Lui amava il piacere. Era un edonista. Ma ne era anche geloso. Lo voleva per sé. Era egoista. Che poi se per soddisfare le sue voglie sfrenate e raggiungere il piacere lo provocava nelle sue partner, e anche diverse volte, era un plus. Non gli importava cosa le persone pensassero di lui. Giusto o sbagliato. Per lui non contavano nulla. Per lui non avevano importanza. Per lui giusto era fare tutto ciò che voleva, senza limiti, senza freni. Sbagliato era non farlo. Si prendeva tutto ciò che voleva, senza complicazioni né lagne. Era lui il padrone della sua vita, non uno stupido sentimento che alla prima occasione l’avrebbe fatto soffrire.