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Autore: ary_gg    07/07/2012    4 recensioni
E' una storia un pò particolare. Serena è una ragazza qualunque che vive a New York e che sta per affrontare il college, non ha una vita chissà quanto strana, ma diciamo che qualcosa cambierà presto. So che la storia può sembrare poco credibile, ma credo che sognare a volte faccia bene. Dateci un'occhiata.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO VENTISETTESIMO

Sentivo un gran caldo improvvisamente, mi rigirai nel letto cercando un angolo fresco, poi mi rigirai dopo poco dato che quella parte si era riscaldata di nuovo. Sbuffai scalciando le coperte e mettendomi supina nel letto. Sospirai aprendo gli occhi e arrendendomi all'essermi svegliata. Mi girai sul fianco cercando la sveglia per vedere l'ora. Le 3 e 15 del mattino. Sbuffai ancora di più. Mi guardai intorno scrutando la stanza del mio piccolo appartamento. Ancora non mi ero del tutto abituata a vivere lì, bè in realtà c'ero stata ben poco. Decisi di alzarmi e al contatto con il pavimento freddo rabbrividii, andai verso la cucina e una luce forte mi investii in pieno. Mi girai verso la finestra vedendo il sole alto in cielo che filtrava dalla finestra. Corrucciai la fronte spaesata.
"Buongiorno"
Sentii una voce maschile e mi spaventai non poco.
"Jake?"
Lo guardai trafficare con una tazza e del caffè con indosso un paio di pantaloni di tuta e una maglia bianca a mezze maniche.
"Ti ho preparato il caffè"
Inclinai la testa di lato e sbattei un pò gli occhi, non capendo davvero cosa stesse accadendo e da dove fosse spuntato. Sentii poi il pianto di un neonato e mi girai non vedendo però nessuna porta solo una stanza quadrata, quella in cui mi trovavo. Mi rigirai e lo guardai, si era seduto e aspettava che facessi lo stesso.
"Non lo senti?"
"Sentire cosa?"
"Piange"
Dissi con ovvietà.
"Non so di cosa parli"
"Allison piange"
"Dovrei sapere chi è?"
Lo guardai stranita e misi le mani fra i capelli cercando una porta.
"Il caffè"
"Devo andare da lei"
"Lei chi?"
Mi sentivo esasperata e mi agitai sentivo il mio cuore battere forte quasi a sfondarmi le orecchie. Finalmente mi svegliai in preda all'agitazione e al caldo, cercai di riprendere fiato e sentii che Allison piangeva davvero. Scalciai il lenzuolo e mi precipitai prendendola in braccio e cullandola.
"Ssh piccola tranquilla"
La dondolai cercando di tranquillizzarla. Guardai l'ora erano le 5.
"E' ora di mangiare vero?"
Mi sedetti per allattarla e appoggiai la testa contro lo schienale della poltrona. Avevo fatto proprio uno strano sogno, non lo sognavo da tempo ormai. Dopo un pò guardai Allison che aveva smesso di mangiare e mi guardava. La fissai in quei bellissimi occhi grandi e blu e le sorrisi.
"Che c'è?"
Le accarezzai il piccolo naso e lei mi sorrise pigramente facendo un piccolo verso. Aveva solo tre mesi eppure mi sembrava una bambina così sveglia...bè dati i geni non poteva essere da meno.
"Allora dormiamo un altro pò?"
Mi misi in piedi cullandola per farla addormentare, iniziai a cantare dato che non potevo di certo suonare. Solitamente il piano la faceva crollare all'istante. Dopo che si fu finalmente addormentata tornai a letto anche se per poco dato che poi la sveglia mi svegliò improvvisamente proprio quando mi ero addormentata nuovamente. La voce dello speaker alla radio risuonò nella stanza e schiacciai un tasto per spegnere la radiosveglia. Mi preparai per andare da mia madre e lasciarle Allison prima di andare a lavorare. Una volta preparata anche la piccola ci dirigemmo verso la mia vecchia casa, vedere la tabella di vendita mi faceva ancora un certo effetto.
