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Autore: Anima97    05/07/2012    3 recensioni
Una storia un po' personale, molto particolare.
A chi va di leggere le avventure di una scrittrice immaginaria (ma non troppo) alle prese con i suoi personaggi, compresi quattro mascalzoni che conoscete benissimo?
Ebbene, a voi la scelta, io faccio solo il Mio volere.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, John Lennon , Nuovo personaggio, Paul McCartney , Ringo Starr
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Lo scrittore è essenzialmente un uomo che non si rassegna alla solitudine.
François Mauriac.
 
 
CENT’ANNI DI SOLITUDINE.
Uno più, uno meno.

 
 
Sono noiosi, tutti uguali, ipocriti,
ma soprattutto sono eccessivi (almeno qui al sud),
anche nelle cose che, normalmente, sono semplici.
Di cosa parlo?
I matrimoni.
Se non ci fosse mio cugino e la sua fidanzata mi annoierei a morte!
Beh, si, anche per i Beatles e compagnia bella
che come bambini fanno scherzi stupidissimi agli invitati.
Compresi i miei genitori,
coscienti di queste “presenze” invisibili create da me.
Perciò: chi sarà a prendersi la strigliata a fine serata?
E’ inutile dirlo.
Mentre Vincenzo, mio cugino, e Mariangela, la fidanzata,
fanno considerazioni su un’improvvisata ballerina di “house music” settantenne
(non sapendo che in realtà Ringo Starr sta ballando con lei un twist inesistente),
noto una figura d’uomo, alquanto familiare, fuori dalla sala, su una piccola collina:
sta guardando il tramonto, immobile, malinconicamente.
George si siede vicino a me esausto –Ciao.-
-Salve.-
-Ti stai divertendo?-
-Mh, si, più o meno!-
Lui segue il mio sguardo ma non sembra che veda qualcosa di particolare.
-Non scrivi?-
Lo guardo un attimo –Trovami carta e penna!-
Così si toglie la cravatta color panna e me la posa sulle ginocchia.
-Piccolo pazzo, non voglio rovinartela!-
-Invece è proprio quello che spero farai, la detesto; mi fa venire fame.-
Prima che possa pronunciarmi mi bacia velocemente sulla guancia, infilandomi una penna in mano, e sparisce nella folla per riprendere a infastidire il dj.
Sorrido e mi volto di nuovo per osservare quella poetica immagine sulla collina.
Con stupore, però, noto che è sparita!
Guardo la cravatta che ho in mano e stringo la penna tra le dita, mordendomi le labbra:
So già cosa devo scrivere.
 
***
 
10 Agosto 2011
 
Oh mio dio!
Non ci credo: una recensione alla mia storia!
-Melina, andiamo dai!-
Ecco mia madre che comincia ad urlare:
ho insistito tanto per andare al mare, ma adesso ho solo voglia di scrivere!
Una recensione positiva invoglia molto a darsi da fare.
Non pensavo che “morning moon” avesse accettato di recensire e…
-Melina!-
-Meglio che tu vada, Mel.-
-Si, s-si Garcia.-
 
Comincio a giocherellare con la sabbia, più per noia che per passare il tempo.
Non sono capace di costruire castelli di sabbia,
o una semplice torretta insignificante.
Sono una scrittrice, diamine!
Stupidamente non mi sono neanche portata carta e penna.
Avrei anche potuto disegnare,
ma no, “Melina, starai in acqua tutto il tempo, cosa te lo porti a fare il blocco da disegno?”
Me lo porto per evitare di stare in acqua, ecco.
-Non ti piace questo posto, eh Mel?-
Paul McCartney si stende a pancia in giù sul mio telo, occupandolo quasi tutto.
Da quando ho scritto una one shot sul duo McCartney/Lennon è apparso pure lui!
Spero che non sarà così per altre mie storie, sarei rovinata!
Fulmino con lo sguardo quell’essere e sbotto -Mi chiamo Melina, non Mel.-
Lui sbuffa e (come un bambino di cinque anni) dice
-Quando Garcia ti chiama così ti addolcisci come un cagnolino!
Con me invece…-
-Sai bene che non mi sei mai stato simpatico, McCartney.-
-Potevi evitare di scrivere una storia con me dentro!-
Mi pare così stupido che non lo degno neanche di una risposta.
Se avessi saputo prima che per ogni mia storia sarebbe uscito fuori almeno un… “fantasma”,
ovviamente non avrei scritto su di lui!
Stupido McCartney,
così vanitoso, superficiale e con la faccia da bambino!
-Vedrai, ti farò cambiare idea- detto ciò mi fa l’occhiolino.
Digrigno i denti dal nervosismo.
E’ proprio vero che ha la faccia da triglia e quando ammicca sembra un tricheco.
-Sparisci.-
Senza troppi giri di parole, obbedisce.
 
