Ad ognuno il suo...

Era una giornata afosa, la giornata ideale per starsene tranquilli in spiaggia ma quella non era il genere di vita che il Maestro desiderava condurre, per lui quella era una giornata impossibile. Non poteva mettere in atto i suoi piani e non voleva nemmeno starsene in pantofole a non fare niente per tutto il resto della giornata.
-Perchè l' autunno non dura per sempre?- Si chiese andando avanti e indietro per tutto il soggiorno.
La sua attenzione si concentro sul palmare -No, non posso! Dev' essere lui a cercare me!- si disse e cercò di guardare altrove ma la sua attenzione ripiombò lì -Non farlo Saxon, non farlo.- si ripetè ma senza nemmeno ascoltarsi prese il palmare e compose il numero del Dottore.
-Pronto..Ehm ciao!- Disse imbarazzato.
-Maestro? Mi hai chiamato?- Chiese il Dottore scioccato per il gesto improvviso del Master.
-Si..-
-Ti sono mancato vero?- Chiese in tono provocante.
-Si...Cioè...Mi annoio e mi chiedevo se ti andava di pass...- Qualcuno suonò alla porta -Scusa un secondo hanno suonato.-
Il Master andò ad aprire e si trovò davanti alla porta il Dottore -Ma come diavolo hai fatto?- chiese con gli occhi sbarrati.
-La forza dell' amore!- Esclamò il Dottore picchiettando leggermente il suo cacciavite sonico sulla testa del Master ed entrando in casa. -L' hai messa a posto dall' ultima volta!-
-Direi...Era tutta sottosopra.-
Il Dottore prese a gironzolare per casa osservando per bene ogni centimetro come se stesse cercando qualcosa di prezioso.
-Cosa stai facendo?- Gli chiese il Master.
-Sono sicuro che c'è..- Osservò nella mano del Master -Mi dai un secondo il tuo palmare?-
Il Master capì cosa cercava il Dottore -No!-
-Dammi il palmare!- Insistette e cercò di prenderglielo di mano.
Passarono all' incirca dieci minuti prima che il Master inciampò su un cavo facendo cadere anche il Dottore e dandogli l' occasione di prendere il palmare.
Si sedette sulla schiena del Master per impedirgli di riprenderselo e iniziò cercando di capire come funzionasse -Ma come fai ad usare questa diavoleria?- Chiese. Dopo un bel po di domande e di parecchi Crac provenienti dalla schiena del Master, il Dottore riuscì ad andare sulle "Immagini".
-Ci hai messo mezzora per aprire un file che ti compariva all' istante!- Protestò il Master ancora imprigionato sotto il Dottore.
-Uuuh. Avevo proprio ragione, avrai almeno duecento foto mie. Ma che romanticone.-
-Smettila e scendi dalla mia schiena.-
-Hai una piscina dietro casa, ci andiamo?-
-Non ho voglia!-
-Okay, allora non mi alzo!- Disse il Dottore incrociando le braccia.
-Eh va bene! Però ora alzati che ho sentito un altro Crak.-
Il Master ebbe qualche difficoltà ad alzarsi a causa dei dolori alla schiena, il Dottore lo aiutò a stendersi e per obbligarlo ad alzarsi lo provocò insinuando che forse era troppo vecchio, quell' insinuazione non piacque molto al Master e lo fece alzare.
Passarono il resto della serata in piscina a scherzare e farsi le coccole a vicenda, verso l' alba il Dottore annunciò che non aveva voglia di tornarsene nel Tardis e restò a casa del Master con l' intenzione di non voler dormire.