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Autore: lulubellula    02/07/2012    21 recensioni
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"Svegliati, Mark, svegliati!".
Una voce famigliare lo scrolla dal dolore fisico e mentale e lo sveglia.
"Lexie, sei tu? Come fai ad essere qui? Io ti ho vista, tu sei..." incomincia Mark.
"Morta? Sì, lo so" gli dice lei di rimando.
Perché Mark e Lexie si meritano un ultimo saluto.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lexie Grey, Mark Sloan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nona stagione
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Goodbye my love

Una foresta buia e tenebrosa si avvia ad essere illuminata dal chiarore dell' alba, qualche gocciolina di rugiada cola dalle foglie degli alberi rinfrescando il terreno circostante. 

Silenzio, un tremendo e atroce silenzio avvolge l' intero bosco, alberi, fiori e macerie di un aereo sventrato sono sparse qua e là tra le fronde dei pini e degli abeti secolari.

E un freddo, un freddo pungente che oltrepassa i vestiti, che si insinua nella pelle, tra le pieghe dei corpi dei superstiti, un freddo che non fa altro che peggiorare la già difficile situazione.

Meredith e Cristina dormono accoccolate, strette l' una all' altra per cercare di non morire assiderate, vicino a loro i resti di un flebile fuocherello e quell' ultimo fiammifero spentosi troppo presto.

Poco più in là, Derek sta dormendo di un sonno agitato, la ferita al braccio che punge e brucia a tal punto da averlo condotto in una sorta di torpore malato, di sonno febbrile.

Pochi passi più avanti, Arizona e Mark soffrono terribilmente, la donna ha una seria infezione alla gamba sinistra, non riesce a riposare e a darsi pace; sul suo grembo la testa di Mark, le cui condizioni sono a dir poco disperate.

"Svegliati, Mark, svegliati!".

Una voce famigliare lo scrolla dal dolore fisico e mentale e lo sveglia.

Non sa bene dove si trova, un prato bellissimo in primavera, dei fiori dai mille colori, farfalle e caldo, una piacevole sensazione di calore lo avvolge completamente.

"Lexie, sei tu? Come fai ad essere qui? Io ti ho vista, tu sei..." incomincia Mark.

"Morta? Sì, lo so" gli dice lei di rimando.

"Dove ci troviamo?" chiede lui.

"Non ne sono del tutto certa, ma credo che questo sia il luogo in cui si va dopo la morte".

"Il paradiso?" le chiede Mark.

"No, il paradiso é dall' altra parte, questo é il luogo in cui le anime possono sistemare le questioni in sospeso della vita terrena, in modo da distaccarsene del tutto e passare oltre."

"Oltre? Non voglio che tu passi oltre. Non possiamo semplicemente restarcene qui per sempre e basta?".

"No, non possiamo, non é permesso e poi non sarebbe giusto né per te, né per me" Lexie gli accarezza una guancia nel tentativo di consolarlo.

"Ma io non ho più motivo di vivere senza di te, sono perso, sono morto, sono morto dentro, sono solo un corpo che cammina perché la mia anima l' ho legata a te".

Lexie gli sorride, nel suo cuore prova una pena infinita per lui e anche per se stessa, per il futuro insieme che non potranno mai avere, per quel futuro che era stato brutalmente strappato su quelle  montagne scure e minacciose.

"Vieni, devo mostrarti qualcosa, seguimi, abbi fiducia in me" Lexie gli porge la mano e Mark la stringe forte e la segue senza fare storie.

"Guarda".

Arrivano all' estremità del prato e guardano insieme verso il basso.

"Ma cosa diavolo é ...?" le chiede Mark.

"Sei tu, siete voi, ora ti mostrerò quello che vi sta succedendo là sotto".

"Sono arrivati a salvarci, quella é una squadra di soccorso, quella é ..." il sorriso di Mark muore sulle sue labbra.

"Quella sono io, quella ero io, il mio corpo, ma come vedi ora sono qui con te, ti sto stringendo la mano".

"Ma cos' é questo? Un sogno, un' allucinazione, una prova? E' il mio cervello che sta impazzendo per il dolore? Mark urla e piange, cammina avanti e indietro per la disperazione.

"Qualunque cosa ti faccia dormire la notte" gli risponde Lexie.

"Perché sono qui? Perché? Qualcuno in questo dannato universo ha forse intenzione di farmi morire di crepacuore?".

Si ferma un momento e poi riprende: "Perderti é già stato atroce, la cosa più atroce che mi sia mai successa prima d' ora. E adesso sei morta ma sei anche qui, ti vedo, ti posso parlare, ti posso baciare, posso stringerti tra le mie braccia".

Lexie lo osserva e lo lascia sfogare e piangere, poi gli dice: "Non ci resta più molto tempo, la mia anima si sta facendo sempre più leggera, i miei conti in sospeso con la vita si stanno aggiustando, resti solo tu, ancora pochi istanti e dovrò andarmene".

"No, non andartene, portami con te, portami con te" Mark le si aggrappa ai suoi vestiti.

"Lascia che ti mostri qualcos' altro, lascia che ti mostri il dolore degli altri un' ultima volta".

Mark le da la mano e insieme si sporgono nuovamente.

In ospedale, Owen sta urlando dalla disperazione contro tutto e contro tutti, Callie piange e grida, stringe tra le braccia la piccola Sofia che percepisce il dolore e lo smarrimento della madre e piange anch' essa.

"Sofia" dice Mark.

Nel bosco, la squadra di soccorso sta cercando disperatamente di rianimarlo: "Carica a 200, libera -nulla- a 220, passami le piastre, carica, libera".

Arizona piange per lui, é sconvolta, Meredith e Christina sono lì vicino che pregano e piangono, proprio loro che dubitano dell' esitenza di Dio.

Derek é lì che gli tiene la mano e gli dice: " Non morire, non lasciarmi, non puoi farmi questo, non puoi andartene anche tu".

"Derek" dice Mark.

"Vedi, loro soffrono, non puoi lasciarli soli" gli dice Lexie.

"E noi?".

"Noi dobbiamo salutarci".

"Non voglio dirti addio, non voglio lasciarti".

"Il nostro non é un addio, ma un arrivederci. Vivi la vita che ti resta anche per me, ama e gioisci perché é esattamente quello che avrei fatto io" gli dice Lexie.

"Arrivederci, amore mio".

"Goodbye, my love"

E lo bacia.

 

"Carica a 300, libera".

Mark tossisce e apre gli occhi.

"E' vivo, é vivo!".

"Caricatelo sull' elicottero, portatelo in ospedale!".

"E' stato un sogno, il dolore per la morte di Lexie o il dolore per la ferita al cuore?

Non lo saprò mai, so solo che l' ho salutata un' ultima volta a che, forse, un giorno la rivedrò".

"Ho scelto di continuare a vivere per lei, per noi, sarà difficile rialzarmi ma le ho fatto una promessa. E io mantengo sempre le preomesse fatte".

E alza gli occhi al cielo e le dice nuovamente: "Arrivederci amore mio".


Note dell' autrice:
- spero vi piaccia questa one - shot nata durante una notte insonne, sentivo di dovere un tributo a Mark e a Lexie e perciò ho scritto e questo é il risultato
- grazie a chi leggerà e a chi recensirà
lulubellula

   
 
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