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Autore: WhiteLight Girl    06/07/2012    2 recensioni
Solo una? Io ne ho parecchie...
Ryou stava seduto al bar davanti all’università. Aveva la testa china sul bancone, e gli occhi stanchi a cui si abbassavano le palpebre.
Non si accorse di Juri e Jianliang fino a che non si furono seduti affianco a lui.
«Allora» cominciò curioso il ragazzo «Com’è andata la nottata? E’ stata piccante come pensavi?»
Ryou sospirò, reprimendo uno sbadiglio.
«E’ stata tutt’altro che piccante» disse rivolto a Jianliang.
L’amico gli batté una pacca sulla spalla «Andiamo, non può essere stato così male»
«E’ stato peggio» rivelò Ryou.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ryo Akiyama | Coppie: Ruki Makino/Rika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DAMMI UNA BUONA RAGIONE PER NON PASSARE CON RUKI LA NOTTE PRIMA DI UN SUO ESAME


Ryou stava seduto al bar davanti all’università. Aveva la testa china sul bancone, e gli occhi stanchi a cui si abbassavano le palpebre.
Non si accorse di Juri e Jianliang fino a che non si furono seduti affianco a lui.
«Allora» cominciò curioso il ragazzo «Com’è andata la nottata? E’ stata piccante come pensavi?»
Ryou sospirò, reprimendo uno sbadiglio.
«E’ stata tutt’altro che piccante» disse rivolto a Jianliang.
L’amico gli batté una pacca sulla spalla «Andiamo, non può essere stato così male»
«E’ stato peggio» rivelò Ryou.

Ruki stava seduta sul divano, con la penna bloccata tra i denti ed il libro poggiato sulle gambe.
«Ho ordinato la pizza» le comunicò Ryou lasciandosi cadere sul divano affianco a lei ed allungando un braccio sulla spalliera in un chiaro tentativo di abbracciarla disinvoltamente.
«Non ho fame» rivelò la ragazza lanciandogli un’occhiataccia. Tornò a concentrarsi sullo studio.
Ryou sospirò, scostandole dietro l’orecchio e la spalla una consistente ciocca di capelli. «Hai bisogno di zuccheri per concentrarti. Ho della torta in frigo; è con la panna»
Ruki scosse la testa «Davvero, non ho fame. E poi devo ripassare per domani»
Ryou guardò fuori dalla finestra del suo appartamento; era quasi buio e Ruki stava ripassando da ore.
«Sono settimane che studi per questo esame, non riuscirai a farti entrare in testa più nulla. Fidati, lo dico per esperienza personale»
La ragazza lo guardò freddamente, poi gonfiò le guancie, costretta a dargli ragione. Chiuse il libro e lo poggiò sul tavolino davanti a sé.

«Sei riuscito a farla smettere di ripassare?» esclamò Jianliang stupito «La sera prima dell’esame? Tu sei veramente un grande! Nessuno ci era mai riuscito fino ad ora!»
Juri annuì colpita «Ruki non smette di ripassare neanche se le punti una pistola contro»
Ryou scrollò le spalle «E’ una dote naturale»
Jianliang scosse la testa «E così è arrivata la parte piccante?»
L’amico scosse la testa mogio, ricominciando a raccontare.

Ryou stava baciando Ruki sul divano quando, mezz’ora dopo, arrivò la pizza.
Quando si alzò per aprire la porta, Ruki si sistemò la maglietta e si sedette composta.
Ryou tornò dopo poco con le pizze e due lattine. Ne porse una a Ruki ed aprì la sua.
«Davvero, io non ho fame», ripeté la ragazza accovacciandosi in un angolo di divano.
«Devi stare tranquilla, Ruki-chan. passerai l’esame a pieni voti, non ho dubbi»
Ryou bevve un sorso della sua coca, poi la poggiò sul tavolino. Afferrò Ruki per una gamba e la trascinò verso di sé.
«Non so, non mi ricordo nulla»
«E’ perché stai cercando di ricordarti tutto contemporaneamente, se ti faccio una domanda scommetto che mi rispondi perfettamente»
Ruki lo fissò preoccupata. Seguirono un paio di secondi di silenzio. «Allora?» esclamò poi «Fammi queste domande!»
Ryou sospirò, prese il libro e lo aprì in una pagina a caso «Parlami del periodo Asuka»
«Và dal 538 al 710, prende il nome dalla capitale, a quel tempo Asuka-Kyo. E’ il primo periodo Buddista e, con l'introduzione della nuova religione, si determinò una profonda influenza dell'idealismo astratto su tutta la cultura del Giappone»
«Ok, basta così» la bloccò Ryou «Vedi? Sai tutto, e se non passi a pieni voti verrò a picchiare il professore»
Ruki rise tra sé, scuotendo la testa «E se mi blocco?»
«Non ti zittisce nulla e nessuno quando litighiamo, figurati se ti zittisci davanti ad una commissione d’esame»

