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Autore: karikeehl    09/07/2012    4 recensioni
"Il flashback di quella volta mi compare davanti agli occhi: acqua, risate, io e lui, insieme ancora una volta, uniti da un legame indistruttibile che galleggia tra l'amore e l'amicizia".
Una fanfiction fresca fresca per una giornata estiva terribilmente calda e afosa!
! Vecchia "Feelings and emotions in the light of sunset" ! ...non che il titolo nuovo abbia molto senso, ma il vecchio era troppo lungo e sdolcinato xD
[Pairing presenti: NaLi]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lisanna, Natsu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Hiro Mashima; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.




Fresh sunset






Alcuni dicono che camminare sulla spiaggia aiuti a dimenticare o perfino a ricordare; altri ritengono che sia solo ed esclusivamente un passatempo, altri ancora che sia addirittura un modo per mantenersi in forma, sfruttando la passeggiata come attività fisica.
Forse è per impiegare un po' di tempo che ora mi trovo sul bagnasciuga, approfittandone per mantenere il mio corpo in forma atletica; forse sono qui per dimenticare la tristezza e il dolore che ho causato ai miei fratelli e ai miei amici sparendo per due anni su Edoras, forse sto solo cercando di ricordare com'era la mia vita su Earthland prima che Anima cambiasse tutto.
O forse sto facendo tutte e quattro le cose insieme.
Però, nonostante ciò  che ritiene il pensiero comune, io credo di essere qui semplicemente per riflettere, mentre i miei piedi nudi, sfiorati dall'acqua marina, affondano nella sabbia calda e morbida, conducendomi verso una meta sconosciuta.
I raggi del sole calante mi accarezzano la pelle, colorando i miei vestiti di una lieve sfumatura arancione. Ruoto gli occhi in direzione della fonte di luce, ammirando il cerchio rosso che, lentamente, si avvia alla conclusione del suo giro giornaliero per il cielo, predefinendo l'orizzonte come ultima tappa del suo viaggio. Ho sempre amato il tramonto: la calma e la tranquillità che può dare questo momento della giornata è indescrivibile, così come la sua magia nel cambiare i colori della natura.
Volgo lo sguardo in alto, verso quel cielo tinto d'arancione e quelle nuvole rosa, della stessa tonalità dei tuoi capelli.
La mia bocca si curva in un sorriso mentre i miei pensieri volano verso il ricordo dei tuoi capelli, soffici e spettinati, e del tuo viso, perennemente allegro e contornato da un'espressione gioviale e spontanea.
Come ho fatto a sopravvivere due anni senza di te? Come sono riuscita a sopportare la mia monotona routine senza la tua presenza affianco? Ancora non riesco a trovare una risposta plausibile a queste semplici domande, eppure, dopo due anni, eccomi di nuovo qui, a passeggiare lungo la riva del mare di Magnolia come se niente fosse successo.
Continuo a spostare i piedi in linea retta, uno dopo l'altro, affogando sempre più nella profondità dei miei pensieri e dei ricordi che mi legano a te e alla tua persona, al tuo meraviglioso essere che porta il nome dell'estate* e della gioia.
Nella mia mente affiorano piccoli flashback della mia vita, piccoli episodi che hanno legato il mio destino al tuo, permettendo loro di incontrarsi e intrecciarsi, rendendoci oggi quel che siamo.
