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Autore: f_94    08/07/2012    2 recensioni
Ciao a tutti sono nuova e questa è la mia prima storia in assoluto che scrivo!^_^
Innanzitutto volevo informarvi dicendo che questa ff è tratta giorni dopo in cui Chuck ha visto Sarah uccidere quell’uomo per lui! Ovvero prima della missione dell’episodio “Chuck vs la Rockstar” della seconda stagione. Racconterò di una missione inedita, inventata da me.
Cosa succederebbe se a Chuck, proprio subito dopo queste terribili ore di preoccupazioni gli venisse affidata una missione senza dettagli, senza spiegazioni e soprattutto da solo? Se volete scoprirlo leggete questa fan fiction! :)
ps: Questa ff è raccontata in prima persona da quel nerd di Bartowski
Accetto ben volentieri sia critiche negative che positive :D
Genere: Azione, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chuck vs la missione senza dettagli

Capitolo 1 - Un'oscura proposta

Era una mattina come le altre a Burbank e mi stavo preparando per andare al Buy More, erano le sette  in punto, non avevo tanta voglia di alzarmi quel giorno,  poiché tutta la notte non avevo fatto altro che pensare a quella sera in cui avevo visto Sarah sparare ad un uomo per salvarmi, o meglio per salvare l’Intersect! Avevo addirittura avuto un sogno che presto si era tramutato in un incubo;  l’agente segreto più sexy che conosca era nella mia camera da letto e con fare provocatorio sembrava volesse arrivare a “quello”. Pareva troppo splendido per essere vero, e quando si avvicinò per baciarmi estrasse un coltello come se volesse uccidermi e fu a quel punto che aprii gli occhi, fortunatamente. Forse la mia mente non avrebbe potuto immaginare una tale azione da parte sua nei miei confronti e preferì svegliarsi.

Ci stavo ancora pensando!Basta! Dovevo piantarla, nel frattempo erano già passati altri dieci minuti ed ero ancora in mutande! Dopo essermi sbrigato, corsi giù in cucina dove trovai Fenomeno e mia sorella, preoccupati del mio urlo mattutino, al fine di quell’incubo. Uscii velocemente inventando una scusa che non stava molto in piedi , per quel mio strambo tono di voce che avevano udito precedentemente.

Ero arrivato a lavoro con qualche minuto di ritardo, ma Morgan riuscì a coprire quella mia mancanza di puntualità, con la sua parlantina. Quando lo vidi lo ringraziai dandogli una pacca sulla spalla, non era la prima volta che il mio amico mi parava il di dietro e stavolta infatti mi chiese spiegazioni, stanco delle mie continue fughe ingiustificate. Gli dissi che non mi era suonata la sveglia e che non doveva preoccuparsi del mio comportamento sfuggente, aggiunsi che ero solo stanco perché ultimamente mi ero portato troppo lavoro a casa. Lui fraintese le mie parole come se stessi facendo dell’ironia, e dal suo sguardo malizioso mi fece intendere che per lui  fosse Sarah a rendermi così infiacchito. Glielo lasciai credere, anzi era una menzogna anche più bella da credere! E subito tornai a fantasticare se quei pensieri di Morgan si fossero avverati per davvero!Mi lasciai scappare ad alta voce : “Oh mio Dio che miraggi!”

Il mio collega mi guardò insospettito e chiedendomi quali sogni, visto che avevo già incontrato la donna perfetta. Risi nervosamente e risposi che avevo avuto delle strane visioni quella notte che poi gli avrei rivelato all’ora della pausa. Mi allontanai velocemente tanto che sparì in un lampo alla sua vista.

L’ora di stacco era arrivata, ma non per me, Casey mi aveva richiamato dicendomi che la Beckman voleva vederci immediatamente, spuntai ad andarmene così in fretta che il mio amico di sempre non riuscì ad incrociarmi. E vidi da lontano che chiese a Jeff a Lester dove fossi andato,  quelli, essendo sempre nel loro mondo, non riuscirono a dare delle informazioni utili, inizialmente si guardano e poi indicarono con gli indici direzioni diverse come una bussola impazzita. Erano senza speranza! In questo caso per fortuna!

Il rude agente era più imperscrutabile del solito, forse stavolta non sapeva nemmeno un dettaglio della missione oppure semplicemente ne era a conoscenza e voleva spaventarmi con il suo sguardo inaccessibile. Sta di fatto che era riuscito a preoccuparmi e avevo un brutto presentimento. Finalmente arrivammo alla base, John rimase all’entrata e mi indicò con gli occhi di proseguire da solo. Ormai ero certo che sapeva cosa bolliva in pentola. Un po’ smarrito proseguii il cammino e non trovai nessuno nella stanza. L’unica voce che udì fu quella del generale sul monitor. Cominciò la conversazione chiedendomi se mi sentivo in forma. Era alquanto sospetto da parte sua domandarmi una simile curiosità. Risposi dopo qualche esitazione con sincerità - : “In verità non molto generale, ho avuto delle giornate un po’ pesanti da gestire”. Non specificai altro poiché mi vergognavo ad ammettere che quei giorni furono di tensione e disagio per colpa dell’agente Walker. Continuò il dialogo esprimendo un po’ di apprensione e infine ritornò ad essere più dura e senza alcun giro di parole aggiunse che mi aveva mandato a chiamare perché era arrivato il momento della MSD! Subito la interruppi e mi precipitai a chiarirmi questa sigla. “Si tratta di una missione senza dettagli Chuck” – controbatté lei con altrettanta velocità e proseguì : “Sarai perfettamente in grado di condurre questa situazione visto che sei l’Intersect, non hai motivo di avere preoccupazioni di alcun tipo. Sia Casey che Walker hanno già effettuato questo test tempo fa. Se vuoi dimostrarmi fino in fondo il tuo valore di spia, sappi che questa è una tappa obbligatoria, se rifiuti sarò costretta a sollevarti dall’incarico finché non sarai pronto. Hai tre giorni per decidere, altrimenti sei fuori!”.

  
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