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Autore: embrace_the_deception    01/07/2012    3 recensioni
[Tradotta da whateverhappened]
Erano migliori amici da quanto potessero ricordare - e poi, bastò una domanda a mettere in dubbio e cambiare tutto.
Questa è la storia di Nick e Jeff attraverso i loro ultimi due anni alla Dalton - piena di follia, amicizia, famiglia e amore.
Niff.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Nick/Jeff
Note: Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autrice: embrace-the-deception

Link alla storia originale: http://www.fanfiction.net/s/7272604/1/Just_Friends

Traduttrice: whateverhappened

 

 

Just Friends

 

 

Erano migliori amici da quanto potessero ricordare.

Si erano incontrati in quinta elementare. Nick frequentava quella scuola da sempre quando Jeff si era trasferito a metà anno e aveva avuto problemi a stare al passo con i compiti, il ragazzo si era offerto di aiutarlo.

Da quelle poche ore trascorse nell'aula di matematica dopo la scuola era nata un'amicizia. Avevano iniziato a pranzare insieme, a sedersi vicini nelle lezioni che condividevano, a trascorrere pigri pomeriggi a casa l'uno dell'altro. Jeff era stata la prima persona a conoscere la sorellina di Nick quando era nata – nemmeno la sua famiglia c'era riuscita prima di Jeff. Nick era stato la prima persona a cui Jeff aveva mostrato i suoi passi di danza. La coppia era inseparabile. Se uno saltava la scuola, l'altro lo seguiva. Se uno era malato, l'altro era lì a scherzare e a prendersene cura, situazione che si ripeteva quando avveniva il contagio.

Semplicemente più crescevano, più la loro amicizia cresceva. Jeff era lì quando il fratello di Nick era stato mandato in prigione per aggressione e suo padre se ne era andato in segno di protesta quando sua moglie aveva deciso di ripudiare con il loro figlio maggiore. Nick era lì quando Jeff aveva finalmente confessato di essere gay. C'erano stati l'uno per l'altro in ogni passo del loro cammino attraverso il bullismo, le allusioni e le violenze omofobe che avevano mandato Jeff all'ospedale.

Era stato allora che Jeff si era trasferito alla Dalton. Nick era devastato – non solo il suo amico era stato ferito, ma erano anche stati separati. Nelle settimane che seguirono il trasferimento di Jeff, Nick tentò in tutti i modi di cambiar scuola a sua volta. Sapeva che sua madre poteva permetterselo, ma che si rifiutava perché “non ti trasferirai per il tuo amico”. A scuola, Nick fece a pugni, saltò le lezioni e quando fu beccato nel bagno dei ragazzi con lo spacciatore della scuola, quella fu l'ultima goccia. Due giorni dopo attraversava felicemente i cancelli della Dalton e Jeff lo stava aspettando.

Con il passare degli anni, nulla era cambiato. Erano sempre gli stessi amici maliziosi, amanti degli scherzi e fuori controllo che erano da quando si erano conosciuti. Quando a Jeff fu chiesto di fare un'audizione per i Warblers dopo che una certa spia, membro del Consiglio, aveva sentito la sua voce, Nick lo aveva seguito subito. Lottavano per gli assoli, non lamentandosi neanche una volta quando Blaine li otteneva al posto loro. Si sostenevano col fatto che, ad ogni modo, Jeff poteva ballare e potevano fare pratica nella stanza che condividevano – Jeff gli mostrava i suoi ultimi passi e Nick provvedeva alla traccia e al ritmo.

Nel complesso, erano migliori amici.

E poi, bastò una domanda a cambiare tutto.

 

Jeff si aggirava nel salone quando notò Nick che lo aspettava dalla parte opposta. Jeff sorrise mentre si dirigeva verso di lui; l'altro non lo aveva ancora notato. Il biondo era a metà strada quando fu fermato da una mano sul suo braccio.

