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Autore: Little Dreaming Writer    02/07/2012    6 recensioni
| Shinsei Roma x Chibitalia |
[ Questa FanFiction fa parte della serie “I Have Loved You For a Thousand Years, I’ll Love You For a Thousand More” ]
Austria adora suonare il pianoforte. Questo lo sanno tutti.
Così come tutti sanno che alla piccola Italia piace ascoltare le dolci note di Austria.
Tutti sanno anche che al piccolo Shinsei Roma piace guardare Italia. Più precisamente a lui piace Italia.
Ma che cosa succede se alla piccola venisse voglia di ballare?
[Cit. dal testo: ... poi alzò lo sguardo verso il bambino “Tu sai ballare Shinsei Roma?” gli chiese con tono speranzoso.
Il bambino sgranò gl’occhi azzurri, mentre il respiro quasi gli mancava. “B-ballare?” balbetto incredulo “T-tu vuoi, ballare… c-con me?
Sentì le guance andargli a fuoco mentre la castana annuiva, sorridendo dolcemente, una volta essere saltata in piedi.
]
- Reby~♥ ©
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chibitalia, Nord Italia/Feliciano Vargas, Sacro Romano Impero
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Gender Bender
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Time slows down 
whenever you're around 
I can feel my heart 
It's beating in my chest 
Did you feel it? 
I can't put this down 

So… Do you wanna dance?
Chibitalia x Shisei Roma

 


Le dolci note di un pianoforte riempivano lentamente ogni stanza della villa tutti i giorno.
Era sempre così quando Austria aveva bisogno di rilassarsi: si sedeva al suo amato strumento musicale e lasciava scivolare le dita tra i tasti.
E allora una piccola testa castana dai capelli scompigliati si affacciava curiosa dalla porta del corridoio principale, per ascoltare in silenzio il suono delicato e rilassante della musica di Austria.
La piccola Italia adorava il suono del pianoforte, specialmente quando era il suo padrone a suonarlo.
Qualcun altro invece adorava vedere il sorriso che la bambina aveva in volto mentre il suono di quella musica la catturava; e allora si nascondeva dietro ad un mobile nel corridoio, e la guardava, senza trovare il coraggio di avvicinarlesi…
 


************

 
“Ciao… Italia.” Disse deciso il biondo, trafiggendo la bambina con i suoi grandi occhi azzurri. Ma prima che questa potesse anche solo pronunciare il suo nome in risposta lui le aveva teso la mano, sorridendole ammaliatore, “Ti va di ballare?”
Un’espressione sorpresa e leggermente imbarazzata dominava il volto della piccola, mentre lui le prendeva le mani e cominciava a farla volteggiare per il corridoio, sulle note di Austria.
Ma fu ancora più sorpresa quando lui, fermandosi, appoggiò le labbra alle sue.

 

Un istante.
Un secondo.
E poi una porta si spalancò sbattendo. “Shinsei Roma! Perché stai ancora dormendo?!” la voce infuriata di Austria fece svegliare di soprassalto il piccolo, che finì a terra abbracciato al cuscino, gridando per lo spavento.
Era stato solo un sogno…
Solamente un sogno…
“Forza, preparati.” Sentenziò Austria uscendo dalla stanza, ritrovando la sua proverbiale calma.
Il bambino appoggiò con dolcezza il cuscino sul letto, poi si diresse verso l’armadio stropicciandosi gl’occhi.
Era stato solo un sogno…
 


