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Autore: MadHatter96    08/07/2012    6 recensioni
Semplice: l'incontro tra Matt e una ragazza.
Questa fanfiction è stata creata perchè i lettori possano immedesimarsi nella protagonista femminile... insomma , un piccolo esperimento.
Questa shote è ambientata poco dopo il capitolo 20 della mia storia precedente "Destino" comunque sia non ha grossi collegamenti con essa.
Buona lettura!
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Matt, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tu e Matt

 
Stai correndo; corri più veloce, ancora più veloce: sei in ritardo, lo sai bene.
Ti senti il fiato mancare ma non hai tempo per respirare, lo farai quando sarai arrivata alla tua meta, ma non ora.
Senti il dolore al fianco aumentare sempre di più… vorresti bloccarti e piegarti su te stessa cercando di calmare quelle insopportabili fitte, ma ti limiti a stringere di più i volumi che porti al petto e continui velocemente la tua strada senza voltarti indietro.
Ma ormai non ce la fai più, non arriverai mai in tempo a lezione… e poi ti fermerai prima, sebbene ti ostini a negarlo.
È da troppo che corri alla massima velocità e le gambe non ti reggono più: cadi.
Come potrebbe non essere così? Lo sapevi, e maledici te stessa per questo. Tanto non saresti arrivata in tempo comunque… tanto valeva riposarsi!
Rotei gli occhi in cerca di un appiglio mentre mulini le braccia, ma non c’è nulla.
Serri gli occhi come se potessero evitare l’impatto, o almeno renderlo meno doloroso; già senti l’asfalto grattarti la pelle del viso e il bruciore fastidioso irritarti la guancia.
Sei pronta a tutto questo, eppure il tuo volto si adagia su qualcosa di morbido… non è il suolo. Qualcosa ti stringe, e tu capisci. Apri gli occhi e la prima cosa che vedi sono due grosse lenti arancioni che nascondono due occhi luminosi e pieni di vita.
“Stai bene?”
Non rispondi, devi ancora metterlo bene a fuoco: è un ragazzo della tua età, forse ha qualche anno in più… o forse no.
Sta fumando una sigaretta, il fumo ti entra nelle narici penetrante come i suoi occhi che sembrano perforare il vetro arancione; a te di solito da fastidio quell’odore, eppure ora non te ne rendi conto.
Lo continui a fissare, non puoi non farlo… è come se lui fosse la calamita negativa e tu quella positiva, lui ti attrae… e tu non puoi sfuggirgli.
Lui ti guarda e poi pian piano porta la mano sugli occhiali colorati per poi farli scivolare i sopra la chioma rosso fuoco; ora le pupille sono ancora più intense.
“Ti sei fatta male?”
Adesso capisci che ciò che ti stringe sono le sue braccia; arrossisci stupidamente per poi posare rapidamente le mani sul suo petto facendo pressione per allontanarti immediatamente da lui.
“N-no… grazie.” Non lo guardi in volto per non perdere completamente la tua sicurezza
“Però… sei carina.” Il suo commento ti fa sobbalzare.
Non riesci a capire se ti fa piacere oppure no…
Guardi l’orologio per controllare il tempo: oh no! Dovresti essere all’università da almeno un quarto d’ora!
“Ah! Maledizione! Scusami, devo andare!” Dici oltrepassandolo in fretta.
“Ehi!” la sua mano ti ferma, all’inizio rimani interdetta ma poi decidi di protestare.
“Senti! Non ho tempo da perdere chiaro?! Io devo assolutamen…!”
Lui sorride divertito per poi indicarti un punto in basso, vicino ai tuoi piedi: i tuoi libri nono sparsi ovunque!
Sbuffi esasperata e ti chini a raccoglierli: ne hai raccolti tre quando gli altri ti appaiono davanti agli occhi sorretti dalle sue mani.
“Per la cronaca…” inizia lui “… stai perdendo tempo.”
Tu ti rialzi in fretta: “Lo so, grazie!” Esclami ricominciando a correre.
“E continui a farlo!” Ti urla lui da dietro, tu ti blocchi.
“Come scusa?!”
“Vieni con me.” Ti propone sorridente: devi ammetterlo, ha un sorriso stupendo.
“No… non posso, sarà per un’altra volta ok?”
“Andiamo… cosa vuoi farci all’università, così  noiosa com’è ?!”
Alzi un sopracciglio: “Come fai a sapere dove sto andando?”
“Non è evidente?”
Sospiri per la banalità della tua domanda… ovvio che è evidente.
“Senti, non poss…!”
Non fai in tempo a finire la frase che lui ti afferra il polso iniziando a correre nella direzione opposta a quella che dovresti prendere.
“No, non voglio!”
Lui si blocca sospirando: “Se proprio insisti…”
Quasi ti senti in colpa: “… mi, mi dispiace ma… non posso!”
Lui ti ignora: “Come ti chiami?”