“Ehi,” disse una voce vagamente familiare.

Jeff si girò e vide un ragazzo coi capelli scuri e gli occhiali e una pila di libri fra le braccia. Riconoscendolo, Jeff sorrise.

“Ehi, Dean. Come va?”

“Volevo solo dirti che lo scherzo che hai fatto a David era divertentissimo,” il ragazzo sogghignò, ridacchiando. Jeff rise ricordando gli eventi del giorno prima.

Mi sto ancora nascondendo,” Jeff fece finta di scandagliare i corridoi, guardandosi attorno cercando un segno del membro del Consiglio dei Warbler. Dean rise.

Devo dirlo, il dentifricio è stato un bel tocco. Anche se sarà dura per David toglierlo dalla sua giacca.”

Beh, non ho mai chiesto che lui venisse drammaticamente in mio aiuto mentre vomitavo schiuma da rabbia su tutto il pavimento,” mentre parlava, Jeff dovette trattenere le risate. Aveva architettato l'idea del dentifricio-schiuma-da-rabbia con Nick e, grazie ai suoi fiorenti voti nelle lezioni di recitazione, Jeff era riuscito a convincere David e gli altri Warblers di aver contratto una qualche malattia che gli faceva uscire schiuma dalla bocca. David aveva letteralmente dato di matto ed era andato nel panico mentre Jeff si contraeva sul pavimento e Nick si lamentava istericamente delle condizioni del suo migliore amico (Jeff non aveva idea delle sue abilità recitative). Quando avevano finalmente interrotto la farsa, David e pochi altri erano sul punto di iperventilare e qualcuno stava già chiamando un'ambulanza per l'attacco del biondo. Inutile dirlo, non erano stati contenti.

Buona fortuna per l'assolo,” stava dicendo Dean, strappando Jeff dai suoi pensieri. Lui sospirò al pensiero che stava ancora una volta provando ad avere un assolo. Di sicuro non lo avrebbe avuto, ma non avrebbe fatto male almeno provarci. Inoltre, quello significava mostrare agli altri i suoi passi di danza e tutti li adoravano.

Ehi, non ci prova anche il tuo ragazzo?”

Jeff si congelò sul posto. Tutti sapevano che era gay – non era proprio un segreto da quando Thad aveva deciso di definire i suoi capelli “estremamente gay” fino a che Nick non lo aveva quasi strangolato – ma dovette pensare per un momento a chi Dean si stesse riferendo. Fu sufficiente per Dean per realizzare il suo errore.

Oh... Cazzo... Non... Ho solo pensato...”

Aspetta, di chi stai parlando?”

Beh, di Nick, ovviamente,” Dean sembrò giustamente imbarazzato mentre faceva cenno in direzione del moro. Jeff si voltò, guardando il suo amico che stava ancora aspettando alla fine del salone. Sentì uno strana sensazione farsi strada nel suo stomaco e guardò altrove e di nuovo Dean, ora rosso in volto.

Siamo solo amici. Migliori amici,” disse Jeff. “Nick comunque è etero.”

Non era certo del perché avesse aggiunto l'ultima parte, ma Dean sembrò recepire il messaggio. Annuì e si scusò rapidamente per poter andarsene in fretta. Lasciò Jeff in mezzo alla folla di studenti che andava diminuendo, stralunato e confuso. Non sapeva cosa avesse portato a quella sensazione, ma ora che ci pensava...

Scosse la testa e si diresse verso Nick. Il cantante finalmente lo notò e sogghignò in quel modo da “ho decisamente un'idea” che aveva avuto quando, in tutto il suo genio, aveva ideato tutta la storia del dentifricio.

Perché ci hai messo tanto? Il pranzo è iniziato dieci minuti fa,” disse Nick mentre iniziavano a camminare. Jeff si strinse nelle spalle, la sua mente vorticava.

Decise di mettere da parte quella conversazione e di pensarci in un altro momento.

