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Autore: SeleneKyoto    03/07/2012    3 recensioni
Gli antichi hanno creato un dio per ogni cosa: mare, terra, tempeste e sentimenti. Ma se esistesse anche la dea dello Yaoi? Un'artista da semplice mortale a dea nell'olimpo. Solo una Musa può cantarne le gesta. E allora che il canto cominci!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                              a Violls con affetto Kabooom!
Cantami o Diva della fujoshi fanciulla,

Che infiniti addusse eroi a baciarsi

Avendo tutte le donne rifiutate

E molti di questi  a ben altro li ispirò.

Così di Zeus l’alto consiglio s’adempia

Da quando primamente la elevò ad alta carica:

Dea dello Yaoi e dell’amato slash!

 

 

 

Ma cosa li portò a tale scelta?

La sdegnosa Era appena, svelta,

conobbe i suoi pensieri

chiamò a raccolta gli dei fieri,

sull’alto Olimpo innevato

ogni  immortale fu convocato

Hermes, Poseidone vennero all’appello

Insieme ad Atena ed Apollo bello,

dalla chioma dorata,

con Bacco e Venere amata.

Quando tutti furono presenti

Si alzò dal trono a passi lenti

Fiero lo sguardo e il portamento

Annunciò loro il suo turbamento:

“C’è una giovine nella terra d’Utopia

Che m’insulta con la sua fantasia

Per lei il Piè veloce Briseide ha abbandonato

Preferendo l’affetto di Patroclo lodato

Ed Ovidio che doveva insegnare

Come le donne si posson conquistare

Del gentil sesso ora ha il terrore

Ma dell’amore per gli uomini è l’istruttore!

Infine Virgilio non dimentichiamo

Tutti quanti Enea conosciamo.

Il suo destino ora è cambiato

Il finale ha modificato:

non più di Turno la morte luttuosa,

ma per le nozze d’Enea una cena suntuosa!”

Un mormorio per la sala si levò

Quando Atena con voce chiara parlò:

“E’ diritto del poeta modificare

Quello che la mente è riuscita a creare

E di certo non è un divieto

Che il finale sia più lieto”

Allora Era disperata

Ribatte  con voce irata

Che le nozze avrebbe approvato

Se all’altare Lavinia avesse portato,

mentre a Turno lo sventurato si è unito

e così il canto è finito.

Nel salone si crea un gran scompiglio

Ancora duro è della dea il cipiglio,

un rimedio bisogna trovare

per poter l’insulto riparare

e dopo molte ore di discussione

finalmente si giunge alla soluzione.

Ma per questa da qui ci allontaniamo

Nella valle di Utopia invece andiamo!

 

 

 

Usciva Artemide dai boschi

Con in mente pensieri foschi

Il sorriso del fratello aveva notato

Quando lei gli dei avevan votato

Per andare dalla giovane ribelle

E persuaderla con parole belle

A far cessare quell’insana passione

Che una grande offesa pareva a Giunone.

Il ghigno di Apollo non promette bene

la diva sa che per lei vuol dir pene,

tuttavia il passo affretta

 su per la strada retta,

la casa vede in lontananza

e così  la dea decisa avanza.

 

Stava la fanciulla intenta

A ritrarre attenta,

con molta precisione

Due giovani presi dalla passione

Quando Artemide fa il suo ingresso,

nella posa rimane di gesso,

la vista le gote fa imporporare

e la lingua non riesce a parlare.

A lei che gli uomini non son mai piaciuti

Il cuore batte per due sconosciuti

Perché insieme non hanno difetti

Sono una coppia di giovani perfetti.

 

La pittrice smette di lavorare

“Aster, Jim potete andare”

Congeda i due con un sorriso

E volge alla straniera il viso.

Artemide sbatte le ciglia

La fissa con meraviglia

Ancora non riesce a capire

Cosa l’ha fatta impazzire,

ma subito riprende il contegno

e mette in moto l’ingegno

all’artista la sua storia inventata

racconta con aria incantata

però la verità in parte dice

di come tra le giovani vive felice

che senza alcun maschio attorno

va a caccia ogni giorno.

 

La pittrice ascolta e comprende

Poi questa risposta le rende:

“Se gli uomini non puoi che rifiutare

Allora le donne prova ad amare,

in fondo l’affetto non è dato

dal sesso con cui sei nato,

ma dai sentimenti che provi

quando con l’amata ti trovi.”

 

A quelle parole la dea impazzisce,

Tutta tremante impallidisce.

La giovane sembra riuscita a scoprire

Quello che lei stessa non pareva capire

Ma la verità fatica ad accettare

E per la vergogna inizia a scappare.

L’artista non si sposta nemmeno

La risata in gola tiene a freno

poi quando la dea è ormai distante

ridendo riprende il lavoro all’istante.

 

 

 

Ma Era la disfatta non vuole accettare ,

così la vendetta inizia a preparare:

insieme argilla sassi e terreno

mescola all’arcobaleno

una statua d’uomo modella

e poi Pantheon l’appella.

