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Autore: likeaskyscraper__    09/07/2012    0 recensioni
-prefazione
No, io non sono una babbana e ne è testimone pottermore che mi ha definito magica.
Fiera grifondoro, almeno in questa storia sono solo la narratrice.
Appunto questa storia ha inizio in un bosco.
Un bosco, a londra dove si svolge appunto la nostra storia.
La villa di tre piani della famiglia Hill era stata costruita dal nonno del nonno di non so chi.
La casa di se valeva fior di quattrini, aggiungiamoci poi un bosco privata, se così lo si può difinire.
Un bosco che aveva fine proprio al centro della città.
So già cosa vi state chiedendo, londra al centro di un bosco? Quando si è mai visto?!
Infatti voi tutti, cari babbani non potete vederlo.
Per vederlo bisogna essere magici.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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-Prefazione.
No, io non sono una babbana e ne è testimone pottermore che mi ha definito magica.
Fiera grifondoro, almeno in questa storia sono solo la narratrice.
Appunto questa storia ha inizio in un bosco.
Un bosco, a londra dove si svolge appunto la nostra storia.
La villa di tre piani della famiglia Hill era stata costruita dal nonno del nonno di non so chi.
La casa di se valeva fior di quattrini, aggiungiamoci poi un bosco privata, se così lo si può difinire.
Un bosco che aveva fine proprio al centro della città.
So già cosa vi state chiedendo, londra al centro di un bosco? Quando si è mai visto?!
Infatti voi tutti, cari babbani non potete vederlo.
Per vederlo bisogna essere magici. 


1. so...you're a muggle!


"Alla faccia tua Rosie" gridò una bambina dai capelli  biondi e i ricci crespissimi a cavallo di una scopa.
"Fai attenzione a non cadere Dafne, vieni giù" urlò una signora di mezza età con i capelli rossi e lisci come spaghetti.
"Zia, non è giusto" ribattè un'altra ragazzina strattonando il vestito della donna.
"Perché lei riesce ad usare la sua scopa ed io no?" chiese mugnando tristemente.
"Pazienza, Rosie, non avere fretta. Riuscirai anche tu a volare, per ora sei comunque un'ottima strega" le rispose la donna poggiandole una mano sulla spalla.
 
#FIVEYEARSLATER. (?)
 
"Zia, è arrivata la gazzetta del profeta" disse la giovane, ormai diciassettenne, Rosie poggiando il giornale sul tavolo di legno d'acero della cucina.
"Che succede di nuovo?" chiese la zia avvicinandosi giusto il tempo per scorgere qualche immagine.
"Nulla di nuovo, si parla ancora di Harry Potter, quel ragazzo ormai è un eroe" rispose entusiasta la ragazza.
"Bhè di certo tu non saresti riuscita a tener testa a Lord Voldemort nè ora nè mai" commentò acidamente Dafne entrando nella stanza.
"Sicuramente neanche tu ci saresti riuscita cara la mia 'uso wingardium leviosa perché mi pesa troppo il culo per alzarmi e prendere ciò che mi serve' gnè gnè" ironizzò l'altra di rimando, creando così una discussione che sembrava non aver più fine.
"Le parole Rosie, le parole" la riprese la zia.
Le due cugine, anche essendo cresciute insieme fin da piccole, non erano mai andate d'accordo.
Rosie era fin troppo dolce, aveva gli occhi color cioccolato e i capelli castani scurissimi, adorava essere una strega, era forte nella teoria ma nella pratica era un po'...scarsa se così possiamo dire.
Dafne, invece, era sempre stata acida, bellissima fuori per carità, i suoi ricci crespissimi, chissà come, chissà quando si erano tramutati in 
boccoli morbidi e ben definiti, gli occhi azzurro giacchio avrebbero gelato anche il cuore più ardente, odiava studiare magia con la madre; il suo sogno, come quello di tutti i maghi, era quello di studiare nella prestigiosa scuola di Hogwarts.
 
*       *       *
 
"Aggiungete l'ortica, adesso" le guidava lentamente la zia nella creazione di una delle tante pozioni.
"Mescolate e poi agitate la bacchetta" continuò.
"Odio tutto questo" mugognò, silenziosamente Dafne.
"Piano Rosie, altrimenti.." la donna non fece in tempo a finire la frase che l'intero contenuto del calderone di rame esplose sul viso della ragazza.
"Rosie stai bene?" le domandò la zia che scacciava il fumo nero pece via con la mano, accompagnata dalle sonore risate della figlia, Dafne.
"Tutto bene" rispose la giovane incrociando gli occhi ancora stordita.
"Solo, vado a lavarmi" continuò camminando buffamente, causando un sogghigno anche da parte della zia.
 
