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Autore: Blue Heart    05/07/2012    2 recensioni
Mentre l’angelica voce di Justin si espandeva attraverso l’arena, lei capì perché lo amava tanto, e perché non sarebbe mai stata degna di lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia mi è venuta in mente in sogno la scorsa notte. Mi sono svegliata quasi piangendo, spero vi piaccia. Siate gentili è la mia prima fan fiction! ^_^

 

 

 

Lizzie strappò l’ultimo foglio dal calendario. Il giorno che aveva tanto aspettato era finalmente  arrivato.

Ricordava perfettamente il giorno in cui aveva sentito Baby” per la prima volta… e pensare che tra poche ore gli sarebbe stato così vicino.

Come spesso faceva, Lizzie accese il computer e visitò la sua fan page… e la foto di Justin che teneva per mano quell’odiosa ragazza si aprì davanti ai suoi occhi, che cominciarono a lacrimare. Fu impossibile evitare che tutta la felicità del risveglio si trasformasse in tristezza.

Come era potuta essere così ingenua? Come aveva anche solo potuto desiderare che un giorno avrebbe incontrato il suo amore e che sarebbero stati perfetti insieme? Justin non sapeva neanche che lei esisteva… non era che una delle tante beliebers, in effetti non aveva nulla di speciale. Era solo un’ordinaria ragazza di 17 anni e non era neanche lontanamente bella come le ragazze che gravitavano intorno a Justin.

Improvvisamente il telefono squillò. Era la sua amica Chantal.

<< Lizzie, non ci crederai mai! Justin è proprio qui! Al “four seasons hotel”!!! Devi venire! Presto!!>>

Nonostante la consapevolezza di non avere speranze, Lizzie vide questa occasione come un’opportunità per dire a Justin tutto quello che provava per lui.

<< Arrivo subito>>

                                                                                    ***

 Lizzie era davanti l’albergo in piedi da svariato tempo aggrappata alla transenna. Prima o poi Justin sarebbe uscito e lei gli avrebbe potuto esternare tutti I suoi sentimenti. Di Justin, però, non c’era traccia, l’unica persona che uscì dalla grande porta dell’hotel fu la sua guardia del corpo. Era un uomo alto e nerboruto che fece uscire dalla limousine dai vetri oscurati parcheggiata lì davanti una ragazza. A Lizzie non servì guardarla a lungo per capire che quella statuaria ragazza bruna era proprio quella che quella mattina stessa aveva visto tenere la mano di Justin sullo schermo del suo computer.

Il suo stomaco sprofondò e tutte le sue speranze vennero improvvisamente deluse per la seconda volta quella giornata.

I suoi occhi cominciarono a bagnarsi e corse via, finchè non fu lontana da sguardi indiscreti prima che le lacrime potessero cominciare a rigarle le guance.

Si sedette su una panchina all’ombra, si portò le ginocchia al petto e nascose il viso tra le mani.

Ma proprio quando il peggio sembrava essere avvenuto, si accorse di non essersi allontanata abbastanza e che qualcuno doveva averla vista perchè si sentì toccare la spalla.

<< Ehi, tutto bene?>>

<< Ti sembra che vada be…>> La rabbiosa risposta di Lizzie si interruppe prima che la frase fosse finita, quando alzando lo sguardo riconobbe gli occhi nocciola che tanto amava.

<< Oh, no!>> Justin si passò una mano tra I capelli fluenti << Mi hanno trovato anche qui!>>

<< J-Justin, ma tu… stai scappando?>>

Il ragazzo annuì mordendosi un labbro << Puoi aiutarmi? Aiutami a nascondermi>> disse prendendole la mano dolcemente.

