Something
Pure
Mi
avvicinai lentamente al suo letto e la coprii, facendo bene attenzione
a non
svegliarla. Cavolo, ero stata al bagno meno di cinque minuti e lei era
già
crollata!
Gli
occhi azzurri e dorati coperti dalle palpebre nivee, le ciglia bionde
formavano
due perfette mezzelune sugli zigomi, le adorabili efelidi sul naso
risaltavano
un po' di più rispetto al solito "sei un angelo ancora
più bello mentre
dormi", pensai, seduta sul mio letto e guardandola ad occhi leggermente
socchiusi.
Emily
aprì stancamente gli occhi con un sospiro
- Liz...? Oddio mi sono addormentata?!- le sorrisi e le feci segno di
parlare
più a bassa voce - sono le quattro meno un quarto,
ultimamente tutte le volte
che vieni a casa mia ti addormenti a quest'ora- le dissi, sdraiandomi
sul mio
letto - ah si? Dovrei piantarla... ma anche tu, perché non
mi svegli?-
"perché sei bellissima da guardare anche mentre sogni,
nonostante sia Andrew
il tuo soggetto preferito" pensai guardando il soffitto - bah, sei
ancora
più angelica mentre dormi, nonostante Mary dica il
contrario- mi voltai verso
di lei e le sorrisi apertamente - oh... Elizabeth, non dire stronzate!-
"ci risiamo. Per farmi credere di essere figa dice le parolacce."
-
in prima media non dicevi tutte 'ste parolacce- sussurrai -
è colpa mia, eh? La
dovevo piantare. Ricordo che in seconda media non facevi altro che
redarguirmi.
Alla fine l'ho proprio avuta vinta.- vittoria di cui, effettivamente,
non mi
sono mai perdonata. Che cattiveria contaminare qualcosa del genere...
"pura", pensai per l'ennesima volta, osservandola mentre sbadigliava
"sei sempre stata così pura, Mon Amour, come fai ad avere
un'amica come
me?" mi chiesi sbadigliando a mia volta - allora, facciamo un'altra
capatina di sotto e prendiamo coca-cola e patatine?- le chiesi
ammiccando, lei
annuì con un sorrisone, mettendo in mostra i suoi denti
bianchissimi, ogni
volta che sorride le
labbra si tendono
perdendo un pochino il loro naturale rosso carminio, mi alzai in piedi
e
sbattei la testa sulla parte bassa del soffitto - porca puttana...-
sussurrai,
passandomi una mano tra i capelli - che hai fatto Liz?- scoppiammo
entrambe a
ridere, alle quattro del mattino era la prassi, lo è sempre
stata.
-
ma allora? Spegnete 'ste luci, forza...- io ed
Emily ci guardammo, poi scoppiammo nuovamente a ridere; lei divenne
tutta rossa
e cominciò a piangere, io mi chinai sulle ginocchia
-si...si...ahahah, certo
mamy!- mia madre uscì dalla mia stanza, arresasi alla nostra
follia per l’ennesima
volta.
Appena
mia madre tornò a letto mi chinai su Emily
e presi una ciocca dei suoi capelli con la mano destra, ridacchiando
ancora un
po' - sono anni che va avanti così, prima o poi mi ammazza-
lei annuì,
tergendosi le lacrime, poi mi guardò con gli occhi azzurri
scintillanti, tanto
che mi mozzò il fiato - andiamo!- poi guardò
l'orologio ed io feci altrettanto
- mi sa che prima di scendere dobbiamo aspettare come minimo mezz'ora,
prima
che mia madre si addormenti!- sbuffai, sdraiandomi sul mio letto, lei
fece
altrettanto - ehi, ti ricordi quella volta che siamo andate a dormire
alle otto
del mattino?- disse lei, ridacchiando - e chi se lo dimentica!- mi
sedetti con
le spalle al muro, con un leggero sorriso sulle labbra.
Quella
ragazza ha sempre tirato fuori il buono
di me, con lei ho parlato spesso di stronzate, ma dentro di me ho
sempre
rimuginato su cose serie.
-
tu... Mon Amour, so che non sei assolutamente
omofoba, ma come la prenderesti se io... se io non fossi...- esitai.
Conosco Emily
da quasi cinque anni, eppure... "stronzate, Mon Amour non mi
giudicherebbe
mai." La guardai negli occhi "non con quello sguardo, non con quella
bocca." - ...se io non fossi etero. Come la prenderesti se mi
piacessero
anche le ragazze?- lei inarcò un sopracciglio - Liz ma che
dici? Sei sempre tu,
cosa vuoi che cambi?- mi avvicinai lentamente a lei, lo sguardo fisso
nel suo,
la schiena insolitamente rigida - come la prenderesti se a me non
piacessero
tutte le ragazze, ma se... avessi... se provassi qualcosa di strano,
puro,
assoluto... nei tuoi confronti?- dopo aver pronunciato quelle parole,
tirate a
forza dal cuore, la baciai.
Premetti
le mie labbra sulle sue, con
delicatezza, senza farle pressioni di alcun genere per poi staccarmi
rapidamente.
-
è più di un anno che... che provo questa...
cosa per te. Non è il classico amore tra ragazzo e ragazza,
nulla di così
banale.- alzai gli occhi verso i suoi - è qualcosa di puro,
Emily, la prima
cosa alla tua altezza che io abbia mai provato in vita mia.-