 

Quel momento venne due giorni dopo, mentre lui e Nick erano nel mezzo di una pigra maratona di Indiana Jones. Erano entrambi sdraiati sulla schiena sul letto di Nick, davanti alla TV, e guardavano il film al contrario. Quando Indi sgominò una banda di nazisti con tutto l'ingegno e la forza per cui era famoso, la mente di Jeff decise improvvisamente di rivivere la conversazione avuta con il topo di biblioteca. Non era sicuro del perché, ma decise di lasciarsi trasportare. Iniziò a chiedersi perché Dean avesse pensato che stessero insieme. Poteva capire perché la gente potesse pensarlo – erano davvero assolutamente inseparabili. Quando era venuto fuori che sarebbero stati in stanze diverse, la coppia aveva provveduto a fare un discorso piuttosto lungo ai responsabili finché quelli avevano ceduto solo per farli stare zitti. Progettavano sempre qualche nuovo piano diabolico insieme, o le loro audizioni per gli assoli, o dibattevano su cosa fosse meglio fra Star Wars e Star Trek (dopo che era venuto fuori che Nick era un Trekkie duro a morire). In tutta onestà, Jeff poteva capire perché Dean avesse dedotto che stavano insieme. Però...

Jeff cercò di non farlo, ma cominciò a farsi delle domande sulla risposta che aveva dato a Dean. Fu a quel punto che Nick capì che non stava prestando attenzione (Indi era quasi stato decapitato da una brutta trappola e Jeff non aveva reagito in alcun modo). Colpì l'amico sulla spalla.

Ci sei ancora?”

Jeff batté le palpebre e rivolse lo sguardo verso l'amico. Sospirò.

“Posso chiederti una cosa?”

Nick sembrò confuso per un momento, “Um... certo. Spara.”

“Siamo amici?”

Jeff trasalì. Sicuramente avrebbe potuto uscirgli qualcosa di meglio. Nick aggrottò la fronte e lo fissò come se fosse un alieno dalle terre deserte di Plutone.

“Ti senti bene?” Fu la sua risposta confusa. “O hai mangiato le ultime gelatine? Se lo hai fatto, dovrò soffocarti mentre dormi.”

Jeff sorrise alla malsana dipendenza del suo amico ma scosse la testa, “Intendo, siamo solo amici?”

Ora Nick lo stava guardando con gli occhi pieni di cautela, “Cosa intendi con solo amici?”

Jeff sospirò e si sedette. Era troppo tardi per tirarsi indietro adesso, no? Idiota. Nick si sedette a sua volta, e Jeff non poté trattenere una risata a come i capelli dell'amico erano rimasti dalla precedente posizione a testa in giù. Nick tentò di lisciarli, fissandolo.

Rispondi alla domanda.”

Quale domanda?”

Non fare l'idiota. Cosa intendi con solo amici?”

Jeff si morse il labbro, “Non è niente. Lascia perdere.”

Nick incrociò le braccia al petto, fissando acutamente quello che era il suo migliore amico da tanti anni, “No, non puoi chiedermi una cosa del genere e poi dirmi di lasciare perdere. Cosa succede?”

Deanmihachiestosestiamoinsieme,” le parole di Jeff si ingarbugliarono confusamente e Nick alzò un sopracciglio, chiedendogli di ripetere. Sospirando, lo fece con più calma. Nick strabuzzò gli occhi sorpreso.

Io... uh... è imbarazzante.”

Non dirlo a me,” Jeff roteò gli occhi, non riuscendo a fermarsi. “Voglio dire, tu sei etero, e, anche se non lo fossi, sarebbe stranissimo se stessimo insieme, giusto? Sarebbe solo...”

Si costrinse a chiudere la bocca, sapendo che la sua abitudine di divagare nervosamente sarebbe stato il segnale più chiaro per Nick che qualcosa non andava. Ma Nick stava giocherellando con le mani sul suo grembo, guardando in basso e con i capelli scuri a coprirgli il volto.

