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Autore: KairiTaiKiky    06/07/2012    0 recensioni
Sono le ore 20:00 e l'unica cosa che so fare e starmene qui sul letto a pensare a lui...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono le ore 20:00 e l'unica cosa che so fare e starmene qui sul letto a pensare a lui...
Ricordo ancora oggi, come se fosse ieri, era un piovoso giorno di primavera, ero appena
uscita da lavoro e quella sera avevo dimenticato il mio ombrello a casa, stavo
incominciando a disperarmi quando tutto ad un tratto:
-"Scusi, ha bisogno d'aiuto?"
-"Emm... sinceramente si, ho dimenticato il mio ombrello a casa... che sbadata!"
-"Allora è il suo giorno fortunato, non si preoccupi, la accompagno io a casa..."
-"Oh, grazie è gentilissimo ma davvero, non deve..."
-"Intanto dimmi dove abiti e poi dammi del tu... il mio nome è kim kibum, ma tutti mi
chiamano key!"
-"Io mi chiamo Emily, piacere mio!"
Key mi prese a braccetto e mentre camminavamo parlammo del più e del meno finchè non
arrivammo a casa mia e lì ci salutammo:
-"Ecco, io abito qui... Grazie molte... Non so come sdebitarmi..."
-"Figurati, ho fatto solo il mio dovere... Mi piace aiutare le persone soprattutto quando
sono in difficoltà!"
-"Anzi, forse so come sdebitarmi... Ci vediamo alle 7 da Sudoku Cafè e se rifiuti mi
offendo!"
-"Sono un ragazzo molto impegnato ma cercherò di esserci... ora vado si è fatto tardi... è
stato un piacere conoscerti, a domani!"
-"Va bene, a domani, ciao e grazie ancora!"
Dopo averlo salutato rimasi sull'uscio a guardalo allontanarsi nell'oscurità, poi presi le
chiavi e entrai in casa, mi cambiai e tirando un sospiro di sollievo mi buttati sul letto e
in pochi minuti mi addormentai.
Il mattino seguente mi alzai di colpo svegliata dal rumore squillante della sveglia, mi
stropicciai gli occhi e andai in bagno per prepararmi e lavarmi, mi truccai molto
velocemente e uscii di tutta fretta diretta verso il Sudoku Cafè. Entrai nel locale mi
alzai gli occhiali da sole e mi sedetti ad un tavolo aspettando che key arrivasse. Guardai
l'orologio e notai che erano arrivate le ore 07:30 così delusa mi alzai, stavo per
uscire dal Cafè quando all'improvviso sentii qualcosa di caldo posarsi sulla mia mano
sinistra, alzai lo sguardo e subito la mia bocca si spalanco formando così un enorme
sorriso:
-"Pensavo mi avessi dato buca, ma a quanto pare mi sbagliavo..."
-"Ehy ma cosa dici... La Divah ha bisogno di tempo per prepararsi ma non ti avrei mai
fatto una cosa del genere... Almeno non senza preavviso!"
Ammiccò lui ironico.
Ci sedemmo al tavolo e dopo pochi minuti arrivò il cameriere:
-"Ragazzi cosa vi porto?"
-"Allora... cosa prendi?"
-"Un caffè... Tu?"
-"Allora un caffè, un espressino freddo e una ciambella al cioccolato!"
Dissi io guardando il cameriere;
-"Key dimmi, che lavoro fai?"
Kibum scoppio a ridermi in faccia e poi mi disse:
-"Spero tu stia scherzando..."
-"Mmm... no..."
-"Sono un cantante... Faccio parte degli SHINee..."
-"Davvero??"
Chiesi io sorpresa:
-"Certo..."
-"Ora capisco perchè sei vestito così... Cerchi di nasconderti dalle tue fans accanite!"
-"Molto perspicace..."
-"Sei davvero molto simpatico... Oh, guarda sta arrivando quel ragazzo molto carino
a portarci la colazione..."
Il cameriere si avvicinò e posò sul tavolo il caffè, l’espressino e la ciambella, quando il
ragazzo si allontanò Key si mise una mano d'avanti alla bocca e guardandomi negli occhi
disse:
-"Sinceramente non mi sembrava poi così carino!"
-"Che c'è... ora fai il geloso?"
-"Non credo proprio, ho solo espresso la mia opinione!"
-"Certo gelosone!"
Dissi io sorridendogli.
Addentai il cornetto alla crema e mentre masticavo vidi il pollice di Kibum avvicinarsi
alle mie labbra:
-"Aspetta hai un pò di zucchero a velo sulle labbra!"
