sera e una distesa di cielo blu scuro fece capolinea sopra di noi e con se anche Morfeo richiamò la mia mente così mi lasciai afferrare dalle sue braccia e caddi in un sogno senza sogni, accarezzata dalla piacevole sensazione di fresco emanata dal mio vecchio ventilatore. Fu una giornata abbastanza pesante.
Lo stress post-maturità si affievolì lasciando posto a continui turbamenti sul futuro eminente che tormentò anche i giorni a seguire.
 
La mattina successiva promisi alla mia migliore amica di trasmetterle sicurezza e forza per il suo turno all’esame orale, la fine delle nostre sofferenze.
Come ogni mattina dell’ultimo anno scolastico, attesi il suo arrivo presso la stazione della mia città continuando a scriverle via messaggi ‘’Stai tranquilla. Andrà tutto bene’’.
Arrivò. Quando scese lessi nel suo viso preoccupazione mista ad agitazione e ansia il che mi riportò al giorno prima, a ciò che provai io stessa prima di essere chiamata a dare l’esame.
Andammo a fare colazione nel nostro bar poco distante dall’edificio scolastico visto che era ancora presto. Ci concedemmo un momento di ‘’relax’’ da parte mia e una veloce ripassata da parte sua riempiendomi di domande sui possibili quesiti che potevano porle.
Terminata la nostra ‘’sana’’ colazione, le consigliai di raggiungere la scuola in modo tale che potesse finire di ripassare lì e condividere le agitate emozioni con gli altri candidati.
 
Il suo turno era a mezza mattinata e restai lì fino alla fine della sua interrogazione dopo di che, finito il suo calvario, ci dirigemmo verso casa.
Arrivai a casa e finalmente potei respirare davvero aria di libertà o perlomeno così credetti.
 
Tesoro, devo parlarti.
Dimmi.”
Quando mia madre inizia il suo discorso così c’è sempre qualcosa che non va e infatti il mio intuito non sbaglia mai.
Ascolta, è successa una cosa e io e tuo padre non sappiamo come fare.
Mamma, cos’è successo?
Ecco vedi, a papà non hanno rinnovato il contratto e per carenza di fondi lo hanno lasciato a casa e io a lavorare sono messa male.
Ah.
Mi sconvolse. Subito pensai al peggio: vendere la casa, vivere per strada o a casa di qualche nostro parente o addirittura andarsene via dalla città.
Ciò che ti chiediamo è di sbrigarti a cercare lavoro perché abbiamo bisogno di soldi altrimenti non sappiamo come fare a pagare le spese. L’unica nostra speranza sei tu.
Ma mamma, lo so che abbiamo bisogno di soldi ma ho appena finito la maturità, dammi tempo di riprendermi e mi muoverò subito per preparare il curriculum e cercare lavoro ma ti prego ho bisogno di tempo per..
NO tesoro, non ce la facciamo! Abbiamo aspettato tanto e stretto i denti per aspettare che tu finissi e ora che puoi abbiamo bisogno del tuo aiuto!
Mi interruppe. Nemmeno riuscì a spiegare le mie motivazioni e ciò che fece arrabbiare.
Me ne andai, lasciandola senza risposte e piena di preoccupazioni per questa disgrazia.
Ma proprio adesso doveva capitare dannazione! Mai un attimo di pace! – pensai mentre mi dirigevo spedita verso la mia camera: l’unico posto dove mi sento al sicuro.
Da tre anni non ho più passato un’estate come si deve: tra esame di terza superiore per la qualifica, il quarta lo stage e in quinta la maturità, non sono più riuscita a rilassarmi e godermi un po’ di riposo con la mente perché è questo di cui ho bisogno ed è questo di cui il mio cervello necessita in questo momento.
 