"Mamma"
"Sere sono qui"
Mi avvicinai verso la sua camera da letto con il passeggino.
"Ehi...che fai?"
"Comincio a dividere delle cose da portare o meno"
"Capisco"
"Dorme?"
"Si"
"E' davvero molto buona"
"Sono stata fortunata"
Dissi alzando le spalle.
"Mi faccio un caffè e corro a lavoro"
"Ok tesoro arrivo subito"
Mi diressi in cucina e accesi distrattamente la tv
"Ehi Dave"
"Ciao Sere"
Si defilò nuovamente e scossi la testa, ormai cresceva a vista d'occhio quel bambino e stava perdendo tutta la dolcezza che aveva prima, probabilmente era normale. Preparai il caffè e presi una tazza in mano attendendo che uscisse dalla macchinetta irrequieta. Sarà stata colpa del sogno. Mi incupii e guardai Allison che dormiva, sospirai pesantemente.
"Le voci sul presunto matrimonio della nostra cara star di Hollywood Jake Thomas si fanno sempre più insistenti"
Lasciai andare la tazza che si frantumò, fortunatamente ancora vuota, sul pavimento.
"E' da un paio di mesi che la notizia continua a circolare, ma sia lui che la bella Audry Taylor continuano a non pronunciarsi sulla cosa. Dobbiamo prenderlo per un si? Io punterei più per un forse. I due come sappiamo si sono conosciuti sul set del film che hanno girato insieme a Parigi e che è uscito nelle sale sei mesi fa, facendo follie al botteghino, ma sappiamo anche che inizialmente le cose sembravano un pò altalenanti tra i due, finchè non si sono stabilizzate. I due sono stati avvistati all'aeroporto di LA probabilmente per tornare a NY dove Audry è nata e cresciuta e dove Jake ha una casa da tempo, ma questo ci riporta al ricordo dell'ex fidanzata del nostro attore."
Lanciai un'occhiata truce verso la tv come se potesse vedermi e la spensi mentre raccoglievo i cocci da terra.
"Sere che è successo?"
"Niente"
Dissi bruscamente pungendomi anche il dito.
"Al diavolo"
"Serena meglio se non bevi quel caffè"
"Tanto sono in ritardo!"
Dissi scocciata alzandomi e prendendo la borsa, mi avvicinai al passeggino e diedi un bacio leggero a Allison
"A più tardi"
Uscii di casa di fretta, ecco il mio sogno, mi sembrava di essere una veggente. Sbuffai sonoramente.

JAKE'S POV

Rientrai in casa chiudendomi la porta alle spalle, Audry si era fermata dai suoi genitori e quindi ero solo. Stare in quella casa faceva un certo effetto, evitavo NY accuratamente e quando ero lì non mi piaceva stare solo in quella casa, troppi ricordi che ancora erano lì. Dopo un anno e mezzo ancora non mi capacitavo di come fosse possibile una cosa del genere. Ma poi mi risposi dicendomi che le cose sarebbero rimaste così per sempre, perchè avrei amato lei più di chiunque altro, avrei solo potuto imparare ad amare qualcun'altro adeguatamente, ed era quello che stavo facendo con Audry. Decisi di fare un giro, non volevo stare in casa. Vagai per un pò nascosto dietro un grande paio d'occhiali da sole, poi una figura familiare si delineò in mezzo ad altri ragazzini alcuni più grandi altri più piccoli.
"Dave?"
Il bambino si girò posando i suoi occhi scuri su di me. Oh no non va bene perchè somigliano così tanto ai suoi? Mi tolsi gli occhiali per farmi riconoscere e gli sorrisi.
"Jake!"
Esclamò sorridendomi e correndo verso di me con il suo zaino addosso, mi abbassai un pò lasciando che mi abbracciasse.
"Wow l'ultima volta che ti ho visto eri molto più basso"
Dissi scherzoso rimettendomi dritto.
"Ho otto anni e mezzo ormai!"
Disse lui fiero mettendo i pugni sui fianchi.
