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Autore: TakumiR    07/07/2012    7 recensioni
questa è la mia prima storia che scrivo,quindi non vi immaginate chi sa cosa. la storia parla del piccolo Goten e Chichi. forse dal titolo si capisce gia tutto ma...beh leggete e mi dite.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chichi, Gohan, Goten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MAMMA...IO SONO DIVERSO?
 

 
Goten era rientrato a casa dopo le 5 ore passate a scuola .Chichi la quale era impegnata
a cucinare si girò e vedendo il suo piccolo sayan rientrare gli disse:       
-Ehi Goten cosahai fatto oggi a scuola?-,
il bambino risponde tranquillo:-abbiamo fatto 3 ore di matematica perché la maestra d'italiano mancava e poi un ora di musica e una d' arte-.
-E che ha spiegato di nuovo la signorina Akuia?- chiese la donna curiosa di sapere se il piccolofosse stato attento,infondo era da un po' di tempo che il secondogenito aveva trovato dei problemi in matematica.                                                                               
 -Beh... ecco...quando un numero è uguale e quando invece è diverso ad un altro,lo sai mamma questavolta ci ha pure lasciato i compiti- disse il bambino felice perchè questa volta l'aveva passata.
 
Intanto Chichi aveva finito di preparare e stavaportando tutto a tavola. In quel momento arriva Gohan -Ciao mamma,ciao Goten-        -ciao tesoro sei arrivato giusto in tempo avanti siediti che è pronto-
Chichi accompagnò l'invito con un sorriso,-ciao fratellone- lo salutò Goten. Il pranzo passò velocemente.
 
Dopo pranzo -Ehi fratellone andiamo fuori ad allenarci?-                        
 -ehm...scusa Goten ma proprio oggi non posso ho molti compiti da fare-
-va bene allora io vado appena finisci mi raggiungi?-chiese Goten speranzoso del si del fratelloma Chichi fermò il figlio minore                  - NO,NO E POI NO! Dove credi di andare,sbaglio o hai detto di avere dei compiti?VAI SUBITO A FARLI E POI TI POTRAI ALLENARE!-  Goten decise di accontentare la sua mamma e cosi salì in camera, aprì il libro e cominciò.
 
Gli esercizi fino ad ora erano semplici ma dato che in classe era rimasto distratto la maggior parte del tempo,gli apparve un dubbio "che cosa vuoldire diverso?" pensò .Allora decise di chiedere al sayan maggiore.
- Ehi Gohan mi potresti dire cosa vuol dire diverso?- il ragazzo gli disse
- diverso vuol dire che è un altra cosa rispetto agli altri-
- Allora noi siamo diversi? nessuno oltre a noi,Vegeta e Trunks sa diventare con i capelli biondi-
-beh il nostro papà era un sayan un guerriero che viene da un altro pianeta ma noi non siamo diversi ,come lo era il nostro papà o Vegetaloro sono sayan puri noi siamo solo per una parte sayan l'altra parte no-
ripetè convinto il sedicenne,il bambino gli fece un gran sorriso e lo ringraziò poi tornò a fare i compiti o almeno a cercare.
 Ma ormai nella testa di Goten frullavano solo una frase ,sei
parole che pensava ogni giorno, parole che giravano intorno ad una sola parola "papà" quelle 4 lettere che descrivevano un desiderio.
Per un altra volta si era fermato a riflettere:" non conosco il mio papà", "voglio vederlo,voglio abbracciarlo", "perché tutti hanno un papà tranne me?"ecco, tutti TRANNE lui, quindi era diverso.
Ad un tratto si ritrovò nella scala, stava andando dalla madre ma lui non sapeva perché era così triste ma sapevache solo lei l' avrebbe potuto consolare.
Scese giu e la madre vedendolo così triste gli chiese                         
 -Che hai caro?- non era da Goten avere le labbra che dimostravano tristezza.                                                                
Lui si avvicinò e le disse- Mamma...ehm... sono tanto diverso?-           
-Cosa stai dicendo tesoro?-                                                                  
- Ecco... tu mi vuoi bene anche se sono...diverso?"
-Certo che ti voglio bene ma perchè dici che sei diverso-                                
 -beh ecco tutti i miei amici hanno un papà che li viene a prendere a scuola,che gioca con loro,Trunkspure ha un papà...tu pure hai nonno Giumaho,Gohan ha conosciuto papà... mentre io non so nemmeno come è fatto,sono solo io a non avere un papà quindisono diverso.- Chichi si commosse da ciò che aveva detto il bambino era piccolo si... ma sapeva tutto.
Suo figlio non aveva mai chiesto niente aveva solo chiesto di abbracciare suo padre.                                                                
-Piccolo devi sapere che tu ce l'hai un papà e in cielo che ti guarda e ogni volta che hai bisogna di lui, sarà neltuo cuoricino,tu non sei diverso,tu sei come tutti gli altri,anzi no tu e tuo fratello siete piu fortunati voi avete un papà forte, un angelo che vi guarderà
sempre e che vi proteggerà. -
Grazie a quelle parole Goten ritornò felice a fare i compiti.                           
Ora sapeva che lui aveva il papà più importante di tutti ,un papà che non si era dimenticato dei suoi figli, ma anzi li proteggeva, e anche se era ridicolo sentiva dentro di se che prima o poi l'avrebbe incontrato.
   
 
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