***
 
-Ma quella è una cravatta!-
Mio cugino sembra aver visto un ufo al posto della mia faccia.
-Che intuito, Vinci.-
-E ci stai scrivendo sopra!-
E’ sempre più impressionato.
-Migliori a vista d’occhio, vedo.-
-Con una penna!-
Presa da un remoto istinto, mi do’ un sonoro ceffone sulla fronte.
Si, lo fa apposta, non può essere arrivato a questi livelli!
A questo punto interviene Mariangela –Si, lo so, ma io lo amo proprio per questo!-
Detto ciò cominciano a sbaciucchiarsi da bravi innamorati.
Come se non bastasse arriva McCartney che dice
–Tesoro, se hai finito di scrivere, vorresti degnarti di accettare questo ballo?-
Ma perché? Perché dev’essere così cretino?
Alzo gli occhi al cielo, ma non riesco ad evitare un sorriso
per il suo atteggiamento volontariamente femminile.
Vediamo di finire questo capitolo, và:
 
***
 
-Con chi stai parlando?-
-Con Paul McCartney, mamma.-
Faccio una montagnetta di sabbia con i piedi –Ma adesso se n’è andato; per fortuna!-
Mia madre mi guarda allibita e torna a leggere il suo libro,
chiedendosi se i medici avessero avuto ragione dicendo “Complimenti! E’ una femminuccia sanissima!”
Per una frazione di secondo, alzo lo sguardo perché sento delle risate:
mi lascio invadere dalla tristezza vedendo un gruppo di ragazzi (credo miei coetanei)
 divertirsi con un pallone da spiaggia.
Vorrei tanto avere degli amici con cui fare quelle cose…
Invece sono sola, da sempre annoiata, con interessi che non posso condividere.
Una volta facevo parte di una piccola scuola di teatro, ma è fallita.
È come sentire che sono l’unica ragazza al mondo, della mia età,
con le mie idee e i miei interessi.
Non ho trovato un’anima viva che, ad esempio,
avesse alle calcagna una mandria di personaggi pazzi!
Ma ormai sono abituata.
Avevo un’amica, tanto tempo fa: mia cugina Meggie,
ma da quando è cominciata la scuola non fa altro che stare con le sue amiche.
Io sono troppo diversa per questo presente.
Pensando queste cose, mi ritrovo ad osservare il mare,
insieme a un altrettanto malinconico John Lennon
(che, ogni tanto, sospira in un modo eccessivamente teatrale).
Una figura appare nel mare al di la delle boe, è lontanissima, capisco solo che è un uomo.
-Papà, guarda quel signore, sta rischiando grosso al di là delle boe!-
Dopo aver osservato a lungo sul mare, mio padre alza le spalle e fa –Non c’è nessuno li.-
-Ma come? Mamma…-
-No, tuo padre ha ragione: Non c’è nessuno li.-
Guardo ancora quell’uomo, è lontano, ma la sua pelle chiara è evidente nell’acqua blu.
-Forse i tuoi genitori hanno bisogno degli occhiali.- dice John.
-Perché?- chiedo speranzosa –Tu lo vedi?!-
-No, io sono già miope di mio.-
Delusa, guardo quell’uomo scomparire nell’acqua.
Forse sono pazza.
 