Uscì dalla sua stanza di corsa sistemandosi la cappa, i capelli ancora spettinati e il cappello sottobraccio. Una dolce musica già echeggiava per i corridoi, accompagnando i suoi passi mentre si guardava attorno attento, alla ricerca della piccola Italia.
“Ahi!” gridò una voce femminile davanti a lui, mentre entrambi cadevano a terra dopo essersi scontrati.
… ok, forse non così attento.
“S-Shinsei Roma...” sussurrò la piccola Italia rialzandosi in fretta “M-mi dispiace tanto. Io… io, non guardavo dove stavo andando e…” cercò di scusarsi abbassando il capo.
Quando il biondo si fu alzato la guardò severo, costringendola a nascondere il viso con le mani e a farle sussurrare “M-mi dispiace Shinsei Roma…”
Il biondo sbuffò con indulgenza: quell’espressione dispiaciuta riusciva sempre a sciogliere il suo cuoricino, giocando a favore della bambina. “Che cosa stavi facendo?” le chiese poi indagatore, incrociando le braccia al petto.
La bambina tornò a sorridere con dolcezza “Andavo ad ascoltare Austria-san che suona.” Disse felice, poi afferrò il bambino per la mano e riprese a correre per il corridoio, verso la sala del pianoforte. Si fermò poi dietro la porta socchiusa, accovacciandosi per sbirciare dallo spiraglio aperto, e tirò con sé anche l’altro, decisamente imbarazzato e rosso in volto.
“Senti che bello…” sussurrò estasiata appoggiando una mano sulla spalla del vicino “Non è la musica più bella del mondo?”
“S-sì…” mugugno il bambino tentando di spostare lo sguardo dal viso della bambina e di portarlo verso il pianoforte, per evitare di arrossire ancora di più.
“Oh, come mi piacerebbe ballare…” sussurrò nuovamente lei, giungendo le mani e portandole al petto.
Shinsei Roma la guardò sorpreso. “B-ballare?” le chiese insicuro.
Lei si voltò e gli sorrise raggiante “Sì, ballare. Hai presente, no?” e si alzò di scatto, portandosi al centro del corridoio, poi cominciò a muoversi in tondo, cercando di imitare una ballerina.
Il biondo si mise a sedere davanti alla porta e cominciò a ridere, guardando la piccola Italia volteggiare senza sosta per il corridoio, con un sorriso dolce e vivo che trasmetteva tutta la sua energia, e la sua voglia di divertirsi nonostante la situazione in cui si trovava.
Il suo sorriso catturava sempre lo sguardo del piccolo Shinsei Roma, lo aveva fatto innamorare, e in quel momento più che mai, gli faceva venire voglia di stringerla amorevolmente tra le braccia.
Perché Italia doveva essere così dannatamente carina?
Questo pensava il bambino, osservando l’altra ‘ballare’ per il corridoio, fino ad inciampare nel tappeto e cadere a terra.
“Italia…” sussurrò il biondo alzandosi e avvicinandosi alla bambina stesa pancia a terra “Sei proprio imbranata.”
“M-mi dispiace…” sussurrò lei mettendosi a sedere “E’ che ballare è difficile senza qualcun altro…” poi alzò lo sguardo verso il bambino “Tu sai ballare Shinsei Roma?” gli chiese con tono speranzoso.
Il bambino sgranò gl’occhi azzurri, mentre il respiro quasi gli mancava. “B-ballare?” balbetto incredulo “T-tu vuoi, ballare… c-con me?”
Sentì le guance andargli a fuoco mentre la castana annuiva, sorridendo dolcemente, una volta essere saltata in piedi.
“Tu sai ballare Shinsei Roma?”
Certo che sapeva ballare. Quale giovane promettente e di nobile famiglia, come lui, non sapeva ballare?
Certo che sapeva ballare. E anche molto bene.
“B-bhe, io…” deglutì a fatica, incrociando gl’occhioni supplicanti della bambina “Io, sì…”
Il volto della castana si illuminò, aprendosi in un sorriso raggiante; prese le mani del bambino e lo trascinò al centro del corridoio, poi gli appoggio una mano sulla spalla “Pronto?” gli domandò sorridendo entusiasta.
“S-sì…” balbettò l’altro avvampando, sfiorandole il fianco con la mano, l’altra stretta in quella di lei “Pronto.”
E mossero il primo passo. Poi un altro, e un altro ancora subito dopo. Si muovevano lentamente in tondo, volteggiando con grazia sulle dolci note che uscivano dalla stanza affianco. Italia rideva divertita, Shinsei Roma stiracchiava un sorriso, imbarazzato e impacciato come nei movimenti.
Ma finalmente stavano ballando.
 
“Ma guardali…” sussurrò la giovane Ungheria affacciandosi al corridoio, con un secchio d’acqua in mano “Sono così dolci Insieme.” Sorrise dolcemente osservando i due bambini continuare a girare in tondo, ridendo felici.

Finalmente stavano ballando….


 
“S-Shinsei Roma” un sussuro richiamò l’attenzione del bambino, già intento a sistemare nell’armadio la cappa scura. Si voltò verso la porta della sua stanza e vide una cuffietta bianca sbucare da dietro.
“I-Italia!” disse nervoso, sistemandosi in fretta i capelli “C-che cosa c’è?”
La bambina si affacciò meglio dalla porta, “Volevo solo dirti che mi sono divertita oggi pomeriggio” disse sorridendo felice  “a ballare con te. Sei bravo a ballare.”
Il biondo avvampò, passandosi una mano tra i capelli “G-grazie I-Italia.” Le rispose con un fil di voce “Anche tu…”
“Dovremmo farlo più spesso, non credi?” chiese infine lei entusiasta, prima di sparire nuovamente per il corridoio.
Affacciatosi al corridoio, il biondo sorrise nel veder sparire in lontananza la gonna verde della bambina. “Sì, forse dovremmo…” mormorò contento prima di rientrare e chiudersi la porta alle spalle.
 
 
 
 
 
*Angolo Autrice*
 
Salve sezione di Hetalia. Sono tornata a rompere le scatole a scrivere nel vostro fandom.
Ed ecco un’altra Shinsei Roma x Chibitalia (Chibitalia rigorosamente femmina, scusate, lo yaoi non mi dice proprio niente ^^”).
Allora, che dire? Le parole in alto prima del titolo sono una strofa di Today Was A Fairytail di Taylor Swift, canzone che mi ha ispirato questa FF, insieme ad un’immagine stupenda che ho visto in un video ma che non riesco più a trovare .-.
Bene, ora vorrei sapere che ne pensate. ^^
A presto gente.

Reby

   
 
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