Era l’inizio di una nuova
settimana per Monica e Angela,amiche da sempre,quasi
sorelle. Per loro ciò significava nuove paure ed angosce dovute alle
interrogazioni e ai compiti che durante la settimana tormentano
qualsiasi liceale del mondo. Ma la cosa che più le angosciava era la consapevolezza che
nulla sarebbe cambiato in quella lunghissima settimana. Per fortuna conoscevano
molti modi per svagarsi e uno di questi era la passione per i manga e per la
musica. Il loro manga preferito era Dragon ball,di cui
amavano le favolose avventure ed i personaggi.
Le due ragazze
camminavano con passi sicuri,dirette alla loro scuola.
Monica,aveva dei lunghi capelli castani,un corpo
snello e ben proporzionato,giustamente alta per la sua età,sedici anni. I suoi
occhi ricordavano quelli di una danzatrice del ventre araba.
Angela aveva i
capelli mediamente lunghi,fino alle spalle. Non era
molto alta ed aveva un corpo abbastanza esile,ma
possedeva uno strano fascino,forse dovuto alla sua simpatia travolgente.
Le due ragazze camminavano
scherzando e parlando del più e del meno.
“ Ehi Monica oggi non
ti aspetta l’interrogazione di latino?” Angela sorrideva malignamente.
“ Sì” rispose Monica,seccata. “ Ma non ricordarmelo ti
prego. Non voglio cominciare già di prima mattina a preoccuparmi per certe
cose. Cambiamo discorso,ti prego!”
“ D’accordo!” disse
l’amica. “ Come và tra te e quel mollusco di Alessandro?”
Angela continuava a sorridere.
“ Ma
vuoi proprio farmi sentire male?” Monica fece una smorfia. “ Tra me e
Alessandro non c’è niente! Lo vuoi capire? E’ lui che si è fissato!”.
“ Lo so!” disse Angela “ Ma mi piace tanto farti arrabbiare!”.
Le due amiche
arrivarono in perfetto orario a scuola. Monica frequentava il terzo anno del
liceo classico,mentre Angela faceva il secondo.
Entrando a scuola si
erano salutate e augurate buona fortuna. Entrambe si impegnavano molto a scuola,anche perché ognuna delle due
sapeva di poter contare sul sostegno di una fidata amica.
Terminate le lezioni,uscirono da scuola,pronte per tornare a casa.
“ Come
è andata?” chiese Angela all’amica.
“ Benissimo!” rispose
Monica solare. “ Ho preso sette e mezzo!”
“ Brava!” disse Angela,contenta per l’amica. “ Adesso che finalmente sei
migliorata a scuola,tua madre ci lascerà uscire,no?”
“ Lo spero” disse
Monica un po’ preoccupata. “ Conosci mia madre. E’ troppo protettiva nei miei
confronti. Certe volte mi soffoca. In questo periodo poi…”
“ Ah,già…” disse Angela abbassando lo sguardo.
Mentre camminavano restarono per qualche momento
in silenzio. Angela conosceva i problemi familiari di Monica,suo
padre era scomparso un anno prima senza lasciare traccia. Monica purtroppo non
aveva un buon rapporto con la madre,così spesso si
faceva ospitare dall’amica,quasi come una sorella per lei.
Arrivate a casa,le due ragazze si diressero spedite verso la camera di
Angela. Misero a tutto volume il CD del loro gruppo preferito,i
Linkin Park ,e cominciarono a discutere sulla loro
giornata.
“ Cosa
facciamo questo pomeriggio?” chiese Angela.
“ Non so…” disse
Monica. “… dovrei proprio ritornare a casa,altrimenti
mia madre si mette a rompere!”.
“ Hai ragione!” disse
Angela. “ Ma rimani almeno per pranzo. A mia madre
farà molto piacere. Te ne andrai questo pomeriggio”.
“ D’accordo!” disse
Monica.
Pranzarono insieme,poi Monica cominciò a prepararsi per andare. Mise a posto
la sua cartella e prese il suo giubbotto. Angela
accompagnò alla porta la sua amica,salutandola.
Monica arrivò in casa
sua ed entrò senza nemmeno salutare sua madre,la quale
si trovava,come sempre,davanti al suo computer portatile. Dopo l’abbandono da
parte del marito,Elena (questo il nome della madre di
Monica) si era praticamente buttata a capofitto nel suo lavoro. Per evitare di
avere altre preoccupazioni,si era chiusa in se
stessa,dimenticandosi quasi della figlia.
Monica e sua madre parlavano solo in occasione di litigi.
Dopo aver passato
tutto il pomeriggio a svolgere i suoi compiti scolastici,la
ragazza si era buttata nel suo letto,accendendo lo stereo. Aprì il suo comò e
vi prese un fumetto di Dragon ball. Mentre sfogliava le pagine del fumetto che
tanto adorava,si ritrovò a pensare quanto sarebbe
stato bello potersi ritrovare nel mondo di Dragon ball e vivere strepitose
avventure in compagnia dei personaggi che ne facevano parte.
Mentre pensava,la madre entrò nella sua stanza,facendola bruscamente ritornare alla realtà.
“Monica!” urlò “ Si può sapere cosa ti è saltato in mente? Se non mi sbaglio ti
avevo detto di non uscire ieri,invece tu l’hai fatto
lo stesso! Sei persino andata a dormire da Angela senza il mio permesso! Non mi
ero nemmeno accorta che tu fossi ritornata a casa!”.
Monica non si
scompose e si limitò a girarsi dall’altro lato del letto,aumentando
il volume dello stereo.
La madre si avvicinò
al letto e spense
lo stereo. “ Mi vuoi rispondere?!” disse infuriata.
Monica si alzò e
riaccese lo stereo,guardando la madre dritta negli
occhi.
“ Non c’è bisogno di
urlare!” le disse. “ Devi sempre urlare,ogni volta che
torno a casa! Sembra quasi che tu lo faccia apposta!”.
“ Sai che non è così!”
disse la madre.
“ Invece
è così!” replicò Monica alzando la voce. “ Da quando papà se n’è andato tu non
sai più con chi sfogarti,così te la prendi con l’unica
cretina che ti sta a sentire,cioè io! Beh,sai che ti
dico? Sono stanca di ascoltarti!”.
La madre di Monica abbassò lo sguardo poi mollò un ceffone alla figlia. “ Non ti
permetto simili affermazioni signorina,hai capito?!”.
Monica guardò la
madre dritta negli occhi,dopodichè scoppiò in lacrime.
Prese il suo zaino e uscì dalla casa,sbattendo la porta.
La madre non provò nemmeno a fermarla,avendo la
certezza che sarebbe ritornata.
Nel buio della sera,Monica correva senza una meta,in lacrime. Ad un certo punto
vide,in fondo alla strada deserta,un fascio di luce.
Si avvicinò,un po’ impaurita,e rimase molto sorpresa
da ciò che vide:una specie di porta luminosa si apriva in fondo alla
via,lampeggiando. Fu attratta da quella luce e si chiese cosa potesse esserci al di là di quella porta. Monica sentì l’impulso di entrare
nella porta e,anche se un po’ perplessa,alla fine vi entrò,facendosi
avvolgere da quella calda luce.
Proprio in quel
momento un ragazzo passava per quella via. Rimase scioccato per ciò che aveva
appena visto.