***
 
-Psst.-
Mi guardo intorno ma non vedo nessuno conosciuto o invisibile agli altri.
-Qua sotto, cecata!-
Appena noto i suoi occhiali (a cui io mi sono ispirata per comprare i miei)
sbucare da sotto la tovaglia, chiedo scusa ai due piccioncini al mio fianco,
naturalmente non attenti a qualsiasi cosa all’infuori delle loro lingue appiccicate,
per poi tuffarmi nel mondo magico chiamato “sotto il tavolo”.
Non prima d’aver superato tutti gli strati di centrini, tovaglie,
sotto tovaglie, sotto di sotto tovaglie, uno più pesante dell’altro.
Infine riesco a trovare pace e sedermi sulle mattonelle fredde, stanca.
-Che vuoi?-
Lui si accoccola sulle mie gambe (il tavolo è molto grande, si) e, come se fosse normale,
dice –E’ da un po’ che non stiamo soli… circa un anno.-
Chiude gli occhi e sorride ebete, già sapendo che non reagirò bene.
-John?-
-Si, cara?-
-Levati. Ora.-
-Fammi ci pensar- no!-
Cerco di rimanere il più calma possibile.
Non amo le dimostrazioni d’affetto, soprattutto da parte di un “fantasma”.
-Perché tu e i tuoi amichetti non sparite e mi lasciate in pace una volta per tutte?-
John si alza improvvisamente per guardarmi dritto negli occhi.
-Ci abbiamo già provato, il giorno del tuo compleanno,
ma a sera ti trovai a piangere nel tuo lettino perché ti mancavamo!-
Butto fuori l’aria verso l’alto, come per voler abbassare la temperatura sulle mie guance.
Innervosita, non riesco più a trattenermi:
-Ma perché devo giustificarmi con te, se solo un cogl-
John non mi lascia finire la frase che mi tappa la bocca e ridacchia.
-Mmmm?!-
-Non vorrai di certo far passare il rating a giallo, Milla.-
Era da tanto tempo che qualcuno non mi chiamava così.
Quando ero piccola mio padre ogni tanto, preso da uno strano moto di tenerezza,
esclamava questo nome riferendosi a me.
Quando John lo sentì per la prima volta scoppiò a ridere e fece finta di essere intenerito.
Cretino.
Levo la mano dalla bocca e cerco di andarmene, ma John mi tiene per i fianchi.
-Mollami.-
-Che ti succede?-
Il suo tono di voce è così serio che quasi non lo riconosco.
Osservo meglio i suoi occhi, nonostante la penombra intuisco che sono tristi.
-Niente.- faccio fredda.
-Melina…- sospira –Sai bene che non sai prendermi in giro.-


Mondo Nutopiano:
Shalbe.
Partiamo subito con l'analizzare (parolone esagerat-) il capitolo:
Il titolo è ispirato al famoso libro/film,
mentre il sottotitolo è un mio piccolo commento,
dato che non ho passato proprio cento anni in solitudine...
insomma, devo ancora compiere 15 anni...
voglio dire, è... esagerat-
Ed ora vi chiederete:
"Ma perchè è sempre John quello più vicino alla protagonista?
Non poteva essere Ringo? O George?"
Vi dico subito come la penso, a punti:
1. John è stato il primo (attenzione: non il primissimo) vero personaggio che abbia mai creato,
dei Beatles s'intende.
2. Secondo me non si dovrebbero dire cose come "Perchè non Ringo/George?"
altrimenti si è i primi a mettere le differenze.
E' ormai risaputo che John è Paul sono i più "gettonati" ma oh,
se John è stato il mio primo personaggio per via della sua terribile morte,
prendetevela con quel cogl
BIP del suo assassino.
Ecco.
Per il resto, non vi dirò nulla,
saprete sicuramente cosa c'è di particolare in questo capitolo!
*mmmmuwahahahAHAHAHAHAHAHA- coff coff*

Pace, Amore e Poc'anzi.
MelinAnima.


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Ringrazio come sempre
locked,
Fujiko,
gm19961
e la nuovissima recensitrice StreetsOfLove!
Sono DDDDonne con quattro "d" maiuscole,
brave, con un grande potenziale.
Sul serio, passate, non ve ne pentirete :)

  
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