*       *       *
 
"Sai, a volta penso che dovrei rinunciare, amo essere ciò che sono ma è difficile.." confidò timidamente la streghetta al suo gufo.
"E' come se non mi sentissi all'altezza, ecco come" continuò.
Il profumo del bosco rendeva ancora più piacevole la leggerà brezza autunnale che scostava appena i capelli della bella Rosie.
Le piaceva parlare con il suo gufo che le stava tranquillamente poggiato sulla spalla.
Akim, così aveva deciso di chiamare quel pennuto marrone.
"Dovremo tornare indietro non credi? Siamo quasi alla fine del bosco credo" commentò.
Rosie si guardò intorno nervosamente, non era mai stata nel mondo 'non magico', ecco, non aveva mai visto dei babbani, non aveva mai vissuto una vita 'anormale'.
Se immaginate che Rosie andasse in giro vestita con la divisa da mago e gli occhiali tondi scordatevelo, almeno quando non aveva lezioni con la zia pteva vestirsi come voleva, 'guarda come si veste da babbana' commentava Dafne ogni volta che la cugina indossava un paio di jeans.
"Akim, guarda" invintò così il gufo.
"questa è..londra" esclamò meravigliata.
Bisogna ammettere che mai in vita sua aveva visto un posto del genere. 
Tutto quel mondo sarebbe potuto essere pure un'illusione se non avesse letto in precedenza del mondo degli umani.
"Aspetta!" urlò.
D'istinto estrasse la bacchetta magica dallo stivaletto (WOWP? sisi) e si diede qualche colpetto alla testa cercando di ricordare un qualche incantesimo.
"Aresto Momentum" sussurrò.
"Ma io non posso usarlo, almeno non ora, non ancora" non sapeva davvero cosa fare ma doveva agire ed in fretta.
Allora raccolse tutta la sua energia, era determinata, oh si se lo era, puntò la bacchetta e pronunciò l'incantesimo tenendo gli occhi serrati. 
Aprì subito dopo gli occhi e con sua sorpresa il tempo si era fermato, la giovane Rosie non perse tempo e si diresse correndo verso il suo obbiettivo per poi tornare nel bosco e sedersi sotto un albero.
Akim la richiamò dolcemente e lei le sorrise, c'era riuscita, quell'i
ncantesimo di così alto livello era riuscito proprio a lei, una che riesce a rovintare le pozioni agitando la bacchetta.
I suoi pensieri furono interroti poco dopo.
"Ma che..?" mugugnò il ragazzo che Rosie aveva accocolato appena sulle sue gambe.
"Scusami, tu chi sei?" gli chiese lui poi.
"E quindi tu...sei un babbano" disse lei osservandolo bene per la prima volta.
"Un babba cosa?" domandò ancora il ragazzo aggrottando le sopracciglia.
"Nulla, io sono Rosie" rispose la giovane strega.
"Rosie" ripetè il biondo.
"Io sono..Justin, piacere" continuò.
"Eri tutto solo, neanche sai attraversare te ne rendi conto?" lo riprese quasi Rosie.
"E come hai fatto a..? Dove..?" 
"Compri una vocale o giri la ruota, ragazzo?"
disse ironicamente la ragazza.
"Ero solo perché vivo solo, per quanto riguarda l'attraversare qualcosa, non ricordo cosa mi ha distratto"
"Vivi solo?" si sorprese al suono di quelle parole, quel ragazzo poteva avere, quanti? due anni più di lei e viveva da solo?
"I miei genitori sono morti, non so niente di loro" rispose intristendosi.
Rosie, ora come ora, due cose poteva fare:
-usare un incantesimo per cancellargli la memoria e tornare alla solita vita
-aspetta ad affrettare le cose e portarlo dalla zia.
Pensò per qualche istante ad una formula magica adatta per farlo addormentare dolcemente e poi portarlo a casa.
"Scusami" sussurrò appena per poi colpirlo in testa con la bacchetta. 
"Avevi un'idea migliore per farlo addormentare?" domandò al pennuto accanto a lei. 

*       *       *

"Sei davvero riuscita ad un utilizzare quell'incantesimo Rosie?" le chiese la zia per la quarta volta.
"Si, zia, si. Adesso, tu che sai sempre tutto, cosa devo fare?" domandò ansiosa.
"Io..non lo so, Rosie. Perché lo hai portato nel bosco?"
"Perché era l'unico posto che conoscevo, lì è tutto strano e.."
"Raccontategli tutto, se decide di stare zitto bene altrimenti gli si cancella la memoria"
commentò Dafne.
"E' un'idea, no?" rispose Rosie.
"Fa' come vuoi Rosie, è una cosa tua" le rispose la zia.
Raccontò la storia a Justin che dapprima rimase un po' incredulo.
"Non ci credo, la magia non esiste"
"Per la diciottesima volta Justin, non.ti.sto.prendendo.in.giro"
puntualizzò Rosie.
"Provalo" la sfidò il ragazzo.
"Come? cosa vuoi che faccia?" 
"Qualcosa! Sei magica, no?"




JUST LOOK AT ME NOW (?)
Hola tributi (ma si facciamo tutto un mix)
questa è la mia prima FF, la storia è più o meno ambientata nel 
mondo di Harry Potter o almeno, gli incantesimi, le bacchette e
tutto il resto sono ispirate ai libri, ai film e ai giochi.
Dato che sono strana questa notte non sono riuscita a dormire e
rileggendo i libri mi è venuta in mente questa effe effe;
continuo solo se è di vostro gradimento, quindi visto 
che ho notato che molti chiedo un tot di recensioni io ne vorrei 
almeno 2 se non vi è di troppo disturbo, spero vi sia piaciuta.
PS: l'intento è quello di farla diventare una serie, magari ditemi voi 
se la preferite o no, come FF.
Ah e con questa cosa dell'incantesimo ho lavorato proprio di fantasia eh,
è impossibile che lei possa usare una magia del genere, i know it.
(se trovate qualche errore, vi prego scusarmi ma come ho detto non ho 
dormito e ho scritto tutto un po' di getto)
xoxo, likeaskyscraper__.

 
  
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