Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Hyorangejuice    05/07/2012    5 recensioni
Il lunapark è uno di quei posti in cui perdersi è più facile, così pieno di gente, di rumore, bambini che corrono, genitori che gridano, e gli odori che salgono su dagli stand dei dolciumi.
[Pairing: Lay/Chen. Prompt: Balloons dall'EXO Paring Generator]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Title: Balloons
Pairing: Lay/Chen (Yixing/Chen)
Genre:  AU, fluff del tutto random
Rating: PG
Words: 1408
One-shot
N/A: Allora essendo io caduta in una sorta di buissimo tunnel privo di qualsivoglia ispirazione sono dovuta ricorrere all'artiglieria pesante: Cindy Lauper e l'EXO paring generator che mi ha tirato fuori questo bel pairing e il prompt balloons. Quindi ecco qua.
Tutto si svolge nell'arco di una giornata, mi raccomando guardate gli orari riportati a lato, altrimenti ha ancora meno senso.





Balloons.



15:35

Il lunapark è uno di quei posti in cui perdersi è più facile, così pieno di gente, di rumore, bambini che corrono, genitori che gridano, e gli odori che salgono su dagli stand dei dolciumi.
A Jongdae non piace la folla e l’odore dolciastro che aleggia nell’aria gli da il voltastomaco, ma quando è quella persona a chiedergli di andare al luna-park non può dire di no. E poi è estate ha voglia di divertirsi.

Prima di entrare controlla di nuovo l’orologio e si guarda intorno con un leggero sorriso che dovrebbe aiutarlo a rilassarsi, a pensare positivo.
Passa i cancelli del lunapark e gli sembra di essere appena stato catapultato in una specie di paese dei balocchi in cui tutto corre troppo veloce.
Hanno deciso di incontrarsi di fronte al labirinto degli specchi, è la prima attrazione che ci si trova davanti quando si entra nel parco, quindi è lì che si dirige cercando di non farsi investire da un bambino esagitato che insegue un palloncino verde sfuggito alla sua presa.
Mentre cerca il posto migliore in cui aspettare, Jongdae ripensa a quando sua madre gli disse che i palloncini persi dai bambini alle fiere finivano nello spazio e diventavano stelle cadenti.
La più grande balla dopo Babbo Natale, se qualcuno lo avesse chiesto a lui, che quando aveva perso il suo palloncino giallo limone aveva aspettato per giorni di vederlo cadere come una stella e poter esprimere un desiderio sulla sua scia.

16:19

Non riesco a venire.
Scusa.

Jongdae rilegge il messaggio un’altra volta.
Forse avrebbe dovuto aspettarselo.
Forse, ma un po’ ci sperava.
Cancella il messaggio perché sa che non c’è bisogno di rispondere e visto che c’è decide di fare un giro per il lunapark comunque, alla fine ha pagato il biglietto.

17:12

È salito sul rollercoaster perché voleva liberarsi dei brutti pensieri.
Se ha pianto è stato per il vento che gli soffiava in faccia.
Ha gridato e nessuno si è voltato a guardarlo.
Quando scende però si sente le ginocchia molli e vaga per un po’ alla ricerca di una panchina, mentre la terra sembra mancargli sotto i piedi. Se non fosse che adesso si sente più leggero e meno… rotto, si darebbe dell’idiota.
Finalmente trova un posto per sedersi, una sorta di fungo che probabilmente è un elemento decorativo della giostra alle sue spalle più che una sedia, ma non è il momento di pensarci.
Si massaggia le tempie e conta fino a dieci prima di riaprire gli occhi.
Il mondo, fortunatamente sembra tornato a girare alla velocità giusta.
Prende un respiro e l’odore della macchina dello zucchero filato gli fa salire una certa nausea, ma resiste all’impulso di rivedere la sua colazione, si è già umiliato abbastanza quando si è quasi sdraiato di faccia sulle scale scendendo dalla giostra.
Forse dovrebbe prendere qualcosa da bere, di mangiare non se ne parla, ma magari un tea potrebbe aiutare.
Quando fa per alzarsi nota, domandandosi come avesse fatto a non vederli prima, un enorme paio di piedi pelosi. Alza gli occhi e si trova di fronte uno di quei poveri disgraziati che vagano per il parco tutto il giorno dentro enormi costumi a forma di animale.
Jongdae ha davanti un panda che tiene stretti nella mano sinistra almeno una trentina di palloncini colorati.
Il panda si guarda intorno e poi prende uno dei palloncini dal mazzo un palloncino rosso, lottando con i fili che si sono un po’ aggrovigliati, e lo porge a Jongdae.

Non voglio un palloncino, grazie” dice.

Il panda insiste e cercando di far prendere il palloncino a Jongdae quasi non si fa scappare tutti gli altri che tiene nell’altra mano.
Jongdae ride e alla fine accetta.

Grazie, quanto ti devo?” chiede, ma il panda fa cenno di no con la testa.

Grazie”

Il panda si inchina appena e se ne va.
Jongdae lo guarda mentre viene attaccato da una scolaresca in gita e sorride.