Ricordo perfettamente il nostro primo bacio. Accadde una sera, per puro e semplice caso: avevamo trascorso l'intera giornata in gilda e, verso le 18, dato che Mira-nee e Elfnii-chan dovevano sbrigare alcune faccende, ti offristi per riaccompagnarmi a casa prima che facesse buio. Nonostante le numerose contestazioni del mio fratellone, alla fine, con la complicità di Mira, riuscimmo a sottrarci dall'ennesima rissa alla Fairy Tail e ci dirigemmo in direzione del mio domicilio. Stavamo camminando l'uno a fianco all'altra, discutendo della bellezza del tramonto quando improvvisamente iniziarono a scendere stille lucenti di pioggia. Presto quelle simpatiche gocce si fecero insistenti e numerose, mentre noi due, sprovvisti di un ombrello o di qualsiasi altro tipo di riparo, cominciammo a correre a perdifiato, fino a raggiungere la nostra meta. Giunti sulla soglia di casa mia, bagnati fradici e gocciolanti quali eravamo, iniziammo a ridere, senza un vero e proprio motivo. Passato il momento, io infilai le chiavi nella toppa e feci scattare la serratura, offrendoti un riparo e degli abiti asciutti; tu mi rispondesti che i vestiti bagnati facevano risaltare meglio i tuoi muscoli ed io, nonostante cercassi di mantenere un certo contegno, scoppiai nuovamente a ridere, perdendo il poco autocontrollo rimastomi. Fu a quel punto che, rialzando gli occhi, mi accorsi dell'improvvisa vicinanza tra i nostri volti: ebbi appena pochi secondi per realizzare la situazione che le tue labbra catturarono le mie, annullando lo spazio rimasto tra noi. Chiusi gli occhi e mi lasciai pervadere dalle emozioni, non curandomi della pioggia e dei brividi che mi scesero lungo la schiena, frutto del contatto tra i nostri corpi bagnati che, attaccati l'uno all'altro, sembravano quasi inseparabili, così come le nostre bocche.
Ripercorro con l'indice il contorno delle mie labbra, cercando di ricordare perfettamente ciò che provai solo due settimane fa, le sensazioni che in quell'istante presero possesso di me e del mio corpo, abbandonandolo agli istinti primitivi di ciò che la passione e l’amore cercavano.
-...nna!
All'improvviso, volente o nolente, torno con la mente alla situazione attuale.
-...sanna!
Un suono. Anzi no, una voce, e sta chiamando il mio nome.
- Lisannaa!
Sbatto le palpebre più volte, cercando contemporaneamente di individuare la fonte del grido. Il mio sguardo, così come il mio corpo, ruota di 180° ed io mi ritrovo davanti ad un ragazzo con una grottesca sciarpa stretta attorno al collo.
- Lisanna! Uff-... Che... ci fai... qui?
La voce di Natsu, nonostante sia smorzata dal fiatone, mi giunge alle orecchie forte e chiara.
- Mah, niente, stavo riflettendo.
- Ah... interessante.
- Tu, invece?
- Passavo di qui e, vedendoti tutta sola e triste, ho pensato di farti un saluto!
Il suo sorriso si allarga ancor di più, mettendo in mostra i suoi perfetti denti bianchi. È incredibile come questo piccolo gesto mi scaldi il cuore, colmandomi di gioia e felicità.
Piego leggermente il busto, facendo un piccolo inchino.
- Oh, grazie. Ne sono onorata.
Prima che me ne renda conto, Natsu si sfila la sciarpa, abbandonandola sulla sabbia, posiziona il suo avambraccio sotto le mie ginocchia e, trattenendo le mie spalle con l'altro braccio, con un rapido gesto mi solleva da terra.
- Non c'è di che, principessa.
Però, nonostante il suo tono tranquillo, noto una punta di furbizia nella sua voce, confermata dalla strana espressione da pazzoide che prende posto sul suo volto.
Ruoto gi occhi, posizionandoli nella stessa direzione verso cui è rivolto il suo sguardo: mare. Mare...? Mare uguale acqua. Acqua uguale bagnato. Bagnato uguale io totalmente vestita in braccio a Natsu che sta avanzando a tradimento verso l'oceano.
Come al solito, realizzo troppo tardi la situazione.
- No, Natsu, fermoo!
Il Dragon Slayer inzia a correre, mentre gli schizzi da lui provocati si trasformano in piccole macchioline scure sui miei vestiti.
- Non ti azzard...
Non faccio in tempo a terminare la frase che sento la sua presa allentarsi e il mio corpo cadere come un peso morto in mezzo all'acqua. Risalgo in superficie, sconfitta e totalmente fradicia.
- AHAHAHAHAHA!
Sento la sua risata attraverso l'acqua presente nelle mie orecchie.
- Avevi un'aria così depressa che mettevi tristezza! Non sono riuscito a trattenermi!
Eh no! Non puoi darmi della depressa mentre penso a te, maledetta lucertolina!
- Ora ti faccio vedere io quanto sono triste!
