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Autore: ShinyShilla    02/07/2012    3 recensioni
Dal testo
"Con un sospiro di sollievo, il giovane corse verso l'uscita, senza più timore.
Un piede messo male, o magari una discesa non prevista, improvvisamente John si ritrovò a ruzzolare
tra la terra umida e il secco fogliame. Finalmente, dopo un minuto buono, il giovane si fermò. Cercò di risistemarsi per bene in piedi, ma qualcosa lo bloccava. Cercò di camminare, ma non riusciva."
Spero sia all'altezza di questo fandom, anche se non è di "genere comune" (ossia demenziale o romantico o avventura etc etc.)
Mettetevi comodi e buona lettura.
Genere: Dark, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Manga, Videogioco
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La trappola

*frush frush*
"Cosa è stato, cosa si è mosso?"
*frush frush*
"Calmati, rilassati... sarà certamente il vento che muove l'erba e le foglie dei cespugli.
Stupido che non sei altro, come ti è venuto in mente di sfidare i tuoi amici alle solite, stupide prove di coraggio?
E ora guarda dove ti ritrovi! In mezzo al fitto bosco, di notte!
La tua mente oramai starà vagando, a braccetto con l'immaginazione, chissà dove...

Eppure...

Ma cosa vado a pensare! Che cosa ci sarà mai di pericoloso qui?
Magari un markrow, un paio di spinarak e qualche aipom... niente di cui preoccuparsi.
Ma sì, saranno certamente i piccoli degli aipom che si divertono ancora a fare chissà che!
Però... non è un po' troppo tardi anche per loro?

Ah, il vento si è abbassato... e i fruscii sono cessati...
Visto? Che ti dicevo, John? Era l'aria che muoveva il fogliame!
Ora regna solo il silenzio! Posso sentire il mio respiro, il battito del mio cuore...
Quante ore saranno passate dall'inizio della prova? Uhm... è l'una e un quarto... bene, direi che io qui ho finito!

Ma.. da dove sono venuto? È troppo buio, non riesco a vedere un palmo dal mio naso...
Dovrò andare a tentoni... "


--


Dall'oscurità della foresta, si sentivano solamente i pesanti passi di un ragazzo.
Passi incerti, pieni di timore.
Il giovane non sentiva altro, oltre al suo respiro. Il silenzio che lo circondava era ormai diventato insopportabile... era diventato esso stesso rumore, un rumore acuto che proveniva dalla sua testa.
Girava a vuoto, lentamente, non trovando neanche un punto che lo potesse ricondurre alla retta via. Oramai la nottata sembrava essere diventata surreale. Il buio prendeva forme fantastiche, mentre l'unica luce che proveniva dalla luna sembrava un qualcosa di mistico, e i piccoli grumi di polvere davano alla scia luminosa un qualcosa di spaventoso.

Dopo aver rischiato di cadere molte volte, il ragazzo poté notare da lontano tante piccole luci.
Le luci del villaggio? Non potevano essere che quelle!
Con un sospiro di sollievo, il giovane corse verso l'uscita, senza più timore.

Un piede messo male, o magari una discesa non prevista, improvvisamente John si ritrovò a ruzzolare tra la terra umida e il secco fogliame.
Finalmente, dopo un minuto buono, il giovane si fermò. Cercò di risistemarsi per bene in piedi, ma qualcosa lo bloccava. Cercò di camminare, ma non riusciva.
Con forza, cercò di slanciarsi in avanti, ma come risultato ebbe una bella tirata di capelli.
Non riusciva a capire cosa stava succedendo, finché non tastò con le mani la parete su cui era finito, o meglio, sul filamento...

Era finito su una ragnatela... una ragnatela gigante.

I fili erano talmente sottili che nemmeno con la luce della luna si potevano notare. Eppure erano forti, resistenti, come se fatte d'acciaio.
John cercò ancora di liberarsi dalla presa vischiosa della trappola, ma non ci riuscì.
Si guardò un po' attorno, per vedere, magari, se qualcuno che passava di lì lo poteva aiutare, ma lui stesso era scettico di quella piccola speranza...


Passarono molti minuti prima che un fruscio attirò John, che era ad un passo dal dormire con gli occhi aperti.
Il ragazzo rivolse lo sguardo dalla parte del rumore. Dal fitto fogliame uscirono, piano piano, tantissimi puntini luminosi, che sembravano fissarlo. Nello stasso istante, lo stesso rumore venne emesso dall'altra parte. Voltandosi anche da questa, il giovane vide altrettanti puntini luminosi. Non capiva cosa fossero, finché uno di loro non uscì completamente dall'oscurità. Le macchie di quell'addome formavano una faccia felice, alquanto raccapricciante, che probabilmente stava sostituendo l'espressione del musetto dagli occhi vitrei...
La luce della luna lo aveva ingannato, illuminando quei piccoli occhietti, e facendogli credere di essere vicino al proprio villaggio.
Immediatamente John cercò di svincolarsi, disturbando i piccoli pokémon, che sembravano soffrire per quella azione improvvisa. Notando questo, il ragazzo continuò a muoversi, nella speranza di allontanare o almeno di liberarsi una buona volta.
Per alcuni istanti la cosa parve funzionare, ma improvvisamente uno di loro lo morse. Piano piano, il giovane iniziò a calmarsi. Vedeva un po' appannato, sentiva la testa girare, e mentre l'umano stava fermo, i piccoli pokémon tessevano la loro tela su di esso. Filo per filo, ognuno di loro faceva il suo lavoro. Piedi, gambe, ventre, torace e braccia.

John si stava ormai riprendendo quando si sentì la parte inferiore della testa umidiccia. Abbassò lo sguardo per vedere cosa poteva essere ma non fece in tempo...


Le piccole zampe gialle striate di nero giravano di qua e di là. Le mandibole rosse lavoravano senza sosta. Erano come delle piccole macchie verdi che correvano senza meta nel vuoto. Dovevano preparare un'altra grande, bellissima tela.
Resistente come l'acciaio. Invisibile come la morte.




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Note autrice:

Non sono vere e proprie note. Più che altro approfondimenti, per poter apprezzare al meglio la storia (forse)
L'unica pecca è che... nah, meglio non scriverlo
Fonte: Pokémon Central Wiki
"Le macchie sull'addome assomigliano ad un volto che cambia espressione in base all'umore di Spinarak "
"Ha un morso velenoso e può tessere una ragnatela molto resistente per catturare le sue prede o per immobilizzare i nemici. "
"La ragnatela tessuta da Spinarak può essere considerata il suo secondo sistema nervoso poiché dalle sue vibrazioni pare riesca a capire la natura della sua preda. - Tesse la tela con un filo sottile ma forte ."


Beh, spero sia piaciuta e che... vi abbia messo un po' di timore...
L'ho scritta un anno fa per un contest (e daglie) ma non l'ho mai postata. Qualche errore? Qualcosa di sbagliato? Descrizioni orribili? Accetto tutte le critiche =) [Tranne insulti gratis, non li sopporto]
Spero di ricominciare a postare fic "Inedite" e non prescritte, anche perché voglio continuare la storia di weelia ç_ç
Ci si vede alla prossima ^^

  
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