Quel tenero tocco diede a Lizzie la carica di cui aveva bisogno << Vieni con me>> gli disse << Ti porto nell’unico posto dove riesco ad essere me stessa>>

Strinse la sua mano e senza altre parole lo trascinò con sè. Il ragazzo gettò la testa indietro e scoppiò a ridere divertito correndo dietro di lei << Dove mi stai portando?>>

<< Vedrai>>

                                                                               ***

 

I due ragazzi sedevano su una roccia in riva al mare. Le loro mani non si erano ancora sciolte.

<< Da chi stai scappando>> gli chiese Lizzie

<< E’ complicato>> rispose mesto scuotendo la testa. Parlarono del più e del meno e scoprirono di essere fatti l’uno per l’altra. Tutte le aspettative che la ragazza aveva su Justin si rivelarono vere. Era fantastico… Lizzie non era mai stata così felice!

 Il sole cominciava a tramontare << Mi hai salvato dai fan>> disse Justin accarezzandole una guancia << Era da loro che scappavo. A volte sanno essere davvero opprimenti>>

Lizzie abbassò la testa. Sapeva di essere una di loro e sapeva che quando Justin l’avrebbe scoperto non l’avrebbe più apprezzata. Inoltre temeva che il ragazzo prima o poi le avrebbe chiesto perchè era scappata e a quel punto non avrebbe più potuto mentire, così, senza rifletterci troppo, per non rovinare quel momento decise di fuggire.

                                                                           ***

Quante cose erano successe in un solo giorno! Aveva creduto  che non avrebbe mai potuto incontrare il suo amore e poi era successo…infine aveva capito che lui non l’avrebbe mai potuta amare per quello che era…una delle tante fan.
Nonostante questo Lizzie aveva deciso di andare comunque al concerto quella sera, aveva I biglietti e l’aveva aspettato a lungo, sarebbe stato l’ultimo atto di questa dolorosa storia..

Mentre l’angelica voce di Justin si espandeva attraverso l’arena, lei capì perché lo amava tanto, e perché non sarebbe mai stata degna di lui.


<< Questa canzone la voglio dedicare a una ragazza speciale, che mi ha mostrato come..e
dove essere me stesso>> disse Justin prima di cominciare a cantare “Believe”

<< Certamente parla della ragazza che abbiamo visto oggi al’Hotel, non credi Lizzie? Sembrano perfetti insieme!>> Disse l’amica al fianco di Lizzie, mentre la tristezza si impossessava nuovamente da lei.

<< Già>> sussurrò mentre le gambe sembravano cedere sotto il peso di tutto quel dolore.

A metà canzone si accorse di non poter ascoltare oltre e scappò correndo verso quell’unico luogo in cui solo quell pomeriggio era stata felice.


Passarano I minuti, o forse ore, Lizzie rimase lì, immobile, a guardare le onde infrangersi contro gli scogli, cosi come I suoi sogni si erano infranti contro la consapevolezza di non valere niente per Justin.


Poi accadde di nuovo..ma stavolta non fu un semplice tocco sulla spalla, due forti braccia le cinsero la vita da dietro, e delle labbra le sfiorarono delicatamente il collo.

<< J-justin…c-che ci fai q..>> disse lei tra le lacrime ,ma il ragazzo, senza aspettare che finesse, la baciò con trasporto, e poi accarezzandole I capelli la strinse a sé e le sussurrò in un orecchio
<< Sei perfetta cosi come sei>>
<< Tu menti…non sono che è una stupida fan! Come posso competere con quella bellissima ragazza che ho visto all’albergo?>> rispose Lizzie mestamente
<< Chi? Oh ma lei non significa nulla per me! Non è che una trovata pubblicitaria, a breve faremo un film insieme…E poi perché sarei venuto fin qui? Abbandonando all’improvviso il concerto?>>
<< Hai fatto questo per me?>> chiese Lizzie
<< L’ho fatto per me, ho capito che tu sei l’unica che può rendermi felice…io mi sono innamorato di te Lizzie>>
<< Non sai quanto ti ho aspettato Justin>>  sorrise e lo baciò.

Per sempre.

  
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