Mi alzo in piedi e afferro il braccio di Natsu, trascinandolo in acqua.
-Ferm... AAAAAH!
SPLASH!
Tendo le labbra in un sorriso smagliante nel constatare che la mia rivincita sul Dragon Slayer si è compiuta perfettamente. Natsu riemerge dalle acque del mare come un dragone di fuoco esce sconfitto da una battaglia contro l'acqua: il suo riso amichevole si trasforma in un ghigno malvagio, mentre sul suo volto figura un'espressione a dir poco vendicativa.
- Non è ancora finita, principessa!
Il Dragon Slayer inizia a muovere le braccia avanti e indietro: l'intenzione di schizzarmi è tutto ciò che gli rimane, dato che con i suoi movimenti provoca ondate d'acqua paragonabili a quelle di un maremoto. Ma non intendo minimamente dargliela vinta: parto all'attacco anch'io, rispondendo alle sue onde anomale con altrettanti fiotti d'acqua, finché il Dragon Slayer non si lancia letteralmente su di me che, rallentata dalla massa di liquido salato, non riesco a schivarlo in tempo. Entrambi affondiamo nell'acqua marina, per poi risalire insieme.
- Adesso peserò almeno 15 chili in più, con tutta l'acqua che impregna i miei vestiti!
Ridiamo alla mia battuta veritiera.
- Vedi che un po' d'acqua e un bel tuffo a volte posso fare miracoli? Tutta la depressione che aleggiava intorno a te fino a qualche minuto fa è sparita del tutto!
- Guarda che non ero depressa! Ero solo...
- Tristemente depressa!
La mia mano si muove repentinamente verso il suo viso, schizzandolo appena.
Scoppiamo di nuovo a ridere e contemporaneamente sento le sue braccia avvolgermi in un abbraccio.
Apro gli occhi e noto ancora una volta la vicinanza tra i nostri volti.
Il flashback di quella volta mi compare davanti agli occhi: acqua, risate, io e lui, insieme ancora una volta, uniti da un legame indistruttibile che galleggia tra l'amore e l'amicizia.
Allungo leggermente il mio viso nella sua direzione, sfiorando le sue labbra con le mie. Il Dragon Slayer risponde al contatto, azzerando del tutto la distanza tra noi e coinvolgendo le mie labbra in un bacio colmo di passione e d'acqua salata. Immediatamente, dimentico completamente tutto ciò che ho intorno, godendomi appieno il momento: in questo istante ci siamo solo due, entità diverse di un'unica anima, accompagnate dalle emozioni e dalla flebile luce di un tramonto morente sul mare. Quando i miei polmoni richiedono aria, mi stacco leggermente dall'oggetto del mio desiderio, permettendo alle mie vie respiratorie d'incanalare ossigeno. Sposto lo sguardo sul mio Dragon Slayer, puntando i miei occhi oltremare nei suoi neri come la pece, penetranti e rassicuranti.
- Mi ami, Natsu?
- Più di quanto tu possa immaginare.
E le mie labbra incontrano nuovamente le sue, esprimendo in un unico contatto tutto ciò che le sole parole non possono raccontare, alla luce di un tramonto che sigilla silenzioso i nostri sentimenti nella natura del suo arancione chiaro.





NOTE:
*Ricordiamo che Natsu in giapponese significa estate.






Angolo dell'autrice:

Good giorno, gente! (?)
Eccomi qui con una NaLi fresca fresca, al contrario del clima caldo e afoso di Roma! Dx
Coomunque, la nascita di questa ff si può riassumere in una frase: avevo di scrivere una nuova storia su Natsu e Lisanna. Strano, eh? xD Ho pensato di ambientare la storia in spiaggia per tre motivi:
1) perché siamo in Natsu (?) e in molti casi estate è sinonimo di mare, sabbia e sole.
2) perché ho sempre sperato che nella mia vita succedesse qualcosa del genere (sì, è ridicolo, ma che ci volete fare?)
3) perché era un situazione talmente perfetta e romantica che non potevo non raccontarla in una storia riguardante la mia coppia preferita!
Ok, vi ho annoiati a morte con questa descrizione inutile di motivi che non interessano a nessuno. Che dire ancora? Grazie a tutti per la lettura, buone vacanze e buon mare! :D
Alla prossima! :)
karikeehl
   
 
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