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Autore: Darklight92    23/01/2007    4 recensioni
Breve ff sulle note di "Sole di Settembre" dei Finley...
[...]Apro gli occhi.
Guardo la sveglia sulla mia scrivania. Le sei e mezza.
Sono già sveglia, eppure ieri sono andata a dormire alle undici.
Mi alzo dal letto e mi infilo sotto la doccia, poi mi vesto e mi siedo a tavola per fare colazione,
ma non ho fame, ho lo stomaco chiuso.[...]
Genere: Romantico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciaooooo!
Allora, da qualche giorno mi è esplosa la FinleyMania... quindi ecco una breve song-fic
sulle note di "Sole di Settembre"
Questa fic è dedicata al ragazzo che amo ^///^


Sole di Settembre

Un'altra notte di illusioni
Gente immersa nell'ipocrisia
Manca ossigeno nell'aria
Senza te



Apro gli occhi.
Guardo la sveglia sulla mia scrivania. Le sei e mezza.
Sono già sveglia, eppure ieri sono andata a dormire alle undici.
Mi alzo dal letto e mi infilo sotto la doccia, poi mi vesto e mi siedo a tavola per fare colazione,
ma non ho fame, ho lo stomaco chiuso.
Meccanicamente mi alzo e mi chiudo in camera.
Guardo l'ora. Le sette.
Prendo la giacca e lo zaino, vado a prendere l'autobus.
Alla fermata incontro la mia amica Claudia.
Ci sorridiamo e ci scambiamo tre baci sulle guance.
In realtà è tutta una finta, non ci sopportiamo, ma facciamo finta di essere amiche per far contente
mia madre e sua madre.
Mi sembra tutto così finto, così grigio.

Come il sole di settembre
Quando ormai
L'estate se ne va
Sei tu l'ultima speranza
L'Unica per me, unica per me


E' strano che la mia vita sia cambiata così.
Ricordo che quando è cominciata la scuola a settembre mi tremavano le gambe, per la nuova scuola,
i nuovi compagni, per una nuova vita.
Claudia si è subito ambientata, si è fatta un sacco di amiche.
Ha provato a coinvolgermi, ma io rimango sempre da una parte, e così sembro una che se la tira,
una snob, e a nessuno stanno simpatiche le snob.
Tante volte tornando a casa ho pianto, e si, ho anche un po' invidiato Claudia, perchè lei aveva
più amici, perchè lei già piaceva ai ragazzi.
Poi sei arrivato tu.

Vivo solo di te
Di ogni gesto che fai
Di quegli attimi che
Tu soltanto mi dai
Ogni giorno di più
Sai convincermi che
Nulla avrebbe senso
Se non fossi qui
Con me…


Vedo il paesaggio scorrere veloce sotto i miei occhi.
Una fermata, due fermate, tre, quattro cinque fermate.
Sei fermate. La tua fermata, la sesta dalla mia.
Sali dalla porta davanti.
Ti porti una mano ai capelli e li butti indietro.
Un gesto naturale, normale.
Mi vedi.
Mi sorridi.
Arrossisco. Dannazione!
Fisso i tuoi occhi verdi-azzurri, e la gente intorno sparisce.
Non sento più le chiacchiere di Claudia, ne il piqnto di quel bambino alla mia sinistra.
Ecco sei arrivato, e la mia giornata grigia e diventata di mille colori.
Blu, rosso, bianco, verde, rosa, oro, argento, viola, arancione...
i vedo esplodere nel paesaggio sfocato dietro di noi.
Sento lo stomaco chiudersi, e la faccia infiamme.
Butto i capelli dietro la schiena, e sussurro un "ciao" quasi spaventato.
Tu mi rispondi con un sorriso, un cenno della mano e un "ciao" squillante.
Poi la voce di Claudia rompe il mio sogno.
Mi fa tornare bruscamente sulla terra, fa sparire i mille colori, mi mette di cattivo umore.

