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Autore: Iknowisnteasy_    08/07/2012    1 recensioni
Aprì l’armadio e cercò a tastoni i suoi indumenti. L’odore inebriante del profumo di fragola che Blaine era solito indossare aveva riempito completamente tutto l’armadio, qualsiasi vestito fosse tirato da quel bagno di deodorante alla fragola era completamente inzuppato di quell’odore dolce e delicato.
'ti sei messo di nuovo il mio pigiama!' disse Kurt fissando il suo ragazzo seduto sull’uscio della porta.
'No, non è vero. E’ l’armadio che glielo ha trasferito' rispose quello
'Blaine, riconosco perfettamente il tuo odore.. e poi guarda. Io non piego mai i vestiti in questo modo.'
lo squadrò Kurt.
Alla fine Blaine si arrese e si butto sopra di Kurt facendoli cadere entrambi per terra
che rispecchiava al massimo la pura essenza di Blaine.
L'amore che emana la Klaine è qualcosa di indescrivibile.
Buona lettura a tutti.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione dell’autrice:
Vi prego di leggere le note a fine pagina, mi ci sono impegnata tanto a scriverle :’)
Buona lettura




Era un solito Sabato pomeriggio che Kurt trascorreva a casa. Era primavera inoltrata, le rondini tornavano nei propri nidi e gli ultimi residui di neve si scioglievano dal marciapiede.
Il sabato per Kurt non rappresentava solo la fine della scuola per il Week- end, ma molto di più.
<< Papà senti, mi chiedevo se questo Sabato potevo andare a dormire da Blaine>>
aveva domandato Kurt molto tempo prima a suo padre con voce spezzata mentre lo aiutava a preparare la cena,
cercando di non cadere in discorsi imbarazzanti per entrambi . Conosceva bene suo padre.
Non era tipo da acconsentire così semplicemente ad una cosa del genere
<< tu a casa di Blaine?>> rispose Burt fissandolo inarcando un sopracciglio. << Papà, senti ho diciassette anni so bene a cosa vado incontro, ne ho passate di cose. Non sono un incosciente se è questo che ti preoccupata>> disse Kurt sviando subito quella conversazione che poteva divenire imbarazzante per entrambi
<< penso, si insomma potrebbe andare. >> disse Burt.
In effetti però ora che ci pensava, Kurt tornava a casa ogni Sabato sera avvilito dal fatto che non potesse restare con Blaine, Burt non era un padre che si intrometteva nella relazione del figlio,
ma anche contro voglia, i dialoghi sussurrati che due si scambiavano quando Blaine riaccompagnava a casa Kurt potevano essere sentiti anche da tutto il vicinato.
<< Perché non rimani? Dai i miei non sono a casa. Ti prego.>> sussurrava Blaine costantemente
<< Sai che non posso, mio padre non vuole, ti prometto che un girono saremo insieme troverò un modo per convincerlo>> e tra i ‘Ti amo’ sussurrati e i baci scambiati alla luce della Luna, Burt capì che quel momento era arrivato.
Erano due adolescenti innamorati, giovani e responsabili.
Prese coraggio e pronunciò con fermezza quelle parole che Kurt, non si sarebbe mai immaginato di sentire mai nell’arco di cento anni.
<< Senti Kurt, ho visto che tu e Blaine vi amate parecchio. Siccome sono anche un po’ stanco di aspettare che tu torni a casa il Sabato sera, ho pensato che se vuoi,..>> gli occhi di Kurt luccicarono per un istante.
Burt proseguì << puoi rimanere da Blaine a dormire ogni qual volta che vorrai>> Kurt stava per saltare addosso a suo padre e stringerlo in un forte abbraccio Burt esitò per un istante.
<< Si tratta solo del Sabato ragazzo, per il resto non voglio sentire scu->> << Oddio grazie grazie papà davvero ! ti giuro non te ne pentirai. Devo chiamare Blaine>> Disse Kurt saltellando per la casa
<< Grazie ancora papà>>
Neanche Blaine riusciva a credere alle parole di Kurt quando quello, preso dalla frenesia, lo aveva chiamato comunicandogli ciò che suo padre gli aveva detto proco prima.
E fu così che andò, ogni Sabato Kurt passava la serata da Blaine, e Burt dormiva sogni tranquilli sapendo che i due ragazzi erano nella camera da letto di Blaine. ma non aveva mai osato andare oltre.
Sia per l’imbarazzo che per cercare di mantenere, per quando potesse, la privacy di suo figlio
Quella mattina, come ogni Sabato, Kurt si era svegliato di buon umore.
<< Ci vediamo questa sera!>> disse Blaine con un sorrisetto malizioso lanciando uno sguardo a Kurt nei corridoi affollati della scuola.
Si dava il caso che Blaine fosse appena tornato dalle vacanze trascorse a casa di alcuni parenti.
I due erano stati separati per troppo tempo, quelle che apparentemente sembravano due settimane, apparsero agli occhi di entrambi lunghe settimane passate a parlare al telefono o a scambiarsi messaggi.
La sensazione che Kurt provò fu simili a quella che si prova quando si è sott’acqua e si è a contatto solamente con il battito rallentato del proprio cuore. L’oblio di desolazione che lo circondava lo faceva sentire così solo da star male.
Era perso senza Blaine. Non era nessuno. Blaine colorava le sue giornate come un acquerello .
Gliele rendeva migliori.
Quando finalmente il ragazzo era tornato dalla sua breve permanenza a casa dei parenti Kurt era corso all’aereoporto stringendolo in un abbraccio così forte da far mancare il fiato ad entrami.
Ma ora era tutto finito. Era ancora insieme, pronti a passare un altro Sabato sera assieme.
<< Papà io vado>> disse Kurt scendendo le scale tenendo una borsa tracolla nera sulla spalla destra.
<< Vai da Blaine?>> disse Burt intento a preparare la cena con l’aiuto di Carole.
<< Esatto, ci.. ci sentiamo domani>> disse fece per aprire la porta ma esitò << papà senti… non, non chiamarmi okay? Voglio dire, ti telefono io domani appena posso>> disse Kurt con un lieve rossore alle guance. Burt comprese quell’espressione come un ‘ Papà ti prego di non disturbarmi mentre sono con il mio ragazzo che non vedo da quasi due settimane’.
<< Certo Kurt, stai tranquillo!>> sospirò quello
Kurt fece un cenno con la mano sospirò e usci di casa chiudendosi la porta dietro.
Burt sospirò profondamente cercando di togliersi dalla mente il pensiero che Kurt era cresciuto e divenuto un uomo adesso.