Infine gli infonde il soffio vitale

che dai piedi alla testa risale.

Inorgoglita dalla sua creazione

La dea distoglie l’’attenzione.

E proprio in quel momento

Poseidone giunge lento,

Così senza farsi notare

La statua riesce a modificare

Bellezza e carisma gli porta via

Insieme ad intelligenza e fantasia.

Era non si accorge dell’inganno

E senza notare il danno

Il Pantheon alla giovane manda

Ma prima gli comanda:

“Con il tuo amore devi accecarla

Per poi condannarla

A diventare la matrona perfetta

Ed una sposa diletta.

Allora gli eroi smetterà di traviare

E me incomincerà ad onorare!”

Sorride la Malvagia pregustando la vittoria

Ed intanto dall’Olimpo la scena osserva con gioia.

 

 

 

 

Dunque la fujoshi era ancora nella sua stanza

Quando il Pantheon baldanzoso avanza

Dalla sua bocca escono grida animali

e si muove con passi tribali

la povera giovane è disgustata,

ma per questo non spaventata

dal ragazzo cerca di stare lontana

anche se ogni sua mossa sembra vana.

Ma mentre sta per disperare

Un altro giovane vede arrivare

Edipo viene  soprannominato

 il suo vero nome ha dimenticato.

Allora in mente le appare la soluzione,

veloce si mette all’azione

Da Edipo corre lesta

Mostrando un sorriso da festa

Poi in casa lo obbliga ad entrare

Dove c’è il Pantheon ancora a gridare

E quando dentro entrambi li ha rinchiusi

Lei sorridendo con occhi socchiusi

Inizia dalla finestra a sbirciare orgogliosa

Il frutto della sua impresa gloriosa.

I giovani lasciati da parte i discorsi

Si stringono tra baci e morsi

Ed il resto anche voi lo potete immaginare

Perché adesso sull’Olimpo dobbiamo tornare

 

 

 

Stavano gli Dei ancora riuniti

Dell’ultima sconfitta stupiti

Solo in tre non erano meravigliati

Che i fatti così fossero andati:

Apollo poiché nel futuro aveva guardato

Per conoscere l’esito che si era avverato

E Zeus con Poseidone perché attenti

Avevano aiutato lo svolgersi degli eventi.

 

Allora prese la parola il dio del tuono

E scese trionfante dal suo trono:

“ La moira così ha voluto.

Non si può cambiare quanto è accaduto.

Poiché la giovane dal destino è protetta

Io decido che venga eletta

La carica di dea le dobbiamo donare

Per poterla riuscire a controllare.

Trasformandola in dea molti mortali ci adoreranno

E le nostre glorie in terra mai finiranno!”

 

Gli altri dei gridano la loro approvazione

Tranne Era che trattiene una maledizione.

Stanca con un ultimo sospiro riesce a chiedere:

“Se non vuole tra di noi risiedere?”

“Le darò un dono che non potrà rifiutare

 Un giovane come mai prima creato

Che per l’aspetto ed il carattere sarà amato:

Capelli mossi come le onde del mare

Morbidi d’accarezzare

 voce splendida all’ascolto

Che chi la ode ne rimarrà sconvolto

Corpo perfetto e umore particolare,

di cui la giovane non si potrà mai stancare”

E Poseidone con queste parole

Si erge in tutta la sua mole

Dall’oceano in burrasca fa apparire un figura

Che cammina tranquilla sull’acqua pura

La ragazza  trovatasi presso il mare

Lo vede con stupore arrivare

Passione la coglie e non riesce a bloccarla

Mentre lui la guarda e già sente di amarla.

 

Così degli dei si è compiuto il volere

La fujoshi non si può trattenere.

A dea viene innalzata

Col suo compagno alla cima innevata.

 Ancora oggi lì vivono sereni,

mentre per tutto il mondo hanno fedeli.

 

 

 

Per questo, quando noti che due ragazzi sono affiatati

E se ti sembra che i tuoi compagni siano innamorati

Non preoccuparti perché è il Suo volere

E fantasticare è di sicuro un bene!

 

Nella rete il suo potere si estende

da manga, anime e fan fiction dipende

 

 

Ora lettore ti devo salutare

La dea benigna bisogna festeggiare

E se pensi che questa storia sia fantasia

Attento perché la realtà ti ridurrà alla follia!

 

Salve a tutti! Grazie per essere giunti fino alla fine! 

Questa assurda storiella è un biglietto di compleanno (?) per Deeryl. Edipo ed il Pantheon sono le rappresentazioni di due nostri compagni di classe, mentre il ragazzo misterioso è di proprietà della festeggiata! 
Che dire? Spero non sia sembrata troppo senza senso e che vi sia piaciuta. Non aveva nessun intento moralistico o serio perciò se almeno un po' vi ha fatto divertire ho raggiunto il mio obiettivo!

Fujoshi è l'appellativo dato in giappone alle ragazze che amano il genere Yaoi, sarebbe dispregiativo, ma noi lo usiamo come complimento per tutte le persone che condividono la nostra passione.

 

 


  
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