Disse lui strusciando il pollice contro il mio labbro superiore, quando finì di masticare il
boccone esclamai:
-"Grazie!"

Uscimmo dal locale e lui mi accompagnò al mio secondo posto di lavoro:
-"Tu balli?"
-"Si, in realtà io ci lavoro qui, insegno Hip Hop..."
-"Mi sorprendi sempre di più!"
-"Spero sia una cosa positiva!"
-"Certo che lo è! Bhe, sono le 8 e i ragazzi mi stanno aspettando in sala prove... devo
andare..."
-"Va bene, allora ci vediamo..."
Rimanemmo fermi per qualche secondo, lui si avvicinò alle mie labbra ed io alle sue,
stavamo per baciarci quando sentimmo il suo cellulare squillare:
-"Pronto... Certo darling, corro!"
-"Devi andare?"
-"Si, sono tutti arrabbiati con me e se non mi sbrigo dovrò subirmi il rimprovero
dei miei manager... Alloraaa... Ci sentiamo?!"
-"Certo, vai, tranquillo!"
Dissi io facendo un sorriso e dandogli un leggero pugno sul petto.
Ma cosa mi era venuto in mente... Stavo per baciare uno degli idols più famosi di tutta la
corea del sud e me lo ero lasciato scappare così, senza chiedergli il numero di telefono,
niente di niente, chissà se l'avrei mai rivisto. Con tutti questi dubbi che mi frullavano per
la testa entrai nella scuola di ballo per incominciare la mia lezione.
Finito il lavoro tornai a casa stanca morta, lasciai la borsa, mangiai un panino, mi sdraiai sul divano
e mi appisolai dolcemente.
Dopo quasi 3 ore mi svegliai e andai in bagno per farmi una bella doccia rinfrescante e rilassante,
dopo essere uscita mi misi il completo intimo con sopra una larga maglietta bianca, non avendo
nessun programma per la serata, con una vaschetta di gelato al cioccolato
tra le mani mi lanciai sul divano per vedere il mio Drama preferito: "You are beautiful".
Stavo mangiando l'ultima cucchiaiata di gelato quando il mio orecchio udì il suono del campanello,
presi in mano il cellulare e guardai che ora fosse... Le 22:00, mi chiesi chi diavolo mi stesse
cercando a quell'ora e subito realizzai che fosse quella pazza di Sharon, così con il cellulare tra
le mani mi recai alla porta, la aprii e con grande stupore vidi che era Key:
-"Ma... tu che ci fai qui?"
-"Non ho impegni di lavoro stasera, così non avendo niente da fare sono venuto qui, disturbo?"
-"No, è solo che..."
Non riuscii a finire la frase che il mio telefono incominciò a squillare così risposi:
-"Pronto Sharon... Un secondo..."
Appoggiai il cellulare sul petto, guardai Key e a bassa voce gli dissi:
-"Prego accomodati, fai come se fossi a casa tua, io vado un attimo di là!"
Entrammo in casa e io andai subito nella mia camera per parlare con la mia amica, quando chiusi la
chiamata ritornai in salotto e vidi Key che si guardava in giro, notai subito che in quella camera
regnava il disordine allora presi la vaschetta del gelato con il cucchiaino e stringendolo tra le
braccia esclamai imbarazzata:
-"Scusa per questo casino, solo che non avevo nessun impegno per stasera così ho pensato di
guardare il mio drama preferito, ed ecco il risultato..."
Quando finii di parlare vidì Key che velocemente si era seduto sul divano e con un cenno della mano
mi incitò a sedermi vicino a lui, così obbedii:
-"Scusa anco..."
-"Shh... sta per incominciare Arrietty... passami il gelato!"
-"Vado a prendere un altro cucchiaino allora..."
Corsi in cucina per prendere il cucchiaino e tornai in salotto:
-"Ecco a te... non sapevo ti piacesse questo anime..."
-"E' il mio preferito!"

L'anime finì e visto che nessuno di noi 2 aveva sonno io proposi di giocare a Twister:
-"Giochiamo a Twister?"
-"Twister?"
-"E' un gioco di società... Me l'hanno mandato i miei genitori dall'Italia!"
-"Ah, quindi sei straniera?"
-"Si, sono venuta qui perchè ho avuto una grande offerta di lavoro e solo una stupida non avrebbe
accettato!"
-"Capisco... Bhe, giochiamo?"
-"Certo!"
Mi diressi verso lo sgabuzzino presi la scatola un pò impolverata e tornai nel salotto.