È vero! Nessuno dei due sa il nome dell’altro.
 Glielo dici scandendolo bene… non sai perché, ma ci tieni che lui sappia la tua identità, quanto ci tieni tu a sapere la sua.
“E tu?” Questa volta la poni tu la domanda.
“Matt”
Matt: semplice, rapido, perfetto!
“Senti, se vuoi… possiamo fare un’altra volta.”
Lui accenna un sorriso, ma sembra comunque deluso.
Non lo vuoi ammettere ma anche tu lo sei: vorresti correre via con quell’estraneo ignorando i tuoi compiti da studentessa… ma non puoi!
Eppure quest’idea si fa sempre più spazio nella tua mente nonostante i tuoi tentativi di reprimerla… ma in fondo, per una volta che può succedere? In fondo sei già in ritardo… no, no e no! Non puoi.
Scuoti la testa triste e così facendo attiri di nuovo la sua attenzione: “Che c’è?”
“Senti… ti va di accompagnarmi fino all’università?” Chiedi quasi imbarazzata, non ti è mai capitato di provare questa sensazione… che sia il cosiddettocolpo di fulmine?
No, non può essere. Tu non hai mai creduto sul serio a queste cavolate.
“Volentieri.” Il suo sorriso radioso ti travolge di nuovo scaldandoti il petto.
Sorridi anche tu e ti incammini al suo fianco lungo le strade della città.
Le persone che vi camminano affianco penseranno che siete fidanzati… o meglio, ti piacerebbe che lo pensassero.
“Senti… conosci Sayu Yagami?” Il tuo sguardo si rivolge a lui mentre il fumo della sua sigaretta ti arriva in pieno viso facendoti tossire.
“Scusa!” Esclama lui agitando la mano davanti a te per dileguare quella cosa tanto leggera quanto fastidiosa.
“Di nulla.” Rispondi sorridendo divertita dal suo atteggiamento sprezzante.
Comunque… come potresti non conoscere Sayu? È una delle tue migliori amiche già dalle medie. Sei stata più volte a casa sua… però dopo la morte di suo padre e di suo fratello hai perso i contatti, e ti dispiace. In effetti hai pensato più di una volta di chiamarla ma non te la senti: era molto legata a suo fratello… potrebbe ancora essere sotto shock… magari peggioreresti solo le cose.
“Sì, conosco Sayu.” Rispondi semplicemente con un velo di tristezza.
“Ehi.” Lui si accorge del tuo disagio. Tu abbassi lo sguardo per evitare quegli occhi che tanto ti emozionano ma la sua mano delicatamente ti costringe a riguardarlo: “Sei triste per lei?”
“Lei… suo padre era un poliziotto che dava la caccia a Kira e…” Inizi a raccontare ma la sua voce ti blocca: “Lo so.” Ora anche lui sembra triste; nonostante il volto sia rivolto verso di te le sue pupille guardano altrove.
“Ma sai… penso le farebbe piacere vederti.” Le sue labbra si increspano nuovamente in un sorriso.
“Ma tu… come la conosci scusa?”
 Lui si porta le mani dietro la nuca e ricomincia a camminare: “Beh… è la ragazza di quell’antipatico del mio migliore amico.”
Sorridi a quell’affermazione: un po’ per il fatto che Sayu sta bene, e un po’ per quell’affermazione paradossale riferita a suo amico.
“Sì, mi piacerebbe rivederla.”
“Beh, un giorno ci troviamo tutti insieme. Tanto lei ormai sta sempre con noi.”
Annuisci energicamente: sei felice di avere un contatto con quel ragazzo così naturale.
“Mh, siamo arrivat… anzi, sei arrivata.” Sospira lui osservando il grande edificio dove tu studi ormai da un anno.
“Senti… che ne dici se ci vediamo quando esco?”
Lui alza lo sguardo ragionando: “In realtà dovrei fare una commissione per Mello… però…”
Ignori lo strano nome che ha appena pronunciato e aspetti impaziente la risposta, ti senti agitata anche se non ne hai il motivo.
I suoi occhi vispi ritornano su di te: “Ci sto! In fondo… anch’io ho il diritto di avere la mia principessa no?”
Ti senti le guance scaldare a quell’affermazione: “S-sì… ma solo come amici…”
Lui ride divertito mentre inizia ad attraversare la strada: “Ma certo! Scherzavo!”
Tu lo guardi mentre si allontana, poi fissi l’orologio: la prima ora di lezione l’hai persa… fa niente.
Ora tutto ciò che importa è passare velocemente le altre e ritrovare quel ragazzo ad aspettarti davanti al cancello.

 Ok, un po' strana... ero indecisa se pubblicarla o meno ma siccome le altre storielle che ho in mente sono un po' in alto mare per ingannare il tempo ho deciso di pubblicarla.
Questo dovrebbe essere più o meno l'incontro di ogni fan di Matt con questo ragazzo che io personalmente trovo stupendo.

Spero vi sia minimamente piaciuta ^_^ 
  
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