Kurt guidò lentamente e attentamente e in un attimo si ritrovò a casa Anderson.
Blaine gli venne incontro aprendogli la porta di casa con un sorriso smagliante di chi è davvero felice.
Ora mai era divenuta una routine.
Blaine aspettava sempre Kurt a casa sua alle sei di pomeriggio di ogni Sabato.
<< Heilà, sempre puntuale!>> lo salutò Blaine.
Kurt si assicurò di spegnere per bene il suo telefono. Conoscendo suo padre lo avrebbe certamente chiamato nel momento più inopportuno.
Mise il telefono in tasca e si abbandono completamente a Blaine.
<< Non mi conosci ancora? Sai che sono la persona più pignola di tutte!>> sospirò Kurt.
Blaine lo fece accomodare a casa sua con un sorrido malizioso sulla bocca
Casa Anderson era sempre pronta e accogliente, ordinata e profumata di lavanda.
Il salone sempre perfettamente in ordine , Kurt iniziò quasi a pensare che Blaine ci si mettesse di impegno per rendere la sua casa accogliente per lui.
Kurt salì le scale fino alla camera di Blaine. Notò che le camere erano vuote e luminose.
Stranamente anche quella di Cooper lo era.
Posò la sua borsa nella camera di Blaine. La più ariosa e grande di tutta la casa.
Ormai Kurt era abituato a dormire da Blaine che aveva deciso di lasciare un pigiama a casa sua.
Aprì l’armadio e cercò a tastoni i suoi indumenti. L’odore inebriante del profumo di fragola che Blaine era solito indossare aveva riempito completamente tutto l’armadio, qualsiasi vestito fosse tirato da quel bagno di deodorante alla fragola era completamente inzuppato di quell’odore dolce e delicato
che rispecchiava al massimo la pura essenza di Blaine.
<< ti sei messo di nuovo il mio pigiama!>> disse Kurt fissando il suo ragazzo seduto sull’uscio della porta.
<< No, non è vero. E’ l’armadio che glielo ha trasferito>> rispose quello
<< Blaine, riconosco perfettamente il tuo odore.. e poi guarda. Io non piego mai i vestiti in questo modo.>> lo squadrò Kurt.
Alla fine Blaine si arrese e si butto sopra di Kurt facendoli cadere entrambi per terra
<< Indovina un po’ i miei sono fuori fino a Mercoledì..>> disse Blaine << .. e Cooper ha avuto la nostalgia di tornarsene un po’ da solo nella sua casa in periferia!>> sospirò
<< Cosa? >> sorrise Kurt << Come lo hai convinto a lasciarci da soli?>> chiese con tono curioso.
<< Oh è bastato che gli dicessi che volevo rimanere solo assieme a te. Siccome mamma e papà sono fuori, ovviamente ha detto di si>> disse in tono ovvio Blaine.
<< Soli fino a domani mattina!>> disse Kurt con tono malizioso.
<< Soli fino a domani mattina..>> ripeté Blaine baciando Kurt sulle labbra mentre erano entrambi distesi a terra.