Frustrata e arrabbiata presi il telefono e mandai un messaggio alla mia amica, giusto per sapere che lei c’è e ci sarà sempre.
Menù> Messaggi> Crea SMS
-          Ciao tataFatto> Invia a … tatina> Invia.> Mandato.
Nel frattempo attesi e contemplai il tempo a pensare.
Perché ogni volta che faccio dei progetti deve capitare sempre qualcosa? Ho chiesto solo due mesi di riposo per poi a Settembre iniziare a cercarmi un lavoro, perché non posso mai arrivare a raggiungere i miei obbiettivi?! – Un messaggio mi distolse dai miei pensieri.
NEW MESSAGE *tatina*
Leggi:
ü  Ciao Tata.. come stai?
ü  Di merda…
ü  Cos’è successo?
ü  Di tutto guarda.. non so più cos..
CALLING *tatina*
Pronto..
Ehi tata, cos’è successo?
Guarda, mia madre mi ha parlato e mi ha detto per la centesima volta di andare a chiedere in giro per un lavoro! Mio padre ha perso la sua più grande opportunità perché l’azienda è fallita e mia madre non sa cosa fare con il lavoro..
Cazzo tata.. mi dispiace.”
Avevo un mucchio di progetti e sono andati in fumo! Mi sa che l’Università me la posso dimenticare!
Andammo avanti a parlare per una mezzoretta quando non sapendo più cosa dire ci salutammo e staccai la comunicazione.
Piansi. Non ce la feci a resistere e mi sfogai nell’unico modo che ritenevo possibile ovvero versando lacrime salati.
Volevo andarmene. Andarmene e non tornare. Condurre una vita spensierata, solo io e nessun altro. Vivere in un altro mondo come quello di Harry Potter o del Signore degli Anelli. Andarmene e non tornare mai più.
 
 
Scesi di nuovo giù in salotto dove mia madre si trovava sdraiata nel divano di pelle nero a guardare i suoi soliti film d’amore che io tanto disprezzo.
Li trovo inutili e pieni di fantasia perché non esistono gli amori come nei film, servono solo a rendere le ragazze più oche.
Mi sedetti accanto a lei a guardare senza espressione la fine di quel film un tale ‘’Matrimoni e Pregiudizi’’.
Mi passò il telecomando donandomi il potere di controllare il grande schermo LED appeso in salone e così optai per vedere ‘’Kung Fu Panda 2’’ su Sky OnDemand.
Distraiamoci un po’.
Il mio relax venne interrotto dal suono della voce della donna che mi mise al mondo.
“Vivi, spegni un po’ che mi rilasso e tra dieci minuti vado a vestirmi dai..”
Senza ribattere misi pausa al film e sbattei il telecomando sul divano restando a fissare una buffa immagine del panda Poh durante una scena di Kung Fu.
All’improvviso la fame si fece strada nel mio stomaco così optai per un bel piatto di penne al sugo di noci.
Chiesi approvazione da mia madre, più per spezzare il silenzio che per approvazione perché tanto ero libera di fare ciò che volevo.
Preparai l’occorrente e tirai fuori dal frigo il sugo.
Ahhh, la comodità sei sughi pronti. Non devi fare altro che versarli e mischiarli con la pasta e il giorno è fatto. – pensai tra me.
Verso le 14:20 mia madre finalmente alzo il suo deretano per dirigersi verso la toilette per prepararsi per il lavoro e io mangiai in santa pace la mia gustosissima pasta continuando il film da dove l’avevo interrotto.
Finito tutto e scaraventato mia sorella per la pessima scenata, lavai i piatti e mi fiondai nella schislong del divano guardandomi la Tv.
Mia madre e mia sorella uscirono lasciandomi sola soletta in casa alche mi diressi nella mia baracca e iniziai con l’operazione: distruggi libri scolastici ma strappai solo qualche foglio giusto per ammazzare il tempo e concedermi qualche riflessione su alcuni fatti e massaggiando con un mio (ormai ex) compagno di scuola al quale piacevo un pochetto.
 
Arrivò sera. Non cenai. Non ero dell’umore adatto per ingurgitare alcun cibo ma mi sforzai per mandare giù un’insipida pesca bianca.
Appunto per me: odio le pesche bianche.
Feci compagnia ai miei in assoluto silenzio e terminato il mio frutto tornai da dove ero venuta.
 
