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Autore: Itsamazaynx    05/07/2012    4 recensioni
semplicemente amo mia figlia, sono irrecuperabilmente innamorato di mia figlia Liberty e soprattutto sono debitore con tutti gli angeli del paradiso per avermi fatto un dono così speciale.
- inspired by 'Isn't she lovely?' by Stevie Wonder
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kevin Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I never thought through love we'd be making one as lovely as she.
 

L’osservo interessato mentre dorme pacificamente adagiata sul suo lettino, chissà cosa starà sognando, chissà su cosa fantastica la sua piccola mente.
E’ la perfezione più assoluta.
Passerei anni rannicchiato vicino alla sua figura incosciente, chiedendomi cosa prova, cosa pensa. Potrei addirittura scrivere una poesia, un'intero libro di poesie sul suo corpicino immenso in un profondo sonno, ma dubito che qualcuno arrivi ad immaginare, leggendolo, alla pura perfezione di cui sono l’unico spettatore.
No, non ci sono più parole per descriverla, il modo in cui i suoi corti boccoli castani schiariti dal sole dell’estate appena passata ricadono sulle gracili spalle la fanno assomigliare ad un angioletto, è un esempio banale ma è vero, lei è un piccolo angelo.
Le guance paffute sono un po’ arrossate a causa del pesante pigiama con le stampe di Winnie The Pooh che indossa per ripararsi dal gelido freddo invernale, tipico dell’inizio di dicembre. Così la scopro un po’, le scosto uno dei vari strati di coperte con cui l'avevo avvolta la sera prima.
< Liberty, svegliati! > la chiamo sussurrando dolcemente e dalla smorfia che compare sul suo volto capisco che mi ha sentito. Le labbra rosee della stessa forma di quelle della madre, si aprono in un sorriso luminoso e le fossette si formano sulle guanciotte. Ma ancora si ostina a non aprire gli occhi, così decido di alzarmi e spalancare le persiane, lasciando entrare la tiepida e rara per questa stagione, luce del sole che da poche ore è alto nel cielo. I raggi le arrivano diretti in faccia, non lo sopporta lo so ma è abbastanza tardi e il dovere aspetta entrambi.
Finalmente spalanca quegli occhioni color miele che ancora un po’ socchiusi cercano la mia figura nella stanza e quando finalmente mi trovano, un largo sorriso mi dà il buongiorno, svegliandomi definitivamente caricandomi al massimo per iniziare una nuova giornata.
< Buongiorno Principessa! > le urlo con la solita vocina buffa che la diverte così tanto e come volevasi dimostrare una sonora risata esplode nella stanza, lasciando intravedere i dentini frastagliati qua e là dalle finistrelle
Oggi è una bella giornata, ci sono un paio di nuvole qua e là, questa mattina i ragazzi mi aspettano in studio di registrazione per sistemare alcune tracce del nuovo album che uscirà tra qualche mese.
Questa mattina è mio compito preparare Liberty per la scuola e portarla all’asilo perché Danielle è dovuta tornare a Los Angeles per sistemare alcuni dettagli della linea di moda che sta lanciando, così per tutta la settimana farò da ‘mammo’ certo non che non mi occupi mai di mia figlia ma non a tempo pieno, io amo passare del tempo con lei.
Amo svegliarla e darle il buongiorno, amo sistemarle i capelli in una lunga treccia per stare più in ordine, amo prenderla in braccio per aiutarla a specchiarsi perché troppo bassa per arrivare allo specchio che c’è in bagno, amo aiutarla ad allacciarsi alla perfezione tutti i bottoni della camicia della divisa della scuola, amo provare ad insegnarle ad allacciarle le scarpe ogni volta senza riuscirci, amo il modo in cui le sue manine cicciotte si aggrappano alle mie dita quando attraversiamo la strada, amo sistemarle un bavaglino improvvisato  con i tovaglioli del bar all’angolo in cui ogni mattina la porto a fare una nutriente colazione per cominciare al meglio la giornata, amo le mille bustine di zucchero che mette nel suo caffèlatte per renderlo abbastanza dolce anche se non ci riesce mai, amo il rumoroso bacio che mi schiocca sulla guancia quando scende dall’auto anche se odio separarmi da lei quando la lascio davanti il portone della scuola, ma amo abbracciarla così forte da farci mancare l’aria quando nel pomeriggio torno a prenderla.
Amo prepararle la merenda e al posto della marmellata sul pane come fa la sua mamma, ci metto sempre della cioccolata come piace a lei anche se fa male se mangiata tutti i giorni, amo aiutarla a fare i compiti e amo osservare la sua espressione concentrata mentre cerca di risolvere uno di quei problemini di matematica che la maestra le assegna tutti i giorni.
Amo preparare la cena per lei, amo passare con lei quell’oretta e mezza sdraiati sul divano con una bella ciotola di pop corn a guardare l’ennesimo film Disney, amo cantarle qualche canzone del repertorio della nostra band prima di andare a dormire, amo rimboccarle le coperte fino al naso, amo la premura con cui controlla se io chiuda la porta dell’armadio per rinchiudere al suo interno tutti i mostri prima che io lasci la stanza.
Amo il suo carattere, il suo modo di abbracciare le persone stringendo le braccia al collo fortissimo, amo il suono fragoroso della sua risata, amo le fossette che si formano sulle guance agli angoli della bocca quando sorride, amo le mille sfaccettature del colore dei suoi occhi, amo il solletico che fanno i suoi capelli quando la mattina mi risveglio e la trovo rannicchiata al mio fianco per colpa di qualche brutto incubo, amo la sua camminata un po’ barcollante, amo il modo in cui assomiglia in modo impressionante a sua madre.
Semplicemente amo mia figlia, sono irrecuperabilmente innamorato di mia figlia Liberty e soprattutto sono debitore con tutti gli angeli del paradiso per avermi fatto un dono così speciale. 
  
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