Autore:
Lady
Eloise (Sia sul Forum che su EFP, ovviamente va bene per il banner)
Titolo: Come le
foglie in autunno
Fandom: The
Vampire Diaries
Rating: Verde
Genere: Introspettivo,
Malinconico, H/C
Avvertimenti: Missing
moment, One-shot
Pacchetto scelto:
Poeta
Introduzione: Durante
le fasi d’incoscienza, dopo l’incidente al Wickery
Bridge, Elena si rende conto
che le sue azioni l’hanno condotta alla sua fine.
Rivede nella sua mente il primo incontro con Damon e la
dichiarazione d’amore che le aveva fatto.
Al momento del suo risveglio in ospedale si rende conto di
non volere Stefan accanto a sé e di cercare disperatamente
Damon.
Solo il suo arrivo metterà fine alla sua sofferenza emotiva.
Finalmente Elena sarà pronta ad andare avanti e a fare la
scelta giusta per se stessa.
Note dell’Autore: Comincio
con il dire che sono una fa Delena fino all’osso.
Non sono molto sicura di aver utilizzato al meglio il
pacchetto che ho scelto, spero che sia accettabile.
E’ solo che adoro questa canzone e vista la fortuna di
riceverla
nel pacchetto, mi sembrava un’eresia rifiutarla.
Ho cercato di usare le stagioni come filo conduttore per
l’esame di coscienza di Elena e l’elemento della
pioggia, in particolare “le
lacrime che inondano il viso di Elena come un temporale
estivo”come molla per
la decisione di lasciarsi alle spalle il passato.
Ero stata una stupida, come potevo sapere quale fosse la
cosa peggiore della morte?
Solo ora, mentre i polmoni bruciavano incessantemente e il
mio corpo era attraversato da spasmi che mi costringevano a
contorcermi, solo
ora sapevo esattamente qual era la cosa peggiore della morte.
L’assenza.
L’assenza di tutto quello che amavi e che ti rendeva felice,
l’assenza del calore del sole sulla pelle,
l’assenza dell’amore di chi ti
amava.
Quello che mi faceva sentire in assoluto più vuota era la
sua
assenza, l’assenza dell’unica persona che mi aveva
sempre protetto, Damon.
Come l’estate che arriva portando con sé il calore
del sole,
così Damon aveva riscaldato la mia anima dopo la partenza di
Stefan.
Niente purtroppo può durare per sempre e anche
l’estate
prima o poi è obbligata ad andarsene, per lasciare spazio
all’autunno, le foglie
inevitabilmente cadono e il sole che riscaldava le giornate diventa
sempre più
freddo. Tutto ciò era successo al mio cuore dopo il ritorno
di Stefan, non
c’era più niente in lui della persona che mi aveva
fatta innamorare, ormai era
così diverso e il solo guardarlo mi faceva morire ogni
giorno di più.
Così piano piano ho perso tutti i fiori e le foglie, che mi
rendevano bellissima, sprofondando in un autunno senza fine.
Avevo sempre pensato, che negli ultimi istanti, avrei
rivisto la mia vita come un film, come se fossi seduta al cinema e mi
stessi
gustando un proiezione appassionante.
Invece l’unica cosa che riuscivo a vedere era
l’oscurità che
mi avvolgeva e l’unica cosa che riuscivo a sentire era il
silenzio.
Solamente una cosa mi inseguiva nelle profondità
dell’acqua,
il senso di colpa, che mi soffocava ancora più velocemente
della mancanza di
ossigeno.
Ero sempre stata una persona decisa, difficilmente cambiavo
idea e come al solito questa volta non era stato diverso. Ancora una
volta la
mia testardaggine mi aveva condotto su un sentiero minato, questa volta
però, a
differenza delle altre non mi ero salvata.
Forse se mi fossi fermata a pensare e avessi soppesato
meglio i miei sentimenti, non sarei qui a morire, senza potermi
liberare da un
peso enorme che mi spinge a fondo.
Lentamente le forze mi abbandonavano e gli spasmi si
facevano sempre meno frequenti. Ormai la riserva di aria nei polmoni
era quasi
completamente esaurita.