Incominciammo a giocare e i nostri corpi iniziarono a intrecciarsi sempre più, stavo quasi per
vincere quando la mia mano destra distrattamente scivolò dal tappetino del Twister causando così
la mia perdita di equilibrio e anche la mia sconfitta, Key felice si alzò di scatto dal tappeto
e iniziò a scuotere le mani e saltellare mentre con voce gioiosa continuava a gridare:
-"Ho vinto, ho vinto, ho vinto!"
Io guardando il comportamento del ragazzo scoppiai a ridere:
-"Ahahahahahah... Sei davvero buffo!"
-"E tu sei ancora più carina quando ridi!"
-"Oh, grazie... Puoi aspettare un secondo... Devo andare in bagno!"
-"Certo, vai pure!"
Andai in bagno e quando tornai il salotto era vuoto, Key non era li, "Ma dove diavolo è andato a
finire?" mi chiesi. Entrai in camera da letto e vidi Kibum dormire sul mio letto a due piazze, così
stanca mi accasciai di fianco a lui e caddi in un sonno profondo.

La mattina dopo quando aprii gli occhi notai a malincuore che lui non era li vicino a me, pensai
che se ne fosse andato per impegni lavorativi, così mezza addormentata mi trascinai in bagno, mi
spogliai e entrai in doccia, mi avvicinai al getto d'acqua quando improvvisamente sentii qualcosa
toccarmi i fianchi e una voce sussurrarmi nell'orecchio:
-"Buongiorno darling!"
Dallo spavento lanciai un urlo e uscii velocemente dalla doccia coprendomi con un grande
asciugamano lasciando le spalle scoperte, subito il mio viso diventò di un colore rosso accesso,
lui uscì dalla doccia e prendendo un asciugamano si coprì il bacino così io imbarazzata gli dissi:
-"Ma che cavolo ci fai tu nella mia doccia?"
-"Volevo farmi una doccia rinfrescante, che c'è di male??"
-"Assolutamente niente ma potevi avvisarmi, per lo meno!"
-"Guarda che sei tu quella che è entrata in doccia senza guardare se c'era qualcuno dentro!
Ammettilo che volevi approfittarne!"
-"MA COSA DICI! E ora esci subito dal mio bagno!"
Conclusi io spingendolo dalla schiena:
-"Sei dolcissima quando ti arrabbi!"
Disse lui girandosi, prendendomi il mento e dandomi un piccolo bacio sulla guancia.
Mi feci la doccia e uscii dal bagno vestita con la tenuta da lavoro e i capelli legati in un piccolo
tuppo e andai in cucina:
-"Vedo che ti sei già servito da solo..."
-"Si, stai facendo il caffè?"
-"Si... Non preoccuparti c'è ne per tutti e 2"
-"Aspetta ti do una mano!"
Affermò lui alzandosi dalla sedia e raggiungendomi ai fornelli, si mise dietro di me, mise
le braccia sotto le mie e chiuse la caffettiera, io mi girai di scatto e ci ritrovammo faccia a
faccia.
Lui era lì, a petto nudo, l'unica cosa che lo copriva era un asciugamano, per la mia testa di certo
non passavano pensieri puri e casti, eravamo li a guardarci negli occhi, stava per baciarmi
quando il mio telefono squillò, risposi:
-"Pronto Sharon..."
*Ti vuoi muovere?! Il capo sta andando su tutte le furie!*
-"Si, arrivo in un batter d'occhio"
Key imbarazzato si scostò e io aggiustandomi i capelli e prendendo la borsa dissi:
-"Devo proprio scappare o il mio capo mi licenzierà..."
-"Don't worry darling, tieni questo bigliettino, ci ho scritto sopra l'indirizzo del nostro
dormitorio, vieni quando vuoi!"
-"Sei gentilissimo, ci vediamo allora!"
Conclusi io dandogli un bacio sulla guancia e uscendo dalla porta in tutta fretta.
Mentre andavo a lavoro tanti pensieri si affollarono nella mia mente, quella era la seconda volta
che mi ero lasciata scappare una grande opportunità, allora decisi che dopo il lavoro
sarei passata a prendere un pò di sushi e subito dopo mi sarei precipitata al dormitorio per
farmi perdonare.

Era notte fonda, guardai l'orologio del mio telefonino e notai che era molto tardi ma io non mi
scoraggiai, ero molto decisa, sarei andata al dormitorio, presi il bigliettino che mi aveva dato
lui quella mattina stessa, presi un taxi e mi recai all'indirizzo. Suonai il citofono e subito il
portone si aprì, entrai, presi l'ascensore e una volta arrivata sulla porta dell'appartamento
bussai, la porta si aprì e un ragazzo non molto alto dagli occhi a mandorla si affacciò:
-"Ciao dolcezza, chi sei?"