10:35

Doveva averglielo detto Luhan. Qualcosa come ‘E quel bastardo non fa altro che tenerlo al guinzaglio’. O forse era stato Jong In, non se lo ricorda bene, ma gli era sembrata una storia troppo complicata, troppo morbosa. Una persona o la vuoi o no, non ci sono mezze misure, non c’è un timer o un rubinetto che regola l’attrazione a seconda di come fa più comodo. Ma a quanto pare questo tizio non la pensa così.
Yixing si domanda se qualcuno non ce lo abbia davvero un interruttore per spegnere l’attrazione (l‘amore) e se questo tizio ne abbia uno. Perché altrimenti non si spiega come riesca a volte a trovare Jongdae irritante o inopportuno, a vergognarsi di Jongdae, a non volere Jongdae.
Lui l’interruttore non ce l’ha e non lo vuole.
Mentre sistema il CD nello stereo Yixing pensa a quanto sia patetico avere una cotta per la voce di qualcuno con cui non si è mai scambiato una parola.
Pensa all’ultima volta che si è nascosto nelle ultime file di una delle lezioni di teoria del canto solo per sentirlo intonare qualche melodia con gli occhi fissi sul metronomo e le mani poggiate appena sotto lo sterno, a sentire il diaframma allargarsi e restringersi.

Quando la musica comincia lascia che il ritmo gli scorra nelle braccia mentre trascina i piedi fino al centro della sala.
Yixing respira musica e rilascia energia attraverso movimenti precisi, netti.

12:08

Hyung devo chiederti un favore” Jong In ha il tono di quando deve chiedere qualcosa di grosso e Yixing non prova neanche a cercare un modo per dire di no.
Che cosa è successo?” domanda mentre si passa un asciugamano sulla fronte per asciugare il sudore.



13:35

In pieno Agosto andarsi a infilare in uno di quei cosi è come infilare la testa nel microonde e farlo partire: suicida.
Ma Yixing ha già promesso a Jong In che lo avrebbe fatto, e ora non può tirarsi indietro.

E poi lo pagano.
Guarda l’enorme testa di panda poggiata su una delle panchine nello spogliatoio dello staff e la trova inquietante, come faccia a piacere ai bambini va aldilà della sua comprensione.
Allaccia la cerniera e si colpisce la pancia rotondeggiante e leggermente polverosa prima di fare un profondo respiro e infilarsi in testa quell’inquietante strumento di tortura.
A lui i panda non sono mai piaciuti.

15:48

Yixing non ne capisce niente di probabilità, ma quando vede Jongdae, quel Jongdae in piedi di fronti al labirinto degli specchi sa che è quella probabilità su un milione su cui si basano tutte le commedie romantiche.
Non sa se sia la probabilità su un milione in cui vedrà tutte le sue speranze affondare o se è quella possibilità su un milione fatta apposta perché lui la colga. Mentre balla la canzone dei tre orsi per due estasiati gemelli si domanda quale sia delle due.

17:14

Jongdae è seduto su uno dei funghi che decorano la casa matta.
Yixing lo guarda mentre si massaggia le tempie cercando di riprendersi dopo il giro sul rollercoaster. Lo trova un po’ patetico, ma deve ammettere di non essere riuscito a trattenere una risata quando scendendo dalla giostra Jongdae si è quasi sdraiato sugli scalini.
È affascinante quanto sia diverso dal Jongdae che tiene la schiena dritta e canta in maniera impeccabile.
Guardare Jongdae e ascoltare Jongdae, Yixing capisce in quel momento, sono due cose diverse. Si avvicina velocemente e quando gli è di fronte ringrazia di indossare il costume da panda che impedisce a Jongdae di le
ggergli in faccia quanto si senta stupido perché quello che sta per fare lo ha visto in uno shoujo-manga di sua sorella e lo aveva trovato assolutamente ridicolo leggendolo, figuriamoci vivendolo in prima persona.
Al momento però non è che possa fare molto altro.

Sfila uno dei palloncini dal mazzo, uno rosso e lo porge a Jongdae.

Non voglio un palloncino, grazie”

Yixing corruccia le sopracciglia e porge di nuovo il palloncino a Jongdae, che stavolta sorride e lo accetta.

Grazie, quanto ti devo?”

Hai pagato col tuo sorriso. Non c’era scritto così nel balloon del fumetto? E poi i palloncini sono omaggio.

Grazie” ripete Jongdae.

Yixing si inchina appena e se ne va soddisfatto.
Mentre una mandria inferocita di bambini lo assale reclamando i palloncini Yixing pensa che lunedì forse aspetterà Jongdae fuori dalla sua aula di teoria del canto e lo inviterà a prendere un caffè.
Infondo “Io sono quello che era vestito da panda al lunapark” non è male come frase per rompere il ghiaccio.


Se nel cielo vola un palloncino rosso nel mio cuore

riaffiorano bellissimi ricordi.

TVXQ - Balloons




   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Hyorangejuice