"Sei ancora uno gnometto campione"
"Non è vero!"
Protestò lui.
"Allora? Uscito da scuola?"
Lui annuì energicamente. Improvvisamente un dubbio mi pervase.
"Vengono a prenderti?"
Lui scosse la testa.
"C'è l'autobus"
Tirai un sospiro di sollievo.
"Allora come stai?"
"Bene! Mi sono iscritto ad una squadra di baseball sono bravo!"
"Wow è grandioso piccolo, non avevo dubbi visto? Te lo avevo detto"
Si rabbuiò.
"Avrei voluto che vedessi qualche partita"
Mi incupii anche io.
"Mi dispiace"
"Non è colpa tua"
Disse lui fissandosi le scarpe.
"Ehi"
Mi abbassai sulle gambe alla sua altezza.
"Non è colpa di nessuno ok? Nemmeno di tua sorella"
Bè un pò si. Si ribellò una vocina dentro di me, ma sapevo che Dave ce l'aveva avuta con Serena per un pò, per questo mi aveva chiesto di smettere di chiamarlo.
"Come state a casa?"
"Tutto ok"
"Come sta tua sorella"
"Bene...vive da sola adesso"
Oh
"E lavora"
Corrucciai la fronte.
"Oh si è laureata già?"
Lui scosse la testa. Io rimasi sorpreso.
"Ha lasciato per..."
Improvvisamente si bloccò come se stesse per dire qualcosa che non doveva.
"Mi sa che è meglio se vado"
Disse abbattuto guardando l'autobus che era appena arrivato.
"Va bene..."
"Mi manchi"
Disse triste tenendosi lo zaino con le mani.
"Anche tu Dave...non dire a Serena che ci siamo incontrati ok?"
"Puoi venirmi a trovare anche domani?"
Mi si strinse il cuore, faceva troppo male a tutti.
"Non so se potrò"
"Ok"
Mi disse triste poi prima di andare mi abbracciò e io feci lo stesso.
"Ciao Dave, fa il bravo e tieni d'occhio tua sorella"
Si allontanò e lo vidi salire sull'autobus.

SERENA'S POV

Il giorno dopo mi svegliai ancora più irritata del giorno precedente, così decisi di fare una passeggiata con Allison dato che non lavoravo. Camminavo tranquillamente per la strada quando una ragazza sbucò improvvisamente dal nulla scontrandosi con il passeggino che si scosse facendo piangere la piccola.
"Ehi! Sta attenta!"
Dissi mentre cercavo di consolare Allison.
"Scusa...Sere!"
Alzai lo sguardo sulla ragazza.
"Denise"
Lei mi guardò, poi guardò la bambina, poi mi riguardò.
Io e Denise ci eravamo allontanate definitivamente quando scoprii di essere incinta. Non volevo costringerla a mentire e io non potevo nascondere di certo la cosa, così troncai malamente il rapporto con lei.
"Ciao"
Dissi senza sapere che dire.
"E'..."
No faccio la babysitter!
"Si"
Perchè non menti mai?
"Quanto avrà? Due? Tre mesi?"
"Tre"
Lei mi guardò facendo rapidamente due calcoli.
"Immagino che la tua gravidanza sia stata a termine"
Abbassai lo sguardo. E ora? Si avvicinò e Allison la scrutò con i suoi grandi occhi azzurri. Erano una maledizione per me. Avrei preferito che mi somigliasse di più, avrei potuto fare finta di niente la verità era che nella mia famiglia nessuno aveva gli occhi chiari.
"Che è successo?"
Sospirai alzando gli occhi al cielo.
"Ti serve un disegnino?"
Lei mi guardò male e io mi incamminai verso una panchina dove mi sedetti con accanto il passeggino.
"Probabilmente eravamo troppo ubriachi per essere abbastanza attenti, troppo presi non lo so, so solo che dopo un pò ho cominciato a stare male e...poi...ho fatto il test"
"E non glielo hai detto"
"Era già a Parigi ed era venuta fuori la sua storia con Audry e..."
