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Autore: MetalheadLikeYou    08/07/2012    0 recensioni
Sono Sam, una ragazza di 21 anni.......
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2





<< Buongiorno!>> mi strillò lui di prima mattina, lo fissai allucinata, fissai
la mia stanza e mi alzai di scatto.
<< Che ci fai in casa mia?>>
<< Mi hai detto tu che tenevi un paio di chiavi sotto lo zerbino, ti sono venuto
a salutare e a vedere come stavi, ieri hai bevuto come una spugna, stai
bene?>>mi chiese fissandomi e toccandomi una mano, la ritrassi arrossendo.
<>
<< Si!>> mi rispose sorridendo, scossi la testa e andai in cucina alla disperata
ricerca di qualcosa da mangiare, lui mi seguì, mettendosi seduto comodo su
una sedia, tirai fuori pane e Nutella, l'osservai.
<< Vuoi?>>
<< Si grazie, bhe come ti senti?>>
<< Bene credo, emh scusa ma praticamente non ci conosciamo>>
<< Credo che allora dovrò raccontarti un po di cose, mi hai mai visto? Vedo
che hai tanti cd e dvd musicali, bei gusti>> pensai alla sua domanda, mi ricordava
qualcuno ma proprio non ci arrivavo, era anche mattina per me, quindi ero
abbastanza rincoglionita da ricordarmi qualsiasi cosa.
<< No so>> 
<< Sono Oliver dei Bring me the horizon>>
<< O cristo dio>> lo fissai sconvolta, si invece, lo conoscevo, ma ero troppo
stupida per capire, arrossii violentemente, dando un po di colore alla mia pelle
bianchissima, gli sorrisi.
<< Si allora mi conosci, bhe..>>
<< Scusa emh...è piuttosto imbarazzante>>
<< Sei arrossita>> mi fece notare lui, mi misi seduta ed addentai la mia fetta
di pane e Nutella, fissandolo mentre faceva lo stesso, scoppiai a ridere,
pensando a quanto ero demente, ma anche fortunata, per la prima volta.
<< Che c'è?>> mi chiese.
<< Sto pensando che per una volta sono fortunata>>
<< E perchè? Per una volta?>> domandò curioso, masticando, mi faceva 
tenerezza con quel faccino dolcissimo, fissai le sue mani, tatuate, poi fissai le mie,
uguali, si anche io amavo tantissimo i tatuaggi, ne avevo quattro:
- Una frase di una canzone, sull'avambraccio destro dal polso fino al gomito,
dei Guns N'Roses: "niente dura per sempre neanche la fredda pioggia di Novembre".
-
Un serpente che avvolgeva una Gibson sul mio fianco sinistro.
- Poi il disegno dello scheletro umano sul altro braccio, che finiva su una mano
anche li con lo le ossa.
- Sulle nocche di tutte e due le mani, se le mettevo attaccate usciva fuori "fall dawn".

<< Per una volta da quando mi sono morti i genitori>>
Lui mi scrutò, rimanendo a bocca aperta, << Emh mi dispiace, non dovevo
impicciarmi>>
<< Non fa niente, tanto è da quando avevo 15 anni che ne parlo, anzi forse sei la
prima vera persona che mi ascolta>>
<< Non hai un'amica o un amico?>>
<< Amici? Uno solo, Scotty!>> dopo un po il mio cuccilone, un pastore tedesco
a pelo lungo, alto quanto un pony arrivò trotterelland o, mettendosi poi seduto al
mio fianco, sorrisi e gli passai una mano sul muso, coccolandolo.
<< Un cane?>>
<< Si ho solo lui>> risposi sospirando, il giorno prima, al dopo essere uscita dal
negozio avevo incontrato Andrea, che mi fissava furioso, mi rifilò non poche e
brutte parole, lasciandomi poi li da sola.
Me ne andai al bar, dove ormai ero di casa, trovandoci Oliver con altri suoi amici,
sentii poi dei ragazzi e Andrea parlare, o per meglio dire sparlare di me.
Mi sentii così stupida, così cretina di aver creduto solo qualche minuto in una
possibile amicizia, speravo che dopo la mia sparata in università non si sarebbe
tirato indietro, ma mi sbagliavo di grosso, così mi misi al bancone e ordinai una
vodka.
Una.
Due.
Tre.
Alla fine vuoto mentale, totale.
<< Ecco perchè hai bevuto>>
<< Non è perchè non ho amici, ma perchè l'unico che poteva essere mio "amico" ha
sparlato di me, non si era accorto che ci stavo anche io, purtroppo ci sono abituata,
ormai>> risposi alzando le spalle.
<< Ti ho riportata io a casa, mi hai detto dove trovare le chiavi e ho ti ho portata
dentro>> 
<< Gr-grazie>> mi alzai e sistemai i piatti, buttando i tovaglioli.
<< Hai dei bei tatuaggi>>
<< Io è? Amo le persone con i tatuaggi>>
<< Buono a sapersi, quindi mi ami>>
<< Non come pensi tu>> risposi ridendo, era proprio buffo, io e lui a parlare dei
tatuaggi, quando lui ne era pieno.
<< Bhe io vado, devo andare alle prove, ah c'è una sorpresa per te, in salone...
ciao>> se ne andò, tempo riflettere alla sua frase che corsi in soggiorno, trovai
quella busta, con un biglietto.

"So che ti piace, ciao. Oli :D"

Sorrisi e aprii, la felpa che avevo visto era li, sgranai gli occhi e corsi fuori, non
c'era più, sospirai, mi rimisi a fissare la felpa, poi presi il biglietto, era il primo
regalo che ricevevo, lo lessi e sorrisi, notai che era scritto anche dietro.

"Nel tuo cellulare hai il mio numero"

Andai di corsa a prendere il cellulare, mi misi a cercare nella rubrica.
A.
B.
...
D.
...
M.
N.
O. 
Oliver Sykes.
Chiamai, aspettai un po, segreteria telefonica, presi fiato.

"Ehi emh...grazie per la felpa, non dovevi, bhe ci sentiamo" 

Attaccai e mi provai quella meraviglia, mi stava enorme, proprio come piaceva
a me, sorrisi, dopo un po sentii il cellulare vibrare, lo presi un messaggio, lui.

"Sono contento, ci sentiremo, non mi arrenderò così facilmente ciao
bellissima <3"
  
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