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Autore: airis    15/01/2007    5 recensioni
Cosa nasconde in realtà Hanamichi dietro i suoi sorrisi? E' veramente felice o sta sprofondando nella tristezza...
Genere: Romantico, Triste, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Descleimers: i personaggi non sono miei ma di Takehico Inoue


Dentro di me si sta creando il vuoto…    
Trascorro intere giornate a far credere agli altri ma soprattutto a me stesso che sto bene…
Certe volte a forza di attirare l’attenzione e fare l’idiota finisco per convincermi di non desiderare altro…eppure in certi momenti mi sento così vuoto….come ora…
Sono qui al campetto da basket tentando di fare qualche tiro che so già non mi riuscirà…
Tiro…parabola…sbonk..ferro…ovviamente…la palla ricade per terra…
Mi siedo in mezzo al campo a gambe incrociate…fisso il terreno…come vorrei piangere…
Sono mesi che non lo faccio…per molto mi sono sforzato di non farlo e oggi che vorrei nemmeno una lacrima…ho come l’impressione che se ci riuscissi mi sentirei un po’ meglio…ma non ne sono poi così convinto…
Mi sdraio guardando il cielo…nuvoloni neri minacciano un acquazzone….
Forse sono solo queste giornate che mi mettono tanta angoscia…sembra che anche il cielo sia triste e cerchi disperatamente di piangere…
Sono giorni che cerco di capire di cosa ho bisogno…ho finito per impegnarmi con tutte le mie forze nel basket, sperando che quello bastasse…invece…forse ho solo bisogno di qualcuno accanto che mi ami per quello che sono…qualcuno che non sia Yohei…parlo di amore…quello vero…che non ho neppure dovuto cercare…lui è venuto da me…impossessandosi lentamente del mio cuore senza che io me ne rendessi conto…senza che potessi fare qualcosa…continuo a pensare a quanto sia assurdo quello che provo per Kaede…a come è nato questo sentimento…era mio rivale…in amore e nello sport…poi ho iniziato ad ammirarlo per la sua forza, il suo talento, la sua bellezza…cose che io non ho e non avrò mai…e lentamente mi sono ritrovato a studiarlo, a voler essere come lui…ho cercato in tutti i modi di raggiungerlo ma lui è sempre stato qualche passo avanti a me…lui sostiene che non mi impegni abbastanza…non lo so…a me sembra di dare il massimo…
Un lampo riporta la mia attenzione sul cielo….forse dovrei tornare a casa…ma non ho nessuna voglia di alzarmi…sento una goccia sul mio volto…due tre…inizia a piovere e io continuo a stare sdraiato a terra…non me ne frega niente di quello che succederà dopo…
 
Sto tornando a casa dopo il mio solito allenamento supplementare…questo tempo non mi piace per niente…mi mette malinconia…e sembra che ne metta anche al Do’hao…già il Do’hao…in realtà sono un po’ di giorni che lo vedo strano…certo fa l’idiota come sempre ma sembra diverso…è come se portasse un peso sulle spalle…bhe…da quando mi preoccupo per lui?? Basta sono stanco….
Procedo per la mia strada quando inizia a piovere…maledizione ma non poteva almeno aspettare che io arrivassi?...bhe in effetti il mondo non gira intorno a me…passo davanti al campetto da basket dove spesso mi alleno e vedo una figura molto conosciuta a terra sdraiata…mi fermo di istinto a vado verso di lui…in realtà sono preoccupato…non è normale che uno sia sdraiato per terra in mezzo ad un temporale…quando gli sono davanti mi accorgo che respira e sta bene…fanculo..e io che mi sto bagnando per lui…
“Ma sei scemo??” Lui spalanca gli occhi e mi guarda sorpreso…ora che lo guardo meglio mi sembra dimagrito…

Sentendo la sua voce spalanco gli occhi…è in piedi davanti a me….
“Baka kitsune non osare insultarmi…” tento di tornare il solito casinista ma la voce mi esce tremante e triste…
“Nh…dimmi tu se non è scemo uno che sta sotto la pioggia sdraiato a terra…”
“Bhe anche tu non scherzi visto che ti stai bagnando per perdere tempo con me…” questa volta parlo con un tono acido, tagliente…che non mi si addice…
Mi guarda per qualche secondo…nei suoi occhi mi sembra di scorgere preoccupazione…ma non è possibile…
“…forza alzati prima di prenderti una polmonite…” Non ha poi tutti i torti quindi mi alzo…ora siamo l’uno di fronte all’altro…
“Bhe…hai fatto il tuo dovere non mi avrai sulla coscienza ora puoi andare…”si può sapere perché ho questo tono?