Mi sdraiai sul letto fissando al di là del Velux che ho come finestra, pensando.
Passò qualche minuto e decisi di continuare la mia lettura di uno dei libri più belli che l’uomo abbia mai scritto: Il Signore Degli Anelli.
Per me era come una bibbia. Sebbene abbia visto solo i film e iniziato a leggere il libro da poco lo consideravo già più importante di qualche stupido documento storico.
Si parla di un mondo che è stato inventato da capo a piedi introducendo una lingua anch’essa inventata portandola a livelli internazionali arrivando a colpire intere generazioni.
Non seppi molto sulla vita di questo scrittore, in realtà sapevo e so tutt’ora molto poco eppure leggendo i suoi libri posso scoprire che lo conosco più di quanto potessi immaginare.
I film li vidi almeno un milione di volte e a distanza di mesi posso ricordare perfettamente ogni battuta ed ogni scena eppure ogni volta che li riguardo mi affascinano sempre riuscendo a trasportarmi in quel mondo tanto desiderato da Tempo: Arda.
A lungo immaginai di poter vivere nella Terra di Mezzo; conoscere Elfi, Nani, Hobbit e vivere tutte le avventure che vivono questi meravigliosi personaggi.
Rapita completamente da questo mondo, arrivai pure a pensare che esistesse davvero da qualche parte, in una Galassia lontana dello spazio: un mondo popolato da magiche creature e potenti stregoni che ogni giorno combattono contro orchi e mostri di vario tipo.
Ciò che mi colpì particolarmente di questo libro fu la razza degli Elfi. Oh, quanto ho desiderato poter incontrare o addirittura essere come loro.
Ammiravo e ogni volta sognavo di indossare vestiti come quelli, vivere tra i boschi a contatto con la natura o cavalcare in grandi distese baciata dalla luce del Sole.
Quante volte spulciavo tra l’armadio di mia madre per cercare un vestito lungo che possa vagamente assomigliare a quello indossato dagli Elfi, quante.
I film erano un vero capolavoro e non mi stupii per niente quando seppi che vinsero 11 Oscar! Peter Jackson è un grandissimo regista ed è riuscito ad interpretare questa ‘’Bibbia’’ che dire sublime è davvero un grande eufemismo ma l’uomo o per lo meno.. l’Elfo che rapì  il mio cuore è stato lui: Legolas. Legolas. Quale nome può essere più armonioso di questo e quale attore se non Orlando Bloom sarebbe stato in grado di dare quel tocco di eleganza e fascino al personaggio con semplicemente parrucca bionda, lenti azzurri e un arco tra le mani?
Fu lui il protagonista di molti miei sogni, molti dei quali molto espliciti ma non vorrei scendere nel dettaglio. Sono cose come dire.. personali ecco.
 
Mi addormentai con il libro aperto e mi lasciai cullare dalle braccia di Morfeo.
Caddi in un sonno profondo e stranamente ciò che sognai mi parve come se fosse .. reale. Direi troppo realistico.
Il sonno mi trasportò in una prateria. Era notte fonda e una leggera brezza faceva danzare le chiome degli alberi. La luna piena era alta nel cielo e spiccava in tutto il suo splendore.
Strano, non avevo mai visto la luna così grande.
E poi accadde. Un’accecante luce bianca mi investì e svenni.




Cavolo che sollievo! Beh eccomi qua, prima storia, primo prologo! Io sono nævia o paintedcloud su EFP e vi do il benvenuto nella mia fan fiction!
Cosa ne pensate del prologo? Interessante o da buttare via?! 

APPROFONDIMENTO
Le frasi scritte solo in corsivo sono i pensieri di Viviana mentre i dialoghi lo sapete, sono compresi tra " e " ..

Il primo capitolo è in fase di lavorazione. Non so in quanto tempo riuscirò ad aggiornare ma spero di non lasciar intercorrere tanto tempo tra un capitolo e l'altro!
Nel frattempo leggete e dite ciò che pensate! 
xox nævia.
   
 
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