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Autore: maggiefuckoff    01/07/2012    5 recensioni
Caroline, una riservata ma anche ambiziosa ragazza del Minnesota, con una grande passione per la scrittura, intraprende un viaggio a Los Angeles per realizzare i suoi sogni. Ma la sua fermezza nulla potrà contro l'imprevedibilità della persona che incontrerà e che sconvolgerà tutti i suoi piani. D'altronde, chi può resistere al fascino delle rockstar?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Andy Biersack, Ashley Purdy, Cristian Coma, Jinxx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Erica, che, parlando di Los Angeles nella sua prima storia, mi ha fatto venir voglia di scrivere qualcosa ambientato in questa città magnifica.
Al meraviglioso film "Rock of Ages", che mi ha parzialmente ispirata.
E, soprattutto, a Los Angeles, una città magica che merita di essere visitata e raccontata.

Well, let's pack our bags and head west

Segui la tua strada, segui il tuo cuore, ma non dimenticarti mai chi sei.
E che tu possa realizzare tutti i tuoi sogni.
Con affetto,
Marge

Caroline sorrise mentre rileggeva quel piccolo frammento di carta. Si ricordava perfettamente quando l’aveva ricevuto, qualche settimana prima, il giorno del suo compleanno. Al momento della consegna dei regali, sua zia Marge era andata da lei, l’aveva abbracciata e le aveva consegnato la busta che lo conteneva. Dopodiché, le aveva messo tra le mani un block-notes con la copertina di pelle nera abbinato ad una preziosa stilografica blu. Un regalo perfetto, non c’è che dire. Scrivere era sempre stata la passione di Caroline. Ed era proprio grazie a questa passione che in quel momento si trovava su un aereo. Un aereo con dei sedili piuttosto scomodi e spesso soggetto a turbolenze, è vero, ma pur sempre un aereo. E per lei, che non aveva mai viaggiato in vita sua, era davvero un gran bel passo avanti.

Dopo aver riposto accuratamente il biglietto nella borsa, Caroline si tolse la felpa e raccolse i suoi lunghi capelli castani in un’alta coda di cavallo. Il caldo era soffocante e lei non c’era per nulla abituata, visto e considerato che aveva vissuto per tutta la sua vita in Minnesota, dove le basse temperature sono assai diverse da quelle spesso afose di Los Angeles. Sì, perché era proprio lì che era diretta, nella Città degli Angeli. O meglio, la Città dei Sogni, dato che era laggiù che si sarebbe dovuta mettere in gioco per realizzare il suo.

Los Angeles.

Si concesse per un attimo di assaporare mentalmente il gusto di quelle due parole e di tutto l’immaginario che vi era collegato. Il sole, i lunghi viali costeggiati da alte palme, i negozi pieni zeppi di abiti stupendi, Hollywood,…Non riusciva a credere che, di lì a poco, avrebbe visto tutto questo con i suoi occhi.

Tuttavia, anche se non poteva negare che queste fantasie la attraessero irrimediabilmente, Caroline era una ragazza con i piedi per terra e non si sarebbe lasciata distrarre troppo da questi loghi comuni. Lei era diretta lì per uno scopo e non aveva intenzione di sprecare la grande possibilità che le era stata offerta.

La sua scuola, il Liceo Artistico “Middletone High”, organizzava ogni anno dei concorsi di ogni tipo: fotografia, pittura, battaglie di band,…Insomma, qualsiasi cosa che avrebbe permesso agli studenti di tirare fuori la propria creatività. Si può dire che questo scopo venisse ampiamente raggiunto, grazie anche ai prestigiosi premi che venivano messi in palio. Inoltre, se si giocavano bene le proprie carte, le possibilità di avere uno sbocco in qualche settore lavorativo non erano da escludere completamente. Un esempio: la migliore amica di Caroline, Spencer, aveva sempre avuto una particolare inclinazione per la fotografia e, nell’anno in cui la scuola ospitò un concorso fotografico, decise di partecipare. Purtroppo non vinse, ma le sue foto furono notate da alcuni talent scout che erano presenti alla mostra e, mentre Caroline si trovava su quell'aereo, lei era a New York per uno stage da loro offertole.

Con Caroline era successa più o meno la stessa cosa, con la sola variante che il concorso a cui aveva partecipato lei era, ovviamente, di scrittura creativa. Ogni partecipante avrebbe dovuto scrivere un racconto di sua inventiva e presentarlo entro i termini indicati. Caroline aveva consegnato il suo, che era stato giudicato come il più bello e originale, e adesso eccola qua, diretta verso la sua possibilità di sfondare come scrittrice di romanzi, chiamato anche “sogno della sua vita.” Il primo premio, infatti, consisteva in un viaggio all-inclusive a Los Angeles, con permanenza pari a tutta l’estate in un hotel di lusso e la possibilità di frequentare un corso di scrittura creativa, anch’esso prepagato, in una scuola del centro città. Quando Caroline fu nominata vincitrice e venne a conoscenza del fatto che avrebbe potuto unire la sua passione per la scrittura a un viaggio in una città del genere, ci mancò poco che si strappasse i capelli dalla gioia!

Ovviamente, sebbene volesse renderlo il meno evidente possibile, aveva anche un po’ di paura: non aveva mai viaggiato, non c’era nessuno che conoscesse lì con lei e non era mai stata per così tanto tempo lontana da casa. Insomma, era la prima volta che faceva un’esperienza del genere. Ma, alla fine, si disse che poteva farcela e che sarebbe andato tutto bene. Fu con questa convinzione che trascorse le poche settimane precedenti alla sua partenza, nelle quali, fra l’altro, ebbe modo di festeggiare il suo diciottesimo compleanno con tutti i suoi famigliari e amici e dove sua zia Marge, una delle persone più care che aveva al suo fianco, le consegnò il famoso biglietto, che fu forse l'incoraggiamento più efficace che ricevette.

Stava quasi per appisolarsi con l’immagine di sua zia che le sorrideva incoraggiandola quando, improvvisamente, il comandante annunciò all’altoparlante che stava iniziando la discesa e che sarebbero arrivati a destinazione in una ventina di minuti. Caroline allora si allacciò la cintura di sicurezza e affrontò il suo primo atterraggio con molta tranquillità. Non aveva certo bisogno di altre preoccupazioni! Dopodiché, una volta che l’aereo si fu completamente fermato, si mise la borsa a tracolla, tirò giù il suo bagaglio a mano dalla cappelliera e si mise in fila per scendere.

Quando arrivò al portellone d’uscita, la prima cosa che sentì fu un’aria del tutto nuova che la pervase totalmente. Decise che le piaceva e, con spirito ottimista, scese gli scalini, già intenta a programmare tutto quello che avrebbe fatto in quei tre mesi, non sapendo però che, di lì a poco, avrebbe incontrato l’imprevedibilità fatta persona.
 
   
 
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