Jianliang annuì serio «Ruki è bravissima, si ricorda tutto»
«E’ quello che continuavo a dirle, ma sai com’è prima di un esame, arriva l’ansia e non se ne va più» borbottò Ryou.
«E tu sei riuscito a calmarla?» domandò Juri interessata.
«Non esattamente»

Ryou porse una fetta di pizza a Ruki «Che ne dici di un morso?»
Lei gli sorrise, allungandosi e addentandola direttamente dalle sue mani «Forse dovrei andare a casa a controllare i tubi dell’acqua» disse dopo averla mandata giù.
«Sarebbe un viaggio inutile, sai bene che li ho chiusi e l’idraulico verrà domani pomeriggio» ribatté Ryou azzannando la fetta della pizza di Ruki.
«Eih!» si lamentò lei «Quella e mia, tu ingurgita la tua al salame piccante e lasciami quella ai funghi»
«Lo vedi che hai fame, allora!»
Ryou sorrise tra sé; riusciva quasi sempre a rigirare la frittata a suo favore. O a favore delle sue affermazioni.
«E’ solo che dopo questo esame sarò finalmente in vacanza, e ci terrei a prendere un buon voto»

Juri fece roteare gli occhi «Questo lo ha detto solo per zittirti. Le vacanze sono la sua ultima preoccupazione»
«Beh, comunque dovevo fare qualcosa, intanto si erano fatte quasi le nove»
«Sono proprio curioso di vedere come hai risolto» affermò Jianliang divertito.

«Fammi largo», ordinò Ryou sbottonandosi i pantaloni e lanciandoli in un angolo del bagno.
Ruki obbedì. Avanzò contro il bordo della vasca e gli permise di infilarsi dietro di lei.
Così, a lume di candela ed in mezzo alla schiuma, Ruki sentì la tensione che la abbandonava.
Quando si fu seduto, Ryou la afferrò per la vita e la trascinò contro di sé, facendo scontrare la schiena di lei contro il suo petto.
«Avevi ragione», ammise baciandole la spalla «Acqua calda e luce soffusa risolvono tutti i problemi»
Ruki rise sommessamente «Magari non li risolvono, ma sono già un passo avanti»
«Un gran bel passo avanti», sorrise Ryou appoggiando la schiena e chiudendo gli occhi.
Ruki strofino la guancia contro la spalla del ragazzo e sospirò «Non ti addormentare, potresti malauguratamente affogare»
Ryou rise «Mi ucciderai per sbaglio nel sonno? No, se avessi voluto l’avresti già fatto»
Ruki rise.

A Juri luccicavano gli occhi «Avete fatto il bagno insieme? Un vero bagno romantico? Oh! Quanto darei io per farlo con Takato un bagno così!»
Jianliang sollevò un sopracciglio «Non si fa il bagno subito dopo cena»
«Non è stato subito dopo cena» si giustificò Ryou «Intanto erano passati almeno tre quarti d’ora»
«Bene» sorrise Jianliang sollevato «E scommetto che lì è arrivata la parte piccante»
«E allora hai perso la scommessa, perché Ruki non era proprio in vena»
«E chi l’avrebbe mai detto che Ryou potesse fare un bagno innocente con una bella ragazza senza fare il depravato» lo prese in giro Jianliang.
«Io, depravato?» si lamentò Ryou «Hai davvero quest’immagine di me?»
«Io ho sentito dire certe cose…» lo prese in giro Juri.
Il ragazzo rabbrividì «Non sapevo che tu e Ruki parlaste di certe cose, l’idea è raccapricciante»
Seguirono alcuni secondi di silenzio, poi Ryou continuò «E comunque non sembrava aver funzionato troppo, un po’ di ansia le è tornata quando è uscita dall’acqua, ma non sembrava eccessiva. Insomma, si era addormentata, sembrava tutto tranquillo»