Nick?”

Non lo so.”

Non sai cosa?”

Se sono etero.”

Fu quella rivelazione a sorprendere Jeff. Aveva sempre pensato che Nick fosse etero. Non c'erano mai state domande a riguardo. Nick non aveva mai ammesso nulla, e Jeff non aveva mai chiesto. Era qualcosa di cui non c'era bisogno di parlare.

Ma apparentemente non era così.

Tu... tu pensi di essere gay?”

Ho appena detto che non lo so,” Nick si morse il labbro, appena visibile da sotto la massa dei suoi capelli. Jeff lo prese per le spalle e lo scosse, facendosi guardare dall'altro. Si fissarono, incerti su cosa dire. Il film andava silenziosamente di sottofondo, quando Nick parlò.

Sto ancora cercando di capirlo.”

Ci fu un altro momento imbarazzante di quasi-silenzio, prima che Jeff ricordasse cosa aveva portato alla loro conversazione.

Quindi... tornando a dove avevamo iniziato... siamo solo amici?”

Nick si morse ancora il labbro, torturandolo nervosamente e continuando a giocare con le sue mani.

Tu... pensi che dovremmo essere solo amici?”

E allora tutto fu chiaro. Tutti quegli anni trascorsi insieme, da amici e complici, avevano portato a qualcosa di più importante. Jeff si chiese come non lo avesse mai notato prima – ma non importava davvero, perché lo stava notando adesso e gli piaceva quello che vedeva. Tutto ciò a cui aveva assistito un milione di volte all'improvviso acquistava un intero nuovo significato. I suoi capelli spettinati, la sua bellissima voce, quell'incredibile capacità di uscirsene con piani di proporzioni epiche. Il modo in cui i suoi occhi avevano brillato dopo aver passato mezz'ora a ridere istericamente della reazione di David all'incidente del dentifricio. Il modo in cui si mordeva il labbro quando era nervoso.

Tu cosa pensi?” Jeff riuscì in qualche modo a sogghignare mentre rispondeva nervosamente.

Ci fu un altro breve momento di silenzio, nessuno dei due prestò realmente attenzione al fatto che ogni secondo erano sempre più vicini. E poi, cogliendoli quasi di sorpresa, le loro labbra si sfiorarono.

Jeff non avrebbe nemmeno potuto cominciare a descriverlo. Con gli occhi chiusi, si lasciò trasportare. Sapeva che era solo un esperimento, solo un test per vedere come sarebbe potuto essere. Non lo stavano davvero facendo perché si piacevano... giusto?

Quando il Santo Graal venne perso un'altra volta, si separarono e si guardarono l'un l'altro. Ci volle un po' prima che parlassero, e quando lo fecero furono sospiri silenziosi, come se qualcosa di più rumoroso avesse potuto rompere la fragilità di quella situazione.

Lo abbiamo appena fatto?”

Penso di sì.”

Penso... Penso che dovremmo essere più che amici. Giusto?”

Jeff sogghignò, “Penso di essere d'accordo.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note di traduzione

Questa storia doveva essere in origine ona oneshot, poi è diventata una two shot e alla fine, per mia (e spero vostra) grande gioia è diventata una specie di raccolta: l'autrice riceve dei prompt e ne ricava dei capitoli.

È una storia lunga e vorrei potervi dire che l'ho già tradotta tutta, ma ero talmente esaltata per aver ricevuto l'autorizzazione che ho pubblicato questo primo capitolo appena ho potuto *-* Non posso, quindi, assicurare un aggiornamento costante, ma prometto che farò più veloce possibile.

Un enoooorme grazie a SereILU che mi ha gentilmente betato questo capitolo e corretto tutte le stupidate che avevo inserito nel tradurre XD

Spero che questa storia vi piaccia almeno quanto piace a me <3

  
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