Alzai le spalle e lei mi guardò severamente.
"Non è un buon motivo per non dirglielo...è per questo che hai troncato anche con me?"
"Non volevo farti tenere questo segreto"
"Non lo terrò nemmeno ora!"
"Denise! Non puoi farmi questo"
"Tu non puoi fare questo a lui ha il diritto di saperlo"
Mi innervosii e sbuffai.
"Si sposa davvero?"
"Cosa?"
"Si sposa davvero?"
La vidi boccheggiare un momento, poi abbassò lo sguardo.
"Audry vorrebbe...me lo ha detto, ma...l'inizio è stato molto turbolento...grazie a te e...ha paura che Jake non ne abbia intenzione, non sa se sarà mai in grado di dimenticarti davvero...Hai un anello"
Mi guardai l'anulare vedendo il piccolo cerchietto con la pietra sopra.
"E' solo un simbolo...non ho nessuna intenzione di sposarmi per il momento"
"Stai con qualcuno?"
"Più o meno"
"Un anello è molto più di più o meno"
"E' solo un simbolo. Non...è complicato"
Mi alzai per andarmene.
"Serena devi dirglielo...o glielo dirò io...senti ci vediamo spesso ok? Lo sai Jason e Jake sono amici, ormai stiamo spesso insieme...non gli mentirò, non terrò questo segreto"
"Denise non sono cose che ti riguardano"
"Sono incinta...da circa un mese...io, io non vorrei mai che qualcuno mi nascondesse una cosa del genere, non vorrei nasconderlo a Jason, non sarebbe giusto nemmeno per questo bambino"
"Io e Jake non stiamo più insieme, non viviamo serenamente la nostra storia da tre anni come te e il tuo fidanzato, questa è una mia decisione e tale deve rimanere"
"La mia decisione invece è quella di non mantenere questo segreto, non farò finta di niente. Non posso. Hai tempo fino a domani, dopo di che lui lo saprà comunque"
Alzai gli occhi al cielo e ripresi la carrozzina mettendomi a camminare velocemente. Sarebbe stato meglio restare a casa. Guardai Allison che si era nuovamente addormentata. Decisi di tornare a casa e sperare di evitare un completo disastro. Una volta lì però mi ritrovai a rigirare spesso fra le mani il telefono, non sapevo che fare. Ero certa che Denise glielo avrebbe detto comunque, ma volevo davvero aspettare che lo facesse lei? Magari lui avrebbe fatto finta di niente...quel pensiero fu come una puntura al cuore. Passai tutto il giorno inquieta e la notte in bianco. Non sapevo davvero cosa fare. Ero perennemente combattuta così come nell'arco dei nove mesi di gravidanza, tutti mi dicevano che stavo sbagliando, ma non potevano capire quanto fosse difficile. Il giorno seguente passò lento e noioso, l'unica gioia era tornare a casa da Allison. Quel giorno cercai anche di evitare Ben, ma non fu molto semplice, fortunatamente riuscii a restare sola almeno la sera, ma di Jake nemmeno una traccia, una punta di delusione si fece largo dentro di me, ma poi mi ripetei che era meglio così. I giorni continuarono a trascorrere e finalmente ebbi un'altro giorno di riposo. Notai che la casa era un disastro e mi misi a riordinarla. Dovevo trovare il modo di far combaciare tutto. Non potevo andare avanti così. Mi sedetti un momento stanca sul divano con in mano un sonaglino di Allison. Sentii suonare alla porta, sbuffai e mi alzai per andare ad aprire, ma mai mi sarei aspettata di vederlo, non più. Portai la mano con il sonaglino dietro la schiena istintivamente.
"Ciao"
Dissi in imbarazzo.
"Denise ha detto che c'era qualcosa che dovevi dirmi...sembrava importante. Non ha voluto dirmi altro. Pensavo non vi parlaste più"
"Si...noi...non parlavamo"
"Posso entrare?"
"Si, certo"
Mi spostai per fargli spazio, una volta dentro misi il sonaglino dentro un cassetto.
