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Autore: gwendolyn    01/07/2012    10 recensioni
Eccomi con una Dott, questa volta a capitoli.
Non sarà tutta del genere "Drammatico/Triste" ma sarà un percorso con più Generi fino ad arrivare al "Romantico"
Spero che non sia orrenda, comunque fatemi sapere u.u
Dal 4 capitolo:
Pensare ad altro. Ecco la soluzione a tutti i problemi di tutte quelle persone che amano farsi mille paranoie.
Forse era la soluzione giusta anche per lui, ma lui era già indifferente di suo...
"Senti Scott, è quasi sera e ci hanno detto che la partenza è prevista per le cinque di domani mattina... Dobbiamo andare anche noi in albergo." aveva detto Dawn, con una semplicità e naturalezza inadatta al momento. Sembrava quasi che si fosse dimenticata dell'avvenuto, che non avesse ancora realizzato che si trovava davanti al suo ex.

QUESTA FANFIC E' STATA SOSPESA A CAUSA DI POCA FANTASIA
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Scott
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
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Era meglio se non ti avessi mai conosciuta
 
Sei una ragazza fragile, insicura.
Sei una ragazza strana, che vive nel suo mondo.
Allora perchè ho paura di ciò che provo per te?
 
"Lasciala per sempre, oppure amala come nessuno l' ha mai amata"
Era questo il consiglio che gli aveva dato Zoey tramite un messaggio, dopo aver saputo che Dawn aveva rotto definitivamente con lui.
Zoey dopo il reality era diventata una vera e propria impicciona, a volte Scott si domandava se non fosse lei la vera causa dei continui litigi con la sua ormai ex fidanzata.
Aveva spento il telefono, ovviamente non aveva risposto: perchè mai avrebbe dovuto sprecare i propri soldi per rispondere ad una ragazzina con la mania del protagonismo?
 
Si era seduto sul divano, intento a guardare qualche stupido programma, qualche prototipo del reality al quale aveva partecipato un anno prima.
Era meglio se se ne fosse stato a casa, a dare una mano con la fattoria, invece di subire mille torture per poi tornare a casa come un perdente. E in più era stato anche deriso da tutti passando per un patetico sociopatico.
Proprio lui che si era definito 'Il grande Scott', che aveva agito astutamente fin dall'inizio, che aveva manipolato le persone senza che se ne rendessero conto. Possibile una cosa del genere? Pare di sì.
E poi il reality era finito, e lui pur di non restare da solo aveva accettato di frequentare Dawn, nonostante non gli facesse nè caldo nè freddo. 
Non poteva di certo sapere che l'avrebbe rimpianto prima o poi.
 
- flashback - 
Scott stava per essere liberato dalla sua prigionia,  ovviamente era solo in quella stanza spaziosa: nessuno era venuto a fargli coraggio. Solo, come sempre solo. Erano tutti nella camera accanto, dato che anche Alejandro stava per essere liberato, tutti volevano vedere se era tornato il figo di una volta.
 
Per fortuna poco dopo era entrato il dottore, che quasi subito aveva aperto la scatola di ferro e, con l'aiuto di un' infermiera, l'aveva estratto e posizionato su un letto.
Era sotto l'effetto di antidolorifici e sonniferi vari, il suo corpo era immobile. Ma la sua mente funzionava bene, purtroppo per lui.
Gli avevano fatto delle iniezioni, probabilmente, ma queste non gli avevano provocato dolore. Era da due mesi che non sentiva nulla.
 
Erano bastate due ore, e la Iena era tornata come nuova.
Stava per provare ad alzarsi, quando qualcuno aveva bussato alla porta: era Dawn.
Era entrata, senza attendere una risposta, e si era posizionata davanti a lui, che la fissava incredulo come non mai.
Ci era voluto poco però per far tornare in sé Scott che sussurrò un duro "Che vuoi?" potendo constatare che gli era tornata la voce.
"Aiutarti" aveva risposto Dawn calma, nonostante la rabbia mischiata all'indifferenza che leggeva negli occhi del ragazzo.
Scott si era messo a ridere sguaiatamente, di colpo, sembrando addirittura uno psicopatico grave.
"Davvero, Scott... Non puoi restare da solo" aveva continuato Raggio di luna non curante della sua reazione.
 