<< Blaine sono le otto ho fame>> disse Kurt seduto sulla sedia della cucina mentre vedeva il suo ragazzo muoversi con fare agitato per la cucina.
<< Qualcosa.. qualcosa non va?>> chiese .
<< Kurt ecco io. .. volevo prepararti le frittelle per cena.. ma nella fretta di tornare a casa devo aver dimenticato di comprare la farina..>> disse Blaine con tono rammaricato.
In effetti però ora che ci pensava, il non comprare la farina lo aveva salvato da una brutta figura con il suo ragazzo. Non aveva la più pallida idea di come si cucinassero le frittelle. L’ultima volta che aveva provato a fare dei biscotti da regalare a Kurt ci aveva impiegato più di quattro ore. Per non parlare della cucina.
Un vero macello. Alla fine optò per comprare un pacchetto di cioccolati al latte che a Kurt piacevano tanto, raccontandogli però del suo tentativo di preparargli dei biscotti.
<< Ti va una pizza?>> disse Kurt. Ormai non ci vedeva più dalla fame.
Blaine acconsenti, felice della scelta del suo fidanzato.

Mangiarono sul tavolo della cucina chiacchierando del più e del meno e di quello che era accaduto a Blaine durante la sua permanenza dai parenti.
Quando ebbero finalmente finito si sdraiarono sul divano. Blaine arrivò tenendo in mano un pacchetto di patatine. Kurt alzò gli occhi al cielo.
Un lato di Blaine che conosceva solo lui, era che il suo ragazzo di ingozzava di patatine e dolci dalla mattina alla sera, ma ovviamente non lo dava mai a vedere.
<< Dai dai Kurt. Questa sera non c’è neanche mia madre a dirmi cosa devo fare .. fai uno strappo anche tu?>> disse invitando il suo ragazzo porgendogli il pacchetto davanti al naso.
<< Blaine giuro che se mi ingrasso… non sai cosa ti succede.!>> sbottò Kurt. Esitò per un attimo
ma preso dal profumo di formaggio che il pacchetto emanava, si arrese e allungò una mano prendendo una manciata delle patatine.
Si accoccolarono uno vicino all’altro.
Rimasero così, a contatto l’uno con il copro dell’altro a guardare la televisione.
Ma ad un tratto Kurt non ne poté più.
Si allungo verso di Blaine e posò un bacio sulle labbra salate del ragazzo.
Il quale, spegnendo la televisione con un movimento veloce, si abbandonò completamente al suo ragazzo. Blaine era mancato a Kurt come ad un bambino mancava il suo pupazzo più caro.
Ma ora era li. Proprio davanti ai suoi occhi.
I due si trascinarono con fare goffo su per le scale fino ad arrivare alla camera di Blaine.
Chiusero la porta con delicatezza dietro di loro e si rotolarono sul letto.
E tutto si disperse in sussurri, carezze e sospiri illuminati solo dalla flebile e pallida luce che la lampada sul comodino di Blaine emanava.
Erano insieme. E questo era l’importante.
Rimasero svegli fino a tardi, sfiorandosi e guardandosi. Senza mai parlarsi.
Per nessuna ragione al mondo quell’attimo dove rovinarsi.
Blaine sfiorava Kurt con la stessa intensità con la quale si sfiorano i sogni.