"Allora?"
"Veramente io non...ho...senti davvero non so cosa Denise volesse, ma comunque puoi andare"
"Serena ho passato tre interi giorni a pensare se venire o meno, non dirmi che Denise si è inventata tutto, se mi ha detto questa cosa c'è un motivo"
"Non dovresti essere qui"
Lui sospirò pesantemente e si avvicinò nuovamente alla porta. Improvvisamente sentii piangere Allison. Lui mi guardò stranito.
"Scusa io ho da fare"
Aprii la porta d'ingresso per farlo uscire.
"Fai la babysitter adesso?"
Alzai gli occhi al cielo, mentre Allison continuava a piangere.
"Vai"
Dissi bruscamente lasciandolo sulla porta e correndo in camera. Una volta lì presi Allison in braccio e la cullai.
"Tesoro proprio ora dovevi piangere?"
Sussurrai piano, continuai a cullarla poi vidi Jake sulla porta.
"Ti avevo detto di andare"
"E' tua figlia?"
Veramente anche tua!
"Jake, torna a casa tua"
"Quanto ha?"
"Te ne vuoi andare o no?!"
"Rispondi"
Misi Allison giù dopo averla calmata e lo feci uscire.
"Jake tornatene a casa!"
"Dimmi che ti sei scopata qualcun'altro, ma ti prego non farmi questo, non...non puoi averlo fatto sul serio!"
"Si hai ragione, in realtà mi sono data così tanto da fare che non so nemmeno chi sia il padre"
"Oh no signorina non fare la sarcastica con me!"
"Dannazione che vuoi?! Va via da qui e dimenticati di me!"
"Non ci riesco ok?!"
Scossi la testa addolorata, volevo solo che se ne andasse, mi sentii afferrare per le braccia con forza.
"Guardami negli occhi e dimmi che non è come penso"
Era sleale, sapeva perfettamente che non riuscivo a mentirgli.
"Mi dispiace...puoi...andare non voglio trattenerti in nessun modo"
"Dio come hai potuto?!"
Esclamò lasciandomi.
"Jake..."
"NO, non ci sono scuse ok?! Mi hai nascosto una figlia! Come...come si fa a nascondere una cosa del genere!"
"Ascolta..."
"No, non ascolto un bel niente! Va al diavolo! Non pensavo saresti mai arrivata a tanto!"
Uscì velocemente di casa sbattendo la porta e io non potei fare nulla, scoppiai a piangere ero in torto marcio e non aveva motivo per lasciarmi passare questa cosa. Aveva tutte le ragioni del mondo. Tornai da Allison che si era svegliata nuovamente e la portai in salotto con me mentre io continuavo a piangere.

JAKE'S POV

Una figlia! Mi aveva nascosto una figlia! Per un anno! Non solo la gravidanza anche i suoi primi mesi di vita! Era assurdo non riuscivo ancora a capacitarmi, quando Denise mi aveva detto che c'era qualcosa su Serena che avrei dovuto sapere non avrei mai pensato ad una cosa del genere. Avevo pensato inizialmente a qualcosa di brutto, ma poi ripensai al modo in cui Denise me lo aveva detto e di sicuro non era qualcosa del genere. Oddio una bambina. Bè non che sia riuscito poi a vederla, ma la sua stanza era rosa, desumo che sia una bambina. Mi fermai di colpo mentre continuavo a camminare furente. Volevo vederla? Mi faceva strano pensarmi come...padre? Oddio. Mi agitai all'istante. Ero pronto ad essere responsabile di un'altra vita? Ma la bambina era mia...dovevo pur prendermi le mie responsabilità anche se lei non voleva no? Sempre più confuso e nervoso tornai a casa e mi ritrovai Audry seduta sul divano preoccupata.
"Jake! Che fine hai fatto? Mi hai spaventata"
Me n'ero andato all'improvviso correndo senza dire nulla.
"Mi dispiace"
Non sapevo davvero che dirle.
"Dove sei stato?"