Il ragazzo era incerto sul da farsi: continuare quella discussione o tagliare corto e mandarla via bruscamente? 
Aveva deciso di metterla alla prova, si era alzato in piedi senza smettere di guardarla negli occhi. Lei aveva dovuto alzare il viso, essendo lui più alto.
"E quindi? Cosa vorresti fare? Chiedere ad una di quelle stupide bestiacce di venire a vivere con me? " aveva detto sarcasticamente scuotendo la testa.
"No, voglio instaurare un rapporto con te." aveva risposto ancora una volta calma, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Scott non credeva a ciò che aveva sentito, che stupidata si era mai inventata quella stramboide?
"Ehi frena, frena. Sai quante ragazze posso avere io? Sai quante fanno la fila per uscire con me?" aveva ribattuto il ragazzo con fare altezzoso, con una convinzione esagerata considerata la situazione.
"Nessuna" aveva detto lei.
Questo era davvero troppo per Scott, che ormai si era pentito della scelta fatta: non doveva far continuare quella discussione, doveva mandarla via fin da subito.
Era infuriato ed indignato: come osava affermare una cosa del genere? Cosa ne sapeva lei? 
Alla fine aveva realizzato che non sarebbe servito a nulla porsi domande del genere, e la sua testa aveva cominciato a formulare un'idea...
Mettersi insieme? E perchè no? Poteva sempre approfittare di lei in qualche modo... Anzi, in tanti modi.
Lui la conosceva bene ormai: avrebbe dato, senza mai chiedere nulla in cambio.
"Ok, accetto" aveva dichiarato lui, sorridendo,
 
- fine flashback -
 
A quanto pare anche questa volta aveva fatto male i suoi conti: non ricevendo nulla in cambio, passa la voglia di dare.
Era ovvio, ma non per uno come Scott. 
Non aveva nemmeno tenuto conto del dispiacere (o rimpianto) che avrebbe provato, ma oramai era tardi.
Era tardi perchè lei si era stancata di lui... Era stanca della sua neutralità, della sua vita monotona in cui lei pareva nemmeno esistere.
Lei voleva salvarlo, ma non ci era riuscita. 
Ferma com'era nella convinzione che dentro di lui ci fosse qualcosa di buono, aveva sbagliato.
Scott si era pentito di aver accettato quella sciocca proposta, Dawn si era pentita di averla proposta.
 
Stava guardando la televisione da mezz'ora, guardando per modo di dire perchè non ci stava facendo caso più di tanto. Aveva altro da fare, altro a cui pensare. Si sentiva un'annullità, aveva pianto in mondovisione.
Che vergogna, un uomo non può piangere, non deve.
Troppi pensieri aveva per la testa, anche Dawn era tra quelli. Perchè? Dopottutto non gli piaceva, eppure...
Non riusciva a non pensarci, non riusciva a pensare a cosa sarebbe successo domani, dato che lei non era più con lui.
Quei messaggi, quelle parole, quelle visite. Lui odiava tutto questo, eppure in quel momento avrebbe dato il mondo per un misero messaggio. Per non sentirsi dimenticato, per sentirsi amato.
Lui ne era certo: lei provava qualcosa per lui, altrimenti perchè darsi tanto da fare?
" Perchè diavolo è successo a me, perchè diavolo mi sono innamorato?! Se tu non ci fossi sarebbe più facile, spero che tu scompaia per sempre dalla mia vita!" 
L'aveva detto così, senza pensarci su più di tanto. Era arrabbiato, stanco, deluso. Non sapeva nemmeno lui perchè aveva pronunciato quelle parole.
Poi aveva realizzato che nella frase c'era un mi sono innamorato. Un errore? Perchè l'ha detto se non l'amava? 
Mi sarò confuso, si ripeteva . Io non la amo, io non amo nessuno.
 
Come faccio a convincermene?
 
 
 
 
 
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Non era così che doveva venire, uffa.
Zoey sarà molto OOC comunque ._. Informazione gratuita.
Mi sono immaginata uno Scott confuso, che non sa bene ciò che vuole.
Povero, provo tenerezza per lui ._.
Vabbè, fatemi sapere se la storia prosegue bene :3
  
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