Il mattino seguente, Kurt fu svegliato dal leggero passaggio di alcune dita sopra la sua schiena che disegnavano figure astratte.
<< Blaine…>> sospirò ad occhi chiusi
<< Mmmh>> disse Blaine continuando a massaggiare la schiena di Kurt. << smettila ho sonno>> proseguì il ragazzo con la testa sotto il cuscino.
<< Kurt è mezzogiorno>> sospirò Blaine.
Kurt si alzò di scatto in preda al panico. << Oh mio dio.. come sarebbe a dire mezzogiorno. Devo chiamare mio padre, vestirmi tornare a casa.. mettere in ordine acciden->> ma tutto quello che vide,
fu Blaine immerso in una fragorosa risata << Oddio ci sei cascato. Kurt sono appena le nove!>> disse continuando a ridere.
A quel punto Kurt cambiò espressione afferrò un cuscino e lo sbatté sulla testa del suo ragazzo << Blaine Anderson.. sei un idiota!>> disse .
<< Almeno ti ho svegliato!>> sorrise Blaine.
<< Oh si che bel risveglio.. Blaine mi hai fatto prendere un colpo!>> Ormai Kurt poteva definirsi del tutto sveglio.
<< Lo so.>> sospirò Blaine gattonando vicino a Kurt e posandogli un bacio sulle labbra.
<< Buon giorno e ben svegliato>> disse con un sorrisetto sulle labbra.
<< Così va meglio.. >> disse Kurt ricambiando il bacio
Si alzò dal letto stiracchiandosi e afferrando il telefono accendendolo.
Fu sorpreso di vedere che non aveva ricevuto nessuna chiamata, suo padre era stato di parola.
Così Kurt gli inviò un messaggio dicendogli che si era svegliato e che sarebbe tornato a casa per l’ora di pranzo.
Anche Blaine si alzò dal letto e i capelli completamente rinchiusi dentro una valanga di Gel, avevano finalmente dato spazio ad una splendida chioma riccioluta di un nero accentuato.
Kurt adorava i capelli del suo ragazzo al naturale.
Blaine li guardò con uno sguardo di disgusto. Kurt si buttò sopra di lui << devi smetterla di metterti tutto quel Gel. Io li amo così, sono morbidi e delicati>> disse sfiorandoli poi lascio un bacio sulla sua fronte
<< e dovresti anche smetterla di metterti tutto quel profumo.. è qualcosa di dannatamente inebriante.>> sospirò Kurt.
<< A te piace?>> chiese Blaine fissandolo in quegli occhi di un azzurro così acceso che sembrava riflettersi l’oceano dentro.
<< Lo amo. Come amo te.>> così dicendo si lasciò sprofondare in un forte abbraccio perdendosi completamente in quell’odore così dolce che il corpo di Blaine emanava.
<< Andiamo, il Lima Bean ci aspetta!>> proseguì Kurt.
<< Che fretta c’è? Abbiamo ancora tutta la mattinata per fare colazione giusto?>> disse Blaine con il suo solito sorrido malizioso sulle labbra.
Kurt tirò gli occhi al cielo e si buttò sopra il suo ragazzo.
<< Giusto.>> sospirò-
Erano assieme. Ed era questo l’importante.
La distanza li aveva divisi. Ma non separati. E aveva fatto in modo che il loro amore si facesse ancora un po’ più forte.




Angolo autrice:
Si con questa sono tornata in carreggiata con le One-shot :’) Innanzi tutto se siete arrivati fino a qui. Grazie *si inchina* Allora questa FF così piena di Fluff nasce dal fatto che ieri sera sono rimasta sveglia fino a tardi a leggere un long dove alla fine Blaine… muore.
dopo aver pianto per una svariata decina di minuti dentro un cuscino mi sono detta
‘Oh cazzo, se non scrivo qualcosa sulla Klaine ora, rischio di cadere nella depressione più totale.’ Ed è cosi che nasce questa cosa così piena d’amore :’3
Inoltre vi starete chiedendo ‘Perché questa povera malata si è messa in testa che Blaine profuma di fragola?’ buona domanda.
Perché una volta stavo ascoltando ‘Is not unusual’ e mia sorella è venuta da me dicendomi di annusare il suo nuovo profumo alla fragola.
E quindi mi sono detta ‘E se Blaine oltre al gel e ai papillon.. profumasse di fragola?’ e quindi TA-TAN! Mi è venuta quest’ideona così orrendamente geniale :’33
Ad ogni modo mi scuso con tutti coloro che stanno leggendo la mia long sugli Andrebross per il ritardo però sono sempre in giro e non ho mai tempo di scrivere nulla ;___;
spero che quest’ammasso di amore che è uscito fuori dalla mia mente vi sia piaciuto.
Un bacio e alla prossima
June_
  
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