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Autore: Ordinaryswan    01/07/2012    1 recensioni
Due giovanissimi fratelli Jared e Shannon a scuola, alle prese con le prime esperienze.
Una ragazza, Alice, asociale e scontrosa, per quanto vuole mostrare, pronta a cambiare per se stessa...
Un solo amore.
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nessuna disciplina. Odiavo profondamente la mia classe. Senza regole. Professori che non si facevano rispettare e che erano come gli alunni, si i miei compagni di classe.

Io ero una asociale nata, ma loro facevano anche di tutto per rendersi antipatici.

La mia odiosa classe era composta da 11 ragazzi e 4 ragazze compresa me. Non mi piaceva per niente.

Io ero una ragazza che amava la solitudine, la tranquillità, la musica o l'arte.

Tutte le altre amavano lo sport, il sesso, i centri benesseri o i ragazzi.

Ragazzi: argomento tabù per me.

Ero carina, ma nella norma. Ero disinvolta certo, ma proprio non mi interessavano cose come baci, carezze o abbracci. Ero un maschiaccio? No non proprio. Con me era sufficiente la stretta di mano, ecco.

Eii, Alice? Hai capito?” Non stavo seguendo per niente quello che mi diceva il mio compagno di banco, Shannon Leto, conosciuto per essersi portato a letto quasi tutte le ragazze della scuola.

Uhm no, scusa” dissi mettendomi i capelli dietro le orecchie, ero presa dai miei pensieri.

Il professore ci ha messo insieme per fare il lavoro di storia” sbarrai gli occhi, ma poi annuii convinta per fargli capire che avevo inteso. “Allora ci vediamo oggi pomeriggio a casa mia” aggiunse infine.

Okay, a dopo” .

Era l'ultima ora quella di storia, per fortuna. Non avrei sopportato un secondo in più dentro quell'aula. A volte volevo scappare via urlando, ma poi mi avrebbero creduto più strana di quanto già non lo credessero.

Tornai a casa esausta e buttai lo zaino sul letto. Vivevo da sola con mio fratello più grande che si occupava di me, relativamente.

I miei genitori vivevano dall'altra parte del mondo poiché avevano trovato un buon lavoro e pensavano che noi ce la potessimo cavare da soli.

In effetti ero io la responsabile là dentro. Ero io che pulivo casa, ed ero ancora io che preparavo il pranzo. Quel giorno mio fratello non c'era e la tranquillità che sprigionava una casa vuota mi dava pace.

Dopo mangiato mi avvantaggiai con i compiti e poi mi diressi in casa Leto.

Non volevo andarci, non perché la madre non fosse gentile o i Leto non fossero ospitali, ma semplicemente avevo una sorta di fastidio a stare con Shannon o con suo fratello Jared. Già, Jared Leto. Spocchioso Leto. Sofaretutto Leto. Sbavatemidietro Leto. Cazzone Leto.

Una volta ci avevo parlato, e mi sembrò una persona così superficiale, mi raccontò semplicemente che si voleva fare una mia amica e quindi se gliela potevo presentare. Non volendo problemi, ma soprattutto per farmi gli affari miei, gliela presentai e la nostra conoscenza si interruppe lì.

Suonai al campanello e mi venne proprio Jared incontro.

Cosa c'è?”

Sono venuta a studiare con tuo fratello” dissi quasi scocciata.

Non lo sai? Voglio dire, quando mai Shannon studia, i compiti gli affida a me perché più o meno mi piace studiare, ma questo non lo dire in giro, okay?”

Okay, quindi io starò con te questo pomeriggio?” alzai un sopracciglio per la buffa situazione in cui mi ero cacciata, anzi in cui il mio professore mi aveva cacciata. Perfetto. Almeno si sarebbe impegnato, cioè aveva detto che gli piaceva studiare, non era male come inizio.

 

Non capii come potesse succedere, ma più tempo passava, più quel ragazzo risultava interessante. Nessuna battutina, e tanto interesse per storia.

Davvero ti piace? Intendo, come ti può incuriosire una regina vergine che dice di essere sposata con il popolo, figlia di un re che si è fatto sei mogli e chissà quante altre donne..?” dissi per provocarlo.

Elisabetta è determinata, tollerante, una regina alternativa secondo me, e dovrebbe piacere a tutti” rispose deciso.