"Audry va a casa dai tuoi ho...bisogno di stare un pò da solo"
"Sei andato di nuovo da lei?"
Sospirai passandomi le mani sulla testa tra i capelli.
"Audry non ora ti prego"
"Ancora Jake? Ok sono passata sopra al fatto che praticamente mi hai tradito con lei un anno fa, ma potevo anche capirlo, non sapevamo nemmeno se fosse una cosa seria, non la vedevi da molto e so che l'amavi molto, ma...non posso tollerare che succeda ancora una cosa del genere Jake non ora, non dove siamo arrivati adesso. Io so quello che voglio dal nostro rapporto e te l'ho fatto capire più volte."
"Audry fermati"
"No, no ora mi ascolti. Io ti amo ok? E...faccio finta di niente, ma non me lo hai mai detto Jake, non...non mi hai mai detto ti amo, ti sei sempre limitato a dire anche io e forzatamente, o a rispondermi si certo quando ti chiedevo se mi amavi. Ma la parola amore nei miei confronti dalla tua bocca non è mai uscita. Mi dicevo sempre che prima o poi lo avresti fatto spontaneamente che visto il tuo passato fosse anche normale e più difficile, ma non so se è la verità o se mi stavo solo illudendo. Io so cosa voglio Jake, voglio passare il resto della mia vita con te, mi piacerebbe vivere insieme, mi piacerebbe avere dei figli..."
Alla parola figli il mio stomaco si contrasse.
"Audry, Audry basta ti prego, non andare avanti, non serve."
La guardai triste, non potevo più andare avanti così aveva ragione su tutti i fronti.
"Ti voglio bene davvero...ma...non così tanto da definirlo amore...non così tanto da..."
"Non così tanto quanto ami lei"
"Il problema è che non troverò mai nessuno che amerò abbastanza e mi dispiace"
"Questa città è diventata una maledizione...non volevo venirci...ma non potevo più dire ai miei di salire a LA, avevo bisogno della mia casa, ma sapevo che tornando qui rimettevo te in condizione di legarti a lei"
"Probabilmente lo sono sempre stato al di là della città in cui mi trovavo"
La vidi asciugarsi una lacrima che le rigò il viso.
"Sai una...una sera a Parigi, il primo mese che...che eravamo lì, eri ubriaco, come al solito la sera, e...mentre cercavo di portarti nella tua stanza tu dicevi che non era nella tua natura rinunciare a ciò che volevi, ma che ti stavi sforzando per lei, ti sforzavi sperando che lei ci ripensasse. Non hai mai smesso di amarla, perchè non hai mai rinunciato a lei, questa è la verità. Tu dici di averci rinunciato, ma non è così"
"Audry mi dispiace davvero"
"Va bene...va bene così, avrei dovuto saperlo, in fondo lo sapevo. Addio Jake, buona fortuna"
Quando uscì di casa, mi sentii ancora peggio. Non mi ero comportato molto bene l'avevo illusa, non avrei dovuto, ma con lei stavo meglio, ma era solo un diversivo e l'avevo capito solo in quel momento, avevano ragione Jason e Rachel ogni volta che me lo dicevano. Mi sedetti sul divano, avevo così tanto a cui pensare. Una bambina, una figlia, c'erano così tante domande e non avevo delle risposte.

SERENA'S POV

I giorni seguenti furono terribili, non avevo il coraggio di parlare a Ben, anche se lo vedevo scrutarmi e capire che in qualche modo qualcosa era cambiato. Di Jake nemmeno l'ombra e non sapevo davvero che pensare, ma non era quello che volevo? Nascondendogli tutto? Eppure ora che sapevo che lui sapeva, questo suo non farsi vivo mi tormentava, finchè dopo qualche giorno me lo ritrovai nuovamente sulla porta di casa.
"Pensavo di non vederti più"
Dissi sincera spostandomi per farlo entrare.
"Non era quello che speravi?"
Abbassai lo sguardo colpevole, non lo avevo mai voluto veramente.
"Ho delle domande..."
Lo guardai sedersi sul divano e mi sedetti anche io.