Perché è così acido? Le sue parole mi stanno facendo male….
Gli volto le spalle e me ne vado a casa senza dire una parola…non lascerò che mi ferisca deliberatamente…un attimo…ferire??...nessuno riesce a ferirmi…perché lui si?....mi è entrato così nel profondo da avere la capacità di farmi male?...a quanto pare la risposta è semplice…si…

Sono uno stupido….in questo modo non faccio altro che allontanarlo...perchè questa rabbia incontrollata…in fondo lui non ha nessuna colpa…sono io che passo il tempo ad insultarlo anche se lo amo….sono io che me ne sono innamorato…e forse non è nemmeno colpa mia…in fondo non ho chiesto di amarlo…è successo…fine…e adesso fa male…forse dovrei scusarmi con lui..

Mi butto sul letto della mia camera continuando a chiedermi perché fa così male…non è la prima volta che mi insulta ma di solito si limita a darmi dello stupido…quello che mi ferisce è sapere che pensa davvero che lo odio…forse è l’unica persona a cui tengo davvero…e a quanto pare è anche l’unica ad avere il potere di ferirmi…eppure più cui penso più credo che qualcosa non va…non è da lui ferire gli altri e soprattutto mi sembra un po’ troppo magro….ora che ci penso anche quando gioca e molto più lento…sembra molto più stanco…mi tiro su di scatto dal letto mentre un pensiero inizia a farsi strada nella mia mente…cazzo non è possibile…

Torno a casa molto tardi senza nemmeno la preoccupazione di dover cucinare…sarà una settimana che non mangio…non ho proprio appetito…che idiota che sono, mento anche con me stesso…ora forse è vero non ho fame ma a inizio settimana l’avevo eccome…mi sto semplicemente rifiutando di mangiare…senza nessun motivo particolare…mangiare serve per vivere e io non so più se ho tanta voglia di farlo…in questi ultimi giorni sento il peso della morte di mio padre sulle spalle…mia madre ha continuato a ripetermi che è colpa mia…forse ha ragione …forse l’avrei salvato…se non altro ci avrei provato…questo riguarda il mio passato…ora penso al presente…ho iniziato a giocare a basket per Haruko e oggi questo sport è diventato fondamentale per me ma non riesco a combinare molto…il fatto che io sia alto non significa che diventerò un grande atleta…anzi…Ryota sarà anche basso ma gioca di sicura meglio di me…non può fare slam dunk ma nella squadra è fondamentale…così come lo sono gli altri…soprattutto Rukawa…uff…sono un incapace…ecco quello che penso io di me stesso e lo pensano anche gli altri…e siamo di nuovo qui…basta sono stanco di pensare, oltretutto inizio a perdere le forze…così scivolo tra le braccia di Morfeo…