Ruki stava stesa su un fianco, rannicchiata su sé stessa. Tanto tranquilla che Ryou pensò di potersi stendere affianco a lei ed addormentarsi a sua volta. In effetti si era addormentato, quando ricevette un pugno nello stomaco che lo costrinse a svegliarsi di soprassalto.
«Accidenti», mugugnò tra sé. Ruki tirava destri portentosi anche dormendo. Ne aveva ricevuto alcuni in diverse situazioni, i più quando lei lo aveva beccato a flirtare con altre ragazze. Certo, Ryou non l’avrebbe mai tradita, di solito flirtava con altre per farla ingelosire o per ripicca dopo un litigio. Ma quelli erano i casi in cui Ruki si arrabbiava di più; e lo picchiava, quando non era tanto furiosa da decidere di lasciarlo e dichiarare che stava meglio da sola.
Fino ad ora nessuna rottura era mai durata troppo.
Ryou la guardò; si era rigirata nel sonno, come al suo solito, e stava digrignando i denti. Sospirò, rimettendola con delicatezza al suo posto, avvolgendola nelle coperte – anche se sapeva che non lo sopportava – ed allontanandosi il più possibile verso il bordo del materasso.
Era tornato a dormire, solo per essere svegliato poco dopo da un borbottio indistinto. Dovette concentrarsi parecchio per capire cosa la ragazza stesse dicendo.
«Così si diffonde l’ideale zen»
Ryou si sfilò il cuscino da sotto la testa, solo per poggiarlo sulle orecchie.
All’improvviso capì che sarebbe stata una lunga nottata.

«Quanto vorrei che casa sua si fosse allagata un altro giorno, o almeno che ci fossero sua madre e sua nonna» affermò Ryou «Così avrebbero preso una camera in un albergo, e lei non sarebbe finita a casa mia, a invadere il mio letto»
«Avevi detto che ti piaceva averla nel tuo letto», lo stuzzicò Jianliang.
«Le hai chiesto tu se voleva venire a stare da te» gli ricordò Juri quasi offesa.
«Lo so» ammise Ryou «Ma è stata davvero impossibile. Alla fine ho passato la notte in bianco ad ascoltarla borbottare di ideali Zen, del periodo Genroku, della scuola Kano e di tutto il resto»
«Davvero ripeteva nel sonno? Ora capisco come fa a ricordarsi tutto…» osservò Jianliang stupito.
«La prossima volta dormi tu con lei e vedrai che alla fine potrai dare il suo esame anche tu. Non vedo l’ora di farmi una dormita decente. Anzi, appena Ruki arriva e ci avrà detto come è andata trovate una scusa per fare un giro con lei e lasciatemi dormire solo per mezz’ora. Poi giuro che questa sera la porterò a festeggiare da qualche parte»
«Questa non è una cosa carina da dire o da fare» lo sgridò Juri.
«Io voglio solo dormire un po’, se non dormo sarò irritante e scorbutico per tutto il giorno e sapete come andrà a finire? Litigherò con Ruki, lei si arrabbierà e io la lascerò. O forse sarà lei a lasciare me, ancora non lo so. Volete averci sulla coscienza, ragazzi?» insisté Ryou.
«Va bene» si arrese Juri «Vedrò che posso fare»
Proprio in quel momento Ruki entrò nel bar e corse verso di loro con un sorrisone a trentadue denti.
«Com’è andata?» domandò Jianliang prima ancora che lei arrivasse da loro.
«Promossa a pieni voti!» esclamò Ruki soddisfatta.
«Grandioso!» esclamò Juri saltandole al collo ed abbracciandola forte «Io lo sapevo! Dobbiamo festeggiare, subito. Che ne dici se io e te ce ne andiamo a fare shopping?»
L’amica le sorrise «Ti ringrazio ma, a parte il fatto che sai bene che odio fare shopping, è meglio che porti Ryou a casa»
Il ragazzo la guardò confuso e mogio, quasi rassegnato al doverla sopportare ancora e non poter dormire.
«Scommetto che non vedi l’ora di vedere il tuo letto» gli disse allora lei sorridendo.
Lui annuì silenziosamente, con uno sguardo quasi perso nel sonno. Allora Ruki si chinò a sussurrargli qualcosa all’orecchio. All’improvviso Ryou fu sveglio, sorrise da un orecchio all’altro ed annuì convinto, alzandosi dallo sgabello su cui era seduto ed esclamando: «Allora, ragazzi, grazie per la compagnia, ma io e Ruki dobbiamo proprio andare»
I due non ebbero neanche il tempo di salutare che gli amici erano scomparsi in strada.
«Beh» esclamò Juri rivolta a Jianliang «Credo che alla fine ci sarà il piccante come volevi tu».

****
Non l’ho riletta attentamente per paura di trovarla troppo insensata, quindi potrebbero esserci errori o incongruenze…

   
 
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