-"Sono Emily... Cercavo Kim Kibum..."
-"Lui purtroppo non c'è... ma se vuoi ci sono qui io!"
-"Joooooooong... chi è?"
Era la voce di key;
-"Una ragazza, dice di chiamarsi Emily!"
Dopo una manciata di secondi Key si affacciò:
-"Ciao, che ci fai tu qui a quest'ora?"
-"Sono venuta a portarti qualcosa da mangiare!"
-"Jong ti ha dato fastidio?"
-"No, a parte che ci ha provato spudoratamente con me..."
-"Playboy, lei è roba mia, capito?"
Disse Kibum rivolgendosi al ragazzo e poi guardandomi negli occhi disse;
-"Entra pure!"
Entrai, quella casa era davvero enorme, ma era così vuota:
-"E i tuoi amici?"
-"Sono andati a ubriacarsi!"
-"E lui che ci fa ancora qui?"
Dissi io rivolgendomi al ragazzo basso:
-"Lui ha un appuntamento con una ragazza e ora se ne dovrebbe andare. Vieni in cucina..."
Andammo in cucina e posai il sacchetto con il sushi sul tavolo di vetro e incominciammo a mangiare.
Quando finimmo io mi alzai dalla sedia e incominciai a sgomberare il tavolo, mi avvicinai al
lavandino e iniziai a lavare le stoviglie che erano riposte li dentro, dopo alcuni minuti Key si
avvicinò a me e con tono silenzioso mi disse:
-"Non c'è bisogno, lascia stare, sei l'ospite!"
-"Ma dai, figurati, mi fà solo piacere dare una mano!"
Detto questo mi prese dal polso, mi fece girare e mettendosi di fronte a me disse:
-"Ora siamo da soli e nessuno può rovinare questo momento... Pretendo quel bacio!"
In quel momento posò una mano dietro il mio collo e avvicinando il mio viso al suo mi baciò
appassionatamente, le nostre lingue si incontrarono e teneramente si fiorarono. Quando finimmo
di baciarci lui mi guardò negli occhi e mi disse:
-"Ne è valsa la pena aspettare tutto questo tempo!"
-"E' vero!"
Quando finì di parlare mi prese per i fianchi, dolcemente mi appoggiò sul lavandino e mi sciolse i
capelli:
-"Che intendi fare?"
-"Credo tu sappia cosa voglio fare!"
Disse Key baciandomi ripetutamente, io presa dalla foga del momento intrecciai le gambe intorno
al suo bacino e con le mani ancora insaponate e bagnate gli presi il volto e continuai a baciarlo, lui
incominciò a baciarmi il collo e mentre scendeva sempre più giù mi sbottonava la camicetta
bianca, una volta sbottonata tutta la camicetta di seta cadde lentamente sul pavimento,
io gli sfilai la maglia e con violenza la buttai a terra poi sentì la sua voce sussurrarmi:
-"Aggrappati forte al mio collo!"
Mi sollevò e mi portò sul letto, lì mi posò lentamente e mi fece sdraiare poi incominciò di nuovo
a baciarmi il petto per poi passare al seno, mi slacciò il reggiseno e lo lanciò sul parquet mentre
io mi toglievo le scarpe, poi mi sfilò la gonna e io gli sfilai i jeans. Aveva un fisico perfetto, quasi
fosse scolpito, continuammo a spogliarci a vicenda finchè i nostri corpi non si unirono a formare
una cosa sola, i nostri gemiti si fecero sempre più rumorosi e calorosi, ancora oggi non so
descrivere quell'emozione forte e intensa che provai quel giorno, mi sentivo sicura e protetta tra
le sue braccia, solo lui riuscì a trasmettermi quella sensazione. Purtroppo il giorno seguente seppi
che dovevo tornare in Italia e non ebbi ne il modo e ne il coraggio di dirglielo, quella partenza
sarebbe stata troppo dolorosa, sia per lui che per me. Così decisi di prendere quell'aereo senza
parlargli e da quel giorno in poi non lo vidi e sentì più. E ora sono qui, chiusa nella mia camera a
rimembrare quel giorno stupendo: le sue labbra, i suoi occhi dolci e i suoi capelli morbidi come
seta mentre una lacrima segna il mio volto...
*DRIIIN DRIIIN*
Il mio telefono sta squillando... è un numero che non conosco, strano, nessuno mi cercherebbe a
quest'ora, ma chi sarà?
-"Pronto, chi parla?"
-"Emily..."
-"Kibum..."
  
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