"Perchè non me lo hai detto? Qui non si tratta più di salvaguardare carriere o immagine o altro...è una cosa importante"
"Ho provato a farlo, ma ogni volta che rispondevi al telefono non riuscivo a parlare"
"Eri tu?"
Annuii tristemente. Lo avevo chiamato molte volte appena scoperto della gravidanza e durante i primi 7 mesi, ma poi avevo deciso di non dirgli niente dato che appena rispondeva io perdevo l'uso della lingua.
"Ero spaventata"
"Non è una vera risposta"
Mi disse in tono calmo.
"E' l'unica che ho"
"Hai un anello al dito...ti sposi?"
Scossi la testa.
"E' solo un simbolo"
"Di impegno"
"Di eventuale impegno...è una lunga storia"
"Ho tempo"
Sospirai era il solito testardo.
"Dopo quello che era successo tra noi e scoprii di essere incinta mi confidai oltre che con Carol anche con il ragazzo con cui avevo appuntamento la sera che ci siamo visti e a cui avevo dato buca...lui era, è innamorato di me ed era pronto a starmi vicino e a prendersi cura anche di Allison. Ovviamente ho detto di no, ma...poi non lo so abbiamo iniziato a stare più insieme e...mi ha chiesto di pensarci, avrebbe riconosciuto Allison, le avrebbe fatto da padre...stavo considerando la cosa"
"Ce l'ha già un padre"
"Non c'eri"
"Non lo sapevo"
"Mi dispiace davvero ci ho provato..."
"Io non so cosa fare"
"Jake non voglio forzarti, se non te la senti, non importa, quando sarai pronto Allison sarà qui per conoscerti se vorrai"
"Non intendevo questo...non so più che fare con te. Non riesco a capire perchè sono in grado di perdonarti ogni volta..."
Abbassai lo sguardo sulle mie mani che si torturavano l'una con le altre.
"Jake non sai quanto mi dispiace e quanto mi tormenti ogni volta, ogni giorno, ha i tuoi stessi occhi ed è una piccola punizione ogni giorno. Allison mi ha riempito la vita, la amo come non ho mai amato niente e nessuno, ma allo stesso tempo quando la guardo vedo sempre ciò che ho perso e che ho allontanato da me e me lo merito."
Mi asciugai gli occhi velocemente.
"Non merito tutto questo amore da parte tua, ho fatto soffrire te, Dave per mesi mi ha odiata e non credo che il suo essersi allontanato affettivamente da me sia dovuto solo alla crescita, mi sono allontanata da Denise facendo soffrire anche lei, ho preso in giro in parte Ben e...ho fatto davvero cose terribili nei confronti di tutti"
Sentii le sue mani sollevarmi il viso e poi asciugarmi le lacrime.
"Ti amo e credo che non sarò mai in grado di amare nessun altro"
Lo guardai sentendo il mio cuore battere forte come tre anni prima, il tempo non aveva cambiato le cose.
"Perchè? Jake non merito questo sentimento così forte da parte tua"
"Perchè sei tu quella che mi ha insegnato ad amare, prima non avrei mai nemmeno pensato di poterlo fare, sei tu che mi hai mostrato che sotto l'attore un pò idiota c'era molto di più che valeva la pena mostrare, senza di te non sarei quello che sono oggi, con i pro e contro"
Tornai a piangere ancora e poi lo abbracciai istintivamente.
"Mi dispiace così tanto, mi sei mancato come può mancare l'aria, sono stata in perenne apnea in questo anno e mezzo ed è solo colpa mia"
"Va tutto bene principessa sono qui ora"
Presi a singhiozzare appena lo sentii chiamarmi nuovamente così.
"Ehi basta ora ok? Possiamo ancora sistemare tutto, ma Serena basta colpi di testa se hai un qualche pensiero strano parlane con me ti prego"
Annuii ancora con gli occhi colmi di lacrime.
