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Autore: Martaemedea    21/01/2007    5 recensioni
La ff parla di due ragazze, amiche da sempre, che vivono nel nostro stesso paese ed hanno le nostre stesse abitudini.
Vi chiederete cosa c'entra tutto ciò con Dragon Ball,vero? ^^
Beh leggete, scopritelo e fatemi sapere! ^_^
Genere: Romantico, Science-fiction, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Goten, Nuovo personaggio, Trunks, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Dragonball dreams

 

 

Era l’inizio di una nuova settimana per Monica e Angela,amiche da sempre,quasi sorelle. Per loro ciò significava nuove paure ed angosce dovute alle interrogazioni e ai compiti che durante la settimana tormentano qualsiasi liceale del mondo.  Ma la cosa che più le angosciava era la consapevolezza che nulla sarebbe cambiato in quella lunghissima settimana. Per fortuna conoscevano molti modi per svagarsi e uno di questi era la passione per i manga e per la musica. Il loro manga preferito era Dragon ball,di cui amavano le favolose avventure ed i personaggi.

 

 

 

Le due ragazze camminavano con passi sicuri,dirette alla loro scuola. Monica,aveva dei lunghi capelli castani,un corpo snello e ben proporzionato,giustamente alta per la sua età,sedici anni. I suoi occhi ricordavano quelli di una danzatrice del ventre araba.

Angela aveva i capelli mediamente lunghi,fino alle spalle. Non era molto alta ed aveva un corpo abbastanza esile,ma possedeva uno strano fascino,forse dovuto alla sua simpatia travolgente.

Le due ragazze camminavano scherzando e parlando del più e del meno.

“ Ehi Monica oggi non ti aspetta l’interrogazione di latino?” Angela sorrideva malignamente.

“ Sì” rispose Monica,seccata. “ Ma non ricordarmelo ti prego. Non voglio cominciare già di prima mattina a preoccuparmi per certe cose. Cambiamo discorso,ti prego!”

“ D’accordo!” disse l’amica. “ Come và tra te e quel mollusco di Alessandro?” Angela continuava a sorridere.

Ma vuoi proprio farmi sentire male?” Monica fece una smorfia. “ Tra me e Alessandro non c’è niente! Lo vuoi capire? E’ lui che si è fissato!”.

“ Lo so!” disse Angela “ Ma mi piace tanto farti arrabbiare!”.

Le due amiche arrivarono in perfetto orario a scuola. Monica frequentava il terzo anno del liceo classico,mentre Angela faceva il secondo.  

Entrando a scuola si erano salutate e augurate  buona fortuna. Entrambe si impegnavano molto a scuola,anche perché ognuna delle due sapeva di poter contare sul sostegno di una fidata amica.

 

 

 

Terminate le lezioni,uscirono da scuola,pronte per tornare a casa.

Come è andata?” chiese Angela all’amica.

“ Benissimo!” rispose Monica solare. “ Ho preso sette e mezzo!”

“ Brava!” disse Angela,contenta per l’amica. “ Adesso che finalmente sei migliorata a scuola,tua madre ci lascerà uscire,no?”

“ Lo spero” disse Monica un po’ preoccupata. “ Conosci mia madre. E’ troppo protettiva nei miei confronti. Certe volte mi soffoca. In questo periodo poi…”

“ Ah,già…” disse Angela abbassando lo sguardo.

Mentre camminavano restarono per qualche momento in silenzio. Angela conosceva i problemi familiari di Monica,suo padre era scomparso un anno prima senza lasciare traccia. Monica purtroppo non aveva un buon rapporto con la madre,così spesso si faceva ospitare dall’amica,quasi come una sorella per lei.

Arrivate a casa,le due ragazze si diressero spedite verso la camera di Angela. Misero a tutto volume il CD del loro gruppo preferito,i Linkin Park ,e cominciarono a discutere sulla loro giornata.