Wow, Leto mi sorprendi”

Che ne pensi se andiamo a prenderci un caffè e chiudiamo i libri per oggi?” mi propose, cogliendomi nuovamente di sorpresa.

Mmh, magari un'altra volta, però concordo con il chiudere i libri” Feci per chiudere il mio libro e la mia mano sfiorò involontariamente la sua che al contatto mi prese il polso, bloccandomi.

Sicura?” disse con un'intensità nello sguardo di ghiaccio da sconvolgere qualsiasi animo umano, pure il mio in parte. Ma non tradii nessuna emozione.

Sì grazie” dissi cortese e mi alzai raccogliendo la mia roba.

Insomma mi ha fatto piacere” disse, facendo trapelare un po' di imbarazzo. Sorrisi di rimando e me ne andai.

Beh anche a me aveva fatto piacere, ma non mi aveva scomposto per niente, come non provavo niente prima non provavo niente neanche in quel momento. Forse era solo diminuito il fastidio che avevo per quel ragazzo, ma sapevo anche che una volta entrata a scuola si sarebbe comportato come sempre, come il Jared superficiale qual era.

Quando rientrai trovai anche mio fratello. Lo salutai e, riscaldati gli avanzi del pranzo, cenammo. Subito dopo andai a letto. Avrei dovuto arrabbiarmi con il mio compagno di banco il mattino seguente ma, come al solito, non amavo discutere, né tanto meno farmi notare quindi non mi interessava, anzi Shannon mi aveva offerto un'occasione per conoscere meglio Jared. Avevo sbagliato a giudicarlo fin da subito.

 

Al mattino mi diressi a scuola, capelli legati in una coda alta e i soliti jeans vecchi indosso. Meno mi facevo notare meglio era per la mia salute.

Salutai quelle due o tre persone che mi rivolgevano la parola e poi mi diressi in aula proprio al suono della campanella, non volevo mai arrivare in anticipo per vedere le oscenità in classe.

Seduta al solito posto, passai le ore a scarabocchiare disegni sul quaderno, era da me, decisamente.

Mi alzai per la ricreazione e scesi al bar a prendermi un pezzo dolce tanto per avere qualcosa da fare per quei 15 minuti. Solitamente li passavo a giro per l'istituto, almeno non mi rinchiudevo in bagno come qualcuno o rimanevo sola in classe. Sgranchirmi le gambe era la cosa più giusta da fare, a mio parere.

Quella mattina non avevo fatto colazione e la fame stava bruciando il mio stomaco, che già imbarazzante, brontolò durante l'ora di biologia.

Quando stetti per pagare il barista, una banconota mi precedette, offrendomi la merenda.

Mi girai con faccia sospetta. Jared emise una risatina e cominciò a camminare trascinandomi dietro di lui.

Visto che in qualche modo voglio che tu venga a prendere un caffè con me... pensavo che essere gentile ti avrebbe fatto cambiare idea” mi disse.

Apprezzo lo sforzo, senti che ne dici se oggi vieni te da me a studiare.. ho casa libera” mi morsi il labbro, forse azzardavo troppo. Ma poi come mi era venuto in mente?...

Ehi Jared, che fai? Dai vieni con noi!” lo chiamarono a qualche metro di distanza.

Vai, le tue scimmie ti aspettano” dissi. Rise di gusto e mi fece un occhiolino ancora più stupido delle sue scimmie di amici.

Ci sarò oggi, solita ora” concluse affrettandosi a raggiungere quella specie umana da me educatamente classificata.

Ero impaziente che finissero le ore di lezione, ma quando mai non ero impaziente? Non era cambiato niente dal giorno prima.

Al suono della campanella scattai quasi spaventata, okay dovevo ammetterlo, ero nervosa. Un po' agitata, pochino però.

Note dell'autrice: Saaalve! Allora questa è una storia che mi è venuta in mente verso mezzanotte, l'ho provata a mettere giù e nonostante non convinca nemmeno me, provo lo stesso a pubblicarla. La protagonista si chiama Alice, e a voi la scelta di pronunciarlo in italiano o in inglese a vostro piacere (io inizialmente l'avevo pensato come nome inglese u.u) e la scuola non è il tipico college americano perchè non ho informazioni a sufficienza per descriverlo  .. vabbè sto parlando troppo, spero vi incuriosisca, grazie ^^

  
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