"Ti amo"
"Ti amo anche io piccola, è tutto ok"
Mi asciugò nuovamente le lacrime e posò delicatamente le sue labbra sulle mie, baciandomi come solo lui sapeva fare e dandomi tutte quelle sensazioni che solo lui sapeva darmi. Allison iniziò a piangere e ci staccammo.
"Vado a..."
"Posso fare io?"
"Sei sicuro?"
"Ehi ho qualche nipote, credo di saperne qualcosa"
Mi disse scherzando, si avviò verso la stanza, mentre io sfilai l'anello che Ben mi aveva regalato e lo seguii, lo vidi avvicinarsi alla culla e prendere piano fra le sue braccia Allison. I suoi occhi si illuminarono e cominciò a cullarla.
"Wow mi somiglia"
"Un bel pò si...ha la mia carnagione un pò più scura, ma per il resto è molto più simile a te"
"Ciao piccola"
Allison dopo che si fu calmata lo fissò e mosse pigramente una mano.
"Posso farlo"
Mi disse poi lui.
"Se tu sei sicuro di volerlo va bene"
"Si lo sono"
Gli sorrisi dolcemente e accarezzai la testa di Allison.
"Allison ti presento il tuo papà"
"La tua casa è in vendita...sono passato di lì per sapere dove abitassi"
"Lo so...me lo ha detto mia madre...mia madre si risposa..."
"Oh...non deve essere facile per te"
"All'inizio è stata dura accettarlo, ma...fra qualche mese compirà quarant'anni e ancora troppo giovane per restare da sola per sempre. E Tom è meraviglioso, va d'accordo con Dave...è esattamente ciò di cui hanno bisogno...è il padre di Carol"
"Oh, interessante"
Alzai le spalle.
"Ho incontrato Dave qualche giorno fa...mi ha detto che hai lasciato il college...per la gravidanza?"
"Non potevo più proseguire con lo stage e fra nausee e quant'altro ho anche interrotto gli studi. Avrei voluto riprenderli, ma devo mantenermi e mantenere un'altra vita quindi...una casa editrice era perfino interessata a qualcosa che stavo scrivendo, ma poi...ho dovuto rinunciare."
"Capisco"
Sentii Allison fare un verso interrompendoci e le sorridemmo.
"Serena ci sono io ora a darti una mano lo sai vero?"
Sospirai accarezzando la testa di Allison.
"Sarà un casino...devo parlare con Ben e...mia madre, i giornali faranno un tale caos..."
"Non mi interessa, andrà tutto bene, dobbiamo solo farlo insieme"
Lo guardai così sicuro di sé e annuii non volevo più separarmi da lui, mai più e non lo avrei fatto. Mi sollevai sulle punte e gli diedi un bacio sulla guancia.
"Insieme"

ANGOLO DI ARI

Eccoci qui alla fine...dopo questo scriverò l'epilogo, vorrei scriverlo e pubblicarlo domani stesso ma non vi prometto nulla, nel caso in cui non ci riuscissi, dovrete aspettare un paio di settimane per averlo, perchè martedì mi laureo e ho la mia migliore amica ospite in casa per dieci giorni <3 Comunque so che la maggior parte di voi si aspettava un passo avanti di Sere nell'immediato, ma non è stato così. Altro salto temporale di un anno, Serena è rimasta incinta dopo la volta al bar e diciamo che come spiega non ha avuto il coraggio di dirglielo e ovviamente ha sbagliato alla grande. Potrebbe sembrare esagerato sicuramente lo è, ma questa è la fine che avevo sempre immaginato. Avevo detto all'inizio che sarebbe stata una storia particolare e piena di caos. Sicuramente è irrealistica, ma io lo avevo già detto, per leggere questa storia si doveva essere pronti ad aprire la mente e fantasticare un pò. Infondo è una fanfiction e queste cose possono succedere solo qui o nei film e a me piaceva l'idea. Spero comunque di non avervi deluso. Ci sentiamo all'epilogo dove farò il resto dei ringraziamenti. Vi mostro i volti di Jason e Denise :)
Jason (Ian Somerhalder)
Danise (Isabel Lucas)

   
 
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