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Autore: OMGiammy    06/07/2012    0 recensioni
Una commedia dai mille risvolti toccanti, che narra come in 14 giorni una vita normale possa essere completamente stravolta e cambiata in eterno.
“ Sono solo stupide storie d’amore” penso. Sto “consolando” la mia cara amica Meredith che si è appena lasciata col ragazzo. Io mi sento triste, io mi sento una schifezza, ma perché a me nessuno mi consola? Lei continua a dire Bla bla bla; parlando di cose serie… perché dovrei essere triste? La mia storia è molto semplice e semplice sarà raccontarla... mi bastano giusto quattordici giorni!
Genere: Commedia, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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FOURTEENTH DAY:

Sono solo stupide storie d’amore” penso. Sto “consolando” ( se si può definire consolare qualcuno ascoltarlo mentre parla a manetta senza interruzioni) la mia cara amica Meredith che si è appena lasciata col ragazzo. Non so per quale stupida ragione e non lo voglio sapere. Io mi sento triste, io mi sento una schifezza, ma perché a me nessuno mi consola? Meredith improvvisamente si pare accorgere del fatto che io abbia la testa fra le nuvole e dice “Hei, Robert ma mi stai ascoltando?” “Eh? No scusa ero sovrappensiero!” “ Dicevo che lui non avrebbe dovuto trattarmi così e..” bla bla bla; parlando di cose serie… perché dovrei essere triste? La mia storia è molto semplice e semplice sarà raccontarla… mi bastano giusto quattordici giorni!


 

FOURTEEN DAYS

FIRST DAY:

Un bip bip incessante mi sveglia: odiosa sveglia. Oggi vorrei proprio non alzarmi, ho quell’odioso test di chimica. A cosa serve la chimica? Sono il ragazzo che più detesta la chimica a questo mondo. Prendo i primi vestiti che mi capitano dall’armadio: una maglietta blu , una camicia rossa e un pantalone arancione? Se me lo chiederanno mi sono vestito al buio. Prima di uscire però faccio la saggia scelta di sostituire il pantalone con il jeans che avevo lasciato la sera prima sulla sedia. Scendo di corsa le scale; “uh che bello mia madre mi ha preparato la solita odiosa colazione immangiabile” penso tra me e me. Addento velocemente quel toast bruciacchiato cosparso di burro “No è davvero troppo immangiabile oggi.” Penso. Quindi lo lascio lì nel piatto e vado nel bagno a prepararmi. Quindici minuti e sono pronto così esco di casa, ricordando di prendere un mazzo di chiavi poiché oggi esco prima di mio fratello e che i miei finiscano di lavorare, e mi dirigo alla fermata del bus. Ecco ora avviene una cosa che a voi non dovrebbe essere nota probabilmente, ma è successa e io l’ho vissuta quindi ve la dico senza problemi : le chiavi mi cadono dalla tasca mentre attraverso la strada, e ancora oggi non so che fine abbiano fatto, o meglio sono che fine abbiano fatto e cosa abbiano combinato, ma non le ho trovate. Arrivato alla fermata ecco la mia amica Meredith che io chiamo la chiaccherona, poiché è una di quelle pettegole che potresti incontrare una sola volta nella vita, e il suo ragazzo Steve, di cui non ho mai capito niente dato che un giorno sembra intelligente, ma sa sempre smentirti il giorno dopo. Parlo un po’ con loro e poi eccolo che arriva da lontano, inconfondibile, immutabile, vestito come un figo, e con una musica di sottofondo che credo venga dalle cuffiette della tipa che sta appoggiata al palo; penso di averla riconosciuta la canzone dovrebbe essere “Poker Face” di Lady Gaga. Spiegami perché in questa città ascoltano Lady Gaga; spiegami perché ascoltano le canzoni più vecchie di Lady Gaga! Comunque arriva vicino a me, si toglie gli occhiali da sole che aveva solo nella mia testa e dice “Ciao stronzo!” con quel suo sorriso beffardo. SPIEGAZIONE: E’ il mio migliore amico e si chiama Nathan e credo sia una delle poche persone intelligenti che conosco, e simpatiche, io lo adoro alla follia, ci conosciamo da quattro anni e per me è come un secondo fratello. E ora che siamo tutti possiamo salire sul nostro pullman. Ecco ora che vi faccio un’altra anticipazione: avete presente le mie amate chiavi? Sapete che possono bucare una ruota? Io e i miei amici lo abbiamo dovuto provare sulla nostra pelle prima di scoprirlo…

  
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