Sapevo che da un momento all’altro sarebbe finito tutto.
Come un lampo, solo pochi istanti prima di perdere i sensi,
vidi il suo sorriso e i suoi occhi color del ghiaccio, poi il buio mi
avvolse.
Pensavo che morire sarebbe stato come sparire, smettere di
esistere. Un momento prima ci sei e quello dopo non ci sei
più.
Se avessi saputo prima di non essere davvero morta, forse non
mi sarei posta tutti questi interrogativi e la mia vita sarebbe
proseguita senza
troppi scossoni.
Intorno a me il silenzio regnava sovrano, era come se
nessuna parte di me fosse davvero sotto il mio controllo, sapevo di
avere un
corpo ma non riuscivo a prenderne il controllo.
L’unica cosa che sembrava essere realmente viva era il mio
cervello, che dolcemente mi concedeva di vedere i momenti cui ero sta
felice e
in ognuno di loro, per un motivo o per l’altro
c’era sempre Damon.
Sapevo di non essere mai stata la persona più ragionevole
del mondo, ma non avrei mai pensato di poter essere stata
così cieca.
Improvvisamente mi resi conto di stare guardando una parte
della mia vita che non ricordavo di aver vissuto.
Una strada buia e uno sconosciuto che mi abbagliava con il
suo fascino e mi augurava tutto quello che desideravo.
Si, ma cosa desideravo? Fino a pochi giorni fa, avrei detto
una vita calma e tranquilla con Stefan, probabilmente era sempre stata
una
bugia, ma mai come adesso mi sembrava tale.
Ancora un altro flash e mi trovai nella mia stanza, occhi
negli occhi con Damon e sentii la sua voce suadente farmi un
dichiarazione
d’amore dolcissima.
Perché questi ricordi stavano riaffiorando solo ora, se
avessi
ricordato di averli prima le mie scelte sarebbero state diverse.
Tutti i ricordi, anche quelli che non sapevo di avere,
stavano lentamente tornando a galla,
poiché
niente si può nascondere per sempre.
Lentamente la mia volontà riprendeva possesso del mio corpo,
finché, all’improvviso mi alzai a sedere e
inspirai più aria possibile, come se
i miei polmoni fossero vuoti da troppo tempo.
I miei occhi vagavano spauriti per la stanza, alla ricerca
di una conferma, alla ricerca di un appiglio.
Finalmente incontrai gli occhi verdi e dolci di Stefan, ma
il mio cuore non sussultò come mi aspettavo, e la sensazione
di solitudine che
mi attanagliava non dava segno di voler sparire.
Presto mi resi conto che il mio desiderio di non voler
ferire nessuno, non aveva fatto altro che obbligarmi ad immergermi
sempre più in
profondità nel mio dolore, provocando altra sofferenza.
Come un uragano il vampiro dagli occhi di ghiaccio irruppe
nella stanza. Sembrava sconvolto, i capelli spettinati e gli occhi
rossi non
erano da lui.
Stefan, come sempre si era reso conto della situazione e ci
lasciò da soli. Ora ero faccia a faccia con
l’artefice della mia sofferenza.
Osservavo Damon avvicinarsi lentamente, quando finalmente fu
abbastanza vicino allungò una mano e mi accarezzò
il viso, come se avesse
bisogno della prova che ero lì.
In un attimo i miei occhi si riempirono di lacrime, che ben
presto inondarono il mio viso come un temporale estivo.
Senza dire una parola gli cinsi la vita e lo abbracciai.
Sapevo che non sarebbe servito parlare, con lui non ce n’era
bisogno.
Finalmente potevo lasciarmi alle spalle la mia vita umana e
potevo ricominciare da capo, senza rimorsi. Avevo visto quello che lui
era
stato per me e quello che aveva fatto, anche se lo avevo sempre saputo,
ma
grazie alla memoria che avevo riacquistato ero più sicura
che mai della mia
scelta.
Ora ero pronta a svegliarmi dal mio sonno, ero pronta ad
affrontare con lui quello che avrebbe comportato la mia trasformazione,
ero
pronta a svegliarmi e a lasciarmi condurre da lui attraverso tutte le
stagioni
del cuore.