Questa è una storia, curiosa, la storia di una piccola pony bianca, con capelli celesti-azzurri, e due grandi occhi viola.

La storia inizia in un tranquillo paesino chiamato Ponyville. In una delle tante casupole di quel paese così tranquillo, o almeno così sarebbe stato ancora per poco. Perché quel giorno sarebbe successo qualcosa che avrebbe per sempre stravolto quel piccolo paese di campagna.

“Amore forza spingi” Tone Scratch, stava tenendo lo zoccolo a sua moglie, Lyric, mentre partoriva, lui era un pony con una pelliccia color nocciola, occhi di un rosso acceso e una criniera marrone chiaro, il suo cutiemark era formato dalla chiave di basso, o chiave di fa.

Mentre sua moglie aveva una criniera blu e aveva il corpo bianco, i suoi occhi erano viola e il suo cutiemark era una chiave di violino, o chiave di sol. L' espressione di Tone mentre teneva lo zoccolo alla sua amata, era impaurita, dubbiosa, ma dentro di lui era felice perché era consapevole del fatto che stava per ricevere un dono unico. “Signore ci siamo vedo la testa” parlò ad un tratto il dottore che stava eseguendo il parto, Tone si girò verso di lui mentre diceva quella frase, e subito dopo tornò a guardare la moglie “Dai amore ci siamo quasi ancora un un ultimo sforzo”. D'un tratto i macchinari incominciarono a suonare più forte del previsto. “Cosa succede?” chiese il dottore alzando il tono della voce e guardando verso l'infermiere alla sua sinistra “Sta perdendo molto sangue dobbiamo iniettargliene altro” “Andatelo a prendere forza” l''aiutante del dottore si precipitò fuori dalla sala da parto il più in fretta possibile. La situazione si faceva sempre più paurosa, i battiti di Tone si facevano sempre più forti, il sudore colava dalla sua fronte, e, la preoccupazione stava invadendo i suoi occhi che si riempivano sempre più di paura “Amore non lasciarmi così”. D'un tratto il rumore dei macchinari fu surclassato da un forte vagito. Il piccolo pony era finalmente fuori. Sporco ancora di liquido amniotico, fu subito messo in un panno e portato via “Aspettate dove lo state portando” “Stia tranquillo signor Scratch sua figlia...” il signor Scratch lo bloccò “Mia figlia? È una femmina? Hai sentito amore è una femmina non sei felice?” Lyric non rispose, in quel momento il suo unico pensiero era restare sveglia e in vita, non avrebbe sopportato il fatto di non vedere mai sua figlia, e lasciarla sola con solo un padre e senza una madre. “Signore ecco la sacca” “Presto mettigliela fai in fretta”, l'infermiere si precipitò sull'altro lato del letto rispetto a quello del marito, prese la zampa e incominciò a cercare la vena. “Trovata” si accinse così ad infilare la canula collegata alla sacca di sangue dentro la zampa della pony per dargliene altro. I dottori riuscirono a bloccare l'emorragia e i macchinari ripresero a suonare normalmente, tutto alla fine si era sistemato .

Lyric si riprese e si tranquillizzò e si girò verso il suo amato “Amore dove è la nostra bambina?” chiese

“Tranquilla la stanno mettendo nella culla”

“Sono così felice” riprese lei con voce fievole e ansimante “Anche io mia cara” la giovane madre, forse per il troppo sforzo o per la troppa paura svenne, il marito inizialmente si spaventò, ma poi vide che stava respirando profondamente ed aveva un bellissimo sorriso sulle sue labbra.

“Signor Scratch vuole vedere la bambina?” il neo-papà si girò verso il dottore che aveva assistito al parto “Beh vorrei, ma aspetterò che mia moglie si svegli, così potremmo vederla insieme”, il dottore non disse nulla e uscì dalla sala, lasciando da soli i due innamorati.

La mattina del giorno dopo, Lyric si svegliò, aveva ancora la flebo attaccata alla zampa, con un altra sacca di sangue. Aprì gli occhi e soavemente si mise dritta con la schiena. Girò la testa e notò il suo amato, che dormiva su una sedia, con le zampe appoggiate al lato destro del letto che gli facevano da cuscino e la testa appoggiata sopra di esse.

Lei continuandolo a guardare sorrise.

All'improvviso Lyric notò che stava aprendo molto lentamente gli occhi. Aprendoli a metà, Tone, si incominciò a guardare intorno, alzandosi dal letto, e tornando alla posizione da seduto. Notò che la sua compagna si era già svegliata e lo stava guardando con il sorriso sulle labbra. “Buongiorno amore” disse lui strofinandosi gli occhi, “Buongiorno a te” rispose lei continuando a sorridere. In quel momento entrò il dottore “Bene”, i due neo-genitori si girarono verso di lui “Signori vi presento vostra figlia”, il dottore si spostò e l'infermiera entrò con la bocca le estremità di una coperta bianca che formavano un fagotto. L'infermiera si avvicinò al letto e diede la piccola alla madre.

“Ecco a lei signora, è una bellissima femminuccia” Lyric prese la piccola pony fra le sue zampe, spostò leggermente la coperta che le copriva in parte il faccino. Ed eccola li, una bellissima pony che dormiva in braccio alla sua mamma, e il papà che la guardava al fianco della sua amata, e, come la mamma, anche lei aveva il corpo completamente bianco e un po' di criniera blu. I due si scambiarono un bacio veloce e tornarono a guardare la piccola che si stava svegliando.

Emise uno sbadiglio ed aprì gli occhi. Subito notò quella donna che la osservava e le sorrise distaccando le labbra e allungando le zampe anteriori verso di lei, come a volerla abbracciare.

“Come la chiamiamo” chiese Lyric con voce flebile girandosi verso Tone. “Vinyl” “Vinyl, è un bellissimo nome” rispose lei tornado a guardare la piccola “Vinyl... Vinyl Scratch”.