Sdraiato sulla schiena tra queste bianche lenzuola di un letto qualunque in una stanza d'albergo: ti guardo mentre il tuo odore per niente qualunque riempie le mie narici e sprofonda nel mio corpo riempiendomi i polmoni. Quell'odore forte e aggressivo caratteristico di te,della tua pelle scura sovrastata dai tatuaggi. L'odore di whisky,sigarette e qualcos'altro. Il sole sta per sorgere. Illumina pezzi di stanza in maniera lenta,quasi timorosa. Cos'è tutta questa riluttanza nel mostrarsi?! Forse anche lui,come me,sa che in questa stanza c'è una creatura molto più luminosa,spontanea,solare e pericolosa di lui...Ha paura di rivelarsi così insignificante di fronte a questa schiena lucida e rilassata rivolta al soffitto. Le braccia tatuate distese lungo i fianchi altrettanto rilassate. Sei lontano dal mio corpo di qualche millimetro,eppure il tuo calore passa da te a me a una frequenza assurda,potentissima,come se fossimo ancora abbracciati,intrecciati l'uno nell'altro come questa notte. Guardo il tuo profilo rivolto verso di me. Sorrido. Sei qualcosa che diventa ogni giorno più bello e raro. La curva libera che percorre il tuo naso prima di piegarlo all'insù in un modo che mi fa impazzire. I capelli nerissimi illuminati dalla debole luce aranciata di questo timido sole sparpagliati sulla fronte e sulle tempie. Sembri così innocuo abbandonato al sonno. Innocente. Puro. Sembri. Io so bene come sei. Conosco tutta la malizia,l'arroganza e il narcisismo che ti navigano in corpo miste all'alcol,il fumo,il sangue caldo e passionale da chitarrista. Conosco tutto di te. Ogni curva del tuo corpo e del tuo spirito. Non hai segreti per me. Ti conosco meglio di quanto possa conoscerti lei,meglio di quanto tu stesso possa conoscerti. Ti amo come lei neanche potrebbe immaginare,come tu stesso ti ami... Ogni volta che ti guardo so che siamo destinati ad essere questo: Due corpi che si amano nel segreto e scalpitante silenzio di una stanza d'albergo sconosciuta che prende ad essere il nostro universo. Uno sguardo più o meno esplicito su un palco qualsiasi. Una battuta maliziosa durante un'intervista,che ci fa ridere come due bambini ricordandoci aneddoti strani e ogni volta diversi. Sotto migliaia di sguardi interrogativi,primi fra tutti quelli dei nostri compagni di band,riusciamo ad essere un pò io e te,anche se solo per poco. Fingere di vivere una vita che non ci appartiene,una vita "moralmente corretta" che pretende di essere vissuta,diventa meno insopportabile ogni volta che la tua risata stravolge la mia mente,ogni volta che ho momenti come questi per guardarti,da solo,senza aver paura delle conseguenze. Momenti più lunghi di quelli durante le interviste o i concerti. Momenti spogliati da qualsiasi clichè. Sì sole,sorgi piano,in silenzio... Non svegliarlo,non ancora. Lascia che sia mio per un altro pò.