Mi hai insegnato che
Un sorriso illumina
Ogni istante grigio
Della nostra età
Non un'ora un giorno
Ma un' eternità
Ti vorrei con me
Ti vorrei con me

Sono passate due ore.
Due ore di matematica, con una prof che sembra spiegare a dei deficenti, lenta, lenta, lenta!
La campenella! Che sollievo!
La prof lentamente raccoglie le sue cose e lentamente esce dalla nostra classe.
Anche io esco.
Mi piacciono i cambi dell'ora, perchè tutti usciamo dalle classi, e possiamo scambiare due parole.
Mi accoccolo al termosifone, e fisso la tua classe.
Iniziano ad ucire i tuoi compagni, poi i tuoi amici, infine eccoti, esci ridendo da quella porta.
Ti osservo per qualche secondo senza che tu te ne accorga.
I tuoi occhi sono limpidi e chiari, alcuni ciuffi dei tuoi capelli ballano davanti alla fronte,
mentre le tue labbra sono piegate in un dolce sorriso.
Ti giri e mi vedi.
Ti saluto con la mano, mi rispondi di nuovo con un sorriso.
Sorridi spesso, mi piace.
Mi piace il tuo sorriso, i tuoi occhi, il tuo carattere, mi piace tutto di te.
Ma ecco che arriva la vostra prof e dovete rientrare.
Peccato, ci siamo sorrisi solo per due minuti.
Non è giusto che debba stare due ore con quella lentona della prof di mate e solo due minuti con te!

Vivo solo di te
Di ogni gesto che fai
Di quegli attimi che
Tu soltanto mi dai
Ogni giorno di più
Sai convincermi che
Nulla avrebbe senso
Se non fossi qui


Picchietto la penna sul banco.
Non riesco a seguire quello che dice la prof sul piuccheperfetto latino.
Ma chissene frega dei latini!
Sei tu il mio "piuccheperfetto".
Torno al tuo sorriso, ai tuoi occhi.
Si vede che la prof lo percepisce, infatti mi guarda e mi fa delle domande.
Ovviamente, non avendo seguito una parola, non so la risposta.
Sono vani i suggerimenti di Claudia, o i tentativi dei compagni davanti di farmi vedere dal loro libro.
La prof mi manda a fare una frase alla lavagna piuttosto semplice.
Ma sbaglio, confondo un nominativo con un accusativo, e un futuro con un perfetto.
Prendo tra quattro e cinque.
Vado a posto a testa china.
Vedi? Senza di te le cose non vanno!
La campanella ci libera nuovamente.
Volo fuori dalla classe e faccio per parlare con una tua compagna, mia amica di infanzia.
Chicchiero, chiacchiero, chiacchiero.
Mi giro per sapere la sua risposta e mi ti trovo davanti, mentre un po' più lontano c'è la mia amica.
Iniziamo a parlare.
Le tua labbra fanno movimenti naturali, ma a mio avviso sono perfetti e armoniosi.

Io non so che mi fai
Io per te morirei
Spettri di quei giorni bui
Spariscono col tuo sguardo
Stringimi e resta qui,
Qui con me


Ma come cavolo fai?
A fare cosa ti tomandi?
Ad essere così terribilmente bello, dolce, affettuoso, paziente, tenero...
Giro lo sguardo nel corridoio.
Incontro gli occhi di una mia vecchia "amica".
Era un'amica fidata, che conoscevo dalla prima media, ma abbiamo litigato.
O meglio, un bel girono lei ha deciso che non voleva più essere mia amica.
Cale un velo di tristezza sui mie occhi.
Accidenti!
Sto parlando con te il ragazzo che amo, e sono triste per una cretina.
Alzo la testa e incrocio di nuovo i tuoi occhi.
E mi scordo la mia "amica".

Vivo solo di te
Del calore che dai
La tua luce per me
Non si spegnerà mai
Ogni giorno di più
Sai convincermi che
Nulla avrebbe senso
Se non fossi qui

Non posso Restare senza di te
Un raggio di luce Tu sei per me



Sono le sette.
Cerco di studiare il piuccheperfetto latino, date che mia madre non ha preso molto bene il mio voto di oggi.
Ma la mia mente torna a questa mattina.
Alzo il viso dal libro, tanto leggo le parole senza capirle.
Guardo dalla finestra le stelle.
Mi perdo in quelle luci.
Tu sei come una stella. Le stelle non si spengono mai.
No tu sei meglio di una stella. Prima o poi una stella si spegne e cade, l'ho letto da qualche parte.
Tu invece non ti spegni, il tuo sorriso non scompare mai.
Guardo il libro di latino.
Ma che me ne frega del latino!
Guardo su una rivista aperta li vicino. Ci sono i miei jeans preferiti, quelli che costano 120 euro che vorrei
comprarmi.
Ma che mi frega dei jeans!
Chiudo gli occhi e ti vedo.
Ora capisco... non mi frega né del latino né dei jeans né di qualcos'altro.. solo di te.


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Baci a tutti/e...
Darklight92
  
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