Cosa facciamo questo pomeriggio?” chiese Angela.

“ Non so…” disse Monica. “… dovrei proprio ritornare a casa,altrimenti mia madre si mette a rompere!”.

“ Hai ragione!” disse Angela. “ Ma rimani almeno per pranzo. A mia madre farà molto piacere. Te ne andrai questo pomeriggio”.

“ D’accordo!” disse Monica.

Pranzarono insieme,poi Monica cominciò a prepararsi per andare. Mise a posto la sua cartella e prese il suo giubbotto. Angela accompagnò alla porta la sua amica,salutandola.

 

 

 

Monica arrivò in casa sua ed entrò senza nemmeno salutare sua madre,la quale si trovava,come sempre,davanti al suo computer portatile. Dopo l’abbandono da parte del marito,Elena (questo il nome della madre di Monica) si era praticamente buttata a capofitto nel suo lavoro. Per evitare di avere altre preoccupazioni,si era chiusa in se stessa,dimenticandosi quasi della figlia.

Monica e sua madre parlavano solo in occasione di litigi.

Dopo aver passato tutto il pomeriggio a svolgere i suoi compiti scolastici,la ragazza si era buttata nel suo letto,accendendo lo stereo. Aprì il suo comò e vi prese un fumetto di Dragon ball. Mentre sfogliava le pagine del fumetto che tanto adorava,si ritrovò a pensare quanto sarebbe stato bello potersi ritrovare nel mondo di Dragon ball e vivere strepitose avventure in compagnia dei personaggi che ne facevano parte.

Mentre pensava,la madre entrò nella sua stanza,facendola bruscamente  ritornare alla realtà.

“Monica!” urlò “ Si può sapere cosa ti è saltato in mente? Se non mi sbaglio ti avevo detto di non uscire ieri,invece tu l’hai fatto lo stesso! Sei persino andata a dormire da Angela senza il mio permesso! Non mi ero nemmeno accorta che tu fossi ritornata a casa!”.

Monica non si scompose e si limitò a girarsi dall’altro lato del letto,aumentando il volume dello stereo.

La madre si avvicinò al letto e  spense lo stereo. “ Mi vuoi rispondere?!” disse infuriata.

Monica si alzò e riaccese lo stereo,guardando la madre dritta negli occhi.

“ Non c’è bisogno di urlare!” le disse. “ Devi sempre urlare,ogni volta che torno a casa! Sembra quasi che tu lo faccia apposta!”.

“ Sai che non è così!” disse la madre.

Invece è così!” replicò Monica alzando la voce. “ Da quando papà se n’è andato tu non sai più con chi sfogarti,così te la prendi con l’unica cretina che ti sta a sentire,cioè io! Beh,sai che ti dico? Sono stanca di ascoltarti!”.

La madre di Monica abbassò lo sguardo poi mollò un ceffone alla figlia. “ Non ti permetto simili affermazioni signorina,hai capito?!”.

Monica guardò la madre dritta negli occhi,dopodichè scoppiò in lacrime. Prese il suo zaino e uscì dalla casa,sbattendo la porta. La madre non provò nemmeno a fermarla,avendo la certezza che sarebbe ritornata.

 

 

 

 

Nel buio della sera,Monica correva senza una meta,in lacrime. Ad un certo punto vide,in fondo alla strada deserta,un fascio di luce. Si avvicinò,un po’ impaurita,e rimase molto sorpresa da ciò che vide:una specie di porta luminosa si apriva in fondo alla via,lampeggiando. Fu attratta da quella luce e si chiese cosa potesse esserci al di là di quella porta. Monica sentì l’impulso di entrare nella porta e,anche se un po’ perplessa,alla fine vi entrò,facendosi avvolgere da quella calda luce.

 

 

 

Proprio in quel momento un ragazzo passava per quella via. Rimase scioccato per ciò che aveva appena visto.

 

 

 

 

   
 
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