Vado a scuola più addormentato del solito…non ho chiuso occhio…lo ammetto sono preoccupato per Hana…sorrido mentalmente…l’ho chiamato per nome…va bhe…in ogni caso spero davvero che non sia come penso…cazzo gioca a basket come può pretendere di reggersi in piedi senza mangiare…non so da quanti giorni non mangia  ma prima o poi crollerà…
Siamo agli allenamenti e senza farmi notare continuo ad osservarlo…sono sempre più convinto…
Una volta finiti gli allenamenti noto che Hana si trattiene in palestra facendo alcuni tiri che per altro sbaglia…nulla di strano se non fosse che quei tiri li sa fare perfettamente dall’inizio di quest’anno…questo sarebbe un errore scontato se fosse il giocatore dell’anno scorso…
“Do’hao…non sei più capace a tirare?” si volta stupito…
“Rukawa non rompere…non sono in vena….” Non è normale il suo comportamento ne tanto meno il tono che usa…
“Bene…one to one…?” Lui non dice nulla…si limita a guardarmi e a lanciarmi la palla..
“Ai venti…” aggiunge…
Iniziamo il nostro scontro e constato che il suo gioco non è il solito...più giochiamo più lo vedo esausto.
Poi lo vedo barcollare…lascio la palla e lo prendo tra le braccia…è svenuto…
Poco dopo mi ritrovo in ospedale nella sala d’aspetto…
Un medico mi si avvicina…
“Sei tu Kaede Rukawa?”
“Si…”
“Bene il suo amico sta bene…è solo svenuto…” questo lo sapevo anche da solo….ma voglio avere la conferma a quello che penso…
“E’ anoressico?” chiedo per arrivare al sodo…
“Vedo che lo conosce bene visto che l’ha notato…comunque non mi sembra che sia un problema protratto nel tempo…credo abbia cominciato da poco…in condizioni normali non avrebbe dovuto svenire…”
“Gioca a basket…” gli dico…
“Ah capisco…” il suo cercapersone squilla e si affretta a terminare il discorso…”Io devo andare. Comunque domani lo dimetteremo….in ogni caso ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino…per ogni evenienza mi cerchi…Salve….” Si volta…”Dimenticavo...stanza tredici…” e va via...
Mi dirigo verso la stanza e poi mi rendo conto che io non ho nessun diritto di stare qui...mi fermo di fronte alla porta e faccio dietro front per chiamare Ayako e scoprire il numero di telefono di Hana e avvisare sua madre...mi limito a spiegarle che Hana è in ospedale e che devo avvisare sua madre e lei mi da il suo numero e per sicurezza anche quello di Mito, che onestamente non so come faccia ad avere...
Provo due o tre volte ma nessuno mi risponde...così chiamo Mito che mi assicura che arriverà tra poco.
Nel frattempo mi siedo nella sala d’aspetto...sono stravolto...speravo di sbagliarmi e invece Hana e davvero anoressico...e mi chiedo perché…ma forse un perché non esiste...lui sembra così forte non dovrebbe avere questo genere di problemi...poi mi rendo conto che io non lo conosco così bene... Alzo lo sguardo e vedo Mito avvicinarsi...mi alzo…
“Come sta?” mi chiede
“Non bene...è svenuto...” lo vedo stringere i pugni…
“Tu lo sapevi vero?” lui abbassa lo sguardo…
“Si...ho cercato di stargli vicino e di fargli capire che doveva mangiare...ad un certo punto mi ha anche promesso di farlo...ma a quanto pare ha mantenuto per poco la promessa”
“Da quanto va avanti?”
“Due settimane circa…ma la prima è stata di alti e bassi…non aveva mai smesso completamente di mangiare...”
“Nh...il medico dice che ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino...”
“Non ti preoccupare, non lo lascerò solo…”
“Non sono preoccupato...”
“No certo...infatti è proprio perché non lo sei che mi hai fatto tutte queste domande...”
“Nh...”
“Va bhe…ci rinuncio...” dice sorridendo “In che stanza è?”
“13”
“Ok...allora vado da lui...non dire nulla agli altri...” anche se volessi farlo sarebbe difficile...
“E con chi dovrei parlare scusa?”mi volto e mi incammino verso l’uscita...
“Già è vero...e grazie di tutto...” alzo una mano in segno di saluto e proseguo...

Apro gli occhi e mi ritrovo sdraiato in un letto...a giudicare dall’ambiente direi che sono in una stanza d’ospedale…vedo la flebo attaccata al mio braccio e ne ho la conferma…cosa ci faccio qui?? Comincio a fare mente locale e mi ricordo di aver iniziato una sfida con Kaede...poi mi sono sentito debole...l’unica cosa che ricordo è il suo petto…mi ha evitato la caduta sostenendomi e poi probabilmente mi ha accompagnato in ospedale…
Sento la porta della stanza aprirsi e vedo Yohei...si avvicina e si siede su una sedia vicino a me…
“Che ci fai qui?” chiedo
“Mi ha chiamato Rukawa...non ha trovato nessuno a casa tua…Ho parlato con il medico…mi ha detto che ti dimetteranno domani…” si ferma e mi guarda seriamente…solo ora mi rendo conto che non ha ancora sorriso da quando è qui…
“Cosa avevi intenzione di fare?” mi chiede irritato...io non rispondo e abbasso la testa…e lui continua...
“Hai intenzione di morire di fame?? E’ davvero questo che vuoi…morire...ti rendi conto di cosa stai facendo…?” Continuo a non rispondere…
“Hana cazzo rispondimi e alza quella testa…” ora è incazzato..ma lui non capisce non può capire...sento la rabbia ribollire dentro di me...
“Tu che cazzo ne sai di cosa provo??! Tu hai una famiglia, tuo padre non è morto a causa tua e tua madre non passa le sue giornate a rinfacciarti la sua morte...non sei gay…cazzo non sei innamorato del ragazzo che dici di odiare…le persone non ti considerano un’idiota perché pur di non pensare passi le giornate a fare lo stupido…” sto tremando…lui aspetta un attimo e poi risponde pacatamente…
“E’ vero...io non ho questi problemi...ma sei stato tu a decidere di indossare quella maschera e non puoi prendertela con chi non ti conosce da anni se ti giudica nella maniera sbagliata...ti rendi conto che sei tu che cerchi di allontanare le persone? E poi hai anche il coraggio di compatirti…sei tu che fai pensare alle persone di essere un idiota...comunque sono convinto che la squadra non pensi questo di te...nemmeno Rukawa che te lo ripete in continuazione...
Hana sono stanco di sentirti dire che è colpa tua se tuo madre è morto…puoi aver sbagliato tante cose nella tua vita ma tuo padre non è morto a causa tua...non puoi continuare a ripetertelo in continuazione…è ora che tu vada avanti e che capisca che non centri nulla...”
Abbasso la testa senza dire nulla...tutto sommato so che ha ragione...
“Rimane il fatto che io non ho nulla...tranne voi dell’armata..” dico sconfitto...
“Hana non è vero…la squadra ti vuole bene e anche se non lo dicono chiaramente sei importante per loro…”
“Questo lo dici tu…”
“Stupido...non hai visto Rukawa…e lui in teoria è quello che dovrebbe odiarti davvero…e credimi se ti dico che era davvero preoccupato...”
“Lui lo sa?” chiedo allarmato
“Si…” sospiro…chissà cosa penserà ora di me…probabilmente che sono una mammoletta...
“Yohei…domani non voglio andare a scuola e affrontarlo…ho bisogno di un giorno per riflettere…”
“Bene allora verrò da te…”
“Non ce ne bisogno…”
“Lo so che vorresti stare da solo ma devo controllarti e lo farò fino a quando non sarò sicuro che hai ricominciato a mangiare normalmente...non è questo il modo di far capire agli altri che stai male...impara a parlare quando hai bisogno..” ha ragione in queste due settimane anche se inconsapevolmente non facevo altro che cercare di far capire a tutti quanto stavo male...potrei considerarmi infantile…
“Grazie Yohei” e finalmente lo vedo sorridere...

Arrivo in palestra leggermente in ritardo quando gli altri si stanno già allenando…questa notte non ho chiuso occhio…ero troppo angosciato per farlo…così in classe mi sono addormentato svegliandomi più tardi del solito...questo perché sono talmente stupido da aver capito solo stanotte di amare Hana.
Una volta in palestra mi  rendo conto che lui non c’è...e i ragazzi appena entro vengono verso di me chiedendomi sue notizie e io sono costretto a dir loro che non ne so più nulla ma che quando ho lasciato l’ospedale stava bene anche se non l’avevo  visto...
In questo momento mi odio...dovevo rimanere con lui e capire che cosa lo abbia fatto arrivare fino a questo punto...avrei dovuto stargli accanto e aiutarlo e invece me ne sono andato via…stupido…
I mie pensieri vengono interrotti dall’arrivo di Mito in palestra che ci spiega che Hana sta bene e che domani tornerà a scuola...ma io voglio sapere di più...mi avvicino a lui e gli dico di aspettare la fine degli allenamenti perché devo parlargli e lui annuisce...
Mentre torniamo a casa...
“Cosa vuoi sapere?” in realtà non lo so nemmeno io...forse voglio solo la certezza che continuerà a mangiare...
“Non lo so...”
“Mi sembravi diventato più loquace” dice sorridendo...”comunque gli ho parlato, non mi ha promesso nulla questa volta ma lo controllerò a costo di obbligarlo anche se credo che non basti questo per risolvere il problema...ammetto di aver sottovalutato la cosa quando l’ho scoperto...”da queste parole mi rendo conto che si sente un po’ in colpa per l’accaduto, per non aver capito subito che doveva stargli più vicino...ma per quello che vedo è un buon amico non ha nulla di cui incolparsi...chissà se Hana ha capito quando Mito tiene  a lui...
“Credi che vorrebbe vedermi?” lui mi guarda per nulla stupito della mia domanda...
“Non lo so...quello che so è che nonostante quello che dirà in fondo sarebbe contento di sapere che sei preoccupato per lui...sai lui è convinto che lo consideriate tutti un idiota e un incapace nel basket, anche se dice di essere un genio è convinto di essere un’incapace...”
“Bhe forse è quello che gli facciamo pensare con i nostri comportamenti...ma nessuno di noi lo pensa...”
“Già...peccato che lui non lo sappia...”sospiro.
“Immagino che in qualche modo centriamo un po’ tutti con il suo problema...”
“Si...ma siamo solo la parte minore...” Mi guarda facendomi capire che non può dire altro...
“Dove abita?” gli chiedo…ormai ho preso la mia decisione, voglio stargli accanto e sapere cosa lo fa stare così male...anche se non otterrò altro da lui...anche se riuscissi solo ad essergli amico...questo mi basta....Mito mi da l’indirizzo e il suo numero del cellulare dicendomi di chiamarlo se andassi via prima di cena...e capisco il perché...annuisco, ci salutiamo e io mi dirigo verso casa di Hana...

Yohei è andato via all’incirca da un’ora...è stato qui tutto il giorno e mi ha detto che sarebbe tornato per cena...si è assicurato che io mangiassi e per me è stato un grande sforzo sia dal punto di vista fisico che psicologico. Comunque non mi ha forzato poi molto, non ha preteso che mangiassi come facevo una volta ma solo lo stretto necessario per sopravvivere. Eppure il fatto che mi forzi non cambia la situazione...sto male e questa soluzione è solo temporanea...e lo sa anche lui, non potrà controllarmi in eterno...sospiro…domani dovrò tornare a scuola…con la squadra non sarà un problema dato che non sanno nulla ma con Rukawa...il campanello suona, sicuramente è Yohei…apro la porta senza nemmeno controllare chi ho davanti, lasciandola leggermente accostata e torno in salotto... mi siedo sul divano accendendo la tv. Sento la porta chiudersi...
“Yohei potevi anche tornare più tardi, non c’è bisogno che mi controlli così...”
“Io invece credo di si…” mi prendo un mezzo infarto sentendo quella voce...non faccio in tempo a voltarmi che Kaede è davanti a me… il mio cuore inizia a battere all’impazzata...
“Allora cosa credevi di fare?” chiede inginocchiandosi davanti a me e poggiando le sue mani sulle mie ginocchia…credo che potrei morire...
“Hai deciso di non parlarmi Do’hao? Di solito sei logorroico...”
“Baka kitsune..” dico con tono di voce flebile...
“Ok è un passo avanti...”
“Un passo avanti verso cosa?” chiedo confuso
“Verso il Tensai…” eh?? Ma che dice??
“Hai bevuto prima di venire qui?” Lui scuote la testa sconsolato...come se avesse parlato chiaramente...
“Non ho capito niente...”
“Nh...do’hao…”
“Sei venuto qui per offendermi?” chiedo irritato...
“Decisamente no...quando ti do dell’idiota non lo faccio per insultarti...e nemmeno gli altri…”
“Perché mi dici questo?”
“Perché mi sembra che tu non l’abbia capito...” mi fissa e io mi perdo nei suoi occhi...vedo dal suo sguardo che non sta mentendo...
“Allora perché lo fai?”
“Cosa?”
“Perché mi chiami do’hao?” lui abbassa lo sguardo…
“Non lo so...ormai è quasi diventato il tuo nome per me...”
“Bhe non è molto carino...”
“In effetti...posso chiamarti anche Hana comunque...”
“Sarebbe meglio...”
“Bene...e io sono Kaede e non Kitsune…” mi sta chiedendo di chiamarlo per nome?? Non ci credo...un attimo...
“Fai tutto questo per pietà?” chiedo con astio...
“Smettila di usare quel tono…sono giorni che lo fai e mi sono stancato...” già è vero “Non lo faccio per pietà ma perché per quanto non sia stato in grado di dimostrartelo tengo a te...”
Lo guardo per un istante e senza rendermene conto una lacrima sfugge al mio controllo...per quanto tempo ho desiderato che mi dicesse una cosa del genere…senza pensarci lo abbraccio e lui ricambia la stretta...
“E ora perché piangi?” chiede con un tono di voce diverso da quello che ha usato fino ad ora...è dolce...

“Sono felice...” risponde tra le mie braccia...poi si allontana e io mi siedo di fianco a lui...
Non pensavo che la cosa lo avrebbe reso così contento...se lo avessi saputo lo avrei fatto prima...fino ad ora ho parlato senza pensare molto...e per una volta credo continuerò a seguire l’istinto..
“Hana...perchè sei arrivato fino a questo punto?” gli chiedo cosciente di toccare un tasto doloroso...e infatti si incupisce mentre mi racconta la sua storia...
“...da allora mia madre cerca di stare in casa meno tempo possibile...”dice concludendo.
Non so come sua madre faccia a comportarsi così con lui...sicuramente avrà provato un gran dolore per la perdita del marito ma ha usato Hana come capro espiatorio distruggendolo...e non è giusto...solo ora mi rendo conto di quanto questo ragazzo sia fragile...quando termina il suo racconto mi chiede
“Allora cosa intendevi prima dicendo che era un passo avanti verso il Tensai?” è vero non gli ho detto più nulla
“Che tornerai il ragazzo determinato che ho conosciuto un anno fa...manchi a tutti sai...soprattutto a me...questo non significa che tu debba ricominciare a fingere...io so che tu sei realmente allegro e solare ma come tutti hai dei momenti di sconforto...quando starai male chiedi aiuto invece che fingere...”

Ha detto che tiene a me, che gli sono mancato...se proprio lui che dovrebbe odiarmi mi dice queste cose forse è vero che anche gli altri tengono a me...
“Grazie...” rispondo
“Di cosa?”
“Per quello che stai dicendo...lo so che non menti…”
“Come puoi esserne sicuro…”
“I tuoi occhi...” lui mi guarda senza capire... “ho imparato a capire cosa nasconde quello sguardo in apparenza freddo...lo capirei se mentissi...”

Sorrido...e lui ricambia quel sorriso dopo un iniziale perplessità...
“Hana...ti devo dire una cosa”
“…”
“Sono venuto qui perché ero preoccupato e perché tengo a te ma molto più di quanto tu pensi...”      
Mi guarda confuso e capisco che in questo caso devo essere molto più chiaro...mi alzo e mi inginocchio nuovamente di fronte a lui...
“Ti amo” sussurro guardandolo negli occhi...lo so che avevo detto che sarebbe bastato averlo come amico...eppure qualcosa in tutta questa conversazione mi dice di provarci...che c’è una speranza per noi...e spero di non aver sbagliato...
Lo vedo avvicinarsi al mio volto tenendo sempre gli occhi fissi nei miei...poi lentamente entrambi chiudiamo gli occhi...e in un tempo che mi sembra infinito poggia le labbra sulle mie...

Ha appena detto di amarmi...e so che non sta mentendo...e per la prima volta dopo tanto tempo sono davvero felice...avvicino lentamente il mio volto al suo e lo bacio...un bacio dolce veloce ma che ha la capacità di rendermi la persona più felice del mondo...forse bastava davvero solo questo...
Mi allontano dal suo viso e sussurro...
“Ti amo anche io...” e lui sorride di nuovo...è stupendo quando lo fa...dovrebbe farlo più spesso…
Mi alzo e lo prendo per mano trascinandolo in cucina...
“Do’hao che fai?” e ora quella parola non mi sembra più un insulto perché suona infinitamente dolce...sorrido e prendo le pentole…
“Cosa vuoi che faccia?? Il tensai si mette ai fornelli...” lui sembra felice della cosa e mi aiuta...

La mattina seguente mi sveglio di fianco al mio Hana che a quanto pare ha usato il mio petto come cuscino...ma non mi lamento...abbiamo fatto l’amore questa notte... e sono felice anche io...lo sveglio con un bacio sulla fronte...benché io non abbia l’abitudine di fare colazione so che per lui è di vitale importanza farla...
“Kitsune che c’è?” chiede stringendomi a se...com’è dolce sembra un bambino...
“Dobbiamo preparare la colazione...” lui scoppia a ridere...
“Bhe che ti prende...?”
“Probabilmente Yohei ha già preparato...ieri non mi ha mollato nemmeno un momento, anche se non capisco perché ieri sera non sia venuto...”
“Perché sapeva che sarei venuto io...”dico semplicemente
“Kaede...cospirate alle mie spalle?”
“Nh...più o meno...”
“Ne sono felice...”dice avvicinandosi alle mie labbra...entrambi ci perdiamo in quel bacio...

“…ragazzi...scusate il disturbo ma la colazione è pronta...”mi volto verso il mio migliore amico che sorride appoggiato allo stipite della porta...
“Yohei potevi anche bussare..”
“Ma se sono 10 minuti che busso...” cosa??
“Davvero??”
“Si…comunque non so di che ti preoccupi tanto vi avevo visti appena sono arrivato...volevo constatare che fosse andato tutto come da me previsto..” dice ridendo
“Yohei se non esci di qui entro due secondi ti ammazzo..” dico fingendomi irritato…la verità è che non me ne frega nulla...e lui lo sa...esce dalla stanza sorridendomi...noi ci vestiamo e scendiamo a fare colazione...
Nel pomeriggio mi presento agli allenamenti e i ragazzi si avvicinano a me preoccupati chiedendomi se va tutto bene...davvero non pensavo che tenessero tanto a me...li rassicuro e cerco Kaede con lo sguardo...non è ancora arrivato…poi sento un braccio intorno alla mia vita...mi volto e senza nemmeno accorgermene mi ritrovo le sue labbra sulle mie...
Ci allontaniamo un po’…
“Avevi ragione sai…”gli dico
“Su cosa?”
“Su di loro…”
“Lo so do’hao..”dice prendendomi per mano...
“Baka kitsune..” Solo ora mi rendo conto che tutti ci stanno guardando ma non noto sorpresa nei loro occhi...
“Finalmente vi siete decisi” trilla Ayako facendoci l’occhiolino..
“Oh evviva…forse riusciremo a fare un allenamento senza risse...” dice Miyaghi...
“Non ci contare troppo…” dico ridendo ed allontanandomi negli spogliatoi con Kaede...

“Ah...ieri mi sono dimenticato di dirti una cosa...”dico ad Hana mentre ci cambiamo...
“Cosa?”
“Per quanto riguarda il basket tu sei davvero un Tensai...” dico avvicinandomi a lui e cingendogli il collo con le mie braccia... “sei stato capace di imparare in un anno quello che tutti noi abbiamo imparato in anni di sacrifici...”lui mi guarda sorpreso...io avvicino il mio volto al suo...
“E sei il mio Tensai...”concludo ad un soffio